Calcio Novese
L'Unione Sportiva Dilettantistica Novese s.r.l. (brevemente e comunemente nota come Novese) una società calcistica italiana con sede nella città di Novi Ligure (AL).
U.S.D. Novese Calcio ![]() | |
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bianco-azzurri, bianco-celesti | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | croce bianco-rossa |
Dati societari | |
Città | Novi Ligure |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Eccellenza |
Fondazione | 1919 |
Rifondazione | 1937 |
Rifondazione | 1974 |
Proprietario | ![]() |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | Campo Sportivo CentoGrigio di Alessandria (? posti) |
Sito web | www.novesecalcio.it |
Palmarès | |
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Scudetti | 1 |
Si invita a seguire il modello di voce |
Fondata nel 1919, annovera nel suo palmarès lo scudetto della stagione 1921-1922, risultando quindi una delle tre squadre espressione di un comune non capoluogo di provincia ad aver vinto un campionato italiano di massima serie (le altre due sono il Casale e la Pro Vercelli, la cui città d'appartenenza dal 1859 al 1927 faceva parte della provincia di Novara). Essa è inoltre (insieme alla Pro Vercelli) l'unica società calcistica italiana capace di vincere uno scudetto da neopromossa in massima serie, nonché il sodalizio più giovane ad aver ottenuto un simile successo.
Abbandonata la massima serie nel 1924, la Novese (frattanto più volte disciolta e rifondata) ha da allora militato stabilmente nelle leghe inferiori, senza mai riuscire a partecipare alla Serie A e alla Serie B a girone unico. Per la stagione 2016-2017 essa milita nel girone B del campionato piemontese/valdostano di Eccellenza, quarta divisione della piramide calcistica nazionale.
Storia
La fondazione e gli inizi
La Novese fu fondata il 31 marzo 1919 su impulso dei giovani Natale Beretta, Agostino Montessoro e Armando Parodi, calciatori del preesistente Novi F.B.C.. Primo presidente fu il cav. Pietro Catalano, mentre la sede venne impiantata in un locale in corso Regina Margherita (poi corso Romualdo Marenco). Pochi mesi dopo viene eletto nuovo presidente Mario Ferretti. Le partite di debutto vennero disputate contro l'Alessandria e contro il Derthona F.B.C. (entrambi gli incontri terminarono 1-1); perdette in trasferta (2-0) contro l'Andrea Doria e superò a Novi con identico punteggio la rappresentativa dei 44º Reggimento Fanteria. Grazie all'enorme successo iniziale (200 soci in pochi mesi) poté, già dall'anno successivo, pubblicare un giornale tutto suo, sotto la direzione dello stesso Ferretti.
Nella stagione 1920-21 prese parte al torneo regionale di Promozione Piemontese, dominandolo: trascinata da un campione quale Santamaria, vinse sia il girone B, che il girone finale, vincendo tutte le 16 partite disputate, con ben 55 gol fatti contro i soli 4 subiti; la vittoria del torneo giunse il 29 maggio 1921, battendo per 3-1 la Trinese.[1] Grazie a questo trionfo, la Novese venne promossa in Prima Categoria, la massima serie dell'epoca.
