Serie A 2001-2002

100ª edizione della massima serie del campionato italiano di calcio (la 70ª a girone unico)

La Serie A 2001-2002 fu il massimo livello della centesima edizione del campionato italiano di calcio, la settantesima disputata con la formula del girone unico.

Serie A 2001-2002
Competizione Serie A
Sport Calcio
Edizione 100ª (70ª di Serie A)
Organizzatore Lega Calcio
Date dal 26 agosto 2001
al 5 maggio 2002
Luogo Italia (bandiera) Italia
Partecipanti 18
Risultati
Vincitore Juventus
(26º titolo)
Retrocessioni Verona
Lecce
Fiorentina
Venezia
Statistiche
Miglior marcatore Italia (bandiera) Dario Hübner (24)
Francia (bandiera) David Trezeguet (24)
Incontri disputati 306
Gol segnati 806 (2,63 per incontro)
Distribuzione geografica delle squadre della Serie A 2001-2002
Cronologia della competizione

Avvenimenti

Antefatti

 
Pavel Nedvěd, passato dalla Lazio alla Juventus: dopo aver superato iniziali difficoltà d'ambientamento, le prestazioni del ceco saranno decisive per la rincorsa dei bianconeri allo scudetto.

La Roma campione in carica confermò in gran parte la rosa artefice dell'ultimo scudetto, a partire dalla coppia offensiva Batistuta-Totti; tra i pochi innesti, i giallorossi puntarono sul giovane talento Cassano prelevato dal Bari. Grandi rivoluzioni in casa Juventus, dove Marcello Lippi tornò in panchina e Zidane venduto al Real Madrid[1] per la cifra-record di 150 miliardi di lire,[2] ricavato che finanziò gli acquisti di Buffon e Thuram dal Parma, e Nedvěd e Salas dalla Lazio; venne inoltre ceduto Inzaghi al Milan, promuovendo definitivamente titolare in avanti, al fianco di Del Piero, il più giovane Trezeguet. Anche l'Inter ripensò il suo assetto, con Moratti che ingaggiò l'allenatore argentino Héctor Cúper reduce dalle positive stagioni a Valencia; i nerazzurri puntellarono la retroguardia col portiere Toldo e il difensore Materazzi, rinfoltirono il centrocampo con gli arrivi di Conceição, Emre e Cristiano Zanetti mentre in attacco, confermato Vieri, offrirono un'altra possibilità ai rientranti Kallon e Ventola, in attesa del pieno recupero fisico di Ronaldo nonché del ritorno in campo di un Recoba ancora bloccato da una lunga squalifica.[3]

Il Milan, che ingaggiò l'ex gigliato Fatih Terim alla guida tecnica, aggregò tra le proprie file l'ex juventino Filippo Inzaghi, l'ex viola Rui Costa e l'ex interista Pirlo. La Lazio, che vide presto l'avvicendamento tecnico tra Zoff e Zaccheroni,[4] puntò sugli stranieri Stam e Mendieta nonché su Fiore. Il Parma, che a sua volta vedrà un discreto turbinio in panchina, si rinforzò in ogni reparto con Frey, Nakata e Şükür mentre la Fiorentina, che andrà suo malgrado incontro a una delle annate più tribolate della sua storia, confidò nelle giocate di Morfeo e, da gennaio, nei gol di Adriano. Anche l'Udinese scelse di rimpolpare l'attacco con l'acquisto di Di Michele. Cauet e Cristiano Lucarelli andarono invece a vestire la maglia granata del Torino, di nuovo in A dopo la vittoria del torneo cadetto.

 
Luigi Delneri, allenatore della sorpresa Chievo: la piccola matricola veronese, esordiente in Serie A, s'inserì stabilmente ai vertici della classifica marciando, nel corso del girone d'andata, persino quale capolista.

In una stagione che si rivelerà tanto incerta e combattuta dall'inizio alla fine, ai nastri di partenza passò inizialmente in secondo piano il debutto della matricola Chievo e, di conseguenza, l'arrivo in Serie A del derby di Verona giocato con l'Hellas: la città veneta diventò la quinta a poter vantare una stracittadina nella massima categoria dopo Genova, Milano, Roma e Torino. Per la loro prima avventura nell'élite del calcio italiano, i clivensi si rinforzarono col portiere Lupatelli, Perrotta e il ritorno di Legrottaglie, così come i cugini scaligeri accolsero Frick e Paolo Cannavaro.

Per quanto concerne le altre due neopromosse, i corregionali del Venezia cercarono di dare qualità al loro undici titolare con l'inserimento di Vannucchi, mentre il Piacenza ricorse all'esperienza di Di Francesco e ai gol di Hübner, prolifico bomber di provincia. A Brescia si segnalò l'arrivò dello storico capitano del Barcellona Guardiola, assieme a quello del nuovo terminale offensivo Toni che andò a formare un tridente coi confermati Roberto Baggio e Tare. Tra le sorprese della precedente annata, il Perugia continuò nella sua opera di valorizzazione dei giovani dando stavolta fiducia all'allora sconosciuto Grosso, pescato in Serie C2; a stagione in corso gli umbri integreranno poi in rosa la punta Bazzani. Infine, in un campionato che vide la quasi totalità delle squadre partecipanti localizzata nell'area centro-settentrionale del Paese, spettò ai salentini del Lecce, che si affidarono agli uruguaiani Giacomazzi e Chevantón, il compito di rappresentare da soli l'intero Mezzogiorno d'Italia.

