Utente:Franco aq/sandbox3
Vassily Ivanovich Zuiev (anche Zuyev o Zoueff[1]; Stavropol sul Volga, 1870 – Stavropol sul Volga, c. 1918) è stato un miniaturista e pittore russo.
Proveniva da una famiglia borghese. Dopo essersi laureato nel 1985 alla Scuola Centrale di Disegno Industriale del barone Aleksandr Stieglitz, ha studiato per un anno presso l'Accademia Imperiale delle Arti.
Fu Maestro di Disegno al Liceo Imperiale Alessandro. Nel 1904 cominciò a lavorare per la Corte imperiale realizzando miniature su avorio.
Secondo Birbaum[2] lavorò per la sede della Fabergé a San Pietroburgo, fu reclutato da Henrik Wigström[3].
Secondo Plotnitskii[4] era capriccioso e sosteneva che la luce di San Pietroburgo non era favorevole alla sua arte; Fabergé gli costruì uno studio 2.500 miglia a sud, in Crimea, dove Zuiev lavorò "in pace e luce" facendo "viaggi infrequenti a San Pietroburgo per consegnare i suo lavori e ricevere nuovi incarichi"[5]. Zuiev fu l'artista meglio pagato dell'azienda, con 750 rubli al mese, in confronto un ministro del governo prendeva 1.000 rubli al mese.
Eugène Fabergé[6] lo definisce "un eccellente pittore di miniature"[7], che lavorò per l'azienda fino al 1918.
Durante la carestia che seguì alla Rivoluzione d'ottobre del 1917 Zuiev, in cerca di cibo, si recò alla sua città natale di Stavropol e scomparve senza lasciare tracce.
Uova Fabergé
Dipinse le miniature di varie Uova imperiali Fabergé:
- Uovo del XV anniversario del 1911
- Uovo napoleonico del 1912
- Uovo del tricentenario dei Romanov del 1913
- Uovo di Caterina la Grande del 1914
- Uovo della Croce Rossa con ritratti del 1915
- Uovo d'acciaio del 1916
è inoltre possibile che sia l'autore della miniatura a grisaille della sorpresa nell'Uovo mosaico del 1914 e delle miniature sull'Uovo dell'Ordine di San Giorgio del 1916.
Note
- ^ Plotnitskii ed Eugène Fabergé scivevano il nome Zoueff
- ^ François Brimbaum: capo disegnatore della Fabergé.
- ^ Irina Rodimtseva, Art of Fabergé, 1995, p. 10.
- ^ Andrei Pankratievich Plotnitskii: incisore e tagliatore di gemme, era assistente di Henrik Wigström presso la sede di San Pietroburgo della Fabergé.
- ^ Grisberg, (note non pubblicate)
- ^ Eugène Fabergé: figlio maggiore di Peter Carl Fabergé.
- ^ Fabergé, (lettere non pubblicate), archivio Bakhmeteff
Bibliografia
- (EN) Will Lowes, Christel Ludewig McCanless, Fabergé Eggs: A Retrospective Encyclopedia, Scarecrow Press, 2001, p. 245, ISBN 0-8108-3946-6.
Collegamenti esterni
- (EN) Fabergé Eggs...the workshops and workmasters, su Treasures of the world, PBS. URL consultato il 19 luglio 2011.
- (EN) Vassily Zuiev, su WWW Faberge Tour, State Museums of the Moscow Kremlin. URL consultato il 28 dicembre 2011.
Il sistema di punzonatura standardizzato russo, così come lo conosciamo oggi, nasce da una ukaz (decreto) emesso nel 1700 dello zar Pietro il Grande che, durante il processo di riforma del sistema monetario russo, stabilì che la produzione di argentieri poteva essere di quattro purezze standard: 96, 90, 84 e 62 zolotniki.
Nel 1896 un editto dello zar Nicola II riformò questo antico sistema ed introdusse il nuovo punzone che prese il nome di kokoshnik dal tradizionale copricapo raffigurato sulla testa femminile volta a sinistra che appare al suo centro.
Fu utilizzato tra il 1899 ed il 1908 e reca all'interno di un cartiglio circolare o ovale, sulla sinistra la purezza dell'argento espressa in zolotnicki e sulla destra le iniziali del saggiatore in caratteri cirillici. Saggiatori di San Pietroburgo furono: Yakov Lyapimov dal 1899 al 1903; Yakor Lyapunov.
Nel 1908 e fino al 1926 fu introdotto un nuovo punzone recante, all'interno di un cartiglio ovale oblungo, una più dettagliata testa femminile acconciata con la kokoshnik, rivolta verso destra, dove è indicata la purezza dell'argento espressa in zolotnicki, a sinistra è iscritto il simbolo della città/regione.
Oltre al punzone ovale si utilizzava anche una kokoshnik circolare che veniva apposta su oggetti di piccole dimensioni o su quelli facenti parte di un gruppo. L'ufficio del saggiatore veniva indicato con una serie di punti e linee intorno al perimetro del marchio.