La vittoria dello scudetto
La promozione nella massima serie appena ottenuta rischiò però di essere compromessa dal tentativo delle grandi squadre del Nord di ridurre il campionato di massima serie a sole 24 squadre, escludendone, quindi, tra le altre, proprio la Novese. Le 24 maggiori società italiane, approvando la riforma di Pozzo (Progetto Pozzo) che proponeva la riduzione del campionato di massima serie a sole 24 società, si riunirono a Milano firmando il cosiddetto patto di Milano, che stabiliva che le squadre ammesse alla nuova Prima Divisione ridotta a 24 squadre sarebbero state solo le loro.[2] La neopromossa Novese, per niente intenzionata a perdere il posto in massima serie appena conquistato sul campo, si mise a capo del gruppo di oppositori al Progetto Pozzo, e spinse gli altri club interessati a firmare il "Patto di Novi" che, in opposizione al Progetto Pozzo, lasciava immutato il campionato di Prima Categoria, con eliminatorie regionali a cui avrebbero partecipato 72 società. La Novese, che avrebbe poi vinto il campionato FIGC successivo, tramite il proprio organo di informazione, Il biancoceleste, dichiarò ironicamente di non essere del tutto contraria al progetto Pozzo ma che sarebbe stato meglio rinviare tale riforma alla stagione 1922-23, perché "...l'anno venturo vi saremo anche noi, nel novero delle migliori 24 squadre italiane!".[2] Pozzo presentò il suo progetto a Torino, sede della Federazione, in un clima di tensione la mattina di domenica 24 luglio: lo stesso giorno della finalissima fra Pro Vercelli e Pisa, in programma nel pomeriggio nel capoluogo piemontese, in occasione della quale il Consiglio Federale era stato convocato. Le piccole società, ritrovatesi a loro volta a Novi Ligure il giorno prima, erano decise a dar battaglia: infatti il Consiglio Federale, con 113 voti contro 65, bocciò la riforma Pozzo. Questa volta, però, le grandi società non accettarono la decisione delle piccole. Riunitesi fra loro, diedero vita privatamente al nuovo campionato e, nel giro di poche settimane, le 24 migliori squadre abbandonarono la Federcalcio en masse con l'intento, secondo i loro propositi, di migliorare il livello del gioco.
Nel 1921 la Novese si iscrisse al campionato di Prima Categoria (Serie A) della FIGC. All'epoca, il campionato di I Categoria era diviso in tre fasi: eliminatorie, semifinali e finali. Le eliminatorie erano divise in due gruppi con tre gironi ciascuno. I vincitori dei singoli gironi partecipavano ad un successivo girone a tre per le semifinali. I vincitori di ciascuna semifinale passavano alla finalissima, con incontro di andata e ritorno, per l'assegnazione dello scudetto. Si trattava comunque di un campionato anomalo: i club più forti e blasonati non erano infatti iscritti al campionato della FIGC, ma, in seguito ad una scissione, avevano composto una propria federazione, la C.C.I, che aveva un suo campionato.
La Novese fu inserita nel girone piemontese, comprendente le seguenti squadre: Biellese (passata poi alla C.C.I. e sostituita dalla U.S. Torinese), Giovani Calciatori di Vercelli, F.B.C. Pastore di Torino e Valenzana.
La squadra, vincendo sia il girone piemontese che il girone A di semifinale, giunse alla finale contro la Sampierdarenese. Il 7 maggio 1922 ebbe luogo a Sampierdarena la prima finale che terminò 0-0, così come l'incontro di ritorno che si disputò a Novi sul campo di Piazza d'Armi.[3][4] Lo spareggio si svolse il 28 maggio a Cremona, e la Novese vinse lo scudetto.[5] La formazione delle tre partite della finale era la seguente: Strizel; Vercelli, Grippi; Bonato (Cevenini I), Bertucci, Toselli; Gambarotta, Neri, Santamaria, Cevenini III, Asti (Parodi).
Il ridimensionamento e il primo scioglimento
Nell'estate 1922 CCI e FIGC si riunificarono (grazie al compromesso Colombo) e la Novese fu ammessa direttamente alla nuova Prima Divisione Lega Nord (Serie A) a 36 squadre senza nemmeno disputare gli spareggi salvezza previsti dal Compromesso Colombo.[6] Nella stagione 1922-23, tuttavia, per via della cessione dei suoi campioni (come Santamaria e i fratelli Cevenini) e della partecipazione al torneo delle grandi (che l'anno prima giocarono nel campionato CCI), la Novese non riuscì a ripetersi, sfiorando addirittura la retrocessione in Seconda Divisione salvandosi per un soffio (8° e quintultimo posto in un'annata in cui, per ridurre il campionato da 36 a 24 squadre, erano eccezionalmente previste quattro retrocessioni per girone). L'anno successivo il miracolo non si ripeté e, terminando il Girone B al 12º e ultimo posto, la Novese retrocesse in Seconda Divisione.