Il campionato

Girone di andata

 
Il centrocampista Cristiano Doni, 16 reti stagionali nell'Atalanta.

La stagione prese il via il 25 agosto 2001, con favorite le milanesi, le romane e la Juventus. Furono proprio i bianconeri di Lippi a partire meglio di tutti, alla terza giornata già primi in solitaria e a punteggio pieno, ma superati due domeniche dopo dall'Inter di Cúper. A dispetto delle premesse, il vero protagonista del girone d'andata fu però il neopromosso Chievo di Luigi Delneri, squadra di un piccolo borgo di Verona all'esordio assoluto nel massimo campionato, che grazie al suo gioco vivace andò in testa alla classifica il 21 ottobre[5] rimanendoci poi per l'intero mese di novembre; il positivo momento del calcio veronese venne caratterizzato anche dal buon avvio dell'altra compagine cittadina, lo scudettato Hellas di Alberto Malesani[6] issatosi al quarto posto, e che verso la metà del mese fece suo anche il primo derby dell'Arena giocato in Serie A.[7]

Frattanto la Juventus conosceva un periodo di crisi,[8] mentre un cammino altalenante indusse il Milan a sostituire il turco Terim con l'ex rossonero Carlo Ancelotti.[9] Il 2 dicembre i clivensi persero la vetta della graduatoria in favore dell'Inter, il cui primato durò tuttavia lo spazio di due settimane, allorché vennero sconfitti in casa nello scontro diretto dallo stesso Chievo, di nuovo primo in coabitazione con la Roma di Fabio Capello.[10] La squadra meneghina non demorse e concluse comunque l'anno solare davanti a tutti,[11] ma il 6 gennaio venne sopravanzata dai capitolini, che si fregiarono così per la seconda volta consecutiva del titolo d'inverno.

Girone di ritorno

 
Hector Cuper, alla prima stagione sulla panchina all'Inter non riuscì a conquistare un titolo che, prima dell'ultima giornata, sembrava ormai una pura formalità.

La tornata conclusiva vide l'allontanamento dalle zone di vertice del Milan, che pagò la prolungata assenza del suo centravanti Inzaghi infortunatosi sul finire del girone d'andata,[12] e del Chievo, con l'avvicinamento di una Juventus tornata in forma dopo gli stenti autunnali, complice anche la definitiva integrazione in squadra del ceco Nedvěd[1][13] dopo alcune iniziali difficoltà.[14] La lotta diventò così a tre e vide le contendenti alternarsi in vetta alla graduatoria domenica dopo domenica.[15] Il torneo sembrò arrivare a una svolta il 24 marzo quando l'Inter, battendo in casa la Roma nello scontro diretto, distanziò rispettivamente di tre e quattro punti giallorossi e bianconeri. La domenica successiva il distacco sulla Juventus crebbe a sei lunghezze e sembrò tagliare fuori i piemontesi; una sconfitta a San Siro della capolista alla trentesima giornata, contro un'Atalanta sospinta dalle sempre più frequenti reti di Doni, riaprì però i giochi.[16]

A tre turni dalla fine l'Inter affrontava una trasferta sul campo del Chievo, con Juventus e Roma impegnate anch'esse fuori casa, contro piacentini e rossoneri: se in prossimità del novantesimo i nerazzurri parevano aver ipotecato il titolo vincendo di misura al Bentegodi, mentre le due inseguitrici permanevano sul pareggio, nei minuti finali le simultanee marcature di clivensi[17] e torinesi[18] limarono d'un colpo da cinque a solo uno i punti di vantaggio dei meneghini sui piemontesi, i quali approfittarono del pari giallorosso a Milano sopravanzandoli al secondo posto.[19] Dopo una penultima giornata che non cambiò le carte in tavola, le tre squadre arrivarono quindi a novanta giri di lancetta dal termine, il 5 maggio 2002, in questa situazione di classifica: Inter 69, Juventus 68, Roma 67.[20]

File:Lazio-Inter 4-2.jpg
Il risultato dell'ultima partita di campionato tra Lazio e Inter, che consegnò alla Juventus uno scudetto divenuto poi noto, per il suo avvincente epilogo, come quello del «5 maggio».

Colpevoli di aver dilapidato troppi punti con le "piccole",[21] per i giallorossi, impegnati al Delle Alpi contro il Torino, le speranze di bissare il tricolore apparivano scarse. Più fiduciosa era la Juventus, di scena sul campo di un'Udinese che sette giorni prima aveva raggiunto la salvezza. I piemontesi confidavano soprattutto nella Lazio che sfidava proprio l'Inter, e che con una vittoria sui meneghini poteva ancora rientrare nei giochi per l'Europa.[22] Tuttavia l'intero pomeriggio sembrava vivere unicamente sull'attesa di un annunciato trionfo nerazzurro, tanto che la stessa tifoseria biancoceleste – sia per il saldo gemellaggio con la curva milanese, per disprezzo nei confronti della propria dirigenza, nonché per timore che lo scudetto potesse nuovamente finire appannaggio dei concittadini e rivali giallorossi –, si era pubblicamente schierata a favore di un successo dell'Inter, "scaricando" di fatto la loro squadra e colorando di nerazzurro l'intero Olimpico.[23]

