Crocetta di Caltanissetta
La crocetta di Caltanissetta è un antico dolce nisseno, prodotto fino al 1908,[1] poi dimenticato e quindi riscoperto di recente. Vengono anche chiamate i dolci del convento, insieme alla sacra spina, perché venivano donati durante la festa del Santissimo Crocifisso delle suore di clausura del convento delle Benedettine annesso alla chiesa di Santa Croce, chiesa da cui prendono il nome.[1]
| Crocetta | |
|---|---|
| Origini | |
| Altri nomi | Crocette di Caltanissetta, dolci del convento |
| Luogo d'origine | |
| Regione | Sicilia |
| Diffusione | comunale |
| Zona di produzione | Caltanissetta |
| Dettagli | |
| Categoria | dolce |
| Settore | paste fresche e prodotti della panetteria, biscotteria, pasticceria e confetteria |

La ricetta è nota solo al maestro pasticciere che ha riscoperto il dolce, ciò dopo ricerche ventennali fatte a partire di un racconto orale di una abitante del quartiere che ricordava la tradizione tramandata da madre in figlia della ricetta dell'antico dolce nisseno.[2]
Attualmente la ricetta è conosciuta da quattro donne del omonimo quartiere di Santa Croce e dal pasticciere ri-scopritore della stessa.[2]
Storia
Insieme alla Sacra spina le suore del convento per festeggiare gli ospiti illustri del convento crearono i due dolci, che venivano annualmente prodotti in occasione della festa della Santissima Croce il 14 settembre.
L’annuale festività fu stabilita la domenica precedente il 29 settembre. All’Abadessa Mammana seguì nel 1664 suor D. Anna Ippolito che oltre all’arricchire di nuovi arredi, suppellettili e gioiali la chiesa ebbe a cuore che le festività dell’anno fossero celebrate col migliore decoro e splendore, specie quella della Invenzione della Croce in cui s’invitavano a tesser gli elogi i migliori oratori.»
Ingredienti
Gli ingredienti usati nella crocetta sono tipici del comprensorio nisseno di inizio secolo scorso essi sono: le mandorle, lo zucchero e la purea dolce di limone, arancia o altri frutti del territorio; inoltre lo zucchero a velo e il pistacchio.
La crocetta è prodotta in due varianti: al limone con lo zucchero a velo che lo ricopre e con il pistacchio frantumato sopra, in quello all'arancia.
Di questo dolce il maestro pasticciere riscopritore della ricetta, insieme ai pasticcieri dell'associazione Duciezio, successivamente elabora un dolce più moderno e leggero, che meglio si adatta ai moderni gusti; il dolce in questione viene chiamato delizia del Convento in onore delle monache benedettine.[4]
Note
- ^ a b Caltanissetta riscopre le "Crocette" ereditate dalle suore benedettine - YouTube, su youtube.com, YouTube.
- ^ a b Crocetta di Caltanissetta, ingredienti, su multescatola.com, 7 dicembre 2013. URL consultato il 25 aprile 2015.
- ^ Mons. Francesco Pulci, Lavori sulla storia ecclesiastica di Caltanissetta, su http://librarsi.comune.palermo.it/system/modules/it.inera.opencms.opaclib/templates/opac/librarsi/scheda_sim.jsp?sim_bid=SBL0323177&pager.offset=0&bid=PAL0032026, Edizioni del Seminario Caltanissetta 1977.
- ^ Palazzo del Carmine, presentato l’ottobre de “La Città in Piazza” e la seconda edizione di “Itineraria urbana. I Moncada e le Fondazioni religiose” | il Fatto Nisseno - Caltanissetta notizie, su ilfattonisseno.it. URL consultato il 25 aprile 2015.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Caltanissetta riscopre le "Crocette", su tcsnews.tv, 26 agosto 2014.
