PM10
La sigla PM10 (Particulate Matter o Materia Particolata, cioè in piccole particelle) identifica una delle numerose frazioni in cui viene classificato il particolato, quel materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro aerodinamico (ovvero corrispondente al diametro di un'ipotetica sferetta di densità uguale a 1 g/cm³ ugualmente veicolata dall'aria) è uguale o inferiore a 10 µm, ovvero 10 millesimi di millimetro.
È costituito da polvere, fumo, microgocce di sostanze liquide denominato in gergo tecnico aerosol: esso, infatti, è un insieme di particolati, ovvero particelle solide e liquide disperse nell'aria con dimensioni relativamente piccole. Queste particelle presenti nell'atmosfera sono indicate con molti nomi comuni: polvere e fuliggine per quelle solide, caligine e nebbia per quelle liquide.
Sorgenti
Le principali fonti di PM10 sono:
- Sorgenti legate all'attività dell'uomo: processi di combustione (tra cui quelli che avvengono nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento, in molte attività industriali, negli inceneritori e nelle centrali termoelettriche), usura di pneumatici, freni ed asfalto.
- Sorgenti naturali: l'erosione del suolo, gli incendi boschivi, le eruzioni vulcaniche, la dispersione di pollini, il sale marino.
I paesi UE utilizzano una classificazione in 13 aree per indicare le fonti del particolato.[1]
Inoltre, una parte rilevante del PM10 presente in atmosfera deriva dalla trasformazione in particelle liquide o solide di alcuni gas (composti dell'azoto e dello zolfo) emessi da attività umane. Il particolato che si forma in atmosfera prende il nome di particolato secondario, mentre quello che viene direttamente emesso in forma solida e/o liquida si definisce primario. Nelle aree urbane il traffico veicolare è una fonte importante di PM10. Secondo l'annuario ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) oltre il 38% delle stazioni di rilevamento registra superamenti dei limiti di qualità dell'aria per le PM10.[2] Uno studio stima il contributo a circa il 29%.[3]
Impatto sulla salute
Tipologia di particolato
La nocività delle polveri sottili dipende dalle loro dimensioni e dalla loro capacità di raggiungere le diverse parti dell'apparato respiratorio:
- oltre i 7 µm: cavità orale e nasale
- fino a 7 µm: laringe
- fino a 4,7 µm: trachea e bronchi primari
- fino a 3,3 µm: bronchi secondari
- fino a 2,1 µm: bronchi terminali
- fino a 1,1 µm: alveoli polmonari
Infatti le particelle di maggiori dimensioni non rappresentano un grave problema per la salute per due motivi: il primo è che, data la velocità con cui sedimentano, il tempo di esposizione è assai ridotto, e il secondo è che le particelle più grosse vengono efficacemente filtrate dal naso mentre quelle più piccole (come nel caso del PM1) possono persino raggiungere gli alveoli polmonari.
Dipende inoltre dalla loro natura chimica. In genere, le patologie legate all'inquinamento da polveri sottili sono riconosciute essere l'asma, le affezioni cardio-polmonari e la diminuzione delle funzionalità polmonari. La mortalità indotta dalle polveri sottili è oggetto di dibattito.
Stima dei morti
L'Organizzazione Mondiale della Sanità, basandosi su dati raccolti nel 2008, ha stimato che le polveri sottili siano responsabili di circa 2 milioni di decessi nel mondo all'anno[4]. Le polveri sottili causano 22000-52000 morti all'anno negli USA (dati del 2000)[5] e in Europa contribuiscono a circa 370 000 morti premature (dati 2005)[6] o circa 400 000 (secondo dati più recenti[7]).
