Siracusa Calcio 1924
L'Associazione Sportiva Dilettantistica Città di Siracusa[2], o più semplicemente Siracusa, è una società calcistica italiana con sede nella città di Siracusa. Nella stagione 2015-2016 milita in Serie D, il quarto livello del campionato italiano di calcio.
ASD Città di Siracusa Calcio ![]() | |
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Aretusei, Azzurri, Leoni | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | Leone |
Inno | Azzurro Adriano Celentano |
Dati societari | |
Città | Siracusa |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Serie D |
Fondazione | 1924 |
Rifondazione | 1937 |
Rifondazione | 1995 |
Rifondazione | 2013 |
Proprietario | ![]() |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | Nicola De Simone (6 870 posti) |
Sito web | www.cittadisiracusa.it |
Palmarès | |
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Trofei nazionali | 1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro |
Si invita a seguire il modello di voce |
Il club fu fondato l'1 aprile 1924[3], per poi esser rifondato più volte: nel 1937, in seguito alla precedente radiazione dai ruoli federali,[4] nel 1995, quando l'US Marcozzi Siracusa divenne il primo club cittadino,[5] e nel 2012, da alcuni rappresentanti del tifo organizzato ed iscritto in Terza Categoria per scongiurare la fine dell'attività calcistica in città. Nell'estate del 2013, tale sodalizio non verrà iscritto ad alcun campionato in seguito al trasferimento del titolo sportivo del Palazzolo nella città aretusea, fondando dunque l'attuale società.[6]
Il colore sociale del club è l'azzurro mentre lo storico simbolo è il leone.[7] L'impianto sede delle partite casalinghe è lo stadio Nicola De Simone, intitolato all'omonimo calciatore morto dopo alcuni giorni di coma (il 30 maggio 1979), a causa di uno scontro di gioco durante il match contro la Palmese[8]. Nel palmarès, il Siracusa annovera la conquista di una Coppa Italia Semiprofessionisti nel 1979.[9]
Storia
Dalle origini agli anni trenta
Solo dopo il primo dopoguerra, agli inizi degli anni venti, sorgono i primi club: nel 1922 la Flanelle (così denominata poiché i calciatori utilizzavano maglie, appunto, in flanella); la Polisportiva Siracusana, che tra le altre attivò una sezione calcio con la squadra del 75º Reggimento Fanteria, nella quale militavano i militari in servizio nella città aretusea; e lo Sporting Club Santa Lucia, fondato per iniziativa del marinaio Giuseppe Barcio in onore della Santa siracusana[10]. L'esistenza del Santa Lucia fu in realtà assai breve, con lo scioglimento avvenuto dopo appena un anno. Proprio nel 1923 emersero ulteriori realtà cittadine, perlopiù di quartiere, che davano vita a tornei amatoriali spesso in strada. Tra queste vanno citate in modo particolare gli azzurri dell'Esperia (isola di Ortigia) e i giallorossi dell'Insuperabile (Borgata Santa Lucia, la terraferma siracusana), divise da una grande rivalità. Nello stesso anno si aggiunse il Circolo Sportivo Tommaso Gargallo[3], prendendo il nome dal poeta siracusano dell'Ottocento Tommaso Gargallo[11]. La sera dell'1 aprile 1924 avviene la svolta per il calcio cittadino: la fusione tra Esperia, Insuperabile e 75° Fanteria nella sezione calcio del CS Tommaso Gargallo, fusione sponsorizzata e attuata da Luigi Santuccio e Genesio Pioletti. A determinare ciò fu un quadrangolare organizzato da una rappresentativa del Gargallo in cui parteciparono le suddette squadre, e vinto dalla società organizzatrice che batté gli ortigiani dell'Esperia 9-0 in finale[3]. La prima uscita ufficiale della Gargallo risale all'autunno 1924; la neonata squadra aretusea perse 6-1 contro la Centurion, formazione di marinai inglesi attraccati al porto di Siracusa. La gara ebbe luogo nell'impianto sportivo Coloniale poi abbandonato nell'ottobre 1932 a seguito dell'inaugurazione dello stadio Vittorio Emanuele III. La prima vittoria arrivò nel 1925 sempre al Coloniale nel derby con il Megara Augusta battuto 1-0. La partita fu caratterizzata, peraltro, da violenti scontri corpo a corpo tra i giocatori di entrambe le squadre che coinvolsero anche i tifosi, i quali si resero protagonisti di un'invasione di campo[12]. Tra il 1930 e il 1932 cambia due volte denominazione, da Società Sportiva Syracusae a SS Siracusa, e nello stesso periodo sfiora due volte la serie B, la prima nel 1932-1933 nello spareggio contro la Catanzarese, e la seconda nel 1933-1934 quando chiuse il girone finale alle spalle della Lucchese, fino al ritiro e alla chiusura definitiva nel 1934-1935. Esattamente il 27 marzo 1935 avviene la radiazione dai ranghi federali.
Dopo due anni di tentativi di fondare un nuovo club, nel 1937 vede la luce l'Associazione Sportiva Siracusa[13] per merito di alcuni appassionati aretusei, che la iscrissero al campionato siciliano al termine del quale viene promosso in terza serie.
Dagli anni quaranta agli anni sessanta
Nella stagione 1940-1941 si gioca la serie B nel quadrangolare-spareggio in cui partecipano Cavagnaro Genova, Prato e Pro Patria. Viene eliminato in virtù del terzo e penultimo posto conseguito nella mini classifica. L'attività torna a sospendersi tre anni più tardi con lo sbarco americano in Sicilia e la conseguente ripresa della guerra. Si riprende nel 1945-1946 da dove si era finito ovvero in serie C, ottenendo a fine campionato l'ammissione in serie B per la prima volta in assoluto.
Il Siracusa fa il suo esordio nei cadetti nella stagione 1946-1947, esattamente il 22 settembre 1946[14], in Siracusa-Foggia terminato 3-0 con doppietta di Luciano Cavaleri (autore del primo gol degli azzurri in B) e rete di Dandolo Flumini [15]. Vi militò sette anni, fino al 1952-1953, disputando anche diversi derby con Catania, Messina e Palermo, e incontrando club di grosso blasone come Genoa, Napoli e Roma [16], totalizzando complessivamente 258 punti, 262 partite giocate con 102 vittorie, 55 pareggi e 105 sconfitte, 327 goal segnati, 369 i subiti.
La rosa che compose il primo Siracusa di serie B con relative presenze in campionato fu composta da: (Portieri) Remo Peroncelli (29), S. Nobile (2), S. Tragella (1); (Difensori) Fernando Casuzzi (29), V. Troiano (1), G. Vinci (1), G. Viverit (3); (Centrocampisti) Adelio Fiore (28), A. Correnti (23), U. Ambrogio (13), Guido Manfrè (23), Guido Mazzetti (23), Giacomo Mele (25), M. Pala (30), Bruno Ziz (17); (Attaccanti) G. Busoni (4), S. Cambisi (1), D. Carussio (1), Luciano Cavaleri (22), A. Chiarenza (15), Dandolo Flumini (29), C. Nobile (11), G. Rizzo (15), R. Salvo (1).
