Lingua Neo
Il Neo è una lingua ausiliaria internazionale, creata dal diplomatico belga Arturo Alfandari nel 1937 e perfezionata nel 1961.
| Neo | |
|---|---|
| Creato da | Arturo Alfandari nel 1937 |
| Parlanti | |
| Totale | 86 membri del gruppo web Amici del Neo, ed alcuni altri sostenitori sparsi. |
| Altre informazioni | |
| Tipo | Lingue flessive, SVO |
| Tassonomia | |
| Filogenesi | Lingue artificiali Lingue ausiliarie internazionali Lingue "a posteriori" Neo |
| Statuto ufficiale | |
| Regolato da | Akademio de Neo (non più esistente) |
| Codici di classificazione | |
| ISO 639-2 | art (Lingua artificiale)
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| ISO 639-3 | neu (EN)
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| Linguist List | neu (EN) e 00s (EN)
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| Glottolog | neoa1234 (EN)
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Storia
L'autore (8 giugno 1888 - 1 maggio 1969), nato in Italia e di religione ebraica, partecipò alla prima guerra mondiale come crittologo. Dopo la guerra si stabilì in Belgio dove lavorò prima come esportatore, poi come diplomatico per lo stato belga. Senza contare il Neo, parlava sette lingue.
La lingua Neo si colloca nella tradizione delle lingue ausiliarie internazionali come il Volapük, l'Esperanto, l'Ido, l'Occidental e l'Interlingua della IALA; con lo stesso scopo di creare una seconda lingua per tutti, semplice, neutrale e di facile apprendimento.
Il primo abbozzo fu pubblicato nel 1937; ma l'autore rilanciò il proprio progetto, perfezionato, soltanto dal 1961, sicuramente dopo decenni di studi, in quanto nel 1961 Alfandari aveva 73 anni e pubblicò in pochi anni una quantità considerevole di opere, evidentemente in gran parte scritte in precedenza. Esse comprendevano una grammatica breve, una grammatica completa, un corso in 44 lezioni, traduzioni di opere letterarie sia di prosa che di poesia, letteratura originale in Neo, testi scientifici e tecnici, frasari idiomatici, dizionari dettagliati a doppia sezione dal francese e dall'inglese. Il totale delle pubblicazioni ammonta a 1.304 pagine, e i dizionari comprendono circa 75.000 parole. A quel tempo una simile mole di dettagli non aveva precedenti tra le lingue artificiali.
La lettura dei numerosi scritti dell'autore lo qualifica come valido letterato; purtroppo accessibile soltanto agli appassionati e agli specialisti nel campo dell'interlinguistica, data la modesta diffusione dell'idioma nel quale sono stati eseguiti.
Il Neo sucitò l'interesse della cerchia della International Language Review, un periodico pubblicato da alcuni promotori delle lingue ausiliarie, i cui editori fondarono con Alfandari, il 28 novembre 1961, l'associazione internazionale "Amikos de Neo" (Gli amici del Neo)[1], che pubblicava anche un proprio bollettino intitolato (Neo-bulten). Il 22 maggio 1968 questo gruppo venne sciolto e sostituito da una nuova meglio strutturata organizzazione, la "Akademio de Neo" (Accademia del Neo)[2], sotto la direzione di Marie-Jeanne Mottoulle, moglie del filologo belga Fernand Desonay. Durante gli anni '60 il Neo fu visto come un serio concorrente delle lingue ausiliarie già conosciute e praticate come l'Esperanto e l'Interlingua; ma dopo la morte dell'autore esso venne in gran parte dimenticato[3].
La grammatica del Neo mostra un'influenza soprattutto dell'Ido e dell'Esperanto; ma alcune caratteristiche come i plurali in -s e i pronomi più vicini alle lingue naturali lo avvicinano alle lingue ausiliarie di tipo naturalistico come l'Interlingua e l'Occidental.
La formazione dei vocaboli e la preferenza per parole corte, spesso monosillabiche, mostra una certa influenza del Volapük (es. Olanda = Nedo, lingua olandese = nedal); ma a differenza di quest'ultimo, nel quale le radici delle parole vengono spesso modificate e abbreviate fino a diventare irriconoscibili, le radici dei vocaboli del Neo restano riconoscibili nella loro origine neolatina.
Il Neo è anche notevole per la sua concisione, che le dona una certa rapidità di espressione; e per la semplicità dell sua grammatica, la cui descrizione schematica occupa non più di due pagine.
Elementi di grammatica
Alfabeto
Il Neo adopera le 26 lettere dell'alfabeto latino, ovvero 5 vocali e 21 consonanti. Per nominare le consonanti viene aggiunta la finale -e:
a, be, ce, de, e, fe, ge, he, i, je, ke, le, me, ne, o, pe, qe, re, se, te, u, ve, we, xe, ye, ze.
