Zenone Lavagna

pittore italiano
Versione del 18 feb 2007 alle 10:31 di Biobot (discussione | contributi) (1.2-fixpar)

Zenone Lavagna (Biancavilla, 14 febbraio 18631900) è stato un pittore italiano.

Ancora ragazzo, Zenone Lavagna si era fatto notare per le sue spiccate attitudini artistiche. Condotto quindi dai genitori a Catania, qui fu affidato al pittore e pastellista insigne Angelo D'Agata, da poco ritornato da Firenze dove aveva frequentato l'Accademia di Belle Arti. Ottenuto in seguito ai suoi progressi un sussidio dal paese natio, Zenone Lavagna poté recarsi a studiare all'Istituto di Belle Arti di Napoli.

Ammesso al corso di figura, divenne ben presto allievo prediletto di Domenico Morelli. Conseguito il diploma passò a Roma per perfezionarsi alla scuola del nudo. E a Roma iniziò la sua vita di pittore errabondo. Infatti, oltre che in Svizzera (Zurigo e Locarno) e in Germania, soggiornò ora a Milano, ora a Pallanza, ora a Venezia, ora a Catania, ora a Palermo, dove, colpito da un male inesorabile, spirò nel marzo del 1900 a soli 37 anni.

Al lavoro originale di creazione alternava lo studio delle opere dei grandi maestri, dei quali soleva copiare noti capolavori che poi rivendeva per poter vivere. A Napoli aveva dipinto fra l'altro una Testa di giovinetta e un'altra Testina (pure di giovinetta), che sono due notevoli pezzi di pittura non foss'altro per il possente rilievo delle loro figure e per la soavità espressiva dei loro occhi.

Quando Zenone Lavagna, dopo aver soggiornato all'estero e in mezza Italia, venne a Catania, mise lo studio, aiutato dal fratello Natale, allora Curato della chiesa di S. Cosimo e Damiano, nella chiesa della Confraternita di S. Giacomo.

E lì andavano a trovarlo Giovanni Verga, Federico De Roberto, Luigi Capuana, Mario Rapisardi, Francesco Paolo Frontini, Calcedonio Reina e qualche volta anche Giuseppe Sciuti, tutti suoi amici e ammiratori del suo genio e della sua arte. Sciuti, dopo aver visto alcune sue tele, gli predisse successo e grandezza, « Voi farete cose grandi », gli disse. E quella premonizione si sarebbe avverata se il giovane, uno dei maggiori pittori dell'Ottocento siciliano, non si fosse spento.

Opere

  • Ritratto al Cardinale Dusmet
  • l'Arabo ( una testa)
  • il Monaco
  • il ritratto della Madre e della signora Concettina
  • l'Opera
  • Peccato e Perdono
  • il Lago di Como
  • Rio di Venezia
  • Mater Admirabilis
  • San Francesco di Paola