Unione Calcio Sampdoria
L'Unione Calcio Sampdoria, nota anche come Sampdoria o, più semplicemente, Samp, è una società calcistica italiana con sede nella città di Genova.
| UC Sampdoria Calcio | |
|---|---|
| I Blucerchiati la Samp il Doria[1] | |
| Segni distintivi | |
| Uniformi di gara | |
| Colori sociali | |
| Simboli | Baciccia |
| Inno | Doria Olè De Scalzi Bros |
| Dati societari | |
| Città | Genova |
| Nazione | |
| Confederazione | UEFA |
| Federazione | |
| Campionato | Serie A |
| Fondazione | 1946 |
| Presidente | |
| Allenatore | |
| Stadio | Stadio Luigi Ferraris (36 703 posti) |
| Sito web | www.sampdoria.it |
| Palmarès | |
| Scudetti | 1 |
| Titoli nazionali | 1 Campionato di Serie B |
| Trofei nazionali | 4 Coppe Italia 1 Supercoppe italiane |
| Trofei internazionali | 1 Coppe delle Coppe |
| Si invita a seguire il modello di voce | |
Creata il 12 agosto 1946 dalla fusione tra la Sampierdarenese (nata nel 1891[3][4]) e l'Andrea Doria (a sua volta sorta nel 1895),[5] la squadra milita nella Serie A del campionato italiano di calcio, mentre la sede della società è situata nel grattacielo di Corte Lambruschini. Fa inoltre parte dell'European Club Association.[6]
Nel corso della sua esistenza, la Sampdoria ha disputato 58 campionati di Serie A e 11 di Serie B, conquistando uno scudetto, 4 Coppe Italia, una Coppa delle Coppe e una Supercoppa italiana, oltre a raggiungere una finale dell'allora Coppa dei Campioni.[7]
Storia
Inizi
L'Unione Calcio Sampdoria nasce il 12 agosto del 1946, dalla fusione fra le due società genovesi Andrea Doria e Sampierdarenese. Le due squadre erano già state iscritte in Serie A, quindi i blucerchiati ereditarono la categoria, potendo subito giocare nel massimo campionato italiano. Il primo presidente ufficiale fu Piero Sanguineti, mentre il primo allenatore fu Giuseppe Galluzzi. Il primo campionato disputato dai liguri fu quello del 1946-1947, in cui la Samp si piazzò al decimo posto. Per circa vent'anni i genovesi giocarono costantemente in Serie A, con risultati alterni, di cui il migliore nell'annata 1960-1961, in cui ottenne il quarto posto nel campionato. La Sampdoria si classificò sedicesima nel 1965-1966, retrocedendo in Serie B per la prima volta nella sua storia. Tuttavia, l'anno dopo vinse il campionato cadetto e tornò subito in Serie A.
Anni ottanta
Passeranno altri due decenni prima di vedere il club doriano ottenere un alloro. Nella stagione 1984-1985 vinse la Coppa Italia 1984-1985, la prima della sua storia, sconfiggendo il Milan in doppia finale (0-1 a Milano con rete di Souness, e 2-1 a Genova con reti di Mancini e Vialli), mentre si piazzò al quarto posto in campionato. Grazie alla conquista della Coppa Italia, i blucerchiati si qualificarono per la prima volta in un torneo europeo, la Coppa delle Coppe; dove dopo aver eliminato i greci del Larissa, i liguri vennero sconfitti dal Benfica negli ottavi di finale.
Sempre nel 1985-1986 la Sampdoria raggiunse di nuovo la finale della Coppa Italia, venendo sconfitta dalla Roma (vittoria blucerchiata a Genova per 2-1, e successo giallorosso a Roma per 2-0). Due anni dopo, nella stagione 1987-1988, raggiunse per la terza volta la finale della coppa nazionale, stavolta vincendola, sconfiggendo il Torino (vittoria sampdoriana per 2-0 a Genova con reti di Briegel e Vialli, e vittoria granata a Torino per 2-1).
Partecipò così alla prima edizione in assoluto di un nuovo trofeo, la Supercoppa italiana nel 1988 contro il Milan campione d'Italia, con esito negativo; i rossoneri si imposero per 3-1 a San Siro. I blucerchiati, dunque, qualificati per la Coppa delle Coppe riuscirono ad arrivare, in questa competizione, allo loro prima finale europea, giocando contro il Barcellona a Berna dove gli spagnoli si imposero per 2-0 con reti di Salinas e di Rekarte. Anche l'anno successivo, riuscì a mantenere la coccarda della coppa nazionale sulla sua maglia, sconfiggendo in finale il Napoli di Maradona; all'andata vittoria a Napoli degli azzurri per 1-0, e a Cremona (stadio "di casa" dove giocò la Samp, poiché il Ferraris di Genova era in ricostruzione per i Mondiali di Italia '90) vittoria per 4-0 dei blucerchiati con reti realizzate da Vialli, Cerezo, Vierchowod e Mancini. Poté così nuovamente partecipare alla Supercoppa italiana nel 1989, perdendo anche questa a San Siro, stavolta contro l'Inter per 2-0.
