Sandrigo (Sandrigo in veneto[4]) è un comune italiano di 8 496 abitanti[2] della provincia di Vicenza in Veneto.

Sandrigo
comune
Sandrigo – Stemma
Sandrigo – Bandiera
Sandrigo – Veduta
Sandrigo – Veduta
Scorci del centro di Sandrigo
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Veneto
Provincia Vicenza
Amministrazione
SindacoGiuliano Stivan (lista civica) dal 7-5-2012
Territorio
Coordinate45°40′N 11°36′E
Altitudine64 m s.l.m.
Superficie27,99 km²
Abitanti8 496[2] (31-12-2014)
Densità303,54 ab./km²
FrazioniAncignano, Lupia[1]
Comuni confinantiBolzano Vicentino, Breganze, Bressanvido, Dueville, Montecchio Precalcino, Monticello Conte Otto, Pozzoleone, Schiavon
Altre informazioni
Cod. postale36066
Prefisso0444
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT024091
Cod. catastaleH829
TargaVI
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Nome abitantisandricensi
Patronosanta Maria Assunta, San Filippo e Giacomo
Giorno festivo15 agosto, 3 maggio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Sandrigo
Sandrigo
Sandrigo – Mappa
Sandrigo – Mappa
Posizione del comune di Sandrigo all'interno della provincia di Vicenza
Sito istituzionale
La barchessa di Villa Sesso Schiavo

Storia

Toponimi

Si ritiene che l'etimologia del nome Sandrigo derivi dal latino Fundus Cintericus, cioè il fondo rurale di Cinterio, contadino romano. Il toponimo sarebbe poi cambiato in Senterìco, Senderìco, Sendrigo fino all'attuale dizione[5].

Epoca antica

Di epoca romana sono ritrovamento di un'iscrizione funeraria, degli inizi del II secolo d.C., e la scoperta del sarcofago di marmo greco di una giovinetta, risalente al IV - V secolo d.C., che testimonia la presenza di una comunità cristiana, contemporanea a quella di Vicenza.

Durante una campagna di scavi archeologici del 1920 sono stati portati alla luce resti di una necropoli longobarda[5].

Medioevo

Il nome della località compare già come quello odierno in un documento datato 1080 relativo ad antichi diritti monastici, conservato nell'archivio della Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli[5]. }}.

La cronaca racconta che nel 1209 il paese subì saccheggi, quando Ezzelino il Monaco sconfisse le truppe vicentine. Da allora la comunità rurale di Sandrigo seguì le vicende della città di Vicenza, passando insieme ad essa sotto la signoria di Ezzelino III da Romano, la custodia di Padova e, dal 1311, la signoria Scaligera e infine quella Viscontea.

Durante questi due secoli il territorio fu teatro di lotta tra città e fazioni guelfe e ghibelline. Nel 1338 durante la guerra tra Scaligeri e Repubblica Veneta, il paese subì notevoli violenze e danni. Quando poi nel 1378 il Re di Ungheria spedì un esercito in Veneto per aiutare i suoi alleati Scaligeri contro i veneziani, in una sola notte le sue truppe trasformarono Sandrigo in un cumulo di macerie.

La storia di Sandrigo fu legata per secoli alle vicende della famiglia Sesso, devota alla causa imperiale, insediatasi nel territorio dal XIV secolo e rimastavi fino ai tempi moderni[5].

Epoca moderna

Dopo la dedizione di Vicenza alla Serenissima nel 1404, per Sandrigo iniziò un periodo di relativa tranquillità.

Fu però teatro di una battaglia tra le milizie della Repubblica e quelle dell'imperatore Massimiliano I nel 1511 durante la guerra della Lega di Cambrai: i veneti tesero una imboscata alle truppe imperiali nelle immediate vicinanze del paese, uccidendo centinaia di soldati e catturando molti prigionieri. Nella conseguente reazione, solo la tradizionale fedeltà dei Sesso alla causa imperiale risparmiò alla comunità ingenti danni. Ma due anni dopo, nel 1513, il Comune subì un'ulteriore esperienza di saccheggio da parte delle truppe imperiali.

Nel 1530 il palazzo dei Sesso alloggiò per breve tempo l'imperatore Carlo V d'Asburgo, in viaggio verso Bologna per ricevere la corona imperiale.

Nel periodo di pace e prosperità che seguì a queste guerre, Sandrigo rimase sempre sotto il patronato della famiglia Sesso, che vi conservò notevoli proprietà. Iniziò per il paese un'era di sviluppo dell'economia, con il rifiorire dell'agricoltura e dell'allevamento degli animali domestici, tanto che nel Seicento il paese era conosciuto per il suo mercato, un evento importante della zona, che si teneva ogni venerdì e richiamava acquirenti e commercianti da tutti i paesi vicini.