Pronuncia
L'articolo è invariabile:
- lo (il, lo, la, i, gli, le): lo frato, lo soro, lo arbro (= l'arbro)
- un (un, uno, una): un arbro
Gli aggettivi terminano in -a e sono invariabili:
- un bona soro, un bona frato; lo bona fratos (non si aggiunge la -s né a lo né a bona.
Gli avverbi terminano in -e e sono invariabili:
- bon- bone
- I sostantivi al singolare terminano in -o, che può venire omessa. I sostantivi al plurale terminano in -os.
- arb(o), frat(o), sor(o); arbros
I pronomi (soggetto, oggetto, possessivi)
Tratti notevoli
1) È caratteristico l'uso dei verbi monosillabi. Si vedano i seguenti esempi, con gli equivalenti bisillabi:
- i - avi = avere, come verbo ausiliare del perfetto.
- bi - bevi = bere
- fi - fari = fare
- pli - plazi = piacere
- si - esi = essere
- var - volar = volere
- vi - voli = volare
Le due forme hanno lo stesso significato. La desinenza del tempo presente è -ar. Si può dunque dire, senza differenza di significato:
mi var bi, mi var bevi, mi volar bi, mi volar bevi = voglio bere
2) Il Neo preferisce parole corte, rispetto alla maggior parte delle lingue sia artificiali che naturali:
- sufa = sufficiente
- depart = dipartimento
- damel = sigorina
- eqivala = equivalente
- iv = aeroplano
- ip = cavallo
- derki = dirigere
- oxi = arrivare
- kofi = acquistare
- admen = amministrazione
- duf = difficoltà
Esempio di frase breve: <ref> Var vu it li ik us kras? = Vuoi lasciarlo qui fino a domani?
3) L'elisione della -o dà ai molti già corti sostantivi l'idea del Volapük:
- fem = donna
- sor = sorella
- dom = casa
- id = giorno
- nox = notte
- ser = sera
- vek = settimana
- mes = mese
Piccolo vocabolario
- baliverno = sciocchezza
- ceso = cessazione
- buta = colorato
- zip = cremagliera, cerniera
- ofa = comune
- kruzopunt = punto croce
- legifer = legislatore
- marabla= da vedere, mirabile
- mun = cartuccia, munizione
- nesa = bisognosa
- ocidi = uccidere
- pegprester = prestatore su pegno
- plupaseo = piuccheperfetto
- qarpeda = quadrupede
- sonyado = sogno
- skomuniki = scomunicare
- vaxen = vaccino
- volven = carosello
- detalvendodepart = dipartimento di vendite al dettaglio
Breve frasario
- Guarda prima di saltare = Miru pri salti
- Buona notte, Sig.na Wilson = Bonnox, Damel Wilson
- Come si chiama questo in Neo? = Kom namar vu eto nee?
- Dove vai? = Qo tu?
- Non sono affari miei = Eto no ma eco.
Esempi di lingua Neo
Padre nostro
Na Patro ki sar in cel, siu ta nom santat.
Venu ta regno.
Siu fat ta vol, asben in cel, as on ter.
Na shakida pan ne diu oje.
E ne pardonu na debos, as nos pardonar na deberos.
E no ne induku in tentado, mo ne fridu da mal.
Altro breve esempio (senza traduzione, del resto relativamente intuibile per un italiano)
Shakun shar i sentat k'un amik gada sar as un id solya, spansanda bril totume; e plus nos par, les nos elgar, fi d'et mond un palaso o un prizo.
Canto notturno del viandante (In tedesco: Wanderers Nachtlied) di Johann Wolfgang von Goethe:
Noxkant del wander
On tot cimos sar
Ripozo,
In tot el lokos
Tu sentar
Apene un soplo;
Nel bosko l'ezetos tacar.
Duldu, sun tu
An ripozor.
Canto notturno del viandante
Lassù tutte le cime
sono silenziose.
In tutte le cime degli alberi
sentirai
solo la rugiada.
Gli uccelli nella foresta
hanno smesso di parlare.
Presto, terminato di camminare,
anche tu riposerai.
Wanderers Nachtlied
Über allen Gipfeln
Ist Ruh,
In allen Wipfeln
Spürest du
Kaum einen Hauch;
Die Vögelein schweigen im
Walde.
Warte nur, balde
Ruhest du auch.
Lo Tasko (di Douglas Blacklock)
Vortos sirvar asben informo
As tromplo e traplo.
Deo volvar lo kor del omos
Dal veg de sklavos
Al veg de Frido.
Lo brev simpla vortos de
Neo
Utin ne inspiru
L'uto justa
De Parlo e Skribo.
Le parole vengono usate sia per informare
Che per ingannare ed intrappolare.
Dio volta i cuori degli uomini
Dal sentiero della schiavitù
A quello della libertà.
Le brevi semplici parole del
Neo
Diventino un'ispirazione
Per il giusto uso
Della parola e dello scritto.