Note
Collegamenti esterni
- (EN) KOKOSHNIK, su silvercollection.it.
- (EN) A brief overview of russian hallmarking, su 925-1000.com.
Corcoran Gallery of Art | |
---|---|
Ubicazione | |
Stato | Non hai inserito il nome/codice della nazione! Leggi il manuale del template che stai usando! (bandiera) Non hai inserito il nome/codice della nazione! Leggi il manuale del template che stai usando! |
Indirizzo | 17th St. at New York Ave., NW, Washington, D.C., USA |
Caratteristiche | |
Tipo | arte |
Istituzione | 1896 |
Fondatori | William Wilson Corcoran |
Chiusura | 2014 |
Sito web | |
Il Corcoran Gallery of Art era una galleria d'arte di Washington, DC, negli Stati Uniti d'America, dedicata principalmente all'arte americana.
Dopo decenni di problemi finanziari, nel 2014 la Corcoran ha annunciato la firma di uno storico accordo per la cessione della sua collezione alla National Gallery of Art. Inoltre l'affiliato Corcoran College of Art and Design è stato assorbito dalla George Washington University.[1]
Fondata nel 1869 da William Wilson Corcoran, era la galleria d'arte non-federale più antica e più grande del District of Columbia e una delle più antiche istituzioni culturali sostenute privatamente di Washington.
La collezione permanente comprende opere do Rembrandt Peale, Eugène Delacroix, Edgar Degas, Thomas Gainsborough, John Singer Sargent, Claude Monet, Pablo Picasso, Edward Hopper, Willem de Kooning, Joan Mitchell, Gene Davis e molti altri.
Note
- ^ (EN) David Montgomery, Corcoran Gallery, GWU and National Gallery close deal to transform Corcoran, in The Washington Post, 21 febbraio 2014.
Altri progetti
L'Orologio del Pavone è un grande automa meccanico in rame dorato, rappresenta tre uccelli a grandezza naturale in un giardino con piante, funghi e piccoli animali.
Un quadrante rotante all'interno di uno dei funghi segna le ore, allo scoccare delle quali i meccanismi si mettono in movimento: all'inizio suonano dei campanelli e una gabbietta ruota per dodici volte, al suo interno un gufo gira la testa a destra e sinistra, sbatte gli occhi e batte la zampa destra.
Dopo circa 90 secondi il meccanismo del gufo avvia un pavone che fa la ruota, allunga il collo, gira e tira indietro la testa aprendo il becco; quando la coda è completamente aperta l'uccello si blocca per un secondo, poi volge elegantemente la coda agli spettatori e si ferma ancora per un attimo, infine chiude la coda e abbassa la testa tornando alla posizione di partenza.
Alla fine del suo ciclo il meccanismo del pavone avvia un galletto che, dopo aver agitato la testa più volte, canta.
È è stato realizzato dall'imprenditore James Cox nella seconda metà del XVIII secolo e per il tramite di Grigory Potemkin, fu acquistato da Caterina la Grande nel 1781. Oggi è la principale attrattiva della collezione del Piccolo Ermitage a San Pietroburgo.
Note
Altri progetti
Collegamenti esterni
- (EN) THE PEACOCK CLOCK - State Hermitage Museum, su Royal Russia News, 24 gennaio 2014.
Antenati
Francesco I delle Due Sicilie | Padre: Ferdinando I delle Due Sicilie |
Nonno paterno: Carlo III di Spagna |
Bisnonno paterno: Filippo V di Spagna |
Bisnonna paterna: Elisabetta Farnese | |||
Nonna paterna: Maria Amalia di Sassonia |
Bisnonno paterno: Augusto III di Polonia | ||
Bisnonna paterna: Maria Giuseppa d'Austria | |||
Madre: Maria Carolina d'Asburgo-Lorena |
Nonno materno: Francesco I di Lorena |
Bisnonno materno: Leopoldo di Lorena | |
Bisnonna materna: Élisabeth Charlotte d'Orléans | |||
Nonna materna: Maria Teresa d'Asburgo |
Bisnonno materno: Carlo VI d'Asburgo | ||
Bisnonna materna Elisabetta Cristina di Braunschweig-Wolfenbüttel |
Altri progetti
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Saggio storico sulla rivoluzione napoletana del 1799
Collegamenti esterni
Testo in pedice
Uovo del XV anniversario | |
---|---|
Anno | 1911 |
Primo proprietario | Aleksandra Fëdorovna Romanova |
Attuale proprietario | |
Istituzione o individuo | Svyaz' Vremyon Fund - Collezione Viktor Vekselberg |
Acquisizione | 2004 |
Fabbricazione | |
Mastro orafo | Henrik Wigström |
Miniaturista | Vasilij Ivanovič Zuev |
Marchi | iniziali del mastro orafo punzone di San Pietroburgo 1908-1917, 72 standard per l'oro a 18 carati. |
Caratteristiche | |
Materiali | oro, diamanti, cristallo di rocca, acquarello su avorio, smalto verde traslucido, bianco opaco e ostrica opalescente |