L'anno seguente, i doriani si qualificarono ancora in finale nella Coppa delle Coppe, vincendola dopo aver sconfitto i belgi dell'Anderlecht il 9 maggio 1990 a Göteborg, con il risultato di 2-0, grazie a due reti realizzate da Vialli nei tempi supplementari: la Sampdoria poté così sollevare il suo primo trofeo continentale. Non riuscì poi a vincere la Supercoppa UEFA del 1990, persa contro il Milan (1-1 a Genova, e vittoria rossonera per 2-0 nel ritorno giocato a Bologna, per l'indisponibilità del Meazza di Milano).
Anni novanta
La stagione dopo, nel 1990-1991, i blucerchiati vinsero lo scudetto, il primo della loro storia, raggiungendo quota 51 punti con un distacco di +5 sulle due squadre meneghine. Inoltre, raggiunse nuovamente la finale di Coppa Italia, venendo sconfitta dalla Roma (vittoria giallorossa a Roma per 3-1, e pareggio 1-1 a Genova). Sempre contro i capitolini, comunque, vincerà la Supercoppa italiana poco tempo dopo nel 1991, con il risultato di 1-0 nella finale unica disputata al Ferraris, con rete di Mancini.
Nel 1991-1992 il club ligure arrivò in finale nella Coppa dei Campioni dove, ai supplementari contro il Barcellona, vennero sconfitti per 1-0 da una rete di Koeman su calcio di punizione; in quella serata del 20 maggio del 1992 a Wembley, si registrò l'esodo di quasi 30.000 sampdoriani[8].
Il principale autore di questi successi fu il presidente Paolo Mantovani che, grazie anche all'aiuto del direttore sportivo dell'epoca Paolo Borea, riuscì a creare un mix vincente di campioni, giocatori di esperienza, giovani emergenti e validi comprimari. Su tutti si ricordano Gianluca Pagliuca, Pietro Vierchowod, Toninho Cerezo, Attilio Lombardo, Roberto Mancini, Gianluca Vialli (questi ultimi due soprannominati i gemelli del gol), Moreno Mannini, Marco Lanna, Luca Pellegrini, Fausto Pari, Giovanni Invernizzi, Srečko Katanec, Giuseppe Dossena e Fausto Salsano. La conduzione tecnica di questa squadra era affidata all'allenatore serbo Vujadin Boškov.
Dopo sei anni, nel 1992-1993, proprio Boškov lasciò la panchina dei blucerchiati, sostituito dall'allenatore svedese Sven-Göran Eriksson, mentre dopo otto anni con i doriani, anche Vialli si trasferì altrove. Il 14 ottobre 1993, infine, il presidente Paolo Mantovani scomparve: il ciclo vincente degli "anni d'oro" arrivò al capolinea.
Nella stagione 1993-1994 la Sampdoria (con gli arrivi in squadra di Gullit, Jugović e Platt) arrivò al terzo posto in campionato, rimanendo per numerose giornate in lotta per il titolo. Il 20 aprile 1994 la Sampdoria vinse la Coppa Italia, la quarta nella sua storia, battendo l'Ancona (sconfitto con un 6-1 a Marassi, dopo lo 0-0 dell'andata). Giocherà poi la finale di Supercoppa italiana nel 1994 al Meazza, persa ai tiri di rigore con risultato finale di 5-4 in favore del Milan. Con l'annata 1994-1995, arrivarono Zenga, Mihajlovic e ritornò Gullit. Qualificata alla Coppa delle Coppe grazie al trionfo in Coppa Italia, arriverà alla semifinale (dopo aver battuto a Oporto il Porto ai rigori, nei quarti di finale) persa contro l'Arsenal ancora ai rigori.
La stagione seguente la società acquista i giovani Seedorf e Karembeu, dando inoltre fiducia alla promessa Chiesa. Il 1996-1997 vide gli arrivi di Montella e Veron; al termine del campionato i doriani conquistarono il sesto posto in classifica; fu questa l'ultima annata con la maglia blucerchiata di Roberto Mancini[9].
Dopo tanti anni di successi e soddisfazioni, la Sampdoria inanellò un lungo periodo di flessione culminato nella stagione 1998-1999, con la squadra che retrocedette in Serie B dopo diciassette anni consecutivi in massima categoria: il 16 maggio 1999 al Dall'Ara contro i felsinei, i blucerchiati furono condannati alla discesa in cadetteria dopo un pareggio per 2-2.
Anni duemila
Retrocessa dunque in Serie B, i liguri sfiorarono subito la promozione ottenendo nei campionati 1999-2000 e 2000-2001 due quinti posti, mentre nella stagione 2001-2002, si ritrovò di contro a lottare per la salvezza, riuscendo a evitare la Serie C1.
Nel 2002, la società venne acquistata dall'imprenditore genovese Riccardo Garrone. La Samp, allenata da Novellino, al termine dell'annata 2002-2003 ottenne il ritorno in Serie A. Così nella stagione successiva la squadra genovese si piazzò all'ottavo posto in massima serie, rimanendo per buona parte della stagione in lotta per un posto in Coppa UEFA. Nell'annata 2004-2005 i blucerchiati mancarono la qualificazione in Champions League, arrivando al quinto posto ed entrando così in Coppa UEFA.