Nell'Archivio storico del Municipio abbondano i documenti di epoca veneziana; essi permettono di avere una visione dell'intensa attività del Comune, con testimonianze che risalgono alla fine del XVI secolo[5][6].

Epoca contemporanea

Dopo la caduta della Serenissimanel 1797, l'annessione del Veneto al Regno d'Italia nel 1866 e fino ad ora, il paese ha vissuto e vive un periodo di sostanziale tranquillità, potendo contare su di una fiorente società dall'economia agricola.

Monumenti e luoghi d'interesse

Architetture religiose

Architetture civili

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[11]

Cultura

A Sandrigo, capoluogo e frazioni, vi sono quattro scuole dell'infanzia, due scuole primarie e una scuola secondaria inferiore.

Nel capoluogo vi è anche la Biblioteca civica Domenico Pittarini, che fa parte della rete di biblioteche vicentine.

Feste e ricorrenze

Un'importante ricorrenza che si svolge nella cittadina è la "Festa del baccalà". Ogni anno, a settembre, nella piazza principale si allestisce uno stand gastronomico nel quale cuochi volontari preparano bacalà alla vicentina, secondo l'antica ricetta.
Il pesce proviene da Røst, una cittadina norvegese situata nelle isole Lofoten con cui il Comune di Sandrigo si è ufficialmente gemellato nel 2001. In Norvegia, in onore di Sandrigo, a una delle Isole Lofoten è stato dato il nome di Sandrigøya, che significa "isola Sandrigo". Per converso, a Sandrigo una piazza è stata dedicata a Røst.

Persone legate a Sandrigo

Geografia antropica

Frazioni

Lupia

La frazione di Lupia conta circa 700 abitanti; la parrocchia di Santo Stefano martire dipende dalla Diocesi di Vicenza. Tra gli edifici di interesse storico-culturale è da segnalare Palazzo Mocenigo[12].

Ancignano

La frazione Ancignano conta circa 1000 abitanti; questa piccola frazione presenta molti luoghi di interesse storico e culturale, come la parrocchiale di San Pancrazio, con il suo ultracentenario campanile, e la cosiddetta "Motta del Diavolo", resa famosa da una leggenda popolare. Sono famose le ville Mezzalira e Mascotto che ospitano grandi cerimonie e feste pubbliche.

Tra le manifestazioni folkloristiche si annovera la "Fiera del Verde", che ogni anno a inizio aprile raccoglie centinaia di appassionati di botanica. La prima fabbrica al mondo di penne a sfera era situata ad Ancignano.

Altre località

Altre località sono: Guarniere, Lupiola, Masona, Melette, Soella, Casoni, Tretti, Villa Giaretta, Palmirona, Scaldaferro, Tugurio, Tezze Lupia

Economia

Partendo da una società prevalentemente dedita alla produzione agricola, nel secondo dopoguerra Sandrigo è diventato un centro industriale, sviluppando un'ampia zona industriale - artigianale sorta nella parte nord ovest del territorio comunale, al di là della strada Marosticana sulla riva sinistra del fiume Astico. Qui hanno trovato allocazione aziende manifatturiere, chimiche e laboratori artigianali, che impiegano anche una consistente manodopera extracomunitaria.

Nel Comune vi è stata anche una riscoperta di tradizioni culinarie tipiche del vicentino, come la preparazione del famoso baccalà alla vicentina da parte di vari ristoranti e trattorie del luogo. A Sandrigo è nata la "Confraternita del Baccalà"[13], sono stati creati il gemellaggio e scambi culturali con l'isola norvegese di Røst, famoso centro di pesca del lo stoccafisso nel Mare del Nord, e una manifestazione annuale denominata "Sagra del Baccalà", attrazione turistico culinaria alla quale partecipa sempre una delegazione norvegese.

E' inoltre sempre attivo il "mercato del venerdì", momento di incontro e di aggregazione per la comunità sandricense[5].

Infrastrutture e trasporti

Principale via di comunicazione è la SP 248 Schiavonesca-Marosticana - che circonda con una circonvallazione ill centro abitato.

Il paese è servito da autocorse della SVT (Società Vicentina Trasporti), nella quale dal 1º marzo 2016 sono confluite l'Aim Mobilità e le FTV.

Fra il 1910 e il 1961 la città venne servita da una stazione posta sulla Tranvia Vicenza-Bassano del Grappa, gestita anch'essa dalle FTV.

Amministrazione

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1985 1990 Lorenzo Scanavin Sindaco
1990 1995 Renato Sperotto Sindaco
1995 1999 Maria Menin Sindaco
1999 2004 Renato Sperotto Sindaco
2004 2011 Barbara Trento Sindaco
2011 2012 Renata Carletti Commissario prefettizio
2012 in carica Giuliano Stivan Sindaco

Gemellaggi

Sport

A Sandrigo sono presenti diverse società sportive anche leader nei livelli nazionali o internazionali. Tra le più note:

  • la squadra di calcio U.S.D. Azzurra Sandrigo 1919 che milita nel girone A del campionato di Eccellenza Veneto
  • la società Pattinaggio artistico Arena Sandrigo, già vicecampione mondiale a Gold Coast nella specialità su rotelle "grande gruppo" e campione mondiale con la coppia
  • la società Sandrigo Hockey, ritornata al massimo campionato nazionale di Serie A1 a partire dalla stagione 2016/2017, già Campione d'Italia Under20 nella stagione 2012/13[14]
  • una società di pallavolo neo promossa in serie C
  • altre società di ginnastica ritmica, karate e ciclismo.