Nella stagione 1924-25 la Novese sfiorò l'immediato ritorno in massima serie mancandolo per un punto: dopo aver vinto, infatti, il Girone A, alle Finali si classificò terza staccata solo di un punto da Parma e Udinese alla fine promosse; fatale fu la sconfitta per 3-2 subita a Parma nell'ultima giornata del torneo, che permise a parmensi e udinesini di scavalcare in classifica proprio la Novese, che risultò così beffata e privata di una promozione che sembrava ormai a portata di mano. Fu il canto del cigno per la Novese: la squadra, a causa di una crisi societaria, non riuscì nemmeno a portare a termine il torneo di Seconda Divisione 1925-1926, ritirandosi dopo quattordici giornate e venendo penalizzata dei sette punti conseguiti. Retrocessa, fu quindi sciolta, non essendo riuscita a risolvere la crisi societaria.
La rifondazione: le Ferriere di Novi
Nella stagione 1926-27 le Ferriere di Novi si iscrissero nei ruoli federali disputando il campionato di Terza Divisione. Nella stagione 1928-29, la società, vincendo il torneo regionale di Terza Divisione, risalì in Seconda Divisione (quarta serie), a partire dalla stagione 1930-31 di livello regionale.
Nella stagione 1937-38 la Novese si riaffiliò come squadra aziendale della ditta Ilva. Dopo aver disputato alcuni campionati di Prima Divisione Piemontese, nella stagione 1941-42 ottenne la prima promozione in Serie C: all'esordio in C, ottenne un discreto 4º posto nel girone F, prima che la guerra sospendesse ogni attività calcistica ufficiale per le stagioni 1943-44 e 1944-45.
Le stagioni del dopoguerra
Ripartito il campionato, nella stagione 1945-46, alla Ilva Novese venne offerto, in virtù del 4º posto ottenuto nell'ultima stagione della Serie C anteguerra, un posto nel Campionato Misto Serie B-C Alta Italia 1945-46, ma la società, a causa di strascichi bellici, fu costretta a declinare, non disputando alcun campionato in quella stagione. Nella stagione successiva (1946-47), invece, riuscì ad iscriversi, ripartendo dalla categoria dove si trovava nel 1943: la Serie C. La prima stagione nel dopoguerra per la Novese fu disastrosa: con un 13º (terzultimo) posto nel girone D della Lega Nord di Serie C, i piemontesi precipitarono nel campionato regionale di Prima Divisione, nel quale restò, tuttavia, per una sola stagione, venendo ripescata in Promozione (l'antesignana della Serie D) per meriti storici. Va considerato inoltre che la squadra azzurra faceva allora parte della LiguriaLe quindi si trova a disputare i campionati contro altre squadre liguri.a permanenza nel campionato di Promozione Interregionale durò una sola stagione: perdendo lo spareggio salvezza con la Bolzanetese, fece immediato ritorno in Prima Divisione. Vincendo tuttavia il proprio girone regionale di Prima Divisione nella stagione 1949-50, ritornò di nuovo in Promozione, dove ottenne risultati di degno rispetto: un 5º posto nel Girone F nella stagione 1950-51 e addirittura la vittoria del medesimo girone nella stagione 1951-52: in quest'ultimo caso, tuttavia, non venne promossa in Serie C per riforma dei tornei (istituzione della Serie C a girone unico), venendo invece ammessa nel nuovo campionato di IV Serie a 8 gironi con 4 promozioni in palio in Serie C. La prima stagione in IV Serie fu disastrosa: la Novese fu retrocessa in Promozione Ligure, nella quale tuttavia rimase per una sola stagione, ritornando immediatamente in IV Serie. Nonostante fosse neopromossa, la Novese lottò per la promozione in Serie C nella stagione 1954-55: terminò al 2º posto nel girone A, staccata di sei punti dalla Pro Vercelli (che comunque non venne promossa perdendo le finali promozione contro le vincenti degli altri gironi). Nelle stagioni successive, invece, la Novese non ebbe particolari problemi a salvarsi, ma nemmeno riuscì a confermarsi tra le migliori del girone, e così nella stagione 1959-60, trasformata la IV Serie in Serie D, disputò il suo primo campionato di Serie D, livello all'epoca gestito, insieme alla Serie C, dalla Lega Nazionale Semiprofessionisti, ovvero l'odierna Lega Pro.