Il 2007-2008 vide l'arrivo in maglia doriana di Cassano; la Sampdoria raggiunse il sesto posto della classifica ottenendo una nuova qualificazione europea, dove nella stagione 2008-2009 riuscì a superare il girone di Coppa UEFA. Nello stesso anno raggiunse per la settima volta nella sua storia la finale della Coppa Italia persa ai tiri di rigore contro la Lazio dopo l'1-1 dei tempi regolamentari; in campionato non riuscì a mantenersi sui livello recenti e si piazzò al tredicesimo posto; tuttavia nel calciomercato di gennaio, arrivò in squadra Pazzini.
Nel campionato 2009-2010 la squadra ligure, dopo un girone d'andata altalenante, con Luigi Delneri in panchina diede il via a una serie positiva di risultati nella tornata di ritorno che, anche grazie ai gol della coppia Cassano-Pazzini, si concluse con un quarto posto che valse l'accesso ai preliminari della Champions League; competizione, questa, disputata per l'ultima volta dai blucerchiati nel lontano 1991-1992.
Anni duemiladieci
Persi i preliminari di Champions League contro i tedeschi del Werder Brema (sconfitta a Brema per 3-1, e inutile vittoria a Genova dei doriani per 3-2) all'inizio della stagione 2010-2011, la Sampdoria uscì anche dall'Europa League. In campionato, dopo un girone di ritorno con pochi punti totalizzati nonché la cessione a gennaio della coppia d'attacco Cassano-Pazzini, i doriani caddero in Serie B con una giornata d'anticipo, dopo otto annate in massima serie.
Al termine della stagione 2011-2012, il tecnico Giuseppe Iachini[10] riuscì a portare i genovesi al sesto posto del torneo cadetto, l'ultimo disponibile per i play-off promozione[11]: la Samp li vinse, conquistando così la risalita dopo un solo anno di cadetteria. Tornata in Serie A nell'annata 2012-2013, la squadra milita da allora nella massima categoria italiana. Durante la stagione 2012-13, muore il presidente Riccardo Garrone, gli succede il figlio Edoardo. A livello societario si arriva alla fine della stagione 2013-14 ad un cambio al vertice. La famiglia Garrone lascia la guida della Sampdoria dopo 12 anni di gestione, a loro posto subentra l'imprenditore romano Massimo Ferrero.
Cronistoria
| Cronistoria dell'Unione Calcio Sampdoria | |
|---|---|
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Colori e simboli
Colori
La fusione tra Sampierdarenese e dell'Andrea Doria porta all'unione sia dei rispettivi nomi che dei colori sociali: quelli rossoneri della prima si miscelarono dunque ai biancoblu della seconda, e danno origine a una particolare combinazione, ossia una maglia blu con fascia biancorossonera sul petto; al centro di tale striscia campeggia lo scudo di San Giorgio, simbolo di Genova.[12] Per via delle loro particolari divise, i giocatori sampdoriani sono da sempre chiamati con l'appellativo di "Blucerchiati".[12]
La prima maglia è sin dagli albori blu, con un anello di strisce orizzontali rosso e nero listato di bianco.[12] In origine le casacche sono d'un blu intenso, con la fascia disposta molto in alto sul busto; con l'arrivo degli sponsor nel calcio, all'inizio degli anni 1980 c'è il progressivo abbassamento della striscia blucerchiata, per far posto nella parte superiore ai marchi pubblicitari.[12] Per quanto concerne i numeri dei calciatori, inizialmente questi erano sovrapposti alla fascia, una caratteristica ritornata in auge col nuovo millennio dopo che, a cavallo degli anni 1980 e 1990, si riscontra invece l'interruzione della striscia colorata in coincidenza della schiena.[12] I pantaloncini da gioco sono generalmente bianchi o, più raramente, blu – in modo da avere un completo a tinta unita –, mentre i calzettoni, nei primi decenni composti da righe orizzontali biancoblu, sono col tempo diventati monocromatici (blu o bianchi).[12]
La seconda uniforme è tradizionalmente a sfondo bianco ma, rispetto alla divisa casalinga, la fascia blucerchiata assume diverse posizioni nel tempo: orizzontale, verticale, più alta o bassa, fino addirittura a sparire lasciando la maglia totalmente bianca, coi colori societari usati come rifinitura solo per colletto e bordini.[12] L'annata 1990-1991 fu la prima a mostrare una seconda casacca dal disegno inverso alla prima: bianca, con le strisce blucerchiate – nell'occasione, circondate da un'ulteriore fascia blu – sopra l'addome; da allora, questo è lo standard fisso per le mute doriane da trasferta, a cui si è derogato solo in rare occasioni.[12]