Uno studio del 2013, svolto su 300.000 persone e pubblicato su Lancet Oncology, mostra che per ogni incremento di 5 µg/m³ di PM 2,5 nell'aria, il rischio relativo di ammalarsi di tumore al polmone aumenta del 18%, mentre cresce del 22% a ogni aumento di 10 µg/m³ di PM 10.[8]
Nell'ottobre 2013 l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) ha inserito l'inquinamento ambientale e le polveri sottili nel gruppo 1, cioè fra i cancerogeni per l'uomo.[9]
Secondo le linee guida dell'OMS del 2005 sulla qualità dell'aria, riducendo i PM 10 da 70 a 20 µg/m³, si potrebbe ridurre la mortalità nelle città inquinate del 15% all'anno.[10]
Stima dei morti in Italia
Decessi per PM10 l'anno media 2006-2008 | Città | N. decessi 2006-2008 |
---|---|---|
813 | Torino | 2439 |
906 | Milano | 2718 |
168 | Verona | 504 |
140 | Padova | 420 |
291 | Bologna | 873 |
1508 | Roma | 4524 |
324 | Palermo | 972 |
164 | Venezia | 492 |
241 | Firenze | 723 |
378 | Napoli | 1134 |
129 | Bari | 387 |
443 | Genova | 1329 |
124 | Messina | 372 |
110 | Catania | 330 |
137 | Trieste | 411 |
5876 all'anno | Totale decessi | 17628 anni 2006-2008 |
Tabella dei decessi per tumori maligni in alcune città italiane tutte le cause di morte della laringe, della trachea, dei bronchi e dei polmoni nel triennio 2006, 2007 e 2008 (dati ISPRA e OMS) elaborati da Nomisma;[11][12][13] [14][15] i dati sono stati ampiamente anche se parzialmente pubblicati da Ansa e dalla stampa nazionale e locale,[16][17][18][19][20][21][22][23] discussi anche alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica italiana.[24][25]
Limiti di legge
La riduzione del particolato è da decenni un obiettivo della politica europea e mondiale. Fra il 1990 e il 2010, l'emissione totale annua di PM10 e PM2,5 in Europa è diminuita di circa il 25 %, da quasi 3 milioni di tonnellate annue a circa 2. Risulta però una grande variabilità fra paesi, per esempio il PM2,5 è sceso del 90 % in Repubblica Ceca ma salito del 120 % in Finlandia.[26] Nel 2013, la Commissione ha dichiarato l'intenzione di ridurre le emissioni (l'impatto) di PM2,5 del 50 % entro il 2030.[27]
I limiti per la concentrazione delle PM10 nell'aria sono così stabiliti:[28]
Valore massimo per la media annuale | 40 µg/m³ |
Valore massimo giornaliero (24 ore) | 50 µg/m³ |
Numero massimo di superamenti consentiti in un anno | 35 |
I limiti annuali risultano spesso violati dalle grandi città in Italia, specie al Nord e al Sud, nonché in alcune aree di Francia, Spagna, Polonia e Bulgaria (dati 2012 pubblicati nel 2014 dall'Agenzia europea dell'ambiente).[29] I limiti giornalieri sono superati in larga parte d'Europa.[30]
La Commissione europea sollecita i paesi a rispettare i valori limite di qualità dell'aria dell'UE per il particolato e ricorre contro tali stati alla Corte di giustizia.[31][32]
Il rilevamento inquinanti è disciplinato dal documento: APAT Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i servizi Tecnici, Linee guida per la predisposizione delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria in Italia.[33][34]
Prevenzione per coloro che vivono in aree inquinate
Particolare attenzione è richiesta per anziani, malati cardiocircolatori e polmonari, neonati e bambini (specie con crisi bronchiali, tosse e catarro).[35]
Secondo ricerche sperimentali su pazienti di città USA e a Milano: il particolato riduce l'aspettativa di vita di 1-2 anni e in particolare di 0,77 anni ogni 10 μg/m³ di PM2,5; il PM10 aumenta l'asma tutto l'anno e le bronchiti in inverno (a causa degli idrocarburi policiclici aromatici); il PM2,5 è un probabile fattore di rischio per l'insorgenza di tumori.[36]
Misurazioni sul campo a Roma e Milano mostrano che c'è grande variabilità nell'esposizione al particolato a seconda del percorso seguito in città, mentre il mezzo di trasporto scelto influisce meno (l'esposizione massima può avvenire in auto, moto o mezzi pubblici a seconda dei casi).[37]
Si consiglia:[35]
- Evitare di rimanere a lungo all'aperto nelle giornate inquinate. Per informazioni controllare i bollettini meteo PM10 delle ARPA regionali.