Altezza | 13,2 cm |
L'Uovo del XV anniversario è una delle uova imperiali Fabergé, un uovo di Pasqua gioiello che l'ultimo Zar di Russia, Nicola II donò a sua moglie la Zarina Aleksandra Fëdorovna Romanova.[1]
Fu fabbricato a San Pietroburgo sotto la supervisione di Henrik Wigström, per conto del gioielliere russo Peter Carl Fabergé, della Fabergè[2][1]che emise la seguente fattura:
Ritratti:
- Sua Maestà l'Imperatore
- Sua Maestà l'Imperatrice
- Sua Altezza l'Erede-Tsarevich
- Le granduchesse: Olga Nikolaievna, Tatiana Nikolaevna,
- Maria Nikolaievna, Anastasia Nikolaievna
- La processione nella cattedrale della Dormizione
- La Santo Incoronazione delle loro Maestà
- Il discorso dell'Imperatore dal Trono
- Traduzione della Reliquia di San Serafino di Sarov
- Il Palazzo della Pace a L'Aia
- Museo dell'Imperatore Alessandro III
- Il ponte a Parigi dell'imperatore Alessandro III
- L'inaugurazione del monumento a Pietro I a Riga
- I festeggiamenti di Poltava (Tomba svedese)
- Due medaglioni con le date 1894 e 1911 16.600 rubli
San Pietroburgo, 13 Giugno 1911[3]»
Proprietari
L'uovo è stato tenuto dall'imperatrice in una vetrinetta ad angolo nella Sala d'Acero del Palazzo di Alessandro, insieme con la maggior parte delle Uova imperiali realizzate dopo la domenica di sangue del 1905: quando la famiglia imperiale scelse la sicurezza di Carskoe Selo invece del Palazzo d'Inverno che era divenuto troppo pericoloso.[3]
Non si sa come l'Uovo del XV anniversario sia arrivata in Occidente, probabilmente è stato venduto da un alto funzionario russo ad un amico negli Stati Uniti, o potrebbe essere stato acquistato dalle Hammer Galleries di un funzionario del commercio sovietico.[1]
Nel 1966 fu venduto da A la Vieille Russie alla Forbes Magqazine Collection, di New York, che poiché comprendeva anche l'Uovo dell'alloro, pure del 1911, è stata l'unica collezione al mondo ad avere due Uova di Pasqua imperiali dello stesso anno; fu l'uovo preferito di Malcolm Forbes.[1]
Il 4 febbraio 2004 la casa d'aste Sotheby's ha annunciato che, senza passare per una pubblica asta, la Forbes Magazine Collection era stata acquistata da Viktor Vekselberg per quasi 100 milioni di dollari, in questo modo più di 180 opere d'arte Fabergé, incluso l'Uovo del XV anniversario e altre otto delle rare uova imperiali, dopo circa ottant'anni sono tornate nel loro paese d'origine[4] dove dal novembre 2013 sono esposte al Museo Fabergé di San Pietroburgo.
Descrizione
ll guscio dell'uovo è diviso in diciotto pannelli, delimitati da fasci di foglie di smalto verde avvolti alle intersezioni con nastri incastonati di diamanti, sedici dei pannelli contengono altrettante opere del miniaturista di corte Vasilij Zuyev.
Sette di tali miniature sono i ritratti, entro cornici ovali incastonate di diamanti, dei membri della famiglia imperiale: lo zar Nicola II, l’imperatrice Aleksandra, lo zarevič Aleksej e le granduchesse Ol'ga, Tat'jana, Marija e Anastasija.
Le squisite miniature di Zuyev mostrano tutta la famiglia: i genitori apparentemente felici, le quattro bellissime figlie e il giovanissimo figlio; pochi erano a conoscenza dell'intensa sofferenza causata ai genitori dall'emofilia dell'erede al trono, la malattia che avrebbe portato Rasputin sulla scena con tragiche conseguenze per la famiglia imperiale.
Le altre nove miniature rappresentano momenti storici del regno di Nicola II:
- Il momento della sacra incoronazione
- La processione cerimoniale alla Cattedrale della Dormizione
Le due scene dai festeggiamenti per l'incoronazione del 1896, la processione alla Cattedrale di Uspensky e l'incoronazione dello zar, mostrano momenti di gloria per la coppia imperiale. Eppure il giovane zarevič Nicola era impreparato alla morte improvvisa dell'adorato padre . Quest'uomo timido e intensamente riservato, più felice nel cerchio ristretto della sua famiglia, fu spinto controvoglia alla ribalta. Inizialmente era terrorizzato dai suoi tre autoritari tre zii e detestava i frustranti doveri che assorbivano il suo tempo. Le cerimonie dell'incoronazione sono state seguite il giorno dopo dai tragici eventi del Prato di Khodynka, con oltre 1.000 morti schiacciati, a causa della incompetenza del governatore generale di Mosca e zio dello Zar, il Granduca Sergei. Questo è stato generalmente interpretato come un cattivo presagio per il regno di Nicola.