Al Friuli, già dopo dieci minuti la Juventus aveva risolto la pratica con i gol del capocannoniere Trezeguet e del capitano Del Piero.[24] A Roma, quando l'Inter andò in vantaggio per la seconda volta nella prima frazione, dopo un primo pareggio biancoceleste, la partita parve decisa così come l'esito del torneo: eppure, dapprima arrivò allo scoccare dell'intervallo la seconda rete dei laziali, che poi nella ripresa dilagarono fino a trionfare per 4-2[25] su una squadra nerazzurra che, al rientro dagli spogliatoi, incappò in un deciso crollo sia sul piano atletico che, soprattutto, mentale;[22] alcuni giocatori interisti vennero colti da crisi di pianto nel bel mezzo della sfida, vedendosi sfuggire sul filo di lana un successo che in casa meneghina mancava ormai dal 1989.[22][26]

 
David Trezeguet, goleador della Juventus e miglior marcatore del torneo con 24 reti, tutte su azione.

A Udine si assegnò così il ventiseiesimo scudetto bianconero, a premiare una squadra capace di arrivare al rush finale in migliori condizioni fisiche rispetto agli avversari, nonché lucida e stoica nel credere fino in fondo a una rimonta apparsa, a tratti, proibitiva.[1][24] Complice la contemporanea vittoria esterna della Roma sui granata,[21] l'Inter portò suo malgrado a termine un harakiri che la fece chiudere addirittura terza in graduatoria.[25] L'epilogo di questo campionato, considerato tra i più belli e avvincenti da trent'anni a quella parte,[24] rimase impresso nella memoria collettiva[22] tanto che, da allora, il «5 maggio» è divenuta una delle date simbolo nella storia del calcio italiano,[27] ricordata con opposti sentimenti dalle tifoserie bianconere e nerazzurre, e presto trasformatasi in uno dei pilastri della mai sopita rivalità tra i due club.[26]

Grazie al successo sull'Inter la Lazio entrò dunque in Coppa UEFA, a spese di un Bologna battuto di una sola lunghezza. Fu Europa anche per il Chievo quinto in classifica, neopromossa che si affacciava subito al palcoscenico continentale; a un certo punto la matricola clivense aveva cullato addirittura il sogno di un posto in Champions League, che invece fece suo il più quotato Milan.[28] Salvezze anticipate e senza eccessivi patemi per Perugia, Atalanta, Torino e un Parma in decisa caduta – che raddrizzò tuttavia l'annata trionfando in Coppa Italia –, mentre in coda si registrarono le discese tra i cadetti di Venezia, di una Fiorentina preda di una crisi tecnica e ancor più finanziaria,[29] del Lecce e, a sorpresa, del Verona che mancò la salvezza nonostante il buon girone d'andata: agli scaligeri fu fatale lo scontro diretto, all'ultima giornata, contro il Piacenza dell'altro capocannoniere Hübner[30] nonché una graduatoria stretta per il quindicesimo posto, nella quale fino al fischio finale era coinvolto pure un Brescia frenato, nella tornata di ritorno, dall'infortunio occorso al Divin Codino Baggio.[28] Retrocessione ben più amara per i gigliati, dopo un campionato anonimo: in estate arriverà dapprima il fallimento del club di Cecchi Gori e, dopo la costituzione di una nuova società,[31] il declassamento della squadra viola in Serie C2.[32]

Squadre partecipanti

Club Città Stadio Sponsor tecnico Sponsor ufficiale Dettaglio
Atalanta Bergamo Stadio Atleti Azzurri d'Italia Asics Ortobell 2001-2002
Bologna Bologna Stadio Renato Dall'Ara Macron Area Banca 2001-2002
Brescia Brescia Stadio Mario Rigamonti Garman Banca Lombarda, Banco di Brescia 2001-2002
Chievo Verona Stadio Marcantonio Bentegodi Joma Paluani 2001-2002
Fiorentina Firenze Stadio Artemio Franchi Mizuno Toyota 2001-2002
Inter Milano Stadio Giuseppe Meazza Nike Pirelli 2001-2002
Juventus Torino Stadio delle Alpi Lotto Fastweb 2001-2002
Lazio Roma Stadio Olimpico di Roma Puma Siemens Mobile 2001-2002
Lecce Lecce Stadio Via del Mare Asics Banca 121 2001-2002
Milan Milano Stadio Giuseppe Meazza Adidas Opel 2001-2002
Parma Parma Stadio Ennio Tardini Champion Parmalat Joy 2001-2002
Perugia Perugia Stadio Renato Curi Galex Daewoo Matiz 2001-2002
Piacenza Piacenza Stadio Leonardo Garilli Lotto Publitel 2001-2002
Roma Roma Stadio Olimpico di Roma Kappa Ina Assitalia 2001-2002
Torino Torino Stadio delle Alpi Asics Conto Arancio 2001-2002
Udinese Udine Stadio Friuli Diadora Ristora 2001-2002
Venezia Venezia Stadio Pierluigi Penzo Kronos Emmezeta 2001-2002
Verona Verona Stadio Marcantonio Bentegodi Lotto Amica Chips 2001-2002