Nella Serie D gestita dalla Lega Nazionale Semiprofessionisti (l'odierna Lega Pro), la Novese non riuscì mai a rendersi competitiva, terminando sempre a metà classifica: nella stagione 1965-66 arrivò addirittura la retrocessione nel campionato regionale di Prima Categoria, in virtù del 17º posto nel girone A di Serie D. Seguirono diverse stagioni nel massimo campionato regionale piemontese, fino alla stagione 1971-72, allorché, vincendo il Girone B della Promozione Piemontese, ritornò finalmente tra i Semiprofessionisti, venendo promossa in Serie D. Un anno dopo, nel 1973, tornò addirittura in Serie C, anche se non per meriti acquisiti sul campo, ma a seguito di una fusione-incorporazione della Gaviese, società del vicino centro di Gavi, che nella stagione 1972-73 aveva conquistato la promozione in C (mentre la Novese, che faceva parte dello stesso girone di Serie D, era giunta nella parte medio-bassa della classifica). La fusione, molto avversata soprattutto a Gavi, determinò la nascita della Gavinovese, con maglia "mista" fra il biancogranata della Gaviese e il biancazzurro della Novese, che disputò le partite interne al Girardengo della stagione 1973-74 ottenendo una sofferta salvezza, grazie alle 16 reti di Nerio Ulivieri (in seguito in A con Foggia e Udinese), capocannoniere del girone. L'anno seguente, ripristinata la denominazione di U.S. Novese e i colori sociali originari, non si riuscì invece ad evitare la retrocessione. La Novese manca dalla Serie C da quel 1975.
Tornata in Serie D, che fino al 1981 era semiprofessionistica, la Novese sfiorò la promozione nella neocostituita Serie C2 nella stagione 1977-78, quando si piazzò al 6º posto (quinto a pari merito ma sesto per peggiore differenza reti rispetto alla Sanremese) nel Girone A della Serie D: le migliori quattro di ogni girone sarebbero state promosse e per tre punti la Novese mancò la C2; quando poi fu deciso che anche le quinte di ogni girone sarebbero state ammesse in C2, la Lega Nazionale Semiprofessionisti ripescò la Sanremese al posto della Novese per miglior differenza reti rispetto ai piemontesi. La Novese dunque mancò la promozione in C2 solo per una questione di differenza reti, e, dopo un quarto posto nella stagione 1978-79, nella stagione 1979-80 la Novese precipitò addirittura in Promozione. Il campionato 1979-80 fu l'ultimo semiprofessionistico per la Novese: nella stagione 1980-81, vincendo il Girone B della Promozione Piemontese, fece immediato ritorno in Serie D, che però proprio in quell'anno (1981) fu ribattezzata Campionato Interregionale e affidata alla gestione della Lega Nazionale Dilettanti. Da quel momento in poi la Serie D non sarebbe stato più il più basso livello semiprofessionistico, ma il massimo livello dilettantistico. Il primo campionato di Interregionale fu molto positivo per la Novese, che, concludendo al 2º posto il Girone A nella stagione 1981-82, sfiorò immediatamente la promozione in Serie C2, ma già l'anno successivo i piemontesi precipitarono per l'ennessima volta nei campionati regionali.
Per il successivo quarto di secolo (1983-2007) la Novese militò soprattutto nei campionati regionali, con sporadiche partecipazioni al Campionato Nazionale Dilettanti/Serie D nel 1998-99, 1999-00 e 2004-05.
Terzo millennio
Nel febbraio 2007 la Novese ha conquistato, a scapito del RivoliCollegno, la Coppa Piemonte accedendo alla fase nazionale della Coppa Italia di Eccellenza.
Nel giugno 2007 conquista il secondo posto nel campionato di Eccellenza dietro il Derthona F.B.C. ed è promossa in Serie D superando prima l'Alense Vivaldi, quindi nella finale nazionale dei play-off il Corsico con un doppio 1-0. Nell'anno successivo la squadra è costretta ai play-out per la salvezza, poi giunta a tavolino vista la mancata presentazione dell'Imperia, poi retrocessa e radiata.