- The Ceremonial Reception of the Members of the Prima Duma nel Palazzo d'Inverno
- Huis ten Bosch a L'Aia – the site of the first Peace Conference
- The Transfer of the Relics of St. Serafino di Sarov
- Lo svelamento del Monumento a Pietro il Grande a Riga
- L'inaugurazione a Poltava del monumento commemorativo del duecentesimo anniversario della battaglia di Poltava
Il 1909 ha segnato il bicentenario della battaglia di Poltava del 27 giugno 1709, quando Pietro il Grande, con un esercito di 42.000 uomini e settantadue cannoni sconfisse re Carlo XII di Svezia con i suoi 27.000 soldati e solo quattro cannoni, Così finì la Grande guerra del Nord, definendo la posizione della Russia in Europa e dando alla Russia il controllo sugli stati baltici. Per l'occasione una grande croce di pietra è stata eretta sopra la cosiddetta Tomba svedese, un tumulo alto sessantacinque piedi, dove sono stati sepolti i 1.345 soldati russi morti nella battaglia. Una grande celebrazione si è tenuta a Poltava nel 1909 per commemorare l'evento.
- Museo Russo di Sua Maestà Imperiale Alessandro III
- The Opening of the Ponte Alessandro III a Parigi at which His Imperial Majesty was to have been present
Sotto le miniature di Nicola e Aleksandra, altri due ovali con cornici incastonate di diamanti racchiudono i millesimi 1894, l'anno del matrimonio di Nicola e Aleksandra e 1911, il quindicesimo anniversario dell'incoronazione, sotto ogni data un nastro reca la scritta Fabergé in cirillico. Sulla parte superiore dell'uovo il monogramma imperiale di Aleksandra Fëdorovna è visibile sotto un diamante tagliato come una lastra sottile, incorniciato di diamanti, all'estremità inferiore è montato un diamante pure incorniciato di diamanti, le aree attorno agli ovali dei ritratti in miniatura e le parti superiore e inferiore dell'uovo sono coperte di smalto traslucido color perla su fondo guilloché.
L'interno dell'uovo è marchiato con le iniziali del mastro orafo e con il punzone di saggio di San Pietroburgo 1908-1917, 72 standard per l'oro a 18 carati.
Con la scatola originale a forma di uovo, coperta di velluto, la fodera del coperchio reca stampata in caratteri cirillici neri: Fabergé / St. Pietroburgo / Mosca / Londra sotto l'aquila imperiale.
Anche con supporto a tre piedi d'oro, non marcato.
Sorpresa
Ispirazione
Note
Bibliografia
- (EN) Toby Faber, Fabergé's Eggs: The Extraordinary Story of the Masterpieces That Outlived an Empire, New York, Random House, 2008, ISBN 9781588367075.
- (EN) Christopher Forbes, Johann Georg Prinz von Hohenzollern, Fabergé, the imperial eggs, Prestel, 1990, ISBN 9780937108093.
- (EN) Will Lowes e Christel Ludewig McCanless, Fabergé Eggs: A Retrospective Encyclopedia, Scarecrow Press, 2001.
- (EN) Abraham Kenneth Snowman, Carl Faberge: Goldsmith to the Imperial Court of Russia, Gramercy, 1988, ISBN 0-517-40502-4.
- (EN) Nikkhah Roya, Worth hunting for, the ultimate Easter eggs, The Telegraph, 16 marzo 2008. URL consultato il 26 febbraio 2016.
- (EN) Rita Reif, For the Fabulous Eggs, The Magic Only Grows, in The New York Times, 30 marzo 1997. URL consultato il 2 marzo 2012.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) 1911 15th Anniversary Egg, su Mieks Fabergé Eggs, 13 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2015).
- (EN) 1911 The Fifteenth Anniversary Egg, in Fabergé Treasures of Imperial Russia, 2005 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2013).
- (EN) Pavel Romanov, Buying Putin's Indulgences, in Energy Tribune, 12 novembre 2007. URL consultato il 6 giugno 2014 (archiviato il 6 giugno 2014).
- (EN) Imperial Winter Egg, su Fabergé Imperial Easter Eggs - Index, Matt & Andrej Koymasky, 15 ottobre 2003. URL consultato il 29 febbraio 2016.
- (EN) Juan F. Déniz, Fabergé and Roullet et Decamps Walking Peacocks: More Than Just a Coincidence?, su Fabergé Research Site. URL consultato il 15 febbraio 2016.
- (EN) Russia, Old and New - Siberian jade objects, su Friends Of Jade. URL consultato il 6 marzo 2015.