Nel 1950-1951 si raggiunge il miglior piazzamento di sempre in serie B[17], destinato a rimanere tale perché tre anni più tardi gli azzurri fanno ritorno in C, retrocedendo all'ultima giornata dentro casa, quando il 31 maggio 1953 sfida nello scontro diretto il Piombino (sopra di un punto) pareggiando a reti inviolate, permettendo ai toscani di festeggiare la permanenza in B[18]. Da lì l'obiettivo primario rimane il pronto ritorno nei cadetti, ma nella stagione 1956-1957 retrocede addirittura in serie D, fortuna vuole che la eviti per l'esclusione dal campionato del Pavia, usufruendo così del ripescaggio[19].
Gli anni sessanta vedono dapprima gli azzurri andare vicinissimi al ritorno in B, in particolare nel 1960-1961 con allenatore Čestmír Vycpálek, e poi condurre campionati anonimi, rischiando più volte di essere risucchiati nella lotta per non retrocedere. Retrocessione che si materializza nel 1967-1968[20], dopo 31 anni trascorsi fra la B e la C. Nel triennio di militanza in serie D (allora equivalente alla futura serie C2) ebbe anche modo di disputare inediti derby in provincia con Avola, Lentini, Floridia e Noto[21].
Gli anni settanta e ottanta
Dopo i primi due campionati conclusi rispettivamente al 3º e al 10º posto, nel terzo e ultimo 1970-1971 riesce a disputare un campionato di vertice, in cui tiene un lungo testa a testa con il Cantieri Navali Palermo. Entrambe le formazioni chiusero al primo posto in campionato portandole ai due spareggi del Celeste di Messina (0-0) e del Collana di Napoli (1-1); qui, dopo i tempi supplementari, la vittoria fu assegnata a sorte agli aretusei con il lancio della moneta, sancendo così il ritorno in C dopo tre anni [22][23]. Questo decennio ha visto il Siracusa ben figurare in terza serie, soprattutto nelle stagioni 1974-1975 (dopo aver cambiato denominazione in Siracusa Calcio) e 1976-1977 quando ebbe alla guida tecnica Gennaro Rambone e Ulderico Sacchella. In quei due campionati gli azzurri lottarono per la promozione in B trovandosi più volte in testa alla classifica, una di queste dopo la vittoria interna del 31 ottobre 1976 sul Bari (2-0).
Nel 1977-1978 vi fu lo sdoppiamento della serie C in serie C1 e serie C2 e il Siracusa, non riuscendo a classificarsi entro le prime otto, venne declassato in quarta serie. Nell'unico campionato di C2, si aggiudica il proprio girone (17 reti di Walter Ballarin) e realizza la doppietta con la Coppa Italia Semiprofessionisti conquistata il 17 giugno 1979 battendo al De Simone la Biellese con rete dello stesso Ballarin[24]. Quello aretuseo è stato il primo club siciliano ad aggiudicarsi un trofeo, successivamente il Palermo riuscì a eguagliare questo primato vincendo la medesima coppa nel 1993.
La stagione ebbe comunque un sapore agrodolce, in quanto caratterizzata anche dalla scomparsa del difensore Nicola De Simone, ricoverato d'urgenza a Napoli dopo un duro incidente di gioco subito durante la trasferta a Palma Campania, e deceduto dopo 17 giorni di coma[8]. In occasione dei funerali, a cui parteciparono i tifosi aretusei in sosta a Castellammare di Stabia prima di andare a Sorrento[25], nasce il gemellaggio tra le tifoserie di Castellammare e di Siracusa, rispettivamente città natale e d'adozione del giocatore, destinato a diventare uno dei più saldi e duraturi anche in ambito extracalcistico. Da lì a poco lo stadio di Siracusa sarà intitolato in sua memoria.
Siracusa: Bellavia, Favero, Restivo, Agosti, Belfiore, Crippa, Petraccini, Biasiolo, Biagetti (70' Lo Russo), De Pasquale, Ballarin. Allenatore: Carlo Facchin
Biellese: Reali, Francisetti, Braghin, Borghi, Capozucca, Sadocco, Schilirò, Conforto, Lamia-Caputo, Palese (75' Pellerei), Enzo. Allenatore: Roberto Gori
Arbitro: Altobelli di Roma.
Spettatori: 8.000
Marcatori: 87' Ballarin (S).
Nella stagione del ritorno in C1 il Siracusa è stato capolista per alcune giornate, fino alla sconfitta maturata nello scontro diretto del 25 novembre 1979 contro il Catania al De Simone (0-1), concludendo il torneo al settimo posto. Il campionato seguente, iniziato con ottimi propositi di vittoria finale (facendo registrare il record di abbonamenti mai più avuti a Siracusa, oltre duemila), termina invece con il penultimo posto e appena 23 punti. In questo modo gli azzurri scivolano nuovamente in quarta serie. Vi rimarranno per quasi un decennio, caratterizzato da continue vicissitudini societarie e da campionati anonimi, facendo eccezione per la sola stagione 1982-1983 in cui si giocarono la promozione con Messina e Akragas.
Nel 1986 cambia nuovamente denominazione in Associazione Sportiva Siracusa, in seguito al fallimento pilotato del Siracusa Calcio, mantendone il titolo e la categoria. Il campionato decisivo è il 1988-1989 quando, con presidente Giuseppe Imbesi e allenatore Paolo Lombardo, la squadra (in cui, tra gli altri, giocano il portiere Davide Torchia e il centrocampista Pasquale Marino) raggiunge il secondo posto valevole il ritorno in C1 dopo otto anni, battendo in un Nicola De Simone strapieno per l'occasione (oltre diecimila presenze) la Lodigiani per 3-1 con reti di Pannitteri, Mezzini e Martin [26].
Gli anni novanta
Ritrovata la terza serie, il Siracusa vi permane per cinque anni, alternando stagioni transitorie con altre costate due retrocessioni consecutive sul campo, successivamente annullate con altrettanti ripescaggi e culminate in uno spareggio salvezza vinto ai danni del Nola (1-0 a Nola, 2-0 a Siracusa).
La stagione 1994-1995 è l'eccezione alla regola. Il Siracusa si ritrova capolista a punteggio pieno dopo 10 giornate, ma la permanenza in cima alla classifica non è destinata a durare a lungo, complice la serie negativa che fa perdere la vetta a favore della Reggina, vittoriosa nello scontro diretto del De Simone per 0-2, e soprattutto la precaria situazione economica della società costretta a vendere elementi di valore come Leonardo Colucci alla Lazio per fare cassa. Nonostante le difficoltà, la formazione di Giuliano Sonzogni riesce non solo a portare a termine il campionato ma pure a restare nelle zone alte della classifica, arrivando quinta nel proprio girone assicurandosi l'accesso ai play-off in cui incontra l'Avellino. Una delle possibilità di salvare il salvabile, oltre al fallimento pilotato, è proprio il raggiungimento della serie B per via del premio in denaro destinato alle promosse.