Soliloqo de Hamlet (Monologo di Amleto) (Senza traduzione, del resto facilmente reperibile)
Si o no si, em lo qestyon: sar it plu nobla Lo fleshos e l'atak subi d'un suert oltraga, O kontra un ocean de penos preni l'armos, Ze nili, z'endi? E dan?... Morti. Dan nun dormi, Plu nix. Pe un dormo dan se dici ke nun l'endo Del angosho del kor e del sennuma malos Ke na karno eredar. Eto sur vere un endo Vozenda pe enta kor: morti, ya, morti, dormi.
Dormi... Sonyi, ki spar? Ah, ik vo nos jukat! Den, nel dormo de mort, e van nos or qitat Na musha spol, ah, dan, ka sonyos por ne veni?
Dete nos ezitar, den ik venar lo dub Ki prolongi ne far senende na por viv.
Den ki suporti pur l'afronos de lo temp: Torto del opreser, spico del vir orgola, Afros de kontemnat amor, e de justis Lo farso, del burist lo rogo, lo pedados Ke sem dulda merit dal maldigna ricar?
Mentre kon lo puntel d'un kotilet so pur Di qitanso a soself? E ki vur nok ayani, Tan fardelos ol spal, sub lo pezo suveli D'un vivo dora e lada... es it no sur pe tim De somo do na mort, lo noskroprat rejon Unde ni revenir kelun, rovar na vol E suporti ne far lo malos ke nos ar Qam flugi ver los ke nos usnum no konar?
Ete konshenso far de tot nos nur kodardas, Lo natura kolor de na prima risolvo Sub l'ombro palijar de na vil penso, e dete Na volos divegar da sa koraga korso E perdar lo nam d'aktado.
(Shexpir) [(Shakespeare)]
Lo diplomata linguos
Latin sir, us l'endo del issepa seklo, l'oficala linguo de diplomatio. Latine so redaktir lo tratalos e l'akordos e so skambir lo komunikos inte governos. Lo last gran tratal ridaktat latine sir lo de Westfalio, in 1648; depdan kauzel preeminenta plas trenat pe Franso, latin pokpoke cedar plas a fransal; e fransal restar us l'enso d'et seklo - us 1918 - lo diplomata linguo, lo linguo de tot internasyona medos.
Ab 1918, lo diplomata linguos jar du: fransal e anglal. In et du linguos, sir menat lo negosados pol Versailles-Tratal e pol osa paxtratalos de 1919 e sir ridaktat et tratalos, amba linguos fande fid; dok no sen inkonvenos, lo du textos pande somyes determeni def interpretazos.
Do 1945, espanal, rusal e cinal sir an admitat as oficala linguos. Nos nun nel epok de tradukeros e interpretos.
(Gino Buti)
Ka sor l'avena diplomata linguo?
Sar nel internasyona riunos, konferensos e kongresos, dey num pluar idide, ke lo neso d'un monda adlinguo se far senti pluste.
Nilo samtempe plu groteska e plu afligifa qam lo spekto ofrat pel kongresistos munat kon udokaskos, ki tentar, sen sem riusi, kapi lo diskorsos pronuncat in def lingos. Diskorsos tradukat aste pe interpretos, dey lo melestas sar force, konforme l'itala dikton: tradukeros, trazeros.
Es so exijur dal parpreneros lo kono d'un komuna adlinguo, ke zi pur apreni kon infana izeso, so fur ilke un enorma ekonomio de temp, dengo... e de malkomprenos.
(Arturo Alfandari)
Opere dell'autore
- Méthode rapide de Neo, langue auxiliaire, edito in proprio, 1937
- Cours pratique de Neo, Bruxelles, Brepols, 1961
- Méthode rapide de Neo, Bruxelles, Brepols, 1965
- Rapid method of Neo, Bruxelles, Brepols, 1966
Note
Bibliografia
- Paolo Albani e Berlinghiero Buonarroti, Aga Magéra Difúra. Dizionario delle lingue immaginarie, Milano, Zanichelli, 1994
- Alessandro Bausani, Le lingue inventate, Roma, Ubaldini, 1974
- (DE) Detlev Blanke, Internationale Plansprachen. Eine Einführung, p. 81, 180f., 202, Tab. 1-2, Berlino, Akademie-Verlag, 1985
Collegamenti esterni
- (FR) A. Alfandari, Cours pratique de NEO, Bruxelles, Brepols, 1961 (DJVU 23,3 Mb)
- (FR) A. Alfandari, Méthode rapide de NEO, Bruxelles, Brepols, 1965 (DJVU 4,5 Mb)
- (EN) A. Alfandari, Rapid method of NEO, Bruxelles, Brepols, 1966 (DJVU 4,7Mb)
- (EN) Le prime 30 pagine di The Rapid Method of Neo
- (EN) Grammatica del Neo riassunta in due pagine
- (EN) Grammatica completa e collegamenti vari
- (EN) Gruppo Yahoo Amici del Neo
- (EO) Don Harlow, How to Build a Language: Neo, da: The Esperanto Book
- (NEO) Blog sul e in Neo
- (NEO) Amici del Neo
