Rossino
Rossino (Russì in dialetto locale) è una frazione del comune di Calolziocorte ubicata in zona collinare sopra la città. Possiede due chiese ed un museo facente parte del circuito nazionale dei musei della diocesi bergamasca, tuttavia emerge per rilevanza e popolarità il castello medioevale. La concentrazione degli edifici religiosi e politici su una minima parte del territorio è indizio della passata residenza del potere che controllava la zona sottostante di Calolziocorte e della Val San Martino, punto strategico per tutto il territorio nord-lombardo
Rossino frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | Calolziocorte |
Territorio | |
Coordinate | 45°48′N 9°26′E |
Altitudine | 480 m slm m s.l.m. |
Abitanti | circa 1 500 |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 23801 |
Prefisso | 0341 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | Rossinesi |
Patrono | San Lorenzo martire |
Giorno festivo | 10 agosto |
Cartografia | |
Monumenti e luoghi d'interesse
Il castello di Rossino è ritenuto da alcuni studiosi essere quello in cui Alessandro Manzoni ambientò la notte dell'Innominato. Altri invece hanno negli anni hanno avanzato un'ipotesi che sembra essere più plausibile. La strada che collega Calolziocorte alla frazione- per certo di antica data- sembra ricordare molto la via percorsa da Fra Cristoforo in direzione del castello di Don Rodrigo. Si tratta in ogni caso di un maniero di origine alto-medioevale che fu una delle fortezze della potente famiglia Benaglio, signori della Val San Martino. Il castello nel corso dei secoli ha perso gran parte del suo originale aspetto a sei torri (di cui ne sopravvivono solo due) ed oggi offre una parte per ricevimenti, matrimoni, pranzi pur mantenendo una zona come residenza privata
La chiesa di San Lorenzo Vecchio ha una struttura architettonica che mostra forme tipiche della prima metà del XII secolo benché le prime attestazioni riscontrabili nelle carte medievali risalgono agli inizi del secolo XIV. Edificio a navata unica rettangolare con abside trapezoidale, copertura lignea a vista e campanile con monofora in tufo, la vecchia chiesa di S. Lorenzo ha subito numerosi interventi nel corso delle varie epoche tra cui spiccano i due altari laterali. Pregevoli le decorazioni ad affresco interne, recentemente restaurate, che risalgono ai secoli XIV, XV, XVI e XVII: San Lorenzo, San Sebastiano e il Cristo Pantocratore presso il presbiterio; San Lorenzo alla graticola e una Crocifissione presso la parete sud.
Nel paese è presente la parte vecchia denominata Rossino Sotto ed è formata da case vecchie e un labirinto di vicoli.