AMT (Genova)
L’AMT, sigla di Azienda Mobilità e Trasporti, è una Società per azioni concessionaria del trasporto pubblico nel comune di Genova che detiene il 100% del pacchetto azionario.
AMT - Azienda Mobilità e Trasporti | |
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Stato | ![]() |
Fondazione | |
Sede principale | Genova |
Prodotti | trasporto pubblico |
Sito web | www.amt.genova.it |
Storia
Il servizio di Tramway è stato in funzione a Genova dal 1878 fino al 27 dicembre 1966 quando l'ultima corsa ha mandato in rimessa l'ultima vettura. Nel 1878 la Compagnia Generale Francese dei Tramways aveva installato la prima linea di tram a cavalli tra piazza Principe e Sampierdarena, costruendo anche una galleria per attraversare il colle di San Benigno, dove sorge la Lanterna di Genova, che costituiva un ostacolo alle comunicazioni tra il Comune di Genova e quello, a quel tempo autonomo, di Sampierdarena.
L'introduzione della trazione elettrica spettò tuttavia alla società Ferrovie Elettriche e Funicolari (FEF) che, a partire dal 1893, aveva iniziato a gestire la prima linea tra piazza Corvetto e piazza Manin. Passano ancora due anni e, nel 1895 la UITE (Unione Italiana Tramways Elettrici) si sostituisce alla Compagnia Generale Francese dei Tramways mentre a levante, nel 1897, l'espansione della rete tranviaria viene affidata alla società anonima Tramways Orientali (TO). Nei primi anni del XX secolo tocca poi alla la AEG (Allgemeine Elektrizitäts Gesellschaft) rilevare il controllo di tutte e tre le compagnie (FEF, UITE e TO) che gestivano il trasporto pubblico dell'insieme dei diciannove comuni che costituivano la Grande Genova.
Le origini
Alla fine dell'Ottocento il servizio pubblico a Genova era affidato a tre diverse società che sfruttavano solo in piccola parte le concessioni a loro attribuite:
- La FEF (Società di Ferrovie Elettriche e Funicolari), a capitale svizzero, gestiva una sola linea di tramway elettrici tra piazza Manin e piazza Corvetto lunga poco più di un chilometro;
- La TO (Società Tramways Orientali), a capitale italiano e belga, si era addirittura limitata allo studio di progetti di massima;
- La Compagnia Generale Francese dei Tramways gestiva un servizio di tram a cavalli con il ponente cittadino e la Val Polcevera.
La UITE
Nel 1894 la società tedesca AEG (Allgemeine Elektrizitäts Gesellschaft) acquisisce FEF e TO.
Nel 1895 AEG fonda due nuove società: la OEG (Officine Elettriche Genovesi), che, a seguito dell'acquisizione della Società Genovese di Elettricità, avrà il monopolio della distribuzione di elettricità per la trazione, e la UITE (Società Unione Italiana Tramways Elettrici) che provvederà all'elettrificazione delle linee della Compagnia Generale Francese di Tramways.
Sotto il controllo della nuova proprietà, FEF e TO realizzano in pochi anni una rete tranviaria di oltre cinquantatré chilometri.
Nel 1901 FEF e TO vengono incorporate in UITE che diventa unico gestore del servizio pubblico nel genovesato da Nervi a Voltri e fino a Prato e Pontedecimo.
A causa dello scoppio della Grande Guerra la proprietà di UITE passa ad alcuni imprenditori italiani.
Nel 1927 il comune di Genova acquisisce la maggioranza delle azioni della società.
Trasformazione in Azienda Municipalizzata
La UITE mantiene il suo status di società fino al 1965, anno in cui il comune ne ottiene il completo controllo e diventa AMT (Azienda Municipalizzata Trasporti).
Era intanto iniziata una profonda trasformazione dell'azienda che porterà allo smantellamento di tutte le linee tranviarie sostituite con filovie (anche queste poi smantellate definitivamente nel 1973) e con autolinee.
L'AMT, tramite l'acquisizione di piccole aziende di trasporto spesso in crisi finanziaria, arriverà anche a gestire l'intero servizio extraurbano del bacino di Genova.
Nel 1990, in occasione dei Mondiali di Calcio, viene inaugurato il primo breve tratto della nuova linea metropolitana.
Nel 1998 viene inaugurata la nuova linea filoviaria tra il quartiere della Foce e il World Trade Center; a causa di successivi lavori stradali e di cambiamenti dei sensi di marcia in alcune strade del centro cittadino, tra il 2000 e il 2007 è stata per lungo tempo completamente chiusa, quindi utilizzata solo parzialmente nella parte a levante.
La privatizzazione
Nel 1999, a seguito di nuove norme legislative che impongono l'affidamento del servizio di trasporto pubblico tramite gara d'appalto, l'AMT viene privatizzata e torna ad essere società per azioni anche se controllata al 100% dal comune di Genova.