La terza divisa è la più recente, nata nei primi anni 1980.[12] Inizialmente a base rossa, successivamente diventa nera, e col tempo questi due colori si alternano ciclicamente; tale dicotomia è stata interrotta, solo per brevi parentesi, unicamente dal blu scuro, dal grigio e dall'oro.[12] Per celebrare il cinquantenario di fondazione della società, nel 1996-1997 è inoltre prodotta una particolare maglia celebrativa, usata in rare occasioni, che riproduce sul petto i colori biancoblu dell'Andrea Doria, e sulla schiena la fascia rossonera della Sampierdarenese.[12]
Simboli ufficiali
Stemma
Il simbolo della squadra è composto da una silhouette nera raffigurante il volto di un tipico pescatore genovese, stilizzato con barba, berretto caratteristico, pipa e capelli al vento; tale figura, chiamata in dialetto genovese il "baciccia" (diminutivo di "Giovanni Battista").[12] Nello stemma societario, questa è posta all'interno di un fascio di strisce blucerchiate poste in diagonale, il tutto racchiuso in uno scudo bianco a tre lati bordato di nero; tale logo è introdotto sulle divise da gioco a partire dalla stagione 1980-1981, e da allora varia ciclicamente la sua posizione, dal petto alla manica sinistra.[12]
La formazione doriana sfoggia inoltre sulle proprie maglie lo stemma cittadino – una croce rossa in campo bianco –, segno di appartenenza di una squadra genovese, nata per volontà di fondatori genovesi: come accennato, sulla prima maglia questa è inglobata nella fascia blucerchiata mentre, nel caso delle mute da trasferta, soprattutto in passato se ne è potuto riscontrare il suo uso anche in solitaria.[12]
Inno
L'inno ufficiale della Sampdoria è Doria Olè, composto dai De Scalzi Bros nel 1991.[13]
Strutture
Stadio
La Sampdoria gioca le partite in casa nello stadio Luigi Ferraris, situato nel quartiere di Marassi; lo stadio, costruito nel 1911 e ristrutturato completamente in occasione dei mondiali di Italia 1990, è un tipico stadio "all'inglese" (con le gradinate e le tribune molto vicine al campo), uno dei pochi di questo tipo in Italia.[14]
Campo di allenamento
Dopo la fondazione la Sampdoria si allena per diversi anni nel campo sportivo Gloriano Carlini di Genova, ma, dopo la sua chiusura, la necessità di trovare una struttura adeguata la porta a spostarsi in varie località del levante ligure, come Recco, Santa Margherita e Rapallo.[15]
Con l'avvento di Paolo Mantovani alla presidenza della società e col conseguente rinnovamento che apporta, la ricerca di una struttura adeguata alle ambizioni della squadra si fa impellente.[15] Così il 14 febbraio 1980 sulle alture della cittadina di Bogliasco, nel Golfo Paradiso, il presidente blucerchiato inaugura un centro sportivo moderno dedicato al dottor Gloriano Mugnaini, medico e uomo di sport che risulta aiutasse con le sue prestazioni anche le persone più indigenti.[15]
Società
Fino al 2002 la sede della Sampdoria è al civico 33 di via XX Settembre, tuttavia a partire dal dicembre del 2002 la sede della Sampdoria è trasferita dal Palazzo del Melograno, posto ad angolo nel punto di unione tra piazza Campetto e piazza Soziglia, a Corte Lambruschini nella centralissima piazza Borgo Pila.[16]
Situata su due piani della torre B, rispettivamente di 700 metri quadrati e 150 al piano inferiore interamente dedicati al settore giovanile, la sede della Samp è dotata di 4 monitor all'ingresso per i visitatori e di una sala video con una dozzina di televisori, decoder e registratori dedicati alla monitorizzazione dei campionati calcistici di tutto il mondo.[16]
Il 29 agosto del 2009 viene fondato il canale televisivo tematico dedicato alla Sampdoria, "Samp Tv":[17] il canale viene trasmesso, in chiaro, sul canale 681 del digitale terrestre in Liguria e sul canale 611 in Piemonte.[18]
La direzione editoriale è affidata al Direttore Area Comunicazione della società blucerchiata, Alberto Marangon,[19] mentre la redazione è formata da Matteo Cantile, Alessandro Pintimalli, Francesco Nittolo.[20]
Organigramma societario
Organigramma aggiornato al 10 luglio 2015.[21]
- Massimo Ferrero - Presidente
- Marco Benucci - Consigliere
- Vanessa Ferrero - Consigliere
- Gaetano Sannolo - Consigliere
- Massimo Ienca - Segretario Generale
- Federico Valdambrini - Segreteria Sportiva e Affari Internazionali
- Giorgio Ajazzone - Team Manager
- Sergio Tantillo - Responsabile Biglietteria e SLO
- Alberto Bosco - Direttore Amministrativo
- Paolo Viganò - Direttore Comunicazione
- Federico Berlingheri - Addetto Stampa
- Federico Falasca - Ufficio Stampa
- Paolo Carito - Direttore Marketing
- Gianfranco Pastore - Marketing Manager
- Carlo Osti - Direttore Sportivo
- Giovanni Invernizzi - Responsabile Settore Giovanile
