Lucento
Lucento (Lusengh o Lusent in piemontese) è un quartiere della Circoscrizione 5 di Torino, situato nell'area periferica nord-ovest della città.
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Stato | ![]() |
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Città | File:Lucento stemma.jpg Torino |
Circoscrizione | Circoscrizione 5 |
Quartiere | Lucento |
Altri quartieri | Vallette, Madonna di Campagna, Barriera di Lanzo |
Codice postale | 10149/10151 |
I confini del quartiere sono :
- a sud il grande parco della Pellerina (o Parco Carrara), il più esteso della città, condiviso con il quartiere Parella-Campidoglio (Circoscrizione 4) e il cui limite è determinato dal percorso del fiume Dora Riparia (che passa a metà del parco)
- a nord, il quartiere è delimitato da Corso Grosseto
- ad est confina con corso Potenza e un tratto di Corso Grosseto (quartiere Madonna di Campagna)
- ad ovest confina con Via Cossa-Piazza Cirene-Via Sansovino (Borgata Frassati e quartiere Le Vallette).
Cenni storici
Il quartiere si presenta ancor oggi relativamente rurale, in quanto da sempre periferico rispetto alla città di Torino.
Sono documentati, nel territorio a occidente rispetto all'antico castrum, piccoli insediamenti di antichi romani della gens Avilia. Il primo toponimo Lucento invece, deriverebbe da un prediale del 1227, tal Guglielmo da Lucento[1]; tuttavia, ipotesi più leggendarie lo farebbero derivare invece dal nome dello "scintillìo" delle baionette utilizzate durante lo storico assedio del 1706, che proprio in questa zona ebbe uno dei suoi teatri, teoria, comunque, mai documentata.
Nel XIV secolo poi, si sviluppò qui un antico castello (di proprietà della famiglia Beccuti), dotato di torri di avvistamento e di un borgo sottostante, poi inglobato dall'insediamento delle tenute di caccia di Emanuele Filiberto di Savoia nel XVI secolo, quindi ceduto agli Este di Lanzo. Il castello di Lucento è oggi sede di aziende all'interno del comprensorio di Via Pianezza, 123, vicino alla Chiesa di S. Bernardo e S. Brigida, lungo le rive della Dora Riparia.
La suddetta chiesa, che risale al XV secolo per volere dell'allora feudatario Ribaldino Beccuti, fu annessa al vicino castello e successivamente ampliata, prima nel 1605, e poi nel 1654 da Amedeo di Castellamonte. Il castello passò poi ai Tana, assoggettati agli stessi Savoia.
Nel 1706, il quartiere fu teatro di battaglie tra le truppe francesi e quelle sabaude, queste ultime occupate a ritardare il noto assedio della città, bloccando i francesi da occidente : i combattimenti più duri si svolsero intorno al castello di Lucento ed all'area circostante, grazie alla posizione strategica del complesso[2].
Dopo l'assedio, il borgo si ricostituì con l'apertura della strada e della ferrovia verso Pianezza e verso Venaria Reale (1884 circa), con accessi viari provenienti dal podere della Cascina Bianchina (questa poi abbattuta per costruire le Ferriere FIAT-Vitali) di Parco Dora (Torino), creando nuovi agglomerati detti Tetti di Lucento e Borgata Ceronda, quest'ultima costruita sul canale omonimo (oggi inesistente) ai confini del quartiere Madonna di Campagna (Parco Dora). L'apertura di nuove attività industriali alla fine del XIX secolo, in particolare del settore tessile, come l'opificio Marino-Paracchi, il cotonificio Italiano e il cotonificio Mazzonis, diedero alla zona un rapido sviluppo demografico.
Tale sviluppo proseguì con il boom industriale del XX secolo, a cui seguirono nuove case, infrastrutture e servizi. Lucento ebbe un picco demografico di immigrazione interna verso gli anni cinquanta, avvenuta parimenti al vicino quartiere Le Vallette. Nel 1992 inoltre, fu costruita la parrocchia Frassati, che dà il nome all'omonima Borgata a sud di Piazza Cirene.
Il boom edilizio continuò fino agli novanta, dove però molte fabbriche chiusero, per cui il quartiere da industriale divenne residenziale. Ancora oggi è ben visibile, nel verde dell'ex castello, la vecchia ciminiera delle acciaierie, che svetta a 60 metri d'altezza come ricordo di un passato industriale. A sud inoltre, risiede l'ex-acciaieria Thyssenkrupp-Acciai Speciali Terni, dismessa dopo l'incidente del 6 dicembre 2007.
Villaggio Santa Caterina
Nel tentativo di far fronte all'imponente esodo nel secondo dopoguerra dei profughi provenienti dalla Istria, dalla Dalmazia e dalle città di Fiume e di Pola, il Comune di Torino, nel 1953, donò all'Istituto Case Popolari un ampio terreno tra le attuali Vie Parenzo, Via Pirano e Corso Cincinnato.