L'incontro di andata dovrebbe disputarsi in casa, ma vista l'inadeguatezza del De Simone di ospitare la massiccia presenza di tifosi ospiti e in generale un afflusso di pubblico superiore alla capienza reale, bisogna scegliere un campo neutro, e la scelta va addirittura fuori la Sicilia e a Reggio Calabria, dove gli azzurri hanno la meglio sugli irpini per 2-1 (reti di Scaringella e Logarzo), facendo gioire i cinquemila aretusei al seguito [27]. Al ritorno, in un clima decisamente ostile e intimidatorio, si perde 1-0 [28], e peggio si esce dai play-off sprecando l'ultima possibilità di salvataggio. Infatti, a distanza di un mese, la Lega sancisce l'inesorabile radiazione dai campionati professionisti, mentre nel febbraio 1996 è toccato al tribunale di Siracusa e alla Figc pronunciarsi rispettivamente con la dichiarazione di fallimento e di radiazione dai ruoli federali.
Nel frattempo, la storica Unione Sportiva Marcozzi Siracusa 1956 diventa il nuovo Siracusa (con il nome provvisorio di Siracusa Marcozzi), riparte dal campionato di Promozione Sicula ed esordisce al De Simone di fronte ai vecchi e nuovi tifosi in occasione di Siracusa Marcozzi-Acate finita 2-0 con reti di Regina e Lo Iacono. Nel giro di tre anni riesce a raggiungere la massima competizione dilettantistica (all'epoca Campionato Nazionale Dilettanti) grazie alla promozione diretta ottenuta nel campionato 1997-1998 (in cui vince anche la Coppa Sicilia e cambia definitivamente denominazione da US Siracusa Marcozzi a US Siracusa), ma nel successivo, iniziato con l'obiettivo di tornare immediatamente nei professionisti, torna nuovamente in Eccellenza classificandosi ultimo, aprendo di fatto una delle pagine più nere della storia quasi centenaria del calcio a Siracusa.
Gli anni duemila
Dopo tre anni di alti e bassi nel massimo campionato regionale (e in cui i play-off si confermano tabù), nell'agosto 2002 il Siracusa viene ripescato in serie D, dove disputerà quasi sempre campionati di vertice ma senza successo, disputando i play-off per ben cinque volte in sei anni perdendoli sempre. Riuscirà a vincere il proprio girone soltanto nel 2008-2009 [29], con allenatore Gaetano Auteri e con in squadra tra gli altri autentici mattatori come Cosimo Sarli e Vincenzo Cosa, classificandosi primo con il punteggio finale di 81 punti, 17 in più rispetto alla seconda (Vico Equense). Con questo punteggio finale, realizza il proprio record di punti mai fatto in un campionato a cui ha partecipato nella sua lunga storia calcistica.
Nella stagione 2009-2010, che ha segnato il ritorno in un campionato professionistico dopo un'assenza durata oltre un decennio, il Siracusa (che per ironia della sorte ritrova anche mister Sonzogni [30], l'ultimo in epoca professionista) disputa un ottimo campionato arrivando sesto e a un passo dai play-off. Quando la piazza si era quasi rassegnata all'idea di disputare il secondo torneo di Seconda Divisione, in estate si liberano tanti posti in Lega Pro (ben 22 defezioni), e il sodalizio azzurro ha tutte le carte in regola per beneficiare del ripescaggio in Prima Divisione ufficializzato il 5 agosto 2010.
Gli anni duemiladieci
Quindici anni dopo gli azzurri tornano a calcare il campionato di serie C1, con la sola differenza che adesso si chiama Lega Pro Prima Divisione. L'inizio è tutt'altro che semplice ed entusiasmante, in quanto dopo cinque giornate il bilancio è ancora di zero punti. Solo dopo il cambio tecnico [31] (Ugolotti per Romano), e dopo la prima vittoria ai danni della capolista Nocerina (2-0), riesce gradualmente a risalire, ottenendo la salvezza in largo anticipo entrando pure dentro la zona play-off per poi uscirvi a fine campionato. Un doppio incontro da ricordare sicuramente è contro il Foggia all'epoca allenato da Zdeněk Zeman [32], e in cui giocavano (e segnavano) Lorenzo Insigne e Marco Sau; gli aretusei uscirono vittoriosi in entrambe le occasioni (0-2 allo Zaccheria con doppietta di Nicola Mancino [33], e 1-0 al De Simone con rete di Federico Bufalino) [34].
Nel campionato successivo si punta senza mezzi termini alla serie B, e la squadra viene affidata ad Andrea Sottil [35] alla sua prima esperienza da allenatore professionista, mentre il suo primo colpo di mercato è Davide Baiocco, centrocampista dai trascorsi in serie A con Juventus, Catania e Brescia [36]. Dopo un lungo inseguimento, il 28 novembre 2011 grazie alla vittoria di Prato (0-1) [37], diventa capolista e vi rimane per sette giornate consecutive, precisamente fino al 29 gennaio 2012 e al termine del pareggio a reti inviolate in casa dello Spezia. La penalizzazione di 5 punti, causata dai mancati pagamenti di stipendi ed emolumenti da parte della società, comporta la perdita del primo posto e la mancata promozione diretta in B.[38] Nei play-off ritrova la Virtus Lanciano da cui viene eliminato dopo la sconfitta in Abruzzo (1-0) [39] e il pareggio al De Simone (2-2) [40]. Il 16 luglio 2012, tra l'incredulità generale, il presidente Luigi Salvoldi non versa la fidejussione necessaria per l'iscrizione, causa problemi economici, mettendo in condizione il consiglio direttivo della Lega Pro di escludere il Siracusa dalla Prima Divisione.[41] Differentemente dal 1995, stavolta la società non è andata incontro al fallimento, ma la proprietà delusa dall'indifferenza generale decide di non iscrivere la prima squadra a nessun campionato, se non in quelli giovanili (allievi e giovanissimi). L'estate 2012, come quella 1995, verrà ricordata a lungo in città per il rischio concreto di non essere rappresentati da nessuna realtà calcistica che porti il nome del Siracusa.
Questa ipotesi viene scongiurata appena un mese dopo, grazie all'impegno della tifoseria organizzata che crea un azionariato popolare, ed esattamente il 23 agosto nasce l'Associazione Sportiva Dilettantistica Siracusa Calcio[42] (poco dopo ridenominato ASD Città di Siracusa per motivi legali [43]), che viene iscritto al campionato di Terza Categoria vinto insieme alla Coppa delle province [44]. L'anno successivo rinuncia ad iscriversi al campionato di Seconda Categoria perché il 25 giugno 2013 l'imprenditore siracusano Gaetano Cutrufo, all'epoca presidente del Palazzolo, trasferisce il titolo sportivo di Eccellenza in terra aretusea dando vita allo Sport Club Siracusa. Il suo primo campionato è di alti e bassi, ma alla fine si piazza terzo in classifica, posizione che vale i play-off da cui viene eliminato dal Misterbianco.
Nel 2014 cambia denominazione nuovamente in ASD Città di Siracusa, in omaggio al club fondato dai tifosi che l'anno prima vinse campionato e coppa. La stagione seguente vede una squadra attrezzata per un campionato di vertice, e in cui figura tra gli altri l'attaccante Giuseppe Mascara [45], reduce dalla lunga esperienza nei campionati professionistici italiani ed esteri, l'ultima in B nelle file del Pescara. Effettivamente la formazione di Giuseppe Anastasi non delude le aspettative e occupa quasi stabilmente la prima posizione contesa con lo Scordia. Il 12 aprile 2015, grazie alla vittoria per 2-0 sui catanesi del San Pio X, viene promosso in D [46] [47].