Terzo uovo imperiale | |
---|---|
Anno | 1887 |
Primo proprietario | Marija Fëdorovna Romanova |
Attuale proprietario | |
Istituzione o individuo | Collezione privata |
Acquisizione | 2014 |
Fabbricazione | |
Mastro orafo | August Holmström |
Caratteristiche | |
Materiali | oro, zaffiri, diamanti. |
Altezza | 8,2 cm |
Sorpresa | |
Materiali | oro, diamanti |
Il Terzo uovo imperiale è una delle uova imperiali Fabergé: un uovo di Pasqua gioiello che il penultimo Zar di Russia, Alessandro III, donò a sua moglie, la Zarina Marija Fëdorovna Romanova nel 1887.
Fu fabbricato a San Pietroburgo, nel laboratorio di August Holmström, per conto del gioielliere russo Peter Carl Fabergé della Fabergè.
Era uno delle Uova imperiali Fabergé andate perdute, ma nel 2012 è stato ritrovato.[1]
Proprietari
Finding the egg
Nei documenti del Gabinetto imperiale russo l'uovo di Pasqua del 1887 è stato descritto come:
"Uovo di Pasqua con orologio, decorato con diamanti, zaffiri e diamanti taglio rosetta - 2160 r"
"Uovo d'oro con orologio con pulsante diamante su piedistallo d'oro con tre zaffiri e diamanti taglio rosetta"
"Uovo d'oro con orologio su supporto di diamante (?) su piedistallo d'oro con tre zaffiri e diamanti taglio rosetta"
Un uovo identico a quello ritrovato nel 2012 è stato fotografato, con altri tesori appartenenti all'imperatrice vedova Marija Fëdorovna, alla mostra del marzo 1902 nella Von Dervis Mansion, sul Lungoneva Angliskaja a San Pietroburgo; la mostra era intitolata "Manufatti Fabergé, antiche miniature e tabacchiere"[2], il che suggerisce che gli oggetti diversi da miniature o tabacchiere provenivano da Fabergé[3]. Di questa mostra è giunta fino a noi la fotografia di una vetrina piramidale ove, insieme ad undici uova Fabergé appartenenti a Marija Fëdorovna, è visibile l'uovo identificato nel 2011 come Terzo uovo imperiale[4].
Le descrizioni del Gabinetto imperiale russo combacia con quella presente in un elenco del 1922 di oggetti confiscati di un uovo con zaffiri, un pulsante di diamante e un piedistallo d'oro[5]. Nell'inventario del 1922 non si specifica che questo uovo è di Fabergé, ma tale descrizione è la più coerente con quella dell'uovo Fabergé nel precedente registro del Gabinetto Imperiale Russo[6]. La mancata identificazione dell'uovo come Fabergé tra il 1917 e il 1922 durante la confisca e il trasferimento, rappresenta probabilmente la causa iniziale del suo smarrimento.
Da quando si è cominciato a studiare seriamente Fabergé fino al 2008, l'Uovo del serpente blu è stato identificato come uovo imperiale del del 1887, nonostante il fatto che manca di zaffiri, che lo stile elaborato è più coerente con le uova di Fabergé successive e che il prezzo pagato nel 1887 di 2.160 rubli sembra troppo basso[7]. Therefore, a theory of a lost Third Imperial Egg was not put forth until October 2008 when Annemiek Wintraecken postulated that the Uovo del serpente blu was in fact the supposedly missing 1895 egg, leaving the 1887 egg unaccounted for.
On 6 July 2011, two Fabergé experts in America, Vincent and Anna Palmade[8] discovered an image of an egg identical to the one in the 1902 Von Dervais exhibition photograph in an old catalog for a March 1964 auction at Parke-Bernet (now Sotheby's)[9]. The "newly discovered image of the egg ... prompted a frantic search by Sotheby's to trace its whereabouts" and presumably led to the article by Roya Nikkhah titled Is this £20 million nest-egg on your mantelpiece? published on 13 August 2011 in The Telegraph.
The 2011 Telegraph article included an interview with Kieran McCarthy, "a Fabergé expert from the Mayfair jeweller Wartski" and McCarthy stated "whoever has this piece will have no idea of its provenance and significance – nor will they know they are sitting on a royal relic which could be worth £20 million." McCarthy hypothesized that there "is every chance this egg is somewhere in this country, because even though it was not sold as Fabergé in the 1964 auction, a lot of Fabergé collectors and buyers of “Fabergé-style” works of art were English collectors at the time." While the hypothesis of current English ownership proved invalid, the search efforts and commentary in the United Kingdom led to the publication of the Telegraph article which included the black and white photograph from the 1964 catalog and repeated much of the description, including that the egg contained "a gold watch by the Swiss watch maker Vacheron & Constantin." The article was archived online and thereafter available to the global (English-reading) audience and searchable on Google.