Allenatori e primatisti

Squadra Allenatore Calciatore più presente[33] Cannoniere
Atalanta   Giovanni Vavassori   Luciano Zauri (33)   Cristiano Doni (16)
Bologna   Francesco Guidolin   Gianluca Pagliuca (34)   Julio Ricardo Cruz (10)
Brescia   Carlo Mazzone   Luca Castellazzi (34)   Luca Toni (13)
Chievo   Luigi Delneri   Salvatore Lanna,
  Cristiano Lupatelli (33)
  Massimo Marazzina (13)
Fiorentina[34][35][36]   Roberto Mancini (1ª-17ª)
  Luciano Chiarugi (18ª)
  Ottavio Bianchi (19ª-29ª)
  Luciano Chiarugi (30ª-34ª)
  Angelo Di Livio (32)   Adriano (6)
Inter   Héctor Cúper   Francesco Toldo,
  Javier Zanetti (34)
  Christian Vieri (22)
Juventus   Marcello Lippi   Gianluigi Buffon,
  David Trezeguet (34)
  David Trezeguet (24)
Lazio[4]   Dino Zoff (1ª-3ª)
  Alberto Zaccheroni (4ª-34ª)
  Stefano Fiore (30)   Hernán Crespo (13)
Lecce[37]   Alberto Cavasin (1ª-20ª)
  Delio Rossi (21ª-34ª)
  Max Tonetto (32)   Ernesto Chevantón (11)
Milan[9]   Antonio Di Gennaro &   Fatih Terim (1ª-5ª; 7ª-10ª)
  Carlo Ancelotti (6ª; 11ª-34ª)
  Christian Abbiati (34)   Andrij Ševčenko (14)
Parma[38][39][40]   Renzo Ulivieri (1ª-5ª; 7ª-9ª)
  Pietro Carmignani (10ª)
  Daniel Passarella (11ª-15ª)
  Pietro Carmignani (6ª; 16ª-34ª)
  Marco Di Vaio (33)   Marco Di Vaio (20)
Perugia   Serse Cosmi   Zé Maria (34)   Fabio Bazzani (10)
Piacenza   Walter Novellino   Carmine Gautieri,
  Dario Hübner (33)
  Dario Hübner (23)
Roma   Fabio Capello   Damiano Tommasi (33)   Vincenzo Montella (13)
Torino   Giancarlo Camolese   Fabio Galante,
  Simone Vergassola (33)
  Marco Ferrante (10)
Udinese[41]   Roy Hodgson (1ª-5ª; 7ª-14ª)
  Giampiero Ventura (6ª; 15ª-34ª)
  Luis Helguera,
  David Pizarro (31)
  Roberto Muzzi (14)
Venezia[42][43]   Cesare Prandelli (1ª-5ª)
  Sergio Buso (7ª)
  Alfredo Magni (6ª; 8ª-34ª)
  Filippo Maniero,
  Generoso Rossi (31)
  Filippo Maniero (18)
Verona   Alberto Malesani   Fabrizio Ferron (32)   Adrian Mutu (12)

Classifica finale

Classifica tratta dal sito della Lega Serie A.[44]

Pos. Squadra Pt G V N P GF GS
    1. Juventus 71 34 20 11 3 64 23
  2. Roma 70 34 19 13 2 58 24
  3. Inter 69 34 20 9 5 62 35
  4. Milan 55 34 14 13 7 47 33
  5. Chievo 54 34 14 12 8 57 52
  6. Lazio 53 34 14 11 9 50 37
File:Coppa Intertoto.svg 7. Bologna 52 34 15 7 12 40 40
File:Coppa Intertoto.svg 8. Perugia 46 34 13 7 14 38 46
9. Atalanta 45 34 12 9 13 41 50
    10. Parma 44 34 12 8 14 43 47
File:Coppa Intertoto.svg 11. Torino 43 34 10 13 11 37 39
12. Piacenza 42 34 11 9 14 49 43
13. Brescia 40 34 9 13 12 43 52
14. Udinese 40 34 11 7 16 41 52
  15. Verona 39 34 11 6 17 41 53
  16. Lecce 28 34 6 10 18 36 56
  17. Fiorentina 22 34 5 7 22 29 63
  18. Venezia 18 34 3 9 22 30 61

Legenda:

      Campione d'Italia e ammessa alla UEFA Champions League 2002-2003
      Ammesse alla UEFA Champions League 2002-2003
      Ammesse alla Coppa UEFA 2002-2003
      Ammesse alla Coppa Intertoto 2002
      Retrocesse in Serie B 2002-2003

Note:

Tre punti a vittoria, uno a pareggio, zero a sconfitta.