- Riccardo Pecini - Direttore Sportivo Settore Giovanile
- Fabio Papagni - Coordinatore Scouting
- Tommaso Mattioli - Segretario Settore Giovanile
- Fabio Calcaterra - Coordinatore Attività di Base
- Stefano Ghisleni - Coordinatore Progetto Next Generation Sampdoria
Sponsor
Di seguito la cronologia di fornitori tecnici e sponsor della Sampdoria.[12]
- 1946-1982 Non presente
- 1982-1988 Phonola
- 1988-1995 ERG
- 1995-1996 Samp for Peace, poi Nuova Tirrena
- 1996-1997 Non presente, poi Daewoo
- 1997-1999 Daewoo
- 1999-2001 Dreamcast
- 2001-2002 Grafoplast Wiremarkers
- 2002-2003 ERG
- 2003-2004 ERG-MG Rover[23]
- 2004-2005 ERG
- 2005-2006 ERG Diesel One-LG Group[24]
- 2006-2007 ERG Diesel One-Muse-E [25]
- 2007-2008 ERG
- 2008-2009 ERG-Air One[26]
- 2009-2010 ERG Mobile, poi ERG Più
- 2010-2011 ERG Mobile
- 2011-2014 Gamenet
- 2014-2015 Non presente[27][28], poi Tempotest Parà [29]
- 2015-oggi Tempotest Parà
Impegno nel sociale
La Sampdoria è attiva nel campo sociale e umanitario. In attesa di uno sponsor di maglia, nella prima parte della stagione 1995-1996 i giocatori blucerchiati scendono in campo sfoggiando sul petto la scritta "Samp for peace", come opera di sensibilizzazione verso le guerre dei Balcani e di Cecenia allora in corso.[30] Il 26 e 27 ottobre 2010 il club doriano, assieme ai concittadini del Genoa, promuove la raccolta differenziata nella città di Genova con il programma AMIU "La strana coppia"[31] mentre il 4 novembre 2012, a un anno dall'alluvione genovese del 2011, scende in campo con speciali maglie nere commemorative, poi messe all'asta per beneficenza.[32]
Settore giovanile
Il settore giovanile della Sampdoria è formato da tre squadre maschili partecipanti ai campionati nazionali (Primavera, Allievi Nazionali e Giovanissimi Nazionali), due partecipanti a livello regionale (Giovanissimi Regionali e Giovanissimi Regionali fascia B), oltre a due rappresentative di Esordienti (2003 e 2004), tre di Pulcini e una di Piccoli amici.[33]
Il primo trofeo vinto dai blucerchiati è il Torneo di Viareggio 1950, a cui seguono quelli del 1958, 1963 e 1977.[34] Da ricordare inoltre la vittoria da parte della primavera del campionato 2007-2008,[35] della Coppa Italia 2007-2008[36] e della Supercoppa 2008,[37] oltre che la vittoria del campionato da parte degli Allievi Nazionali nel 2011-2012.[38]
La UC Sampdoria nella cultura di massa
La Sampdoria, essendo uno dei principali club d'Italia, è spesso presente in varie opere della cultura italiana e, talvolta, internazionale.
In ambito cinematografico troviamo sovente citazioni della squadra nei film di Paolo Villaggio, tra i più noti personaggi di fede blucerchiata: questo accade tra gli altri in A tu per tu (1984) dove interpreta un tassista genovese tifoso sfegatato della Samp, duettando con Johnny Dorelli a sua volta nei panni di un imprenditore miliardario omonimo di un ipotetico presidente doriano,[39] o in Io no spik inglish (1995) dove Villaggio impersona un assicuratore di mezz'età che, costretto a un corso d'aggiornamento d'inglese a Londra, tra le altre cose cerca di assistere alla partita di coppa a Highbury tra la sua Sampdoria e l'Arsenal, infiltrandosi senza farsi scoprire nella curva dei londinesi. Al di fuori dei confini nazionali, una tournée della squadra ligure a Hong Kong fa da sfondo a una parte delle vicende di Angeli perduti (1995) di Wong Kar-wai, in cui Charlie Yeung interpreta una ragazza orientale fan dell'allora calciatore sampdoriano Ruud Gullit.[40] Inoltre nel documentario Genova e il calcio - Le due anime della Superba viene sviscerata la storia e le rivalità tra Genoa e Sampdoria, con annesse vicende del derby della Lanterna.[41]
In televisione l'attore comico Maurizio Crozza, anch'egli tifoso della squadra doriana, a metà degli anni 2010 propone con successo l'imitazione del presidente blucerchiato del tempo, Massimo Ferrero,[42] inventando tormentoni poi ripresi scherzosamente dallo stesso numero uno della Sampdoria.[43] Sulla copertina di Topolino n. 1096 del 28 novembre 1976 viene raffigurato uno dei paperi comprimari delle storie ambientate a Paperopoli, Moby Duck, in vesti blucerchiate e con la pipa in bocca; sotto appare anche la scritta "Sampdoria U.C. 1946".[44] Infine, in occasione del campionato 1990-1991, Vittorio De Scalzi dei New Trolls e il fratello Aldo, con la collaborazione di Federico Sirianni, registrano il disco Sampdoria - Il Grande Cuore Della Sud finanziato dalla stessa società.[45]
Allenatori e presidenti
Di seguito l'elenco di allenatori e presidenti della Sampdoria dall'anno di fondazione a oggi.
