Teschio Rosso
UniversoUniverso Marvel
Nome orig.Red Skull
Lingua orig.Inglese
Autori
EditoreMarvel Comics - Timely Comics
1ª app.ottobre 1941
1ª app. inCaptain America Comics (Vol. 1[1]) n. 7
Interpretato da
Voci italiane
Caratteristiche immaginarie
Alter egoJohann Schmidt
Specieumano
SessoMaschio
Etniatedesca
Luogo di nascitaGermania
Data di nascita1914[2][3]
Affiliazione
«Avresti potuto avere il potere degli Dèi! Porti una bandiera sul petto e pensi di combattere una battaglia di nazioni! Io ho visto il futuro, Capitano! Non esistono bandiere!»

Il Teschio Rosso (Red Skull), il cui vero nome è Johann Schmidt, è un personaggio dei fumetti, creato da Joe Simon (testi) e Jack Kirby (testi e disegni), pubblicato dalla Timely Comics (in seguito Marvel Comics). La sua prima apparizione avviene in Captain America Comics (Vol. 1[1]) n. 7 (ottobre 1941).

Gerarca nazista addestrato da Adolf Hitler in persona, il Teschio Rosso è fin dalla seconda guerra mondiale il principale e più crudele tra gli avversari di Capitan America, di cui rappresenta l'esatto opposto in quanto eterno nemico dei valori di libertà e democrazia determinato a dominare il mondo e instituendo un nuovo ordine mondiale basato su totalitarismo e controllo delle masse[6]. Nel corso della sua vita editoriale il personaggio è stato dato per morto in numerose occasioni ma ha puntualmente fatto ritorno affliggendo il mondo con macchinosi schemi di dominazione e genocidio.

Nella classifica stilata nel 2009 da IGN, si è posizionato al 14º posto come più grande cattivo nella storia dei fumetti[7] e ha raggiunto la 21ª posizione come più grande più grande cattivo di tutti i tempi secondo Wizard[8].

Storia editoriale

Il personaggio è stato concepito da Joe Simon quando, valutando varie idee alla ricerca di una nemesi adeguata per Capitan America, vide un fudge sundae sciogliersi per il calore notando che somigliava a una figura umana; dopo aver considerato di chiamare il nuovo supercriminale "Hot Fudge", l'artista ha infine optato per "Teshio Rosso" ritenendolo uno pseudonimo più appropriato e venendo ispirato dalla ciliegina sulla punta del dessert, che gli ricordava un cranio umano[9]. Nonostante sia stato originariamente introdotto dall'editore Timely Comics su Captain America Comics n. 1, datato marzo 1941, ad opera di Joe Simon, Jack Kirby e France Herron[10][11], per poi comparire anche nel terzo albo della serie (maggio 1941) il suddetto personaggio si rivela essere solo una pedina del vero Teschio Rosso, che esordisce successivamente in via ufficiale su Captain America Comics n. 7 dell'ottobre 1941, divenendo l'avversario principale e più ricorrente della testata fino al penultimo numero, il 74 (ottobre 1949).

Anni dopo, nel corso della Silver Age la Atlas Comics, erede della Timely, ripropone il personaggio come antagonista di Capitan America nei numeri 24 (dicembre 1953) e 27 (aprile 1954) di Young Men sebbene venga poi rivelato tramite retcon in Captain America Annual n. 13, del settembre 1994, che la versione del personaggio apparsa nei suddetti racconti è un impostore comunista in quanto il Teschio Rosso originale è stato dato per morto al termine della seconda guerra mondiale così come Capitan America.

In seguito al revival Marvel Comics di Capitan America negli anni sessanta il Teschio Rosso fa ufficialmente ritorno su Tales of Suspense n. 79 (luglio 1966) rivelando di essere rimasto in animazione sospesa per decenni esattamente come la sua nemesi, che torna ad affrontare in tutti i successivi volumi[1] dedicati al supereroe. Il volto del personaggio, oscurato per la maggior parte della sua vita editoriale, viene mostrato per la prima volta nell'ottobre 1984, sul numero 298 di Captain America, sebbene nelle pubblicazioni successive raramente sia stato raffigurato di nuovo.

Tra settembre 2011 e gennaio 2012 viene pubblicata una miniserie di cinque numeri incentrata sulle origini del personaggio ed intitolata semplicemente Red Skull.

