Arvoltolo

antipasto italiano
Versione del 3 mar 2016 alle 13:57 di GRosatini (discussione | contributi) (Nuova voce)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

L' Arvoltolo è una pizzetta fritta tipica dell'area del Lago Trasimeno, diffusa in due varianti: dolce e salata. Ha origini molto antiche; infatti, era presente nella cucina contadina umbra sin dal XVII secolo e veniva consumata nelle giornate di festa, come colazione o merenda. Gli arvoltoli sono chiamati anche "poltricce" o "frittelle" o "tortucce", "fregnacce", secondo il vernacolo dei luoghi di provenienza[2]; oggi, si trovano prevalentemente sulla tavola delle famiglie più legate alla tradizione, in alcuni ristoranti di cucina tipica e nelle sagre paesane.[3]

Arvoltolo
Origini
Luogo d'origineItalia (bandiera) Italia
RegioneUmbria
DiffusioneRegionale
Zona di produzioneLago Trasimeno
Dettagli
Categoriaantipasto
Ingredienti principali
  • farina di grano tenero
  • olio
  • acqua
  • sale o zucchero
  • olio di semi
[1]


Ingredienti

Dosi consigliate per 4 persone:

  • 8 cucchiai di farina di grano tenero
  • 5 cucchiai di olio extravergine di oliva
  • Acqua qb.
  • Sale o zucchero a scelta
  • Olio di semi per friggere[4]

Preparazione

Versare farina, acqua e olio in una terrina, mescolando con cura, evitando la formazione di grumi. Dal composto ottenuto ricavare dei dischetti, si consiglia di bucare la pasta con una forchetta, in modo che non si gonfi. Nel frattempo, scaldare l'olio di semi in una casseruola. Friggere nell'olio bollente i dischetti, uno alla volta, girandoli, fino a farli dorare da entrambi i lati. Togliere dall'olio e farli asciugare su carta assorbente, eliminandone l'eccesso. Cospargerli con zucchero o sale, a seconda dell'uso. Sono ottimi serviti caldi come antipasto da consumare con affettati o come dolce da consumare a fine pasto.[5]

Eventi e Sagre

La tradizione culinaria dell'arvoltolo rivive nel periodo estivo nelle caratteristiche sagre paesane. In particolare, tra luglio e agosto si svolge la Sagra del Cinghiale a Spezzatino, dell’Arvoltolo e dei prodotti tipici umbri a Migliano e a settembre la Sagra dell'Arvoltolo a Olmeto.

Curiosità

«Il nome arvoltolo deriva forse proprio dalla necessità di girare e rivoltare (arvoltare, in perugino) la pastella, per permetterne la cottura da entrambi i lati.»

Bibliografia

  • Francesco Campelli, Le ricette di casa mia. Sapori e tradizioni della cucina umbra, Assisi, Porziuncola, 2015. ISBN 978-88-270-1069-3
  • Ida Trotta, Diario (gastronomico) umbro : esercizi di cucina (e di pensiero) tra gusto, tradizione e buone pratiche alimentari, illustrazioni di Serena Cavallini, Aguaplano, 2011. ISBN non presente
  • Mafalda Marri Almadori, Cucina Umbra, Todi, Edizioni La Perla, 2015. ISBN 9791220003162

Note

  1. ^ Francesco Campelli, Le ricette di casa mia. Sapori e tradizioni della cucina umbra, Assisi,Porziuncola, 2015, p. 11, ISBN 978-88-270-1069-3.
  2. ^ Mafalda Marri Almadori, Cucina Umbra, Todi,La Perla, 2015, p. 19, ISBN 9791220003162.
  3. ^ Trotta, op.cit.
  4. ^ Campelli, 2015 op. cit.
  5. ^ Campelli, 2015 op. cit.

Collegamenti esterni

http://www.umbriaeventi.com URL consultato in data 03/03/2016