Cronistoria
Cronistoria dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Città di Siracusa |
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Colori e simboli
Colori
La tradizionale casacca del Siracusa è azzurra con calzoncini e calzettoni bianchi. Tale scelta cromatica affonda le suo origini negli anni venti, che furono teatro di un'arcaica lotta per la supremazia cittadina fra le due principali realtà locali: l'Insuperabile - con colori sociali giallorossi - e l'Esperia, che indossava una divisa azzurra successivamente ereditata dal moderno Siracusa.[48][49]. Nella prima uscita ufficiale, disputata nell'autunno 1924 dall'allora Gargallo contro il Centurion, formazione di marinai inglesi, venne indossata una casacca nera[50], in omaggio al regime fascista[51]. In seguito, sono stati utilizzati in altre occasioni colori alternativi, quali granata, verde, rosso, nero e grigio. Fra tutte le suddette proposte solo il verde - colore rappresentativo della città - ebbe lunga vita, sulla terza divisa del club.
Simboli ufficiali
Stemma
Il simbolo de club è il leone. Alcune foto d'archivio, ritraggono un primo stemma cucito sulla casacca aretusea esordire nella stagione 1928-1929[3]. Il leone è dunque profondamente radicato nella storia del club, tanto da averne caratterizzato tutti gli scudetti utilizzati nel corso degli anni. Lo storico logo dell'AS Siracusa, è stato riscattato nel 2013 mediante un'asta dall'avvocato Paolo Giuliano - all'epoca direttore generale dell'US Siracusa - che dunque ne ha acquisito i diritti sul suo utilizzo.[52] Tuttavia, lo scudetto maggiormente rappresentativo del sodalizio, presente fin dagli anni novanta, è rimasto in possesso del duo Salvoldi-Mauceri, rispettivamente presidente e vice-presidente dell'US Siracusa. Nonostante la pressione della piazza nel rivedere questi valori affettivi nuovamente presenti sulle maglie azzurre, i dirigenti in questione hanno fatto intendere l'impossibilità di cedere gratuitamente i simboli richiesti.[53]
Il 30 luglio 2015 alcuni rappresentanti del tifo organizzato hanno creato un nuovo stemma, sottolineando con tanto di comunicato ufficiale che il logo verrà gestito interamente dalla tifoseria e non più dalle varie proprietà che andranno a susseguirsi evitando così, come già avvenuto in passato, l'impossessamento indebito da parte di soggetti terzi.[54]
Inno
L'inno ufficiale del Siracusa è Azzurro, cantato da Adriano Celentano, che accompagna da circa un trentennio l'ingresso in campo delle squadre nelle gare casalinghe.
Mascotte
Durante la stagione 2011-2012 la squadra ha avuto una mascotte di nome "Leo". Ideato dal club Azzurro Nicola de Simone, Leo era un pupazzo a forma di leone con indosso la maglia azzurra, ed era solito fare un giro di campo prima della partita e farsi scattare alcune foto insieme a tifosi e calciatori del Siracusa.[55]
Strutture
Stadio
Sono state due le strutture che hanno ospitato incontri di calcio siracusano. Il primo fu il Coloniale [56] sito in Via Augusto Von Platen, aperto dall'aprile 1924 all'ottobre 1932. Verrà demolito da lì a poco per consentire il trasferimento nel nuovo stadio che prenderà il nome originario di Vittorio Emanuele III, e più avanti, di Nicola De Simone. Negli anni 80 arrivò ad ospitare più di 10.000 spettatori, ma nel corso degli anni alcune modifiche per modernizzare la struttura fecero sì che la capienza massima si riducesse progressivamente fino ad arrivare a quella attuale omologata per 6.870 spettatori. Attualmente il Nicola De Simone (83 anni di storia), sempre più vecchio e inadeguato, necessita di continue ristrutturazioni che gli permettono provvisoriamente di avere di anno in anno l'omologazione.
Da anni si ribadisce spesso e volentieri l'esigenza di costruire un nuovo stadio, trovando però l'indifferenza o l'avversione delle varie amministrazioni.
Centro di allenamento
Il Siracusa svolge le sedute di allenamento presso lo Stadio Nicola De Simone di Siracusa.
Sede sociale
Dagli anni 90 la sede della società è ubicata in via Montegrappa n.120 a Siracusa: si trova ovvero all'interno dello Stadio Nicola De Simone grazie alla collaborazione con il Comune di Siracusa che detiene la proprietà dello stadio. Nello specifico, vi è una struttura, che oltre a fungere da sede sociale viene utilizzata come alloggio per i calciatori.
Società
Organigramma societario
- Gaetano Cutrufo - Proprietario
- Angelo Zammitti - Presidente
- Simona Marletta - Direttore generale
- Alfredo Finocchiaro - Direttore sportivo
- Antonello Laneri - Responsabile area tecnica
- Antonio Midolo - Team manager
- Giovanni Abela - Segretario / Resp. logistica
- Marco Occhipinti - Responsabile marketing
- Lino Russo - Addetto stampa
- Elio Gervasi - Addetto arbitri
Sponsor
La prima volta che uno sponsor compare sulle maglie azzurre risale alla stagione 1983-1984 e la presentazione ufficiale dello stesso ebbe come testimonial le vecchie glorie milaniste José Altafini e Gunnar Nordahl.
- fino al 1983 non presente
- 1983-1984 Ciia
- 1984-1986 Dialma
- 1986-1987 Giuseppe Imbesi Supermercati Alimentari
- 1987-1988 Pasta San Giorgio
- 1988-1989 Provincia Regionale di Siracusa
- 1989-1990 Siracusa Città d'Arte
- 1990-1992 Jolly Componibili
- 1992-1994 CIR Componenti Sud
- 1994-1995 non presente
- 1995-1996 città di Siracusa
- 1996-1998 INA Assitalia
- 1998-2002 Helios Hotels
- 2002-2003 Maxim's Santè
- 2003-2004 SP Energia Siciliana
- 2004-2007 Sogeas/Salvoldi Costruzioni
- 2007-2008 Toyota Autosport
- 2008-2012 ERG
- 2012-2013 Comeco
- 2013-2014 Strano
- 2014-2015 Moak
- 2015-oggi Premier Win 365
Impegno nel sociale
il Siracusa ha organizzato per ben due volte un amichevole contro la formazione del Cara Mineo squadra formata interamente da migranti ospiti della struttura etnea per richiedenti asilo. La prima disputata il 7 agosto 2014 [57] la seconda organizzata il 19 aprile 2015 per festeggiare la promozione in serie D [58].
Anche il settore giovanile dell'Accademia del calcio Città di Siracusa si è mostrato sensibile su certe tematiche, intendendo lo sport simbolo di integrazione e spirito di accoglienza. Difatti il 25 settembre del 2015, la formazione juniores ha disputato un’amichevole con i ragazzi ospiti del centro di accoglienza Sprar Aretusa. Un momento di sport legato, fortemente, a voler arginare qualsiasi forma di razzismo [59].
Settore giovanile
Il settore giovanile del Siracusa calcio, ha una struttura organizzativa chiamata "Accademia del calcio Città di Siracusa"[60] ufficializzata il 3 agosto del 2015, svolge la sua attività nel quartier generale del centro sportivo New Aurora di viale Epipoli. Il settore giovanile il cui responsabile generale è Christian Romano e il coordinatore Walter Forti si compone di: Juniores, Allievi, Giovanissimi, Esordienti, Pulcini e Piccoli amici[61].