Biografia del personaggio

Origini

Nato nel 1914[2][3] in un imprecisato villaggio della Germania da Hermann e Martha Schmidt[12], Johann rimane immediatamente orfano in quanto la madre muore dandolo alla luce e il padre si suicida dopo aver tentato invano di affogarlo in preda alla rabbia[12]; cresciuto di conseguenza in un orfanotrofio a Monaco di Baviera durante la Repubblica di Weimar[2], nel 1923, dopo aver assistito a una marcia del partito nazista sfociata in violenza, Schmidt raccoglie una pistola da terra e tenta di uccidere il direttore dell'istituto per poi fuggire a Berlino[2] andando a vivere come un senzatetto per il viale di Kurfurstendamm rubando, ed occasionalmente mendicando, per sopravvivere[13][12] finché, tre anni dopo, viene brevemente accolto da un negoziante ebreo e da sua figlia che, successivamente, abbandona al loro destino durante un raid nazista[14] derubandoli e massacrando la ragazza con una pala[12].

Nel 1933 Schmidt, entrato al servizio di un boss criminale come sicario, rincontra il suo unico amico dell'orfanotrofio, Dieter Lehmann, divenuto un attivista politico filocomunista[15] tuttavia, pochi giorni dopo, in seguito all'incendio del Reichstag, il partito nazista consolida definitivamente il suo potere addossando la colpa ai comunisti, sopprimendo i diritti civili dei cittadini tedeschi e ottenendo oltre 1.6 milioni di nuovi iscritti, tra cui lo stesso Schmidt[15], che milita come camicia bruna fino a quando, desideroso di entrare nelle SS per essere autorizzato ad usare una pistola dando liberamente sfogo ai suoi impulsi omicidi[16], uccide il suo superiore nel corso della notte dei lunghi coltelli ed inganna Deiter dicendo di volerlo aiutare ad assassinare Hitler sebbene, una volta raggiunto l'hotel Hanselbauer di Bad Wiessee e penetrato nella stanza dell'uomo assieme all'amico, lo tradisce sparandogli alla testa di fronte al Führer che, rimanendone impressionato, fa del giovane il suo pupillo e braccio destro[17] rendendolo, nel giro di pochi anni, il perfetto superuomo idealizzato dal nazismo: un agente subordinato solo ad Hitler, impiegato in tattiche d'intimidazione, spionaggio, terrorismo e sabotaggio per conto del Terzo Reich, caratterizzato da una maschera a forma di teschio e noto col nome di "Teschio Rosso" (in tedesco: Roter Schädel)[13][12].

La fama e l'efferatezza del Teschio Rosso, nonché gli effetti propagandistici delle sue violente imprese, spingono gli Stati Uniti a contrastarlo creando un perfetto supersoldato che gli si potesse opporre: Capitan America[12].

Seconda guerra mondiale

Note

  1. ^ a b c Il termine volume è usato in lingua inglese, in questo contesto, per indicare le serie, pertanto Vol. 1 sta per prima serie, Vol. 2 per seconda serie e così via.
  2. ^ a b c d Red Skull (Vol. 1) n. 1, settembre 2011.
  3. ^ a b Sebbene in Captain America (Vol. 1) n. 298 (ottobre 1984) il personaggio dichiari di essere nato nel 1899.
  4. ^ a b Capitan America
  5. ^ a b Captain America - Il primo Vendicatore
  6. ^ (EN) Aaron Albert, Top Ten Comic Book Archenemies - Superhero and Villain Arch-rivals, su comicbooks.about.com, About.com. URL consultato il 25 giugno 2008.
  7. ^ (EN) Red Skull is number 14, su IGN. URL consultato il 5 settembre 2016.
  8. ^ (EN) Pat McCallum, 100 Greatest Villains Ever, in Wizard, n. 177, New York, luglio 2006.
  9. ^ (EN) Robot Reagan, From ice cream to Red Skull: Joe Simon explains creation of character, su Geektyrant.com. URL consultato il 23 dicembre 2011.
  10. ^ (EN) Bruce Hamilton, interview with JACK KIRBY, in Rocket's Blast ComiCollector, n. 81, New York, giugno 1970.
  11. ^ (EN) Jim Steranko, The Steranko History of Comics Vol. 1, New York, Supergraphics, 1970, p. 53, ISBN 978-0-517-50188-7.
  12. ^ a b c d e f Captain America (Vol. 1) n. 298, ottobre 1984.
  13. ^ a b Tales of Suspense (Vol. 1) n. 66 (giugno 1965)
  14. ^ Red Skull (Vol. 1) n. 2, ottobre 2011.
  15. ^ a b Red Skull (Vol. 1) n. 3, novembre 2011.
  16. ^ Red Skull (Vol. 1) n. 4, dicembre 2011.
  17. ^ Red Skull (Vol. 1) n. 5, gennaio 2012.

Memo

  • Yelena Belova
  • Titania
  • Shanna