Nel 1954 iniziarono i lavori di costruzione, terminati nell'estate del 1955, con successivo trasferimento delle famiglie provenienti dalle provvisorie condizioni delle cosiddette "Casermette" delle zone Borgo San Paolo e Frazione Altessano di Venaria Reale.
Nel 1959 poi, vi fu un ampliamento del nucleo abitativo, col raggiungimento dell'attuale condizione di undici fabbricati.[3] L'isolamento dei primi anni fu successivamente assorbito dallo sviluppo edilizio negli anni sessanta rendendo così il primo Villaggio pienamente assorbito nel tessuto metropolitano; una targa posta dal Comune di Torino nel 2005 ricorda le vicende degli abitanti del primitivo nucleo residenziale.
Natura
Numerose sono le aree verdi del quartiere; la principale è costituita dal Parco Carrara, più comunemente chiamato Parco della Pellerina, primo parco in ordine di grandezza della città di Torino.
Altra area importante è il parco di via Calabria, adiacente a quello della Pellerina ed ad esso collegato da una pista ciclabile. I parchi sono attraversati dalla Dora Riparia e in loro prossimità è situato il castello di Lucento.
Vi sono inoltre i Giardini Felice Cavallotti e diverse piccole aree verdi sparse sul territorio.
Una pista ciclabile è stata costruita ed attrezzata lungo Corso Cincinnato ed unisce il Parco della Pellerina a Piazza Giuseppe Manno, congiungendosi successivamente ad altro percorso ciclabile che porta sino a Venaria Reale, passando per la frazione di Altessano.
Svago
Nella zona sono presenti diverse strutture sportive tra cui la piscina comunale di corso Lombardia, il campo della squadra di calcio del Lucento, sempre in corso Lombardia, e il centro polisportivo con campi da calcetto e tennis in via Val della Torre. Sul territorio è situata anche la biblioteca civica "Francesco Cognasso" in corso Cincinnato angolo corso Molise.
Sport
Una nota di merito in questo quartiere l'ha lo sport, è infatti proprio grazie ad esso che si deve parte della propria anima. Nell'area della Continassa infatti fu eretto il primo Stadio in occorrenza dei mondiali di calcio di Italia '90: lo Stadio delle Alpi. Nel 2011 lo stadio è stato ricostruito totalmente per dar vita allo Juventus Stadium, il primo stadio italiano totalmente di proprietà di un club calcistico, e definito un "superluogo" dai mass media per via della struttura commerciale che lo circonda, unica nel suo genere anch'essa. È un luogo aperto 7 giorni su 7 tutti i giorni dell'anno. Al suo interno inoltre si trova il J-Museum oltre ad un centro commerciale, negozi, ristoranti e servizi di ogni tipo. Nella suddetta area è in costruzione anche la nuova sede del Club Calcistico, lasciando dunque la sede di corso Galileo Ferraris nel quartiere Crocetta di Torino.
All'interno della zona est dello Juventus Stadium è stato costruito il Juventus Museum (o J-Museum),[4] uno dei musei calcistici più importanti del mondo. Realizzato dall'architetto Benedetto Camerana,[4] il museo dispone di diverse sale in cui sono esposti, tra gli altri, tutti i trofei vinti dal club e le maglie dei giocatori più rappresentativi della storia della società torinese, aree interattive e ricche di foto storiche.[5] Tra le tante sale, uno spazio del museo è dedicato alla memoria delle vittime della strage dell'Heysel, com'era stato promesso il 29 maggio 2010 dal presidente della Juventus Andrea Agnelli in occasione del 25º anniversario della strage.[6] Il J Museum è stato inaugurato il 16 maggio 2012,[7] ed è presieduto dal giornalista Paolo Garimberti.[8]
Lo Juventus Stadium e il J-Museum sono inclusi da giugno 2014 nel percorso di visita del bus turistico City Sightseeing, per mezzo della linea C, come già anticipò l'assessore competente: «Molto bello il Museo della Juventus - ha commentato ieri l'assessore Braccialarghe - e se la società ce lo consentirà potremo inserire lo stadio e anche il museo nel tragitto del pullman turistico Sightseeing, così come fanno in altre città europee».[9][10]
Presso l'Area 12, fra i suoi negozi e servizi, è stato istituito uno speciale spazio che è dedicato alla divulgazione culturale. Ospita installazioni dei musei torinesi, per incentivare il pubblico che fa shopping a scoprirli e a visitarli. Il primo museo proposto è l'Egizio, il più noto di Torino. Negli spazi offerti dall'Area 12 gli oggetti esposti sono raccontati da pannelli che descrivono le loro caratteristiche e la loro storia. È un discorso che viene inoltre sviluppato da didascalie e testi multilingue.[11]
Il 25 luglio 2014 la squadra di calcio dilettantistica del Lucento (militante nel campionato di Eccellenza) ha battuto in amichevole - presso il Center di Vinovo - la ben più quotata Juventus per 3-2.[12]
Cinema nel quartiere
Nei pressi del quartiere, è presente anche il primo stabilimento cinematografico italiano, i Lumiq Studios, proprietà pubblica posseduta da Comune di Torino, Regione Piemonte, Provincia di Torino, Politecnico di Torino ed Università di Torino, nell'area di Virtual Reality Multimedia Spa, ossia presso i vecchi Studi Fert, dove lavorarono personaggi illustri come Gustave Flaubert, Emilio Salgari. Essa produce cartoni animati CGI[13] e film in live action. Inoltre fornisce servizi tramite i propri teatri di posa e l'attività di post produzione e digital intermediate.[14][15]
Strade
Le vie commerciali di Lucento sono: via Pianezza, via Borsi, corso Toscana, via Foglizzo, la continuazione verso Venaria di via Foglizzo che dopo corso Toscana cambia nome in strada Altessano, corso Lombardia, via Luini e via Val della Torre.
