Salvinia molesta
L'erba pesce gigante (Salvinia molesta D.S. Mitch., 1972) è una felce acquatica della famiglia Salviniaceae[1] originaria del Brasile, che cresce sulla superficie di acque dolci stagnanti o lentamente fluenti.
Erba pesce gigante | |
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![]() Salvinia molesta | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Pteridophyta |
Classe | Polypodiopsida |
Ordine | Marsileales |
Famiglia | Salviniaceae |
Genere | Salvinia |
Specie | S. molesta |
Nomenclatura binomiale | |
Salvinia molesta D.S. Mitch., 1972 | |
Sinonimi | |
Salvinia adnata |
Descrizione
La Salvinia molesta è spesso classificata come Salvinia auriculata perché è impossibile trovare una distinzione tra la forma e la grandezza delle sporocarpo e tra la lunghezza del peduncolo situato nella foglia.
La sua grandezza dipende dallo spazio in cui si trova e dal suo nutrimento; le fronde possono essere larghe da circa 15 mm fino a superarne i 60. La panta è composta dalle fronde; alcune di queste che galleggiano sulla superficie acquatica assumendo le sembianze delle foglie, le altre fronde sono situate sotto la superficie acquatica assumendo le sembianze delle radici e agiscono come stabilizzatori.
Distribuzione e habitat
Salvinia molesta è originaria del Brasile sudorientale, ma è divenuta famosa per la sua invasività dopo essere stata trovata in altri paesi tropicali come l'Asia, l'Africa e l'Australia. In Europa la sua popolazione è più contenuta probabilmente per motivi climatici, è stata ritrovata solamente in Francia, Italia e Spagna, anche se le segnalazioni per quest'ultima non sono confermate.
In Italia la prima segnalazione è stata effettuata oltre 40 anni fa nel Fosso di San Giuliano Terme[2]. Successivamente la specie è stata segnalata nel Lazio, nel Pozzo del Merro, una dolina carsica situata nei Monti Cornicolani[3]; in questo sito la Salvinia molesta si è completamente sostituita all'originaria lenticchia d'acqua. La sua presenza in quel pozzo è stata probabilmente dovuta all'abbandono di una tartaruga palustre americana insieme a tutto il contenuto del suo acquario, che probabilmente conteneva i semi della pianta. Nel 2009 è stata condotta la bonifica del sito con la completa eradicazione della specie[4]. Una ulteriore segnalazione si è avuta più recentemente in Sardegna, presso la località Poggio dei Pini nel comune di Capoterra (CA)[5].
Note
- ^ Salvinia molesta, su The Plant List. URL consultato il 20 febbraio 2016.
- ^ Garbari F., Giovannini A., Marchetti D., Salvinia molesta D.S. Mitchell (Salviniaceae) nuova per la flora d’Italia, in Arch. Geobot., vol. 6, n. 1, 2000, pp. 73-78.
- ^ Giardini M., Note sulla biologia, l’ecologia e le modalità di controllo di Salvinia molesta D.S. Mitchell (Salviniaceae), specie infestante nuova per il Lazio, in Riv. Idrobiol., vol. 42, n. 1-3, 2003, pp. 263-282.
- ^ La Bonifica del Pozzo del Merro, su Portale istituzionale della Provincia di Roma. URL consultato il 20 febbraio 2016.
- ^ (ES) Bacchetta G., Mayoral O., Podda L., Catálogo de la flora exótica de la isla de Cerdeña (Italia) (PDF), in Flora Montiberica, vol. 41, 2009, pp. 35-61.
Bibliografia
Voci correlate
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Salvinia adnata
- Wikispecies contiene informazioni su Salvinia adnata
Collegamenti esterni
- Salvinia molesta D.S. Mitch., su Forum Acta Plantarum. URL consultato il 20 febbraio 2016.</ref>