Record

Verdetti

Squadra campione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Juventus Football Club 2001-2002.
Titolari
1   Gianluigi Buffon
21   Lilian Thuram
2   Ciro Ferrara
4   Paolo Montero
7   Gianluca Pessotto
20   Alessio Tacchinardi
26   Edgar Davids
19   Gianluca Zambrotta
11   Pavel Nedvěd
10   Alessandro Del Piero
17   David Trezeguet
Riserve
12   Michelangelo Rampulla
22   Fabian Carini
14   Christian Zenoni
13   Mark Iuliano
25   Marcelo Zalayeta
27   Nicola Amoruso
9   Marcelo Salas
5   Igor Tudor
15   Alessandro Birindelli
8   Antonio Conte
16   Enzo Maresca
3   Michele Paramatti
6   Fabian O'Neill
Allenatore
  Marcello Lippi


Classifica dei marcatori

Classifica tratta dal sito della Lega Serie A.[46]

Gol Rigori Marcatore Squadra
  24 6   Dario Hübner Piacenza
  24 -   David Trezeguet Juventus
22 4   Christian Vieri Inter
20 1   Marco Di Vaio Parma
18 4   Filippo Maniero Venezia
16 3   Cristiano Doni Atalanta
4   Alessandro Del Piero Juventus
14 3   Andrij Ševčenko Milan
6   Roberto Muzzi Udinese
13 -   Massimo Marazzina Chievo
-   Luca Toni Brescia
2   Hernán Crespo Lazio
3   Vincenzo Montella Roma
12 2   Adrian Mutu Verona
11 1   Ernesto Chevantón Lecce
3   Roberto Baggio Brescia
10 -   Fabio Bazzani Perugia
-   Bernardo Corradi Chievo
-   Julio Cruz Bologna
-   Filippo Inzaghi Milan
1   Claudio López Lazio
1   Marco Ferrante Torino


Marcature multiple

[47]

Reti Calciatore Incontro Giornata
4   Vincenzo Montella Lazio-Roma 1-5 26

Risultati

Calendario

Andata (1ª) 1ª giornata Ritorno (18ª)
26 ago.
2001
1-0 Bologna-Atalanta 2-2 13 gen.
2002
2-2 Brescia-Milan 0-0
0-2 Fiorentina-Chievo 2-2
4-1 Inter-Perugia 2-0
4-0 Juventus-Venezia 2-1
1-1 Lazio-Piacenza 0-1
1-1 Lecce-Parma 1-1
2-2 Udinese-Torino 1-3
1-1 Verona-Roma 2-3
Andata (2ª) 2ª giornata Ritorno (19ª)
9 set.
2001
0-2 Atalanta-Juventus 0-3 20 gen.
2002
2-0 Chievo-Bologna 1-3
5-2 Milan-Fiorentina 1-1
2-2 Parma-Inter 0-2
0-0 Perugia-Lazio 0-5
1-2 Piacenza-Lecce 0-0
1-1 Roma-Udinese 1-1
1-3 Torino-Brescia 2-1
0-1 Venezia-Verona 0-1


Andata (3ª) 3ª giornata Ritorno (20ª)
16 set.
2001
1-0 Bologna-Parma 1-2 27 gen.
2002
1-1 Brescia-Lecce 3-1
3-1 Fiorentina-Atalanta 0-2
2-1 Inter-Venezia 1-1
3-2 Juventus-Chievo 3-1
0-0 Lazio-Torino 0-1
2-0 Piacenza-Roma 0-2
1-2 Udinese-Milan 3-2
1-1 Verona-Perugia 1-3
Andata (4ª) 4ª giornata Ritorno (21ª)
23 set.
2001
1-0 Atalanta-Verona 1-3 3 feb.
2002
4-2 Chievo-Piacenza 2-2
0-0 Lecce-Juventus 0-3
2-0 Milan-Lazio 1-1
1-0 Parma-Brescia 4-1
1-2 Perugia-Udinese 0-0
2-1 Roma-Fiorentina 2-2
0-1 Torino-Inter 0-0
0-1 Venezia-Bologna 1-1


Andata (5ª) 5ª giornata Ritorno (22ª)
30 set.
2001
3-3 Brescia-Atalanta 0-0 10 feb.
2002
3-1 Fiorentina-Venezia 0-2
1-0 Inter-Bologna 1-2
0-2 Juventus-Roma 0-0
0-0 Lazio-Parma 0-1
3-1 Perugia-Milan 1-1
3-1 Piacenza-Torino 1-1
1-2 Udinese-Chievo 2-1
2-1 Verona-Lecce 1-1
Andata (6ª) 6ª giornata Ritorno (23ª)
19 dic.
2001
1-1 Atalanta-Milan 0-0 17 feb.
2002
0-1 Bologna-Udinese 1-0
3-1 Chievo-Lazio 1-1
1-1 Fiorentina-Juventus 1-2
3-0 Inter-Verona 3-0
2-3 Lecce-Perugia 1-2
0-0 Roma-Brescia 0-0
1-0 Torino-Parma 1-0
2-3 Venezia-Piacenza 0-5


Andata (7ª) 7ª giornata Ritorno (24ª)
14 ott.
2001
2-2 Brescia-Chievo 1-1 24 feb.
2002
3-3 Juventus-Torino 2-2
2-0 Lazio-Atalanta 1-0
4-1 Lecce-Fiorentina 2-1
1-1 Milan-Venezia 4-1
2-2 Parma-Piacenza 3-2
0-0 Perugia-Roma 0-1
1-1 Udinese-Inter 2-3
0-1 Verona-Bologna 1-2
Andata (8ª) 8ª giornata Ritorno (25ª)
21 ott.
2001
1-5 Atalanta-Udinese 2-1 3 mar.
2002
0-0 Bologna-Juventus 1-2
1-0 Chievo-Parma 0-0[48]
0-2 Fiorentina-Verona 2-1
2-4 Inter-Milan 1-0
0-1 Piacenza-Brescia 2-2
5-1 Roma-Lecce 1-1
1-0 Torino-Perugia 0-2
0-0 Venezia-Lazio 2-4