Infrastrutture e trasporti
Il quartiere è servito dalle linee tranviarie 3 e 9 e da alcune autolinee della rete urbana gestita da GTT.
Tra il 1884 e il 1951 il quartiere fu servito dalle tranvie interurbane per Pianezza/Druento e per Venaria Reale.
Monumenti
- Chiesa di San Bernardo e Brigida: la prima cappella fu costruita nel '400, ad opera dei contadini che abitavano quello che ancora era solo un villaggio, ma fu solo nel 1610 che venne costruita la prima chiesa, poi ampliata nel 1654 da Amedeo di Castellamonte, quindi parzialmente distrutta dall'assedio francese del 1706. Fu ricostruita nel 1884 nelle dimensioni attuali
- Castello di Lucento: come già detto, la precedente struttura risale al IV secolo come proprietà Beccuti, ma fu poi Emanuele Filiberto di Savoia nel XVI secolo a volerlo come piccola sede di residenza di caccia, vicino alla Chiesa di S. Bernardo e S. Brigida, quindi utilizzato come filatoio di seta, poi sede dell'Istituto Bonafus e ancora dalla ex azienda Teksid, quindi riqualificato come attuale sede di aziende
- Stele e scultura commemorativa ai caduti del 1706: di fianco alla Chiesa, in via Foglizzo 4, una piccola stele in pietra commemora i caduti durante l'assedio del 1706, opera di Luigi Calderini nel bicentenario della commemorazione. Nel 2006 invece, per il terzo centenario dall'assedio, fu collocata anche una grande scultura in acciaio in via Foglizzo angolo via Pianezza, con la scritta "1706".
- Asilo Principessa Isabella: costruito nella metà dell'Ottocento, l'edificio ospitò dal 1879 fino al 1977 una scuola materna. Negli anni ottanta il fabbricato venne abbandonato e solo nella metà degli anni novanta venne restaurato ed infine riqualificato come centro culturale e congressi
- Castello Saffarone: situato in Corso Regina Margherita 497, segna gli estremi confini ovest di Torino. Prende il nome dall'antico proprietario del 1580, tal Marco Zaffarone, e comprende una grande tenuta con tre cascinali adiacenti. Viene ancor oggi utilizzato per grandi ricevimenti
Note
- ^ Circoscrizione 5 - Borgo Vittoria, Madonna di Campagna, Lucento, Vallette - MuseoTorino
- ^ http://www.torinotoday.it/cronaca/assedio-torino-1706-castello-lucento.html
- ^ http://www.museotorino.it/view/s/9e2b67ead76a45e7b2c6315e6658b714
- ^ a b Nasce J Museum, in juventus.com, 23 aprile 2012. URL consultato il 24 aprile 2012.
- ^ Marina Salvetti, Juve, allenamenti nel nuovo stadio, in tuttosport.com, 13 gennaio 2011. URL consultato il 13 gennaio 2011.
- ^ Heysel, il ricordo durerà per sempre, in tuttosport.com, 29 maggio 2010. URL consultato il 3 giugno 2010.
- ^ È il giorno di Juventus Museum, in juventus.com, 16 maggio 2012. URL consultato il 16 maggio 2012.
- ^ Un museo, una coppa, due Presidenti, in juventus.com, 16 maggio 2012. URL consultato il 16 maggio 2012.
- ^ http://www3.lastampa.it/torino/sezioni/cultura/articolo/lstp/454695/
- ^ Voci di deposito » Blog Archive » Il City Sightseeing si fa in tre!
- ^ La Stampa - La scrivania di Khafinisce all'Ipermercato
- ^ Juventus-Lucento 2-3: Llorente doppietta, Allegri subito sconfitto
- ^ Produzione di cartoni animati
- ^ Pluginz.com
- ^ Autodesk.com
Collegamenti esterni
- Città di Torino - Circoscrizione 5 - Home, su comune.torino.it.
- A.C.D. Lucento, su lucentocalcio.it.