"One night in 2012" a scrap dealer in America went online to research the gold egg which had "languished in his kitchen for years." He had purchased the egg about a decade before for $13,302 "based on its weight and estimated value of the diamonds and sapphires featured in the decoration" intending "to sell it on to a buyer who would melt it down" but "prospective buyers thought he had over-estimated the price and turned him down"[1]. The scrap dealer "Googled 'egg' and 'Vacheron Constantin', a name etched on the timepiece inside"[1] and the result was the 2011 Telegraph article. He "recognised his egg in the picture"[1].
The scrap dealer contacted Kieran McCarthy and flew to London to get an opinion from Wartski. McCarthy reported the scrap dealer "hadn't slept for days" and "brought pictures of the egg and I knew instantaneously that was it. I was flabbergasted – it was like being Indiana Jones and finding the Lost Ark"[1]. McCarthy subsequently flew to the US to verify the discovery and described the find ___location as "a very modest home in the Mid West, next to a highway and a Dunkin’ Donuts. There was the egg, next to some cupcakes on the kitchen counter"[1]. A picture of the egg in situ on the kitchen counter next to a cupcake was subsequently included in the follow-up Telegraph article in March 2014 and was in circulation in various articles on the Internet.
McCarthy confirmed to the scrap dealer that he had an Imperial Fabergé Easter Egg and the dealer "etched Mr. McCarthy's name and the date into the wooden bar stool on which Mr. McCarthy sat to examine the egg" [1]. McCarthy noted that the scrap dealer "invested some money in this piece and hung on to it because he was too stubborn to sell it for a loss" and "I have been around the most marvellous discoveries in the art world, but I don’t think I’ve ever seen one quite like this – finding this extraordinary treasure in the middle of nowhere"[1].
Wartski bought the egg on behalf of a Fabergé collector who allowed the firm to exhibit the piece, for the first time in 112 years, in April 2014. As evidence of its journey, the egg "has several scratches on it where the metal was tested for its gold content by prospective buyers ... the new buyer thought they enhanced the piece because they are part of its history"[1].
Provenance
Custody dates | Custodian | Description at time of custody | Method of transfer |
---|---|---|---|
1886 to 1887 | Workshop of August Holmström, chief jeweller at House of Fabergé | Sale by maker (2160 roubles) | |
April 1887 to September 1917 | Russian Imperial Cabinet, Empress Maria Feodorovna (later Dowager Empress), Anichkov Palace | "1887 -Easter Egg with clock, decorated with diamonds, sapphires and rose cut diamonds 2160 r(oubles)" (Account books of N. Petrov (Assistant Manager to the Imperial Cabinet)) | Confiscation |
September 1917 to 17 February-24 March 1922 | Moscow Kremlin Armoury | "Art. 1548. 'A lady's gold watch, opened and set into a gold egg with one diamond. The latter on a gold tripod pedestal with three sapphires.' Number 1644" (reported Kremlin archive documentation) | Transfer |
17 February-24 March 1922 to Unknown | Special plenipotentiary of the Council of People's Commissars, Ivan Gavrilovich Chinariov | "One gold egg with watch, diamond push-piece and pedestal with 3 sapphires and rose cut diamonds" (description of Article 68/1548 in the records of the transfer to the Special plenipotentiary) | Unknown |
Unknown | |||
Unknown to 7 March 1964 | "Clark" | "Gold Watch in egg- form case on wrought three- tone gold stand set with jewels, fourteen Karat gold watch in reeded egg shaped case with seventy-five point old mine clasp by Vacheron Constantin; on eighteen karat three-tone gold stand exquisitely wrought with an annulus, bordered with wave scrollings and pairs of corbel like legs cisele with a capping of roses, pendants of tint leaves depending to animalistic feet with ring stretcher: the annulus bears three medallions of cabochon sapphires surmounted by tiny bowknotted ribbons set with minute diamonds, which support very finely cisele three-tone gold swags of roses and leaves which continue downward and over the pairs of legs. Height 31/4 inches" (Parke Bernet Catalogue, 1964). | Sale by auction, Parke Bernet, New York ($2,450 USD) |
Unknown | |||
Unknown - About 2003 | A dealer in the American Midwest | Estimated $15,000 in gold and gem content | Sale at a "bric-a-brac market in the American Midwest" (for $13,302 USD) |
About 2003 - 2012 | A scrap dealer in the American Midwest | "The Lost Third Imperial Easter Egg by Carl Fabergé. Given by Alexander III Emperor and Autocrat of all the Russias to Empress Marie Feodorovna for Easter 1887. The jewelled and ridged yellow gold Egg stands on its original tripod pedestal, which has chased lion paw feet and is encircled by coloured gold garlands suspended from cabochon blue sapphires topped with rose diamond set bows. It contains a surprise of a lady’s watch by Vacheron Constantin, with a white enamel dial and openwork diamond set gold hands. The watch has been taken from its case to be mounted in the Egg and is hinged, allowing it to stand upright. Made in the workshop of Fabergé’s Chief-Jeweller: August Holmström, St. Petersburg, 1886-1887. Height 8.2 cm" (Wartski website, 2014). | Sale to a private collector via Wartski (for an undisclosed amount) |
2012- | Private Collection |
Exhibitions
- March 1902, Von Dervais Mansion Exhibition, St. Petersburg
- 14-17 April 2014, exhibited at Wartski, 14 Grafton Street, London
Descrizione
Sorpresa
Orologio da donna Vacheron Constantin con quadrante in smalto bianco e lancette in oro traforato incastonate di diamanti.