Nel 2003 i servizi extraurbani vengono ceduti alla nuova società controllata AMT Extra che a più riprese sarà ceduta alla società Tigullio Pubblici Trasporti (controllata dall'amministrazione provincia di Genova) e ribattezzata ALI - Autolinee Liguri Provincia di Genova. Successivamente La Tigullio Pubblici Trasporti e l'ALI si fonderanno determinando la nascita dell'ATP (Azienda Trasporti Provinciali S.p.A.)
Nel 2004 i servizi di manutenzione del parco mezzi e degli impianti passano alla nuova societa Azienda Mobilità e Infrastrutture (AMI) anch'essa di proprietà del comune di Genova.
Nel 2005 il 41% della società viene acquisito dalla società TAG a sua volta controllata dalla francese Transdev per il 95% delle azioni e da Autoguidovie Italiane per il restante 5%[3].
Nel 2007 è stata nuovamente inaugurata la filovia ora allungata fino al quartiere di Sampierdarena ma il servizio è rimasto limitato al percorso risalente al 1998 (ad esclusione di un nuovo tratto realizzato per evitare il nuovo senso unico di Via Balbi); il 5 maggio 2008 è iniziato l'utilizzo regolare dell'intera rete da piazza Vittorio Veneto a via Rimassa con l'impiego di nuovi mezzi snodati[4].
Sempre nel 2007 si è sperimentato per la prima volta il collegamento via mare tra Pegli e il Porto Antico, la cosiddetta «Navebus», servizio che è tuttora in vigore.[5]
Dal 16 aprile 2010[6], a seguito delle esiti di una gara bandita dalla regione, è passata ad AMT la gestione della storica Ferrovia Genova-Casella per un periodo di nove anni prorogabili per altri sei[7][8].
Il ritorno alla proprietà comunale
Il 3 marzo 2011 il gruppo RATP, tramite la controllata RATP Dev, ufficializza l'acquisizione, nell'ambito della sua uscita dal capitale sociale della stessa Transdev, di Transdev Genova S.r.l. (la controllata di Transdev detentrice della quota di partecipazione in AMT) che viene ridenominata RATP Dev Genova[9][10].
Tuttavia RATP decide di non esercitare l'opzione per il rinnovo del contratto per un ulteriore triennio e rivende la propria quota al comune di Genova; a decorrere dal 1º gennaio 2012, quindi, l'intero pacchetto azionario torna di proprietà del comune di Genova che deve restituire a RATP l'importo precedentemente ricevuto da Transdev entro il gennaio 2013[11].
Servizi e impianti gestiti
Attualmente AMT gestisce:
- Circa 160 autolinee urbane
- 1 linea metropolitana
- 1 rete filoviaria (linea 20)
- 2 funicolari
- 1 ferrovia a cremagliera
- 1 ferrovia a scartamento ridotto
- 11 ascensori
- 1 servizio navale (nave-bus)
- 3 linee di bus a chiamata
- 1 servizio a chiamata riservato ai disabili
Impianti particolari
Alcuni degli impianti gestiti da AMT meritano di essere menzionati per la loro storia o particolarità:
- La Funicolare Sant'Anna: collega Piazza Portello a Via Bertani; costruita nel 1901, fino al 1980 era dotata di un particolare funzionamento ad acqua.
- La Funicolare Zecca-Righi: collega il centro città alle alture del Righi, una delle zone più amate dai genovesi; costruita nel 1901 e rinnovata nel 1989.
- La Ferrovia a cremagliera Principe-Granarolo: a Genova è spesso erroneamente chiamata funicolare; costruita nel 1898, sulla linea circolano le due elettromotrici originali anche se ricostruite nel 1929.
- L'Ascensore di Castelletto: collega il centro città al punto panoramico di Spianata Castelletto; Giorgio Caproni gli dedicò la poesia L'Ascensore.
- L'Ascensore Castello d'Albertis-Montegalletto collega la stazione Principe al Castello d'Albertis. Costruito nel 1929 e chiuso nel 1995, nel 2004 è stato trasformato in un innovativo impianto che coniuga la funicolare e l'ascensore: le cabine, infatti, percorrono parte del percorso in orizzontale e parte in verticale.
- La Ferrovia Genova-Casella, ferrovia a scartamento ridotto di circa 24 chilometri che collega il centro di Genova con Casella; è gestita da AMT dal 2010.
Nave-bus
Il 1º agosto 2007 AMT ha inaugurato un servizio di nave-bus[12] per collegare attraverso otto corse quotidiane (quattro nei week-end) il porto antico alla delegazione ponentina di Pegli (Molo Archetti). Il servizio - che amplia la gamma del trasporto intermodale sul territorio urbano - è stato confermato, dopo un periodo sperimentale ed è in attesa che si concluda la gara d'appalto per il gestore definitivo ed è fruibile con il normale biglietto di viaggio dell'Azienda. Il servizio, inizialmente effettuato in collaborazione con la compagnia di navigazione napoletana Alilauro, è ora provvisoriamente affidato alla Cooperativa Battellieri del Porto di Genova[13].