Tra i titoli conquistati dal settore giovanile del Siracusa sono da citare le vittorie del Campionato Juniores Nazionali nelle stagioni 2006-07 e 2007-08 con allenatore Giancarlo Betta.
I principali calciatori provenienti dal vivaio azzurro sono: Egizio Rubino, Paolo Lombardo, Roberto Culotti, Giovanni Grande, Ercole Giudice, Loreno Cassia, Gaetano Auteri, Giovanni Pisano, Salvatore Guastella, Giovanni Abate e Andrea Petta.
Allenatori e presidenti
Allenatori
L'allenatore della storica promozione in serie B è Pietro Cancelliere. Tra i cadetti, il primo a guidare gli azzurri fu l'austriaco Engelbert König nel 1946/47, con poca fortuna, che lo vide dimettersi ben presto dall'incarico, mentre il mister che raggiunse il miglior piazzamento di sempre fu Mario Perazzolo nel 1950-1951 classificandosi al 5º posto.
Ad allenare gli aretusei ci furono pure dei tecnici che intrapresero una carriera brillante, tra tutti Gipo Viani (Milan, Napoli, Nazionale Italiana), e il ceco Čestmír Vycpálek (Juventus). Chi ha trascorso più tempo sulla panchina azzurra è il siracusano Paolo Lombardo: esordì nel 1977-78, per poi tornare negli anni 1980-81,1982-83, 1984-86, 1987-90, 1993-94 ed infine 2007. A Carlo Facchin invece riuscì l'impresa di conquistare il double campionato-coppa.
Tra i tecnici rimasti nei cuori dei tifosi siracusani troviamo pure Giuliano Sonzogni, il floridiano Gaetano Auteri e Andrea Sottil, artefice principale della storica promozione in B (sul campo) nel 2011-2012, e tornato a sedersi sulla panchina azzurra nel campionato in corso 2015-2016, subentrando al dimissionario Lorenzo Alacqua.
Circolo Sportivo Tommaso Gargallo
- 1924-1929 Genesio Pioletti
- 1929-1930 Mario Piselli
Società Sportiva Syracusæ
- 1930-1931 Róbert Winkler
Società Sportiva Siracusa
- 1931-1933 Antal Mally
- 1933-1934 Mario Olenich
- 1934-1935 Gyula Lelovics
Associazione Sportiva Siracusa
- 1937-1938 Fioravante Lenzi
- 1938-1939 Umberto Zanolla
- 1939-1940 Giovanni Vecchina
- 1940-1941 Gipo Viani
- 1941-1942 Italo Rossi
- 1942-1943 Raffaele D'Aquino
- 1945-1946 Pietro Cancelliere
- 1946-1947 Engelbert König
- 1947-1948 Guido Mazzetti
- 1948-1949 Cesare Migliorini
- 1949-1951 Mario Perazzolo
- 1951-1952 Mario Perazzolo (1ª-10ª)
- Egizio Rubino (11ª-21ª)
- Nereo Marini (22ª-38ª)
- 1952-1953 Dino Bovoli (1ª-19ª)
- Egizio Rubino (I) (20ª-21ª)
- Nereo Marini (22ª-34ª)
- 1953-1954 Egizio Rubino
- 1954-1955 Egizio Rubino
- 1955-1957 Giovanni Brezzi
- 1957-1959 Mario Perazzolo
- 1959-1960 Oronzo Pugliese
- 1960-1961 Čestmír Vycpálek
- 1961-1962 Egizio Rubino
- 1962-1963 Sandro Puppo
- 1963-1964 Leonardo Costagliola
- 1964-1965 Leonardo Costagliola
- 1965-1966 Volturno Diotallevi
- 1966-1967 Ettore Mannucci
- Enrico Casini e Rocco Testa
- Aristide Coscia
- 1967-1968 Leonardo Costagliola
- Bruno Ducati e Rocco Testa
- Leonardo Costagliola
- 1968-1969 Vincenzo Marsico
- 1969-1970 Paolo Giammarco
- 1970-1971 Enzo Benedetti
- 1971-1972 Giuseppe Franzò
- 1972-1973 Humberto Rosa
- 1973-1974 Gennaro Rambone
Siracusa calcio
- 1974-1976 Ulderico Sacchella
- 1976-1977 Giusto Lodi
- 1977-1978 Paolo Lombardo
- 1978-1980 Carlo Facchin
- 1980-1981 Bruno Pesaola
- 1981-1982 Lido Vieri
- 1982-1983 Paolo Lombardo
- 1983-1984 Mario Zurlini
- 1984-1986 Paolo Lombardo
Associazione Sportiva Siracusa
- 1986-1987 Carlo Facchin
- Lucio Mujesan
- Carmine Tascone
- 1987-1990 Paolo Lombardo
- 1990-1992 Adriano Cadregari
- 1992-1993 Adriano Cadregari
- 1993-1994 Paolo Lombardo (1ª-18ª)
- Giuliano Sonzogni (19ª-34ª)
- 1994-1995 Giuliano Sonzogni
Unione Sportiva Siracusa Marcozzi
Unione Sportiva Siracusa
- 1998-1999 Mauro Zampollini (1ª-10ª)
- Orazio Sorbello (11ª-18ª)
- Mauro Zampollini (19ª-29ª)
- Luigi Cavarra (30ª-34ª)
- 1999-2000 Loreno Cassia (1ª-13ª)
- 2000-2001 Lorenzo Alacqua (1ª-7ª)
- Angelo Galfano (8ª-31ª)
- Luigi Cavarra (32ª-34ª)
- Pasquale Borsellino (play off)
- 2001-2002 Pippo Strano
- 2002-2003 Lorenzo Alacqua (1ª-15ª)
- 2003-2004 Lorenzo Alacqua (1ª-11ª)
- Ernesto Apuzzo (12ª-34ª)
- 2004-2005 Ernesto Apuzzo (1ª)
- Gaetano Auteri (2ª-34ª)
- 2005-2006 Santino Bellinvia (1ª-28ª)
- 2006-2007 Domenico Giacomarro (1ª-26ª)
- Paolo Lombardo (27ª-34ª)
- 2007-2008 Gaetano Auteri
- 2008-2009 Gaetano Auteri (1ª-27ª)
- 2009-2010 Giuliano Sonzogni (1ª-31ª)
- 2010-2011 Giuseppe Romano (1ª-5ª)
- Guido Ugolotti (6ª-34ª)
- 2011-2012 Andrea Sottil
Associazione Sportiva Città di Siracusa
Sport Club Siracusa
Associazione Sportiva Città di Siracusa
- 2014-2015 Giuseppe Anastasi
- 2015-2016 Lorenzo Alacqua (1ª-4ª)
- Andrea Sottil (5ª-oggi)
Presidenti
Fra tutti i presidenti del club aretuseo vengono ricordati in modo particolare l'ex senatore democristiano Graziano Verzotto, che al suo primo anno di presidenza regalò alla città la promozione in serie C (memorabile fu la finale vinta al Vomero di Napoli contro i palermitani del Cantieri Navali); ed il siracusano Claudio Cassone che ebbe la fortuna di entrare nella storia del calcio cittadino nel 1978-79 vincendo campionato e coppa italia (a tutt'oggi Siracusa e Palermo risultano le uniche siciliane ad aver vinto la Coppa Italia di serie C).