Contesto storico
Uovo della perla
L'Uovo della perla è spesso incluso nelle descrizioni dell'Uovo nécessaire a causa della confusione nei documenti d'archivio incompleti.
L'Uovo della perla è stato consegnato ad Alessandro III il 16 marzo 1889 ma non vi è alcuna indicazione che fosse un regalo di Pasqua per sua moglie. É possibile che, a causa di qualche problema con l'Uovo della perla, fu fabbricato l'Uovo nécessaire come dono pasquale per il 1889; questa ipotesi è confermata dal fatto che queste due uova costarono molto meno di quelle fatte prima e dopo il 1889.[10]
Per qualche tempo si è creduto che l'Uovo della Resurrezione fosse l'Uovo della perla a causa delle conclusioni tratte da Marina Lopato nell'articolo su Apollo del gennaio 1984.[10] Tuttavia, un esame più attento dimostra che le due uova non possono essere lo stesso in quanto l'Uovo della Resurrezione non si apre, e non c'è posto per l'anello con perla descritto nella fattura Fabergé.
Note
Bibliografia
- (EN) Roya Nikkah, Is this £20 million nest-egg on your mantelpiece?, in The Telegraph, Telegraph Media Group Limited, 13 agosto 2011. URL consultato il 5 aprile 2014.
- (EN) Anita Singh, The £20m Fabergé egg that was almost sold for scrap, in The Telegraph, Telegraph Media Group Limited, 18 marzo 2014. URL consultato il 5 aprile 2014.
- (EN) Lynette G. Proler, Valentin V. Skurlov e Tatʹi︠a︡na F. Faberzhe, The Fabergé imperial Easter eggs, Christie's, 1997, ISBN 978-0-903432-48-1.
- (EN) Toby Faber, Fabergé's Eggs: The Extraordinary Story of the Masterpieces That Outlived an Empire, New York, Random House, 2008, ISBN 978-1-4000-6550-9.
- (EN) Christopher Forbes e Johann Georg Prinz von Hohenzollern, Fabergé, the imperial eggs, Prestel, 1990, AISN B000YA9GOM.
- (EN) Will Lowes e Christel Ludewig McCanless, Fabergé Eggs: A Retrospective Encyclopedia, Scarecrow Press, 2001, ISBN 978-0-8108-3946-5.
- (EN) Abraham Kenneth Snowman, Carl Faberge: Goldsmith to the Imperial Court of Russia, Gramercy, 1988, ISBN 0-517-40502-4.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) 1887 Third Imperial Egg, su Mieks Fabergé Eggs, 7 aprile 2014, Mieks. URL consultato il 19 aprile 2014.
- (EN) The Lost Third Imperial Easter Egg by Carl Fabergé, su wartski.com, Wartski, 2014, Wartski. URL consultato il 25 aprile 2014.
- 6. L'UOVO SUL COCCHIO CON CHERUBINO, su La collezione, Mondo Fabergè, Mondo Fabergè. URL consultato il 15 marzo 2014.
- (EN) Fabergé from the Matilda Geddings Gray Foundation Collection, su metmuseum.org, The Metropolitan Museum of Art, Metropolitan Museum. URL consultato il 20 settembre 2012.
- (EN) Imperial Danish Palaces Egg, su Fabergé Imperial Easter Eggs - Index, Mat & Andrej Koymasky, 13 luglio 2005, Koymasky. URL consultato il 26 febbraio 2013.
- (EN) Monica Clare McLaughlin, Fabergé Travels to Tennessee, in JCK Magazine, Reed Exhibitions, aprile 2007. URL consultato il 17 agosto 2011.
- (EN) The Matilda Geddings Gray collection of Fabergé, su cheekwood.org, Cheekwood's Museum of Art, Cheekwood. URL consultato il 10 marzo 2013.
Collegamenti esterni
- (EN) Rita Reif, For the Fabulous Eggs, The Magic Only Grows, in The New York Times, 30 marzo 1997. URL consultato il 2 marzo 2012.
- (EN) 1899 The Resurrection Egg, su Fabergé Treasures of Imperial Russia, Treasures. URL consultato il 30 giugno 2012.
- (EN) Mosaic Egg, su The Royal Collection, Royal. URL consultato il 26 maggio 2012.
- (EN) Lilies of the Valley Egg, su ZOOM Fabergé Imperial Eggs, Alexander Palace Time Machine, Alexander Palace. URL consultato il 19/02/20121.
- (EN) Imperial Rock Crystal Easter Egg, su Collections - Fabergé, Virginia Museum of Fine Arts, VMoFA.