- Ricambiare l'aria nelle stanze solo nelle ore della giornata in cui la concentrazione del PM10 è più bassa. Se ciò non è possibile, arieggiare con aria pulita filtrare l'aria con filtri HEPA.
- Spostarsi in città scegliendo i percorsi a minor traffico.
- Preferire fare sforzi fisici nelle zone laddove minore è la concentrazione dei PM10.
- In commercio non esistono filtri per l'abitacolo per automobili efficaci contro le polveri sottili. Le normali mascherine non proteggono dalle polveri sottili. La migliore protezione dal particolato è offerta da maschere del tipo Filtro Facciale Protezione 3, in codice FFP3[35], conformi alla norma EN 149:2001+A1:2009.[38] Le maschere FFP3 sono usate, con protocolli specifici su come sceglierle, indossarle, pulirle e conservarle a ogni uso, per la prevenzione di malattie infettive[39][40] e nelle industrie dell'amianto[41] e delle polveri sottili[42]; sono dotate di valvola che favorisce l'espirazione e aderiscono con facilità alla forma del viso.[35] I filtri nasali Sanispira pur essendo più pratici delle mascherine in tessuto FFP hanno un potere filtraggio inferiore, minimo garantito del 30% (medio del 52%, massimo 80 %).[43] Le FFP se ben aderenti al volto filtrano al minimo garantito del: FFP1 80%, FFP2 94%, FFP3 99% secondo l'European standard EN 149.
Note
- ^ http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/indicators/emissions-of-primary-particles-and-1
- ^ Annuario dei Dati Ambientali
- ^ Centro studi sui sistemi di trasporto, riportato sul numero di febbraio 2007 della rivista Quattroruote
- ^ Smog: pm10, per Oms inquinamento aria uccide 2 mln all'anno, in Ansa, 26 settembre 2011. URL consultato il 3 febbraio 2015 (archiviato il 3 febbraio 2015).
- ^ Ali H. Mokdad, et al., Actual Causes of Death in the United States, 2000, in J. Amer. Med. Assoc., vol. 291, n. 10, 2004, pp. 1238–45, DOI:10.1001/jama.291.10.1238, PMID 15010446.
- ^ European Environment Agency (EEA), Spatial assessment of PM10 and ozone concentrations in Europe, 2005, DOI:10.2800/165.
- ^ http://www.europarl.europa.eu/sides/getAllAnswers.do?reference=E-2013-013392&language=IT
- ^ L'inquinamento atmosferico può aumentare il rischio di ammalarsi di cancro?, su airc.it, AIRC. URL consultato il 3 febbraio 2015 (archiviato il 3 febbraio 2015).
- ^ IARC: l'inquinamento dell'aria è cancerogeno, su scienzainrete.it. URL consultato il 3 febbraio 2015 (archiviato il 3 febbraio 2015).
- ^ (EN) Ambient (outdoor) air quality and health, su who.int, WHO. URL consultato il 3 febbraio 2015 (archiviato il 3 febbraio 2015).