Il campionato 2008-2009 aveva visto i biancocelesti esordire con Claudio Maselli in panchina ed una rosa molto ambiziosa che, tuttavia, non riuscì ad andare oltre metà classifica sino a quando l'ex tecnico genoano non fu allontanato ed assieme a lui la maggior parte della prima squadra. Il girone di ritorno è stato affrontato, in piena crisi economica, dalla squadra juniores che è retrocessa a tre giornate dalla fine perdendo per 4-0 a Rivarolo Canavese.
Tornata in Eccellenza, la squadra è stata sostenuta economicamente, oltre che dal presidente Walter Marletti (alla guida dal 2006 e artefice della promozione), da un gruppo di dirigenti provenienti dal Castellazzo, guidati da Lino Gaffeo, i quali hanno rinforzato la squadra con numerosi elementi della loro precedente squadra. La Novese, seconda a fine torneo, è stata eliminata nei play-off per la promozione in Serie D dal Savoia di Castiglione delle Stiviere, oggi Football Club Castiglione. È stata tuttavia ripescata dal Comitato Interregionale in virtù dei suoi antichi meriti sportivi, e pertanto ha disputato il campionato 2010-11 in Serie D salvandosi con due giornate di anticipo[7].
Nel corso della stagione 2011-2012 è stata acquisita dalla vecchia dirigenza dell'altra squadra cittadina, l'Aquanera Comollo (fallita dopo pochi mesi), rinforzando il suo organico con i giocatori di entrambi i sodalizi sotto la guida di Fabrizio Viassi, già protagonista della promozione di 8 anni prima. La squadra ha raggiunto il 4º posto disputando i play-off del Girone A, persi in semifinale contro il Santhià.
Nella stagione 2012-2013 la Novese arriva terzultima e si salva ai play-out contro il Verbano (3-0 in casa e 0-2 in trasferta). Seguono due stagioni concluse con salvezza diretta; la retrocessione (complici difficoltà societarie sempre più gravi e dissidi con il comune di Novi Ligure, che a seguito del mancato pagamento dei canoni di locazione e dei danni arrecati alla struttura arriva a revocare al club la concessione d'uso dello Stadio Costante Girardengo) arriverà infine al termine della stagione 2015-2016, durante la quale l'80% delle quote azionarie del club passa dalla cordata composta da Emanuela Giacomello, Marco Taverna e Renato Traverso (che mantiene una partecipazione del 20%) a Raffaele Retucci, che ne diviene amministratore unico, conferendo la presidenza a Gaetano Battiloro.
Nell'estate del 2016 l'indisponibilità di un terreno di gioco interno e il dissesto societario spingono la Novese sul punto di cessare l'attività, eventualità scongiurata da una deroga della FIGC che accorda ai biancocelesti più tempo per onorare i pagamenti e la possibilità di trasferirsi al campo sportivo CentoGrigio di Alessandria[8][9]: il club risulta pertanto regolarmente iscritto al campionato di Eccellenza Piemonte-Valle d'Aosta 2016-2017. La situazione tuttavia continua ad aggravarsi: priva di una guida tecnica e manageriale, con tesserati solo giocatori di categoria juniores, il 28 agosto 2016 la Novese diserta il debutto in Coppa Italia Dilettanti contro l'Acqui (che viene pertanto dichiarato vincitore d'ufficio per 3-0)[10], dopo aver invano tentato di chiedere il rinvio del match adducendo a motivazione la parentela di alcuni giocatori col le vittime del terremoto nel Centro Italia[11]. Analoga situazione si verifica ai primi di settembre in occasione delle prime due gare di Eccellenza contro Benarzole e Olmo, ove nessun giocatore biancoceleste si presenta ai rispettivi campi di gara, con susseguente irrogazione di ulteriori due sconfitte a tavolino per 3-0 e due punti di penalizzazione in classifica, mentre i proprietari Retucci e Battiloro comunicano la propria intenzione di non proseguire l'attività agonistica, imputando il tutto al disinteresse nei loro confronti da parte della città di Novi Ligure.