Andata (9ª) 9ª giornata Ritorno (26ª)
28 ott.
2001
3-2 Brescia-Venezia 2-1 10 mar.
2002
3-0 Chievo-Torino 2-2
0-0 Juventus-Inter 2-2
0-2 Lecce-Atalanta 1-2
0-0 Milan-Bologna 0-2
2-2 Parma-Verona 0-1
1-0 Perugia-Piacenza 0-2
2-0 Roma-Lazio 5-1
1-2 Udinese-Fiorentina 0-0
Andata (10ª) 10ª giornata Ritorno (27ª)
4 nov.
2001
1-1 Atalanta-Roma 1-3 17 mar.
2002
3-2 Bologna-Fiorentina 1-1
2-0 Inter-Lecce 2-1
5-0 Lazio-Brescia 1-1
2-1 Parma-Perugia 1-2
1-2 Piacenza-Udinese 1-1
1-0 Torino-Milan 1-2
0-0 Venezia-Chievo 1-1
2-2 Verona-Juventus 0-1


Andata (11ª) 11ª giornata Ritorno (28ª)
18 nov.
2001
1-0 Atalanta-Venezia 1-0 24 mar.
2002
0-0 Fiorentina-Torino 0-1
3-1 Juventus-Parma 0-1
1-0 Lecce-Bologna 3-4
0-0 Milan-Piacenza 1-0
1-1 Perugia-Brescia 0-3
0-0 Roma-Inter 1-3
1-4 Udinese-Lazio 0-2
3-2 Verona-Chievo 1-2
Andata (12ª) 12ª giornata Ritorno (29ª)
25 nov.
2001
1-3 Bologna-Roma 1-3 30 mar.
2002
2-0 Brescia-Udinese 2-3
2-0 Chievo-Perugia 2-2
2-0 Inter-Fiorentina 1-0
1-0 Lazio-Juventus 1-1
0-1 Parma-Milan 1-3
1-2 Piacenza-Atalanta 1-1
5-1 Torino-Verona 1-0
1-1 Venezia-Lecce 1-2


Andata (13ª) 13ª giornata Ritorno (30ª)
2 dic.
2001
2-4 Atalanta-Inter 2-1 7 apr.
2002
1-0 Bologna-Torino 1-1
1-3 Fiorentina-Piacenza 0-3
2-0 Juventus-Perugia 4-0
1-2 Lecce-Lazio 0-1
3-2 Milan-Chievo 1-1
1-0 Roma-Venezia 2-2
3-2 Udinese-Parma 0-2
2-0 Verona-Brescia 0-0
Andata (14ª) 14ª giornata Ritorno (31ª)
9 dic.
2001
1-3 Brescia-Inter 1-2 14 apr.
2002
2-1 Chievo-Lecce 3-2
3-0 Lazio-Fiorentina 1-0
1-1 Milan-Juventus 0-1
1-2 Parma-Roma 1-3
2-0 Perugia-Venezia 2-0
2-0 Piacenza-Bologna 2-1
1-2 Torino-Atalanta 1-1
2-1 Udinese-Verona 0-1


Andata (15ª) 15ª giornata Ritorno (32ª)
16 dic.
2001
4-1 Atalanta-Parma 1-1 21 apr.
2002
2-1 Bologna-Perugia 0-1
1-0 Fiorentina-Brescia 0-3
1-2 Inter-Chievo 2-2
2-0 Juventus-Piacenza 1-0
1-1 Lecce-Torino 1-1
1-0 Roma-Milan 0-0
2-1 Venezia-Udinese 0-1
3-1 Verona-Lazio 4-5
Andata (16ª) 16ª giornata Ritorno (33ª)
23 dic.
2001
0-4 Brescia-Juventus 0-5 28 apr.
2002
0-3 Chievo-Roma 0-5
2-2 Lazio-Bologna 0-2
2-1 Milan-Verona 2-1
2-0 Parma-Fiorentina 2-1
2-0 Perugia-Atalanta 1-2
2-3 Piacenza-Inter 1-3
1-2 Torino-Venezia 1-1
0-1 Udinese-Lecce 2-1


Andata (17ª) 17ª giornata Ritorno (34ª)
6 gen.
2002
1-2 Atalanta-Chievo 1-2 5 mag.
2002
2-1 Bologna-Brescia 0-3
1-3 Fiorentina-Perugia 0-2
0-0 Inter-Lazio 2-4
3-0 Juventus-Udinese 2-0
0-1 Lecce-Milan 0-3
1-0 Roma-Torino 1-0
3-4 Venezia-Parma 1-2
1-0 Verona-Piacenza 0-3