Innovazioni
Sono attualmente in fase di progettazione:
- la realizzazione di tre nuovi ascensori, due dei quali inclinati secondo il principio del Sistema ettometrico.
Volabus
Collegamento diretto tra la stazione di Genova Brignole e l'aeroporto internazionale "Cristoforo Colombo":
- Stazione Brignole -> Piazza De Ferrari (solo salita) -> Stazione Principe (solo salita) -> Sampierdarena (Avio/Molteni) (solo salita) -> Stazione Cornigliano (solo salita) -> Aeroporto C.Colombo
- Aeroporto C.Colombo -> Stazione Cornigliano (solo discesa) -> Sampierdarena (Pacinotti/Fiumara) (solo discesa) -> Stazione Principe (solo discesa) -> Piazza De Ferrari (solo discesa) -> Stazione Brignole
Navebus
Collegamento via mare tra il quartiere di Pegli e il Porto Antico, effettuato con la motonave Onda Azzurra, gestita dalla Cooperativa Battellieri del Porto di Genova. La motonave ha una capienza di 350 passeggeri e permette di raggiungere il Porto Antico in soli 30 minuti.
Ferrovia Genova-Casella
Nel 2010 all'AMT fu affidato, tramite procedura ad evidenza pubblica, l'esercizio della ferrovia Genova-Casella, di proprietà della Regione Liguria, per conto della quale AMT opera dunque come impresa ferroviaria e gestore dell'infrastruttura.
Galleria fotografica
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Filobus articolato Van Hool AG 300 T.
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Minibus Iveco 316 Portesi Non più utilizzato
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Autobus BMB 230 vettura 4533, utilizzato sulle linee collinari e periferiche di Genova.
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BMB Vivacity 4603 a riposo, utilizzato sulle linee verso le vie periferie di Via Vesuvio e Via Costanzi.
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Uno degli ultimi acquisti in casa AMT:si tratta di un BMB Avancity Plus in servizio sulle linee 37,47,48
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Autosnodato BMB 321 vettura 9072
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Uno dei mezzi preservati di AMT: trattasi di un Fiat 418 AC Cameri vettura 3123 qui durante una parata storica di autocarri a Sestri Levante nell'aprile del 2010. Attualmente è utilizzato per il servizio Giocabus.
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Altro mezzo AMT storico:un Fiat 418 Portesi VS880 vettura 4912, qui durante la fiera di San Giuseppe a La Spezia nel 2011.
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Convoglio della Metropolitana alla stazione De Ferrari.
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Vettura della Cremagliera Principe - Granarolo al capolinea.
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La Funicolare Zecca - Righi.
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Torre dell'Ascensore di Castelletto Levante.
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Treno della Ferrovia Genova - Casella.
Note
- ^ Tursi, annuncio on-line "Presidente Amt cercasi", in genova.repubblica.it, 25 marzo 2011. URL consultato il 30 marzo 2011.
- ^ Prima riunione del nuovo Consiglio di Amministrazione, in amt.genova.it, 16 giugno 2011. URL consultato il 17 giugno 2011.
- ^ Scheda di AMT sul sito di Transdev Italia
- ^ Comunicato AMT, su amt.genova.it. URL consultato il 6 maggio 2008.
- ^ Metrogenova.com - Navebus
- ^ Amt e la ferrovia Genova Casella, in amt.genova.it, 12 aprile 2010. URL consultato il 12 aprile 2010.
- ^ Raccolta documentazione bando di gara, su regione.liguria.it. URL consultato il 14 ottobre 2009.
- ^ Cli/Ge/Eli, Trasporti: Ad AMT la gestione del trenino Genova-Casella, in AGI News On, 5 febbraio 2010. URL consultato il 6 febbraio 2010.
- ^ Sito ufficiale AMT
- ^ Il Gruppo RATP rafforza la sua presenza in Italia dove diventa il più grande operatore straniero di trasporto urbano di persone (PDF), su ratpdev.com, 3 marzo 2011. URL consultato il 7 marzo 2011.
- ^ Il Sole 24 Ore - Addio francese ai bus di Genova. Ratp esce dall'azionariato. La gestione ritorna al Comune. Il gruppo di Parigi fuori dal cda, dismetterà la quota del 41% in Amt alla fine del 2011, su filtabruzzo.it, 15 giugno 2011. URL consultato il 31 marzo 2014.
- ^ Dettagli sul sito Amt.genova.it.
- ^ Bruno Viani, Bus del mare, avanti tutta, in Il Secolo XIX, 02-04-2008. URL consultato il 6 maggio 2008.
Voci correlate
Altri progetti
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