Capitolo a parte merita un altro presidente storico: Giuseppe Pippo Imbesi, il "presidentissimo" più amato di sempre. Viene ricordato per la sua grande passionalità e per il suo modo bizzarro di gestire la società, facendogli prendere qualsiasi decisione (in quanto unico azionista) su scelte tecniche, acquisti e cessioni, seguendo di nascosto le partite della scuola calcio nonostante i mille impegni, affidandosi a corni rossi e peperoncini per sconfiggere la cattiva sorte, la cui tensione durante gli incontri si poteva tagliare con il coltello, ed anche per alcune sue dichiarazioni rilasciate alla stampa in cui non mostrava peli sulla lingua. Per il Siracusa ha dato tanto, più del dovuto, pagando a caro prezzo la sua passione con una crisi economica insanabile. Anche l'essersi inimicato la politica locale, da lui più volte attaccata duramente, fu una delle cause del suo tracollo.[62] Fu lui l'artefice principale del fallimento pilotato del 1986, in cui salvò il Siracusa da una prima radiazione, nonché della promozione in C1 di tre anni più tardi.
Dal 2013 la presidenza è coperta da Gaetano Cutrufo.
Circolo Sportivo Tommaso Gargallo
Società Sportiva Syracusæ
Società Sportiva Siracusa
Associazione Sportiva Siracusa
- 1937-1940 Pierluigi Romano
- 1940-1943 Filippo Reale
- 1946-1947 Sebastiano Aglianò
- 1947-1948 Saverio Reale
- 1948-1949 Antonino Passarello
- 1949-1950 Alfredo Musso
- 1950-1952 Santi Bordone
- 1952 Gaetano Cafiso
- 1953-1957 Marcello Alagona
- 1957-1959 Vincenzo Fazzino
- 1959-1968 Matteo Sgarlata
- 1968-1970 Angelo Genovese
- 1970-1973 Graziano Verzotto
Siracusa calcio
- 1974-1975 Graziano Verzotto
- 1975-1976 Maria Nicotra
- 1976-1977 Luigi Foti
- 1977-1978 Nino Fichera
- 1978-1979 Claudio Cassone
- 1979-1981 Giancarlo Parretti
- 1981-1982 Claudio Cassone
- 1982-1984 Luigi Foti
- 1984-1985 Aldo Giudice
- 1985-1986 Mario Di Silvestro
Associazione Sportiva Siracusa
- 1986-1989 Giuseppe Imbesi
- 1989-1990 Luciano Puzzo
- 1990-1992 Franco Galanti
- 1992 Dario Bramante
- 1993 Salvo Montagno
- 1994-1995 Lina Schifitto
Unione Sportiva Siracusa Marcozzi
Unione Sportiva Siracusa
Associazione Sportiva Città di Siracusa
Sport Club Siracusa
Associazione Sportiva Città di Siracusa
Calciatori
Capitani
Di seguito l'elenco dei capitani del Siracusa con il periodo in cui hanno portato la fascia.[senza fonte]
- Genesio Pioletti (1924-1926)
- Vincenzo Lumia (1931-1932)
- Fioravante Lenzi (1935-1938)
- Egizio Rubino (1940-1945)
- Dandolo Flumini (1946-1947)
- Egizio Rubino (1947-1953)
- Giuseppe Radaelli (1953-1957)
- Carlo Gambini (1957-1959)
- Mario Panigada (1959-1962)
- Rocco Testa (1962-1966)
- Sandro Degl'Innocenti (1966-1972)
- Danilo Mayer (1972-1975)
- Rutilio Filipponi (1975-1977)
- Amedeo Crippa (1977-1984)
- Marco Piga (1984-1986)
- Giorgio Di Bari (1986-1990)
- Primo Maragliulo (1990-1993)
- Alessandro Marcellino (1993-1994)
- Marco Giampaolo (1994-1995)
- Roberto Regina (1995-1999)
- Giuseppe Lavinio (1999-2000)
- Giovanni Aiello (2000-2001)
- Domenico Puntillo (2001-2002)
- Francesco Pannitteri (2002-2003)
- Luca Aprile (2003-2004)
- Giovanni Pisano (2004-2005)
- Renato Mancini (2005-2006)
- Maurizio Perrelli (2006-2007)
- Maurizio De Pascale (2007-2008)
- Giovanni Iodice (2008-2010)
- Giovanni Ignoffo (2010-2011)
- Davide Baiocco (2011-2012)
- Gaetano Favara (2012-2013)
- Luigi Calabrese (2013-2014)
- Giuseppe Mascara (2014-2015)
- Davide Baiocco (2015-2016)
Palmarès
Competizioni nazionali
Il Siracusa ha vinto le seguenti competizioni a livello nazionale:
- Serie C: 1
- Serie C2: 2
- Serie D: 2
Competizioni regionali
Il Siracusa ha vinto le seguenti competizioni a livello regionale:
Il Siracusa ha vinto le seguenti competizioni a livello provinciale:
- 2012-2013
- Coppa delle Province: 1
- 2012-2013
Competizioni giovanili
Il Siracusa ha vinto le seguenti competizioni a livello giovanile:
- 2006-2007, 2007-2008
Statistiche e record
Partecipazione ai campionati
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
2º | Serie B | 7 | 1946-1947 | 1952-1953 | 7 |
3º | Campionato Meridionale | 1 | 1928-1929 | 50 | |
Seconda Divisione | 4 | 1924-1925 | 1927-1928 | ||
Prima Divisione | 7 | 1929-1930 | 1937-1938 | ||
Serie C | 28 | 1938-1939 | 1977-1978 | ||
Serie C1 | 8 | 1979-1980 | 1994-1995 | ||
Lega Pro Prima Divisione | 2 | 2010-2011 | 2011-2012 | ||
4º | Serie D | 4 | 1968-1969 | 2015-2016 | 14 |
Serie C2 | 9 | 1978-1979 | 1988-1989 | ||
Lega Pro Seconda Divisione | 1 | 2009-2010 | |||
5º | Campionato Nazionale Dilettanti | 1 | 1998-1999 | 8 | |
Serie D | 7 | 2002-2003 | 2008-2009 |
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
I | Eccellenza | 7 | 1996-1997 | 2014-2015 | 7 |
II | Promozione | 1 | 1995-1996 | 1 | |
V | Terza Categoria | 1 | 2012-2013 | 1 |
Partecipazione alle coppe
Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|
Coppa Italia | 5 | 1938-1939 | 2011-2012 | 5 |
Coppa Italia Semiprofessionisti | 9 | 1972-1973 | 1980-1981 | 26 |
Coppa Italia Serie C | 14 | 1981-1982 | 1994-1995 | |
Coppa Italia Lega Pro | 3 | 2009-2010 | 2011-2012 | |
Coppa Italia Serie D | 8 | 2002-2003 | 2015-2016 | 8 |
Scudetto dilettanti | 1 | 2008-2009 | 1 |
Statistiche di squadra
- Maggior numero di vittorie in campionato: 24 (2008-2009)
- Maggior numero di punti in campionato: 81 (2008-2009)
- Maggior numero di gol segnati in campionato: 72 (2008-2009)
- Miglior serie positiva consecutiva in casa: 24 dal 11/09/1988 al 17/12/1989
- Miglior serie positiva consecutiva in campionato: 15 (2008-2009)
- Periodo più lungo senza subire reti: 770 minuti (1959-1960 con in porta Vincenzo Ravera)