- (EN) The Missing Néccessaire Egg, su Fabergé Research Site, Fabergé Research Site. URL consultato il 2 gennaio 2012.
- (EN) Liana Paredes, Anne e Arend Odom, Twelve Monogram Egg, su A Taste for Splendor: Russian Imperial and European Treasures from the Hillwood Museum, Hillwood Estate, Museum & Gardens, 1998, Hillwood. URL consultato il 27 dicembre 2011.
- (EN) The Alexander III Equestrian Egg, 1910, su WWW Faberge Tour, State Museums of the Moscow Kremlin, Moscow Kremlin. URL consultato il 2 settembre 2011.
- +
- +
- [1]
- (EN) Fabergé Eggs: Fragile Remembrances, su pbs.org, PBS.org, PBS. URL consultato il 16 settembre 2011.
- (EN) Gatchina Palace Egg, su art.thewalters.org, The Walters Art Museum, Walters Art Museum. URL consultato il 29 agosto 2011.
- (EN) Current Whereabouts of the Fifty Imperial Faberge Eggs, su Faberge Eggs, PBS, 14 dicembre 2009.
- (EN) The Standart Egg (1909), su The Russian Imperial Yacht Standart, Standart. URL consultato il 23 luglio 2011.
- (EN) Alan Farnham, Egg Hunting, Pro Division, in Forbes, 04 dicembre 2004.
- (EN) Roy Proctor, Fabulous Fabergé - Pratt art collection glitters at Virginia Museum of Fine Arts, in Stafford County Sun, 06 luglio 2011.
- (EN) Monica Clare McLaughlin, Fabergé Travels to Tennessee, in JCK Magazine, Reed Exhibitions, aprile 2007. URL consultato il 17 agosto 2011.
- (EN) Imperial Red Cross Easter Egg, su Fabergé Imperial Easter Eggs, Cleveland Museum of Art. URL consultato il 12 febbraio 2012.
- (EN) David Park Curry, Faberge, Virginia Museum of Fine Arts, 1995.
Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Franco aq/sandbox3
Pubblicazioni
L'organo ufficiale dell'organizzazione The American Legion Weekly ha iniziato la pubblicazione il 4 luglio 1919 con cadenza settimanale. Nel 1926 è divenuta mensile ed è stata ribattezzata The American Legion Monthly. Nel 1936 il nome nuovamente è cambiato in American Legion Magazine.[1]
Note
- ^ (EN) American Legion Magazine, su The American Legion Digital Archive. URL consultato il 26 settembre 2015.
Il Rosenhöhe è un giardino di rose creato a Darmstadt nel 1810 dalla granduchessa Guglielmina d'Assia, principessa di Baden e progettato dall'architetto di giardini svizzero Zeyher. Nel 1894, il granduca Ernesto Luigi, fratello di Aleksandra Fëdorovna Romanova, fece ridisegnare il giardino, aggiungendo il Rosendom e vi costruì il Palais Rosenhöhe, distrutto nel 1944. Il Rosenhöhe rimane tutt'oggi uno dei più bei giardini di rose in Germania.[1]
Qualità della vita
Progetto:Geografia/Antropica/Comuni/Descrizione
Anno | Qualità della Vita (Sole 24 Ore) | Qualità della Vita (Italia Oggi) | Rapporto Ecosistema Urbano (Legambiente) |
---|---|---|---|
2004 | 60° (- 13) | 75° (- XX) | 78° (- XX) |
2005 | 76° (- 16) | 89° (- 14) | 57° (+ 21) |
2006 | 62° (+ 14) | 74° (+ 15) | 93° (- 36) |
Bandierina
{{{1}}}⁄{{{2}}}
Cavuccio è una frazione del Comune di Teramo, è sita in posizione panoramica, su un colle a circa 7 km. dal capoluogo.
La maggior parte degli abitanti risede nelle contrade Malle, Taverna, Collepiano e Piano Piccolo.
Nella zona si sono trovati resti di un acquedotto romano.
Tabella clima
- Classificazione climatica: zona E, 2289 GR/G
- Diffusività atmosferica: alta, Ibimet CNR 2002
anno 2007 | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Anno |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Temperatura max. media (°C) | 14 | 14 | 15 | 20 | 24 | 28 | 32 | 30 | 24 | 17 | 13 | 21,2 | |
Temperatura min. media (°C) | 5 | 6 | 7 | 10 | 14 | 17 | 21 | 19 | 14 | 11 | 6 | 11,9 | |
Piogge (mm) | 14 | 26 | 67 | 25 | 92 | 62 | 0 | 30 | 30 | 30 | 157 | 551 | |
Venti (dir.-nodi) | SW 4.6 | SW 4.3 | SW 5.0 | NE 4.5 | WNW 5.2 | NE 5.2 | NE 6.7 | NE 5.2 | SW 5.5 | W 2.9 | W 3.6 | -- |
- ^ [Treasures Treasures] .