Calangianus

comune italiano in Sardegna
(gallurese)
«Un paési di 'jenti curiosa e senza troppa pressa, ma chi no li resci a istà mai felma: facini una cosa e poi un'alta, e poi un'alta ancora e no vi pensani più.»
(italiano)
«Un paese di gente curiosa, senza troppa fretta, ma che non riesce mai a restare ferma: fanno una cosa, poi un'altra, poi un'altra ancora, senza più pensarci.»

Calangianus (IPA: [kalanˈʤanus][5], Caragnani IPA : [karaɲanj] in gallurese, Calanzanos IPA : [kalan'ʣanos] in sardo[6]) è un comune italiano di 4.154 abitanti della provincia di Sassari in Sardegna. Sorge su un altopiano granitico a 518 metri s.l.m., ai piedi del monte Limbara, circondato da vigneti (dai quali si ricavano vini quali i Vermentini di Gallura DOCG) e dalle tipiche sugherete della Gallura, per la cui lavorazione è stata definita "capitale del sughero"[7][8][9][10][11][12].

Calangianus
comune
(IT) Calangianus
(SDN) Caragnani
(SC) Calanzanos
Calangianus – Stemma
Calangianus – Bandiera
Calangianus – Veduta
Calangianus – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Sardegna
Città metropolitana Sassari
Amministrazione
SindacoMartino Loddo (lista civica) dall'11-6-2012
Territorio
Coordinate40°55′20″N 9°11′41″E
Altitudine518 m s.l.m.
Superficie126,84 km²
Abitanti4 154[2] (31-03-2016)
Densità32,75 ab./km²
FrazioniCantoniera Larai, Cantoniera Catala, Laicheddu, San Leonardo, Santa Caterina, La Cruci
Comuni confinantiBerchidda, Luras, Monti, Sant'Antonio di Gallura, Telti, Tempio Pausania
Altre informazioni
Cod. postale07023
Prefisso079
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT090021
Cod. catastaleB378
TargaSS
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[3]
Cl. climaticazona D, 1 854 GG[4]
Nome abitanti(IT) calangianesi
(SDN) caragnanesi
(SC) calanzanesos
PatronoSanta Giusta di Cagliari

Compatroni:

Giorno festivo14 maggio
PIL(PPA) 23.023 mln €
PIL procapite(PPA) 16300 €[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Calangianus
Calangianus
Calangianus – Mappa
Calangianus – Mappa
Posizione del comune di Calangianus nella ex provincia di Olbia-Tempio
Sito istituzionale

Geografia fisica

Territorio

Il paese si trova alle falde settentrionali del monte Limbara, in una conca inclinata verso ovest, ad un'altezza di 518 metri sopra il livello del mare, distante 30 chilometri da Olbia e 45 chilometri dalla Costa Smeralda.

Calangianus sorge su una conca che si estende tra quattro monti: La Casteddu, Casiddu, Gaspareddu e Lu Colbu. Il vasto territorio comunale di Calangianus si estende, partendo da nord, dal lago Liscia, inglobando buona parte della strada provinciale 38 sulla quale si estende il territorio di San Leonardo, dove sono presenti i terreni vitigni delle cantine Tondini e Depperu[13]. Degradando verso monte Muddetru e Laicheddu, si estende ad est fino alla valle Valentino e al monte La Eltica e ad ovest fino a Monti Biancu, Monti di Deu e Punta Bandiera, inglobando così buona parte del monte Limbara. A nord-est di Monti di Deu si estende il centro abitato, che si conclude con l'area industriale, la quale ha termine nei pressi di Nuchis. Il confine con il vicino paese di Luras è segnato dalla rotatoria sulla strada provinciale 136 per Olbia.

Fa parte del parco naturale regionale e il suo territorio si estende per una superficie di oltre 13000 ettari con una morfologia prevalentemente collinare, ricco di ruscelli e con formazioni granitiche. La sua vegetazione, tipicamente mediterranea, è dominata dalla presenza di querce da sughero, lecci, cisto e corbezzolo. In autunno i boschi si arricchiscono di molte specie di funghi. I dintorni sono ricchi di testimonianze archeologiche quali nuraghi e tombe dei giganti.

Il territorio comunale, prevalentemente collinare, si eleva ad una massima di 1336 m di altezza, per poi scendere fino a 99 m s.l.m.

Idrografia

Nel territorio comunale di Calangianus si trova parte del lago Liscia. L'idrografia principale di Calangianus è suddivisa in tre principali spartiacque:

  • Il primo spartiacque passa per le cime del Limbara di Calangianus e del confine ovest, sino a confluire nel lago Liscia. Le acque sono drenate dal rio Manisfalata (alimentato dai corsi d'acqua di Vena Piccina, S.Paolo, La Longa, Cuncata, La Cascia) e dal rio Piatu (alimentato dai corsi d'acqua di Vena Longa e Catala).
  • Il secondo bacino idrogeologico passa per i monti meridionali presso il monte La Eltica e Contra di Nibbaru, al confine con Sa Minda e Su Gaddalzu. Il corso d'acqua principale è il rio Gaddalzu, che confluisce nel lago Coghinas.
  • Il terzo bacino idrogeologico è incluso tra i rilievi dei primi due spartiacque, nelle cime a nord-est del territorio comunale. I corsi d'acqua principali sono il rio Lu Miriacheddu ed il rio Taroni, i quali terminano il loro corso nelle acque del rio Padrongiano, che sfocia nel golfo di Olbia.

La densità di drenaggio dei tre bacini idrografici è di 1,05.[14]

Clima

Per quanto possa essere localizzato a una discreta altitudine, Calangianus è caratterizzato da un clima mediterraneo, con estati generalmente miti e inverni freschi, favorito da una distanza dal mare non grandissima. Le precipitazioni nevose sono frequenti nell'arco di tempo tra dicembre e febbraio.[15]

Calangianus Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 9,19,411,514,418,622,626,126,023,018,013,610,19,514,824,918,216,9
T. media (°C) 6,76,78,511,014,818,521,721,819,214,810,97,87,111,420,715,013,5
T. min. media (°C) 4,44,15,67,711,014,517,417,715,411,78,35,64,78,116,511,810,3
Giorni di gelo (Tmin ≤ 0 °C) 148410000007123450746
Precipitazioni (mm) 7384765742281120408110210626317559223720
Giorni di pioggia 121489974667121137261725105

Classificazione climatica

Storia

Preistoria

  Lo stesso argomento in dettaglio: Cultura di Arzachena e Civiltà nuragica.

Nel territorio di Calangianus la presenza dell'uomo nuragico risale al 2000 a.C., ciò è dimostrato dai reperti archeologici nelle grotte di Monti biancu e Li conchi. Alcuni nuraghi risalgono all'età