- Maggior numero di vittorie consecutive in campionato: 7 (2008-2009)
- Vincitori classifica marcatori in campionato: 17 Walter Ballarin (1978-1979), 15 Girolamo Bizzarri (1990-1991), 23 Antonino De Luca (1997-1998), 24 Vincenzo Cosa (2008-2009)
- Vittoria in casa con più gol di scarto: 10-0 (contro il Gravina Katane (1997-1998)
- Vittoria in trasferta con più gol di scarto: 6-1 (contro il Lucana Potenza, il 24 maggio 1942)
- Sconfitta casalinga con più gol di scarto: 0-4 (contro l' Avellino il 12 marzo 1967)
- Sconfitta in trasferta con più gol di scarto: 0-10 (contro il Catanzaro, il 04 gennaio 1959)
Il Siracusa vanta una partecipazione alla Coppa Anglo-Italiana, competizione disputata tra Inghilterra e Italia nella primavera del 1976. Tra le formazioni inglesi, furono affrontati i londinesi del Wimbledon[63]. Inoltre ha avuto modo di giocare diverse gare ufficiali con club di primo piano: nel campionato di Serie B affrontò il Napoli nei campionati 1948-1949 e 1949-1950[64], la Roma nel 1951-1952[65] ed il Genoa nel 1951-1952 e 1952-1953[66]. Per quanto riguarda le amichevoli, negli anni trenta affrontò il Torino; negli anni settanta Fiorentina (0-0), Inter (0-1) e Juventus (1-4). Nel decennio successivo tornarono al De Simone l'Inter (1-2) e la Roma (3-6)[67]. L'ultimo match giocato contro una "grande" del calcio italiano risale all'estate del 2009, allorquando fu disputata un'amichevole contro la Sampdoria, vinta 2-1 proprio dai blucerchiati[68].
Gli avversari maggiormente incontrati dal Siracusa in campionato sono: Salernitana (72), Cosenza (68), Trapani (63), Reggina (62), Lecce (48), Marsala (46), Taranto (44) e Crotone (40), Messina (38), Catania (37), Akragas (36), Nissa (24) e Palermo (23)[69].
Statistiche individuali
Il calciatore che annovera più presenze in maglia azzurra è Amedeo Crippa, con 406 gare ufficiali disputate. Indossò a lungo anche la fascia di capitano[70]. Il giocatore più giovane ad aver indossato la fascia di capitano è Giovanni Iodice, allora ventiduenne, che totalizzò - dal 2006 al 2011 - 125 presenze[71].
Il calciatore che detiene il record di marcature in gare ufficiali è Luciano Cavaleri (63). Di Cavaleri fu il primo gol degli azzurri in Serie B, specificatamente in una partita vinta tre reti a zero contro il Foggia, in cui l'attaccante aretuseo mise a segno una doppietta[15]. Segue Francesco Pannitteri con 50 gol[72]. Il giocatore che realizzò più gol in una singola partita è Genesio Pioletti, con 6 reti in Tommaso Gargallo-Esperia 9-0 del 1923; seguono Lillo Nobile e Francesco Pannitteri con 4 gol, ripettivamente in Siracusa-Bisceglie 8-0 del 1941[15] e in Siracusa-Belpasso 5-1 del 2002.
Il portiere che detiene il record di minuti di imbattibilità è Vincenzo Ravera (770'). Il suo primato si estende dalla decima giornata del campionato 1959-1960 (22 novembre 1959 - Siracusa-Barletta 1-1, pareggio pugliese al 90°) alla diciottesima giornata (7 febbraio 1960 - Trapani-Siracusa 3-0, vantaggio dei padroni di casa al 50°)[73].
Di seguito i primatisti di presenze e reti in gare ufficiali.[senza fonte]
- 406 Amedeo Crippa (1970-1984)
- 295 Sandro Degl'Innocenti (1965-1974)
- 240 Rocco Testa (1960-1968)
- 233 Egizio Rubino (1939-1945, 1947-1953)
- 221 Luciano Cavaleri (1946-1954)
- 205 Armando Fallanca (1947-1954)
- 195 Giuseppe Marchetto (1947-1954)
- 178 Giovanni Bussone (1949-1957)
- 177 Alberto Canetti (1966-1969, 1972-1975)
- 174 Francesco Pannitteri (1984-1988, 2002-2003)
- 165 Giorgio Di Bari (1986-1990, 1993-1995)
- 63 Luciano Cavaleri (1946-1954)
- 53 Bruno Micheloni (1948-1951)
- 50 Francesco Pannitteri (1984-1988, 2002-2003)
- 47 Rocco Testa (1960-1968)
- 35 Guido Zucchini (1953-1956)
- 34 Benedetto Benedetti (1931-1933)
- 33 Egizio Rubino (1939-1945, 1947-1953)
- 29 Eros Baccalini (1959-1963)
- 29 Carmelo Bonarrigo (2006-2008, 2013)
- 26 Vincenzo Cosa (2008-2009, 2010-2011)
- 25 Walter Ballarin (1978-1980)
Tifoseria
Storia
Verso la metà degli anni 70 in gradinata sorgono i gruppi precursori del tifo organizzato azzurro: Club Leoncello, Brigate Azzurre, Boys Ortigia, Ortigia Azzurra, Figli di Archimede, Ultras via Bainsizza, Siracusa Superstar e Ultras Azzurri.[74]
Il primo gruppo ultras nasce sempre in gradinata nel novembre 1979 con il nome Blue Boys Supporters, che successivamente si trasferisce in curva sud dove nel corso degli anni 80 viene affiancato da varie fazioni, in particolare dalla Gioventù Sudista e dai South Landers (nati da tre ex componenti della Gioventù in seguito a una scissione), questi ultimi apparsi sulla scena ultras il 24 aprile 1987.[74] Entrambi i gruppi prenderanno piede velocemente e quasi contemporaneamente.
Nel 1991-1992 si registrano tre passaggi rilevanti: il primo, lo scioglimento della Gioventù Sudista, causato dall'ondata repressiva ed all'oramai impossibile convivenza con gli altri gruppi organizzati della curva sud[74]; il secondo, il tentativo di riunificare ciò che restava della curva dietro la denominazione Unione Aretusea; il terzo, la decisione di ridare linfa agli storici Blue Boys che si spostano al centro e si affermano come gruppo portante della sud, facendosi affiancare da vari gruppi minori, tra cui i South Landers, e fino al 2000, anno in cui i BBS decidono di autosospendersi ma non di sciogliersi per problemi interni. Da quel momento i SL assumono il controllo del tifo organizzato tenendone in mano le redini per un decennio, quando si sciolgono e lasciano il testimone alle nuove leve che da lì a poco si fondono nel gruppo unico Aretusei 734 a.C.