Tabellone

ATA BOL BRE CHI FIO INT JUV LAZ LEC MIL PAR PER PIA ROM TOR UDI VEN VER
Atalanta 2-2 0-0 1-2 2-0 2-4 0-2 0-1 2-1 1-1 4-1 2-1 1-1 1-1 1-1 1-5 1-0 1-0
Bologna 1-0 2-1 3-1 3-2 2-1 0-0 2-0 4-3 2-0 1-0 2-1 1-2 1-3 1-0 0-1 1-1 2-1
Brescia 3-3 3-0 2-2 3-0 1-3 0-4 1-1 1-1 2-2 1-4 3-0 2-2 0-0 1-2 2-0 3-2 0-0
Chievo 2-1 2-0 1-1 2-2 2-2 1-3 3-1 2-1 1-1 1-0 2-0 4-2 0-3 3-0 1-2 1-1 2-1
Fiorentina 3-1 1-1 1-0 0-2 0-1 1-1 0-1 1-2 1-1 1-2 1-3 1-3 2-2 0-0 0-0 3-1 0-2
Inter 1-2 1-0 2-1 1-2 2-0 2-2 0-0 2-0 2-4 2-0 4-1 3-1 3-1 0-0 3-2 2-1 3-0
Juventus 3-0 2-1 5-0 3-2 2-1 0-0 1-1 3-0 1-0 3-1 2-0 2-0 0-2 3-3 3-0 4-0 1-0
Lazio 2-0 2-2 5-0 1-1 3-0 4-2 1-0 1-0 1-1 0-0 5-0 1-1 1-5 0-0 2-0 4-2 5-4
Lecce 0-2 1-0 1-3 2-3 4-1 1-2 0-0 1-2 0-1 1-1 2-3 0-0 1-1 1-1 1-2 2-1 1-1
Milan 0-0 0-0 0-0 3-2 5-2 0-1 1-1 2-0 3-0 3-1 1-1 0-0 0-0 2-1 2-3 1-1 2-1
Parma 1-1 2-1 1-0 0-0 2-0 2-2 1-0 1-0 1-1 0-1 2-1 2-2 1-2 0-1 2-0 2-1 2-2
Perugia 2-0 1-0 1-1 2-2 2-0 0-2 0-4 0-0 2-1 3-1 2-1 1-0 0-0 2-0 1-2 2-0 3-1
Piacenza 1-2 2-0 0-1 2-2 3-0 2-3 0-1 1-0 1-2 0-1 2-3 2-0 2-0 3-1 1-2 5-0 3-0
Roma 3-1 3-1 0-0 5-0 2-1 0-0 0-0 2-0 5-1 1-0 3-1 1-0 2-0 1-0 1-1 1-0 3-2
Torino 1-2 1-1 1-3 2-2 1-0 0-1 2-2 1-0 1-1 1-0 1-0 1-0 1-1 0-1 3-1 1-2 5-1
Udinese 1-2 0-1 3-2 1-2 1-2 1-1 0-2 1-4 0-1 1-2 3-2 0-0 1-1 1-1 2-2 1-0 2-1
Venezia 0-1 0-1 1-2 0-0 2-0 1-1 1-2 0-0 1-1 1-4 3-4 0-2 2-3 2-2 1-1 2-1 0-1
Verona 3-1 0-1 2-0 3-2 1-2 0-3 2-2 3-1 2-1 1-2 1-0 1-1 1-0 1-1 0-1 1-0 1-0

Capoliste solitarie

Media spettatori

Media spettatori della Serie A 2001-02: 25.992[49]

Club Pos. Media Max. Totale
Inter 1 62.434 79.188 1.061.370
Roma 2 59.402 76.528 1.009.840
Milan 3 58.616 81.691 996.476
Lazio 4 42.684 75.333 725.626
Juventus 5 40.687 53.661 691.679
Bologna 6 22.843 35.756 388.325
Torino 7 19.002 52.597 323.029
Fiorentina 8 18.835 32.234 320.197
Verona 9 18.381 38.356 312.485
Parma 10 17.956 27.498 305.250
Atalanta 11 16.522 24.386 280.881
Chievo 12 16.061 36.997 273.044
Udinese 13 15.809 32.167 268.755
Lecce 14 15.594 32.236 265.097
Brescia 15 15.165 20.144 257.806
Perugia 16 10.456 21.563 177.746
Piacenza 17 9.533 18.778 162.068
Venezia 18 7.870 11.718 133.797