Note

  1. ^ Comune di Sandrigo - Statuto.
  2. ^ a b Fonte: ISTAT - Bilancio demografico al 31 dicembre 2014.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 1990.
  5. ^ a b c d e f Sito del Comune di Sandrigo - Storia
  6. ^ Un quadro delle istituzioni comunali si può trarre dallo Statuto del 1579, che dà un'idea degli aspetti di vita comunitaria dell'epoca
  7. ^ vedi scheda A0500002000 dell'Istituto Regionale delle Ville Venete
  8. ^ vedi scheda A0500002013 dell'Istituto Regionale delle Ville Venete
  9. ^ Raffaella Cortese, Villa Chiericati Milan ad Ancignano di Sandrigo, tesi di laurea, Padova, 1999
  10. ^ Giordano Dellai, Villa Negri Mascotto: Ancignano di Sandrigo, Sandrigo, Comune di Sandrigo, 2010
  11. ^ Dati tratti da:
  12. ^ Sito di Palazzo Mocenigo
  13. ^ Sito della "Confraternita del baccalà"
  14. ^ Sito della Società Sandrigo Hockey

Bibliografia

  • Amministrazione comunale di Sandrigo e Biblioteca civica Domenico Pittarini, Aspetti di storia di Sandrigo tra 13. e 20. secolo, Vicenza, Ed. La serenissima, 2001
  • Amministrazione comunale di Sandrigo e Associazione culturale Lastego, Novecento sandricense. Scrittori sandricensi del '900, Vicenza, Editrice veneta, 2003
  • Biblioteca civica D. Pittarini, Sandrigo, album di famiglia: immagini tra Ottocento e Novecento, Sandrigo, 2002
  • Giovanni Brutto, I Trissino a Sandrigo: storia di una famiglia nobile e dei suoi rapporti con una comunità dell'alto vicentino (secc. 15.-19.), Sandrigo, Biblioteca civica D. Pittarini, 2003
  • Il secolo ventesimo a Sandrigo. Briciole di storia dei primi 50 anni: ricordo di p. Ronzani, mons. Arena, mons. Gasparotto, Tip. Peretti, 1985
  • Franco Barbieri, La chiesa di S. Stefano protomartire in Lupia di Sandrigo: arte e storia, 2002
  • Antonio Canova, Villa Sesso Schiavo, Pro-Sandrigo, 1992
  • Leonardo Carlotto, Leonardo Pianezzola, Sandrigo 1915-1918: la Grande Guerra in un paese di retrovia, Sandrigo, Associazione Sandrigo, 2012
  • Annalisa Cason e altri, Riscopriamo Sandrigo: l'ambiente rurale, Carmignano di Brenta, Artegrafica Munari, 1995
  • Comitato risorgive di Bressanvido, Le risorgive a Bressanvido e Sandrigo, Bressanvido, 2008
  • Giordano Dellai, Giuseppe Fichera, La fabbrica Rossi in Ancignano di Sandrigo: uomini e aziende che cambiano il territorio : dall'ottocento ad oggi: una fabbrica e la sua influenza sulla realta economica e sociale del territorio, Industrie grafiche vicentine, 2005
  • Giordano Dellai, Villa Negri Mascotto: Ancignano di Sandrigo, Sandrigo, Comune di Sandrigo, 2010
  • Famiglia Sesso, I Sesso a Sandrigo, 1982, Tipografica Valpantena
  • Giuseppe Garzaro, I Capitelli nella pietà popolare di Sandrigo, Parrocchia di Sandrigo, 1978
  • Alessandra Lorenzin e altri, Sandrigo: profilo storico di una comunita dell'alta pianura vicentina, Sandrigo, Comune di Sandrigo, Biblioteca comunale D. Pittarini, 1995
  • Franca Lovo e altri, Museo della civilta contadina di Ancignano, Sandrigo, GraphicNord Group, 2010
  • Francesca Rodeghiero e altri, Mestieri perduti e antichi opifici tra l'Astico e il Brenta, Sandrigo, Artigrafiche Urbani, 2001
  • Parrocchia di Sandrigo, La chiesa di Sandrigo a 25 anni dalla consacrazione, Quinto Vicentino, Tip. Peretti, 1983
  • Storia e storie di Sandrigo 30: trent'anni di articoli, Sandrigo, 2010

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