Dal 2004 i gruppi organizzati prendono posto nella più giovane curva ovest, intitolata curva Anna (in dedica alla madre di un noto ultras aretuseo). Prima di allora il tifo più caldo si è alternato tra gradinata e curva sud.
Altri gruppi minori che hanno esposto il proprio striscione e prodotto materiale dagli anni 80 ai giorni nostri sono: Ultras Ghetto, Drunks, Vecchio Cuore Azzurro, Vecchia Guardia Aretusea, Gruppo Storico, Aliti Pesanti, Gruppo Obelix, USR Augusta (sezione Blue Boys nella città megarese), Brigata Palano, South Rasta, South Lions, Guasta Feste, Krips, Sirakaos, Kamikaos, Regime Aretuseo, Fedayn, Angeli della sud (provenienti dalla vicinissima Floridia), Quelli della bravo[74], continuando con i più recenti Nun ci semu cà testa e con i vari gruppetti di provenienza e di stampo rionale sviluppati e succedutisi nel corso degli anni duemila, per finire con gli attuali Circolo Vizioso, Siracusane (curva), Gioventù Aretusea, Vecchio Orgoglio 1924, Zona Balneare Fans e 17 giugno 1979 (gradinata), quest'ultimo è uno stendardo dove si identificano i Blue Boys negli anni 2000. Anche club non ultras e più moderati, come Club Azzurro Nicola De Simone (gradinata) e Veterani (tribuna centrale), hanno lasciato e continuano a lasciare il segno nella non numerosissima ma variegata galassia del tifo azzurro.
Gemellaggi e rivalità
Lo storico gemellaggio con la Juve Stabia è nato nel 1979 come già spiegato in occasione dei funerali di De Simone, ma è stato ufficializzato soltanto nel 1984 nel momento in cui a Siracusa e a Castellammare si è sviluppato il fenomeno ultras. Da allora il tifo aretuseo e stabiese si è stretto e unito in SiraStabia nel ricordo del calciatore, e ancora oggi i valori di rispetto e fratellanza sono presenti nel gemellaggio, tanto da renderlo uno dei più antichi e più forti in ambito nazionale [75]. Un altro gemellaggio, risalente agli anni 80, molto sentito fino ad oggi, è con la tifoseria del Latina.[76].
Rapporti di stima ed amicizia sono con le tifoserie di Akragas, Catanzaro, Castrovillari, Cremonese, Gela, Marsala, Noto e Paris Saint-Germain (Karsud Kop of Boulogne).
La rivalità storica più sentita è con il Catania, al punto da scatenare frequenti scontri ogni qual volta le due squadre si incontrano [77].
Altre rivalità più o meno accese sono con le tifoserie di Acireale, Messina, Savoia e Trapani. Dissapori anche con Avellino (risalenti agli spareggi del 1995) e Cosenza. In Sicilia, visti gli ultimi trascorsi nei campionati dilettantistici, si sono create varie inimicizie anche se di minore intensità. A parte quelle storiche con Giarre, Leonzio e Nissa, si possono citare anche Licata, Milazzo, Modica, Paternò, Ragusa e Vittoria.
Note
- ^ [1]
- ^ Comunicato Ufficiale n° 59 del 13/11/2015 (PDF), su lnd.it, http://www.lnd.it/, 13 novembre 2015. URL consultato il 16 gennaio 2016.
- ^ a b c d Spada, p. 12
- ^ 1925-1944 Il Siracusa fascista, su siracusacalcio.net, http://www.siracusacalcio.net/. URL consultato il 7 novembre 2015.
- ^ 1995: Dall'Avellino all'Acate, su siracusacalcio.net, http://www.siracusacalcio.net/. URL consultato il 7 novembre 2015.
- ^ La difficile situazione del Siracusa sbarca sui social network, su blogdisport.it, http://www.blogdisport.it/, 19 giugno 2014. URL consultato il 7 novembre 2015.
- ^ CALCIO – Presentato il nuovo stemma del Città di Siracusa, su reteregione.it, http://www.reteregione.it/, 30 luglio 2015. URL consultato il 7 novembre 2015.
- ^ a b Spada, p. 193
- ^ 1979-1980: lo squadrone e la Coppa Italia, su siracusacalcio.net, http://www.siracusacalcio.net/. URL consultato il 7 novembre 2015.
- ^ Spada, p. 9
- ^ Spada, p. 13
- ^ Spada, p. 15
- ^ Spada, p. 31
- ^ Spada, p. 67
- ^ a b c La B di Lillo Nobile, su siracusacalcio.altervista.org, http://siracusacalcio.altervista.org/. URL consultato il 12 dicembre 2015.
- ^ Il video Roma-Siracusa 6-0, su https://www.youtube.com. URL consultato il 2 Gennaio 2016.
- ^ Spada, p. 91
- ^ Spada, p. 138
- ^ Spada, p. 144
- ^ Spada, p. 164
- ^ Spada, p. 174
- ^ il video Siracusa-Cantieri Navali 1-1, su https://www.youtube.com. URL consultato il 2 Gennaio 2016.
- ^ Spada, p. 176
- ^ Spada, p. 195
- ^ Siracusa-Juve Stabia nel ricordo di Nicola De Simone - StabiaChannel.it, su www.stabiachannel.it. URL consultato l'8 luglio 2015.
- ^ Il video Siracusa-Lodigiani 3-1, su https://www.youtube.com. URL consultato il 2 Gennaio 2016.
- ^ Il video Siracusa-Avellino 2-1, su https://www.youtube.com. URL consultato il 4 Gennaio 2016.
- ^ Il video Avellino-Siracusa 1-0, su https://www.youtube.com. URL consultato il 4 Gennaio 2016.
- ^ Il video Siracusa-Rosarno 2-1, su https://www.youtube.com. URL consultato il 2 Gennaio 2016.
- ^ Il ritorno di Giuliano Sonzogni, su http://www.irpinianews.it. URL consultato il 2 Gennaio 2016.
- ^ 5 sconfitte consecutive.. Romano esonerato, su http://www.siracusacalcio.it. URL consultato il 4 Gennaio 2016.
- ^ Zeman polemico per l'arbitraggio, su http://www.sportlive.it. URL consultato il 4 Gennaio 2016.
- ^ Il video Foggia-Siracusa 0-2, su http://www.dailymotion.com. URL consultato il 4 Gennaio 2016.
- ^ Il video Siracusa-Foggia 1-0, su http://www.okgoals.com. URL consultato il 4 Gennaio 2016.
- ^ Ufficializzato mister Sottil, su http://www.tuttomercatoweb.com. URL consultato il 30 Dicembre 2015.
- ^ Preso Davide Baiocco, su http://www.tuttojuve.com. URL consultato il 4 dicembre 2015.
- ^ Il video Prato-Siracusa 0-1, su https://www.youtube.com. URL consultato il 4 Gennaio 2016.
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Bibliografia
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- Giancarlo Caia; Angelo Caia; Carlo Fontanelli; Alessio Messina; Paolo Scatà, Almanacco azzurro, Empoli, Geo Edizioni, 2011, p. 318.
- Gianluca Pierri, I veri leoni vincono sempre, 2011.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su cittadisiracusa.it.
- Pagina Facebook ufficiale, su facebook.com.
- (DE, EN, IT) Siracusa Calcio 1924, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.