- 1946-1947 Giuseppe Galluzzi
- 1947-1950 Adolfo Baloncieri
- 1950-1951 Giuseppe Galluzzi poi Gipo Poggi e Alfredo Foni
- 1951-1952 Alfredo Foni
- 1952-1953 Gipo Poggi poi Ivo Fiorentini
- 1953-1954 Paolo Tabanelli
- 1954-1955 Paolo Tabanelli poi affiancato da Lajos Czeizler
- 1955-1956 Lajos Czeizler
- 1956-1957 Lajos Czeizler poi Pietro Rava poi Ugo Amoretti poi William Dodgin
- 1957-1958 William Dodgin poi Adolfo Baloncieri
- 1958-1961 Eraldo Monzeglio
- 1961-1962 Eraldo Monzeglio poi Roberto Lerici
- 1962-1963 Roberto Lerici poi Ernst Ocwirk
- 1963-1964 Ernst Ocwirk
- 1964-1965 Ernst Ocwirk poi Giuseppe Baldini
- 1965-1966 Giuseppe Baldini poi affiancato da Fulvio Bernardini
- 1966-1971 Fulvio Bernardini
- 1971-1973 Heriberto Herrera
- 1973-1974 Guido Vincenzi
- 1974-1975 Giulio Corsini
- 1975-1977 Eugenio Bersellini
- 1977-1978 Giorgio Canali
- 1978-1979 Giorgio Canali poi Lamberto Giorgis
- 1979-1980 Lamberto Giorgis poi Lauro Toneatto
- 1980-1981 Enzo Riccomini
- 1981-1982 Enzo Riccomini poi Renzo Ulivieri
- 1982-1984 Renzo Ulivieri
- 1984-1986 Eugenio Bersellini
- 1986-1992 Vujadin Boškov
- 1992-1997 Sven-Göran Eriksson
- 1997-1998 César Luis Menotti poi Vujadin Boškov
- 1998-1999 Luciano Spalletti poi David Platt e Giorgio Veneri poi Luciano Spalletti
- 1999-2000 Giampiero Ventura
- 2000-2001 Luigi Cagni
- 2001-2002 Luigi Cagni poi Gianfranco Bellotto
- 2002-2007 Walter Novellino
- 2007-2009 Walter Mazzarri
- 2009-2010 Luigi Delneri
- 2010-2011 Domenico Di Carlo poi Alberto Cavasin
- 2011-2012 Gianluca Atzori poi Giuseppe Iachini
- 2012-2013 Ciro Ferrara poi Delio Rossi
- 2013-2014 Delio Rossi poi Siniša Mihajlović
- 2014-2015 Siniša Mihajlović
- 2015-oggi Walter Zenga
- 1946-1946 Piero Sanguineti
- 1946-1948 Amedeo Rissotto
- 1948-1953 Aldo Parodi
- 1953-1961 Alberto Ravano
- 1961-1965 Glauco Lolli Ghetti
- 1965-1966 Enrico De Franceschini
- 1966-1968 Arnaldo Salatti
- 1968-1973 Mario Colantuoni
- 1973-1974 Giulio Rolandi
- 1974-1977 Glauco Lolli Ghetti
- 1977-1979 Edmondo Costa
- 1979-1993 Paolo Mantovani
- 1993-2000 Enrico Mantovani
- 2000-2002 Enzo Garufi
- 2002 Pietro Sgarlata
- 2002-2013 Riccardo Garrone
- 2013-2014 Edoardo Garrone
- 2014-oggi Massimo Ferrero
Calciatori
Vincitori di titoli
- Campioni del mondo
- Alain Boghossian (1998)
- Shkodran Mustafi (2014)
La UC Sampdoria e le Nazionali di calcio
Il giocatore blucerchiato con il maggior numero di presenze nell'Italia è Gianluca Vialli con 56 gettoni,[46] a cui seguono Pietro Vierchowod (43),[47] Roberto Mancini (36),[48] Gianluca Pagliuca (23)[49] e Angelo Palombo fermo a 22.[50] Per quanto riguarda i record di marcature al primo posto troviamo ancora Vialli con 13 reti,[46] Mancini lo segue con 4 gol,[48] Attilio Lombardo con 3.[51] Nelle varie spedizioni azzurre sono da ricordare Giacomo Mari, partecipante al Mondiale 1954,[52] Vierchowod e Vialli al Mondiale 1986,[47][46] Vialli, Mancini e Fusi agli Europei 1988,[46][48][53] Mancini, Pagliuca, Vialli e Vierchowod al Mondiale 1990.[48][49][47][46] Pagliuca insieme a Evani sono poi presenti al Mondiale statunitense,[49][54] Chiesa agli Europei 1996,[55] Cassano agli Europei 2008,[56] Palombo alla Confederations Cup 2009,[50] Palombo e Pazzini al Mondiale 2010.[50][57]
Palmarès
Statistiche e record
Partecipazione ai campionati
Di seguito una tabella raffigurante la partecipazione della Sampdoria ai campionati di calcio.
| Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
|---|---|---|---|---|---|
| 1º | Serie A | 58 | 1946-1947 | 2014-2015 | 58 |
| 2º | Serie B | 11 | 1966-1967 | 2011-2012 | 11 |
Statistiche di squadra
La Sampdoria esordisce in Serie A nel 1946, includendo la stagione in corso, il club ha partecipato a 69 campionati nazionali. La squadra ottiene il peggior piazzamento nel campionato 2010-2011 con il 18º posto finale mentre il migliore è nel campionato 1990-1991 con il 1º posto finale. Il record di punti in una stagione è ottenuto sia nella Serie A 2009-2010 che nella Serie B 2011-2012 con 67 punti totali, mentre nella Serie A 1976-1977 ottiene il minor numero di punti, 24.[58]
Statistiche individuali
Il calciatore della Sampdoria con il maggior numero di presenze è Roberto Mancini con 566 gettoni tra il 1982 e il 1997, seguito da Moreno Mannini (fermo a 510) e da Pietro Vierchowod (493);[59] Mancini è anche detentore del record di reti nella squadra, 132,[60] Francesco Flachi si trova in seconda posizione con 112 gol.[61]
Di seguito i record presenze e marcature dei giocatori della Sampdoria dall'anno di fondazione a oggi.[59]
- 566 Roberto Mancini (1982-1997)
- 510 Moreno Mannini (1984-1999)
- 493 Pietro Vierchowod (1983-1995)
- 425 Angelo Palombo (2002-2012, 2012-oggi)
- 400 Fausto Pari (1983-1992)
- 132 Roberto Mancini (1982-1997)
- 112 Francesco Flachi (1999-2007)
- 92 Adriano Bassetto (1946-1953)
- 85 Gianluca Vialli (1984-1992)
- 73 Giuseppe Baldini (1946-1950)
Tifoseria
Storia
Nel 1961 vengono fondati i "Fedelissimi", i quali all'inizio degli anni 1970, con alcuni dei membri che entreranno negli "Ultras Tito Cucchiaroni" nel 1969; questi rivendicano il primato del termine "Ultras" con gli "Ultras Granata", il cui nome è l’acronimo di "Uniti Legneremo Tutti i Rossoblu A Sangue".[63] In seguito alla sconfitta in finale di Coppa delle Coppe 1988-1989, il 16 maggio dello stesso anno, in Via Fereggiano, si ha uno scontro diretto tra le tifoserie, terminato grazie ad un consigliere comunale, ex ultrà genoano, che porterà anche alla costituzione della "Cooperativa Genova Insieme", formata da ultras delle due fazioni, con il compito di effettuare le pulizie dello stadio.[63]
Nel 1998 vi è una spaccatura tra gli Ultras e gli altri gruppi, coi primi che sospendono l’attività.[63] Nel 1989 i Fedelissimi si spostano dal Parterre laterale al centro della gradinata, ritonandovi successivamente nella parte superiore della sezione.[63] Successivamente in gradinata viene deciso di metter da parte i rancori e di tifare tutti insieme per il bene della Sampdoria.[63]
Gemellaggi e rivalità
La tifoseria blucerchiata è gemellata con i tifosi del Parma, dell'Hellas Verona, del Bari, della Ternana e dell'Olympique Marsiglia. Il gemellaggio più duraturo è quello instaurato con gli ultras della Ternana (nato negli anni 1970)[64] ed è portato avanti nel tempo soprattutto dai "Fedelissimi".[63] Il gemellaggio con la tifoseria del Verona è, invece, iniziato nel 1973 prima della partita al Bentegodi valida per la 28ª giornata del campionato di Serie A.[65] Il 4 gennaio 1987 è la volta della nascita del gemellaggio con la squadra francese, quando i sostenitori del Marsiglia si riuniscono a Genova per Sampdoria-Roma.[66] Con il Parma, il gemellaggio tra le due tifoserie inizia nel 1990[67] ed è sentito soprattutto tra "Ultras Tito Cucchiaroni" e "Boys Parma".[68] Il gemellaggio ufficiale con gli ultras del Bari è più recente ed inizia nel 2006, quando, a Cremona, lo striscione "Utc" è presente sopra quello "Ultras" Bari da trasferta, ma già molti anni prima tra le due tifoserie intercorrevano rapporti d'amicizia.[69]
I tifosi sampdoriani mantengono un rapporto di amicizia con gli ultras spezzini,[70] modenesi[71] e salernitani.[72] Inoltre, i blucerchiati mantengono buoni rapporti con molte tifoserie liguri come quelle del Savona[68] e della Virtus Entella.[73]
La rivalità storica e più sentita è quella con i supporter dell'altra squadra genovese, il Genoa, che impegna la compagine blucerchiata nel derby della Lanterna, considerato l'ottavo derby più sentito al mondo (il secondo in Italia, dopo quello di Roma) dal portale anglosassone "FootballDerbies".[74] I primi scontri tra le due tifoserie risalgono agli anni 1960.[68] Altra rivalità molto sentita, anche se non quanto con i genoani, è con il Torino con il quale i confronti sportivi sono sempre agonisticamente tirati e sugli spalti la rivalità tra le due tifoserie è particolarmente accesa, "aggravata" dal lungo gemellaggio che legava i granata al Genoa.[75] Con i partenopei, la rivalità è dovuta al gemellaggio che li lega ai genoani.[76]
Rapporti negativi si registrano anche con le tifoserie del Bologna,[77] della Juventus,[78] dell'Inter[79] e del Milan.[80] Rivalità recenti sono quelle sorte con i tifosi livornesi (nel 2011)[81] e varesini (nel 2012).[82]
Organico
Rosa
Convocati per il ritiro estivo, rosa aggiornata al 16 luglio 2015.
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Staff tecnico
Staff aggiornato al 1° luglio 2015.[83]
- Walter Zenga - Allenatore
- Luigi Cagni - Allenatore in seconda
- Claudio Bellucci - Collaboratore tecnico
- Alberto Bartali - Preparatore atletico
- Antonello Brambilla - Preparatore portieri
- Massimo Catalano - Recupero infortuni
Note
- ^ Il Doria saluta Bogliasco e si prepara per Moena, su sampdoria.it. URL consultato l'11 luglio 2012.