Note

  1. ^ a b c Riccardo Liguori, La "sindrome" Zidane e uno scudetto nato in agosto, su repubblica.it, 5 maggio 2002.
  2. ^ (EN) Ahmed Bilal, Football Transfer Fee Records, su soccerlens.com, 7 giugno 2006.
  3. ^ Andrea Sorrentino, "Farà il servizio civile", adesso Recoba può tornare, su repubblica.it, 9 ottobre 2001.
  4. ^ a b La Lazio esonera Zoff, ecco Zaccheroni, su repubblica.it, 20 settembre 2001.
  5. ^ Chievo in testa, il Milan annulla l'Inter, su repubblica.it, 21 ottobre 2001.
  6. ^ Matteo Tonelli, Con Del Neri e Malesani Verona capitale del calcio, su repubblica.it, 8 gennaio 2002.
  7. ^ Il Verona punisce il Chievo, vola la Juve, frena il Milan, su repubblica.it, 18 novembre 2001.
  8. ^ Emanuele Gamba, Il buio della Juventus, 300 miliardi da salvare, su repubblica.it, 27 novembre 2001.
  9. ^ a b Milan, addio a Terim, la panchina ad Ancelotti, su repubblica.it, 5 novembre 2001.
  10. ^ Massimo Vincenzi, Roma e Chievo in testa, ecco la strana coppia, su repubblica.it, 16 dicembre 2001.
  11. ^ L'Inter risponde alla Roma e si riprende il primo posto, su repubblica.it, 23 dicembre 2001.
  12. ^ Milan nei guai, Inzaghi fermo per mesi, su repubblica.it, 3 dicembre 2001.
  13. ^ Grazie Lippi, su www2.raisport.rai.it, raisport.rai.it, 11 gennaio 2002.
  14. ^ Massimo De Marzi, All'Olimpico Nedved ritroverà Nedved? Incomprensibile metamorfosi: da "cavallo pazzo" laziale a "ronzino" bianconero, in l'Unità, 24 novembre 2001.
  15. ^ Sprint a tre per lo scudetto, fra sospetti e veleni, su repubblica.it, 8 aprile 2002.
  16. ^ L'Atalanta batte l'Inter e riapre la corsa scudetto, su repubblica.it, 7 aprile 2002.
  17. ^ L'Inter soffre, scappa poi alla fine pareggia, su repubblica.it, 21 aprile 2002.
  18. ^ Nedved stende il Piacenza. La Juve torna in corsa, su repubblica.it, 21 aprile 2002.
  19. ^ Roma, solo pari a San Siro. E ora davanti c'è anche la Juve, su repubblica.it, 21 aprile 2002.
  20. ^ Inter, Juve e Roma, un anno in 90 minuti, su repubblica.it, 5 maggio 2002.
  21. ^ a b La Roma in Champions con un rimpianto, su repubblica.it, 5 maggio 2002.
  22. ^ a b c d Il 5 maggio dell’Inter, 10 anni fa, su ilpost.it, 5 maggio 2012.
  23. ^ Lodovico Maradei, L'Inter paga la grande illusione, in La Gazzetta dello Sport, 6 maggio 2002.
  24. ^ a b c Stoica, precisa, spietata. La Juve è campione d'Italia, su repubblica.it, 5 maggio 2002.
  25. ^ a b Massimo Vincenzi, Dramma Inter all'Olimpico. Si illude, poi è terza, su repubblica.it, 5 maggio 2002.
  26. ^ a b Tommaso Pellizzari, 5 maggio 2002: il tracollo dell'Inter nel giorno della festa-scudetto, su corriere.it, 5 maggio 2012.
  27. ^ Michele Di Virgilio, Il 5 maggio bianconero, su vavel.com, 4 maggio 2013.
  28. ^ a b Massimo Vincenzi, Sorpasso Juve, suicidio Inter, ma che belli i cori di Brescia, su repubblica.it, 5 maggio 2002.
  29. ^ Fiorentina, addio alla serie A, su repubblica.it, 14 aprile 2002.
  30. ^ Il Piacenza si salva e manda il Verona in B, su repubblica.it, 5 maggio 2002.
  31. ^ Chiara Basevi, Il sindaco deposita il nuovo nome, Preziosi diventa l'uomo del futuro, in Corriere della Sera, 2 agosto 2002, p. 11.
  32. ^ Chiara Basevi, La Fiorentina ricomincia a sognare con Della Valle, in Corriere della Sera, 4 agosto 2002, p. 9.
  33. ^ Melegari, 573
  34. ^ Mancini lascia la polveriera Fiorentina, corriere.it, 12 gennaio 2002.
  35. ^ Fiorentina, Bianchi nuovo allenatore, repubblica.it, 14 gennaio 2002.
  36. ^ Bianchi presidente della Fiorentina, in panchina da domani va Chiarugi, corriere.it, 6 aprile 2002.
  37. ^ Delio Rossi al Lecce per sostituire Cavasin, repubblica.it, 29 gennaio 2002.
  38. ^ Ulivieri se ne va, il Parma vuole Ancelotti, repubblica.it, 31 ottobre 2001.
  39. ^ Il Parma corre ai ripari, ingaggiato Passarella, repubblica.it, 6 novembre 2001.
  40. ^ Il Parma cambia ancora, esonerato Passarella, repubblica.it, 18 dicembre 2001.
  41. ^ La nuova Udinese non decolla, corriere.it, 12 dicembre 2001.
  42. ^ Sorpresa Venezia, via Prandelli, repubblica.it, 10 ottobre 2001.
  43. ^ Buso salva la faccia: non farà il prestanome a Venezia, corriere.it, 17 ottobre 2001.
  44. ^ Campionato 2001-02 – Classifica, su legaseriea.it. URL consultato il 5 agosto 2013.
  45. ^ Qualificato in Coppa UEFA come vincitore della Coppa Italia.
  46. ^ Marcatori Serie A TIM 2001-02, su legaseriea.it. URL consultato il 5 agosto 2013.
  47. ^ (EN) Misha Miladinovich; Giacomo Giusti; Alberto Novello, Italy 2001/02 – First Level (Serie A), su rsssf.com, 11 gennaio 2003.
  48. ^ Rinviata al 13 marzo in seguito alla scomparsa del giocatore del Chievo Jason Mayélé, cfr. Pierfrancesco Archetti; Giancarlo Tavan, Mayele, tragedia al Chievo, in La Gazzetta dello Sport, 3 marzo 2002.
  49. ^ Statistiche Spettatori Serie A 2001-2002, su stadiapostcards.com.

Bibliografia

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