- ^ Nomisma Id_Pro 3993 Executive Summary - Green Economy e Innovazione. I filtri antiparticolato per la qualità dell’aria nelle aree urbane
- ^ Nomisma Id_Pro 3993 Executive Summary - Green Economy e Innovazione. I filtri antiparticolato per la qualità dell’aria nelle aree urbane
- ^ Nomisma Id_Pro 3993 Executive Summary - Green Economy e Innovazione. I filtri antiparticolato per la qualità dell’aria nelle aree urbane
- ^ Nomisma Id_Pro 3993 Executive Summary - Green Economy e Innovazione. I filtri antiparticolato per la qualità dell’aria nelle aree urbane
- ^ Executive Summary - Green Economy e Innovazione. I filtri antiparticolato per la qualità dell’aria nelle aree urbane Id_Pro 3993
- ^ ansa.it Polveri sottili, in 15 città quasi 6000 morti l'anno 24 giugno 2010 12:34
- ^ roma.repubblica.it Smog, a Roma il record dei decessi da pm10 "Un piano per taxi e auto elettriche" (24 giugno 2010)
- ^ ilmessaggero.it Smog, Nomisma: 6mila morti l'anno per polveri sottili in 15 città. Roma in testa Giovedì 24 giugno 2010 - 11:59
- ^ larena.it 24.06.2010 Pm10, solo tre città sono peggio di Verona
- ^ milano.corriere.it Smog, Milano «bocciata» in Europa È al quarto posto tra le città più inquinate. «Danni non più tollerabili» 25 giugno 2010
- ^ corrieredibologna.corriere.it Verdi, petizione contro stop Sirio alle 18 E lo smog da Pm10 costa 677 mila euro Nomisma: 291 morti per colpa dell'inquinamento 24 giugno 2010
- ^ gazzettino.it Nomisma: polveri sottili, seimila morti all'anno nelle 15 maggiori città italiane La concentrazione più elevata si registra nella Pianura Padana Tra i comuni più inquinati figurano Padova e Verona Giovedì 24 giugno 2010
- ^ veronasera.it Polveri sottili, allarme inquinamento in città Un recente studio di Nomisma ha mostrato che ogni anno l'inquinamento causa 6mila morti 24 giugno 2010
- ^ Camera dei Deputati, Atti parlamentari, XVI LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 5 LUGLIO 2010 pg 14302
- ^ Senato della Repubblica Atto n. 4-06703 Pubblicato il 26 gennaio 2012, nella seduta n. 665 Risposta pubblicata PORETTI, PERDUCA - Al Ministro della salute. -
- ^ http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/indicators/emissions-of-primary-particles-and-5/assessment-2
- ^ http://www.europarl.europa.eu/sides/getAllAnswers.do?reference=E-2013-014016&language=IT
- ^ Nell'aprile 2008 l'Unione Europea ha adottato definitivamente una nuova direttiva (2008/50/EC) che detta limiti di qualità dell'aria con riferimento anche alle PM 2,5 (Notizia sul sito della Commissione Europea (14 aprile 2008)]). Tale direttiva è stata recepita dalla legislazione italiana con il Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n.155, che abroga numerosi precedenti decreti tra cui il DM 60 del 2 aprile 2002 recante recepimento della direttiva 1999/30/CE del 22 aprile 1999 del Consiglio concernente i valori limite di qualità dell'aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell'aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio.
- ^ Vedi mappa dettagliata: http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/figures/particulate-matter-pm10-annual-limit-value-for-the-protection-of-human-health-7
- ^ http://www.eea.europa.eu/data-and-maps/figures/particulate-matter-pm10-daily-limit-value-for-the-protection-of-human-health-6
- ^ UE Reference: IP/10/1586 Event Date: 24/11/2010 Environment - Air Quality: Cyprus, Italy, Portugal and Spain taken to Court over failure to comply with EU rules
- ^ PARLAMENTO EUROPEO Commissione per le petizioni 13.1.2011 COMUNICAZIONE AI MEMBRI Oggetto: Petizione 801/2005
- ^ APAT Agenzia per la Protezione dell’Ambiente e per i servizi Tecnici, Linee guida per la predisposizione delle reti di monitoraggio della qualità dell’aria in Italia
- ^ File:PM10 Tribunale Verona 795-11 ignoti PM SACHAR archiviato 4-5-2011.pdf - Wikimedia Commons
- ^ a b c d ULSS20 Data: 26-10-2004 Redattore: Urp Tipologia: Informazioni Fonte: Dipartimento di Prevenzione Precauzioni sanitarie sull'inquinamento da polveri sospese nella città di Verona, Verona, 25 ottobre 2004
- ^ Marina Camatini, Che aria tira a Milano, Focus Consumatori, Diritti e Mercato 2/2011.
- ^ http://www.altroconsumo.it/salute/nc/articoli/smog-in-citta-la-nostra-inchiesta/download
- ^ http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:52014XC0411%2804%29
- ^ http://ecdc.europa.eu/en/publications/Publications/safe-use-of-ppe.pdf
- ^ http://ec.europa.eu/health/ph_projects/2003/action2/docs/2003_2_04_frep_a7_en.pdf
- ^ https://osha.europa.eu/fop/czech-republic/en/topics/files/final_guide_en.pdf
- ^ http://ec.europa.eu/social/BlobServlet?docId=13088&langId=en
- ^ sanispira.it nota-informativa.pdf letta nel 2015