Cupressus sempervirens
Il cipresso mediterraneo (Cupressus sempervirens, L.) è una pianta molto comune in Italia, ma molto probabilmente non è autoctono[1] nonostante oggi rappresenti una delle specie più caratteristiche della penisola. Le sue origini sembrerebbero essere dell'Iran e dell'area orientale del mar Mediterraneo importato dai Fenici per motivi ornamentali dal momento che la sua forma piramidale di alcune varietà è molto caratteristica.
Cipresso mediterraneo | |
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![]() Cipresso mediterraneo (Cupressus sempervirens) | |
Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Sottoregno | Tracheobionta |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Pinophyta |
Classe | Pinopsida |
Ordine | Pinales |
Famiglia | Cupressaceae |
Genere | Cupressus |
Specie | C. sempervirens |
Nomenclatura binomiale | |
Cupressus sempervirens L. |
Morfologia
Il cipresso mediterraneo è un albero sempreverde che raggiunge i 25 m, ma negli esemplari più vecchi può arrivare anche oltre i 50 m. La sua chioma è molto caratteristica e per motivi ornamentali si sono fatte selezioni mirate ad accentuare questa sua prerogativa trovando così oggi esemplari con la chioma ovale, altri con forma fortemente piramidale e chioma che scende fino a terra. Questo suo aspetto ha permesso all'albero di essere utilizzato anche come frangivento.
Possiede una corteccia di colore marrone grigio-bruno con lunghe fessurazioni e il suo legno molto duro è utilizzato per la costruzione di mobili in quanto il suo odore fortemente aromatico lo preserva dalle tarme, dai funghi e dai parassiti, mentre un tempo era anche utilizzato per la costruzione delle navi, data la sua grande resistenza all'umidità.
Le foglie, caratteristiche di tutti i tipi di cipresso, sono di colore verde scuro, molto piccole, lunghe circa 1 mm, embriciate e appressate al rametto, dando una forma detta squamiforme.
I fiori disposti all'apice dei rametti, di colore giallo, sono indistintamente maschili e femminili su tutta la pianta.
I frutti sono delle piccole sfere di colore verde chiaro da giovani, dette galbule, squamate e, dopo una maturazione lunga due anni, cambiano colore diventando marroni, lignificano e si aprono lungo le fenditure delle squame per far cadere i semi alati (acheni).
Originario dell'Asia Minore e del mediterraneo orientale, ma oggi occupa tutto il suo bacino.
Predilige aree a clima caldo, con estati secche e soffre i freddi prolungati, ma la sua riproduzione spontanea e l'adattabilità a tutti i tipi di terreno lo ha portato a vegetare un po' ovunque anche fino a 700 metri e su terreni aridi così da essere usato anche come un albero da rimboschimento, oltre che da frangivento e ovviamente il suo uso prominente come pianta ornamentale del giardino e paesaggio.
Fitoterapia
In fitoterapia l'estratto meristematico (delle gemme) viene utilizzato come tonificante dell'endotelio vascolare.
Note
- ^ (EN) F. Bagnoli et al., Is Cupressus sempervirens native in Italy? An answer from genetic and palaeobotanical data, in Molecular Ecology, vol. 18, n. 10, 1º maggio 2009, pp. 2276–2286, DOI:10.1111/j.1365-294X.2009.04182.x. URL consultato il 26 giugno 2016.
Bibliografia
- Bagnoli F., Vendramin G.G., Buonamici A., Doulis A., La Porta N., Magri D., Sebastiani F., Raddi P., Fineschi S., 2009. Is Cupressus sempervirens native in Italy? An answer from genetic and palaeobotanical data. Molecular Ecology 18 (10): 2276-2286
- (EN) Conifer Specialist Group 1998, Cupressus sempervirens, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
Altri progetti
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