- ^ Sampdoria, Mihajlovic cita Kennedy: "Troveremo la strada, io sono sampdoriano", su gazzetta.it, 21 novembre 2013.
- ^ Elenco delle società affiliate alla F.G.N.I. nell'anno 1900 conservato dalla Società Ginnastica Persicetana di San Giovanni in Persiceto pubblicato dal libro "C.R. Lazio una storia lunga 95 anni" edito dal Comitato Regionale Lazio della FIGC nel 2004, tabellone affiliate inserito a pag. 12: n. d'ordine 34 - Società Ginnastica Sampierdarenese, città: Sampierdarena, provincia: Genova, data di fondazione: 6 giugno 1891, data di iscrizione alla Federazione: 18 giugno 1892, numero dei soci: 35, Presidente: Gulminelli Silvio, Segretario: Lanzi Arnaldo.
- ^ Ruolo di anzianità delle società affiliate (rispettivamente alla loro ammissione alla F.G.N.I. pubblicato dal mensile "Il ginnasta" nel 1912.
- ^ La nascita e l'attacco atomico, su sampdoria.it. URL consultato il 15 febbraio 2013.
- ^ ECA Members, su ecaeurope.com, ECA. URL consultato il 19 giugno 2014.
- ^ sampdoria.it, http://www.sampdoria.it/societa/storia.html.
- ^ Il dolore dei 30.000 sampdoriani al fischio finale, su calciopro.com. URL consultato il 12 luglio 2012.
- ^ Mancini saluta Genova tra pioggia e lacrime. Eriksson: " La Samp fara' bene senza di noi ", su archiviostorico.corriere.it. URL consultato il 12 luglio 2012.
- ^ UFFICIALE: Sampdoria, Iachini nuovo allenatore, su tuttomercatoweb.com. URL consultato il 12 luglio 2012.
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- ^ a b c d e f g h i j k l m n o Welter, 2013, p. 172
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- ^ Campo di gioco, su sampdoria.it. URL consultato il 28 novembre 2014.
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- ^ Nasce Samp TV, il canale tematico blucerchiato, su sampdorianews.net. URL consultato l'8 gennaio 2013.
- ^ Digitale terrestre a Genova: Samp TV è sul canale 681, su sampdoria.it. URL consultato l'8 gennaio 2013.
- ^ Samp, operazione simpatia di Garrone tornano a casa tutte le bandiere blucerchiate, su ricerca.repubblica.it, repubblica.it. URL consultato l'8 gennaio 2013.
- ^ Varese-Sampdoria/ Tutto pronto per il maxischermo in piazzale Kennedy, su fansmagazine.eu. URL consultato il 29 novembre 2014.
- ^ Organigramma Stagione Sportiva 2014/15, su sampdoria.it. URL consultato il 13 giugno 2014.
- ^ Joma è il nuovo sponsor tecnico della Sampdoria, contratto di 3 anni, in Passione Maglie.
- ^ In Coppa Italia
- ^ In Coppa UEFA e Coppa Italia
- ^ In Coppa Italia
- ^ In Coppa UEFA e Coppa Italia
- ^ Nel 2014 viene stipulata una temporary sponsorship con Lucky Red per pubblicizzare sulla maglia della Sampdoria l'uscita del film Sin City - Una donna per cui uccidere; lo sponsor compare sulle divise nelle partite casalinghe contro Torino, Chievo e nel derby di andata, cfr. Sampdoria e Lucky Red insieme, i dettagli
- ^ In occasione della trasferta di Cagliari e della sfida casalinga contro la Roma la Samp scende in campo con la scritta Noi per Genova: e tu? per sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo l'Alluvione di Genova del 9 e 10 ottobre 2014, cfr. 'Noi per Genova: e tu?': sulle maglie del Doria lo slogan pro Superba
- ^ U.C. Sampdoria e Parà insieme per la stagione 2014/15
- ^ Stefano Zaino, "Samp for peace" si comincia, in la Repubblica, 18 luglio 1995. URL consultato il 30 novembre 2014.
- ^ (PDF) Amiu Genova premiata a Roma alla Borsa Internazionale della Comunicazione Ambientale 2010 (PDF), su amiu.genova.it, AMIU, 27 ottobre 2010. URL consultato il 30 novembre 2014.
- ^ Matteo Perri, Sampdoria in nero contro l’Atalanta per ricordare l’alluvione del 2011, su passionemaglie.it, 5 novembre 2012. URL consultato il 30 novembre 2014.
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- ^ ESCLUSIVA SN - Boys Parma: "Tempo ha reso il gemellaggio più forte e solido. Sono tante le occasioni che ogni anno si presentano per tenere vivo questo gemellaggio", su sampdorianews.net, 10 settembre 2012. URL consultato il 18 febbraio 2014.
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Bibliografia
- Giorgio Welter, Sampdoria, in Le maglie della Serie A, Milano, Codice Atlantico, 2013, pp. 172-175, ISBN 978-88-905512-9-1.
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Informazione storica
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