A seguito di tali circostanze, allo scopo dichiarato di non lasciare Novi Ligure priva di un club calcistico organizzato, alcuni soggetti già legati ai colori biancocelesti (segnatamente genitori di tesserati) decidono di costituire una nuova società denominata Associazione Sportiva Dilettantistica Settore Giovanile Novese (ASDSG Novese), attiva unicamente nelle categorie giovanili e nella formazione sportiva infantile, che stabilisce la propria sede presso lo stadio Costante Girardengo[12][13].
Colori e simbolo
Stadio
Storicamente la Novese gioca le proprie partite casalinghe presso lo stadio Costante Girardengo di Novi Ligure.
Nel 2016, a seguito del mancato rinnovo della concessione col comune (proprietario dell'impianto), la squadra ha optato per il trasferimento al campo sportivo CentoGrigio di Alessandria.
Palmarès
Competizioni nazionali
Competizioni regionali
Onorificenze
Nel 1970 la Novese è stata insignita della Stella d'oro al Merito Sportivo dal CONI.[14]
Cronistoria
Cronistoria dell'Unione Sportiva Dilettantistica Novese | |
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Statistiche e record
Partecipazione ai campionati
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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1º | Prima Categoria | 1 | 1921-1922 | 3 | |
Prima Divisione | 2 | 1922-1923 | 1923-1924 | ||
2º | Seconda Divisione | 2 | 1924-1925 | 1925-1926 | 2 |
3º | Serie C | 4 | 1942-1943 | 1974-1975 | 4 |
4º | Promozione | 3 | 1948-1949 | 1951-1952 | 22 |
IV Serie | 6 | 1952-1953 | 1958-1959 | ||
Serie D | 13 | 1959-1960 | 2015-2016 | ||
5º | Serie D | 9 | 1978-1979 | 2013-2014 | 12 |
Campionato Interregionale | 2 | 1981-1982 | 1982-1983 | ||
Campionato Nazionale Dilettanti | 1 | 1998-1999 |
Note
- ^ U.S. Novese batte U.S. Trinese e vince il Campionato piemontese di Promozione., su archiviolastampa.it, La Stampa, 30 maggio 1921, p. 4.
- ^ a b La Cronaca sportiva del lodigiano e del cremasco (15/lug/1921, Fasc. 26), p. 1
- ^ Né vincitori né vinti nelle due finali calcistiche., su archiviolastampa.it, La Stampa, 8 maggio 1922, p. 4.
- ^ Novese e Sampierdarenese (0-0)., su archiviolastampa.it, La Stampa, 15 maggio 1922, p. 4.
- ^ La Novese Campione d'Italia., su archiviolastampa.it, La Stampa, 30 maggio 1922, p. 2.
- ^ La pacificazione calcistica., su archiviolastampa.it, La Stampa, 23 giugno 1922, p. 6.
- ^ Derthona e Novese ripescate in serie D
- ^ Fuori dal campionato e a un passo dal fallimento: il calcio dice addio alla gloriosa Novese
- ^ Novese iscritta in Eccellenza. Ma giocherà ad Alessandria
- ^ La Novese dà buca alla Coppa Italia: al 'CentoGrigio' si presenta solo l'Acqui - alessandrianews.it, 28 ago 2016
- ^ Per i biancocelesti un'agonia senza fine - alessandrianews.it, 3 set 2016
- ^ Novese - Dallo scudetto alle ceneri
- ^ ASDSG NOVESE - Tutto a gonfie vele...
- ^ Un nuovo logo per la Novese, su site.novesecalcio.it, U.S. Novese Official Site, 8 novembre 2013.
Bibliografia
- Serafino Cavazza, Una Novese da scudetto, Tortona, Scuola tipografica San Giuseppe, ISBN non esistente.
- Novi Ligure, U.S. Novese: una città, una squadra, edito dall'U.S. Novese con la collaborazione dei giornalisti novesi, Novi Ligure, 1994.
- Novantese: una partita di novanta anni, 1919-2009, stampa a cura dell'U.S. Novese, Novi Ligure, 2009.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Storia della società, sul sito del comune di Novi Ligure, su comune.noviligure.al.it.
- Sito ufficiale dell'Unione Sportiva Dilettantistica Novese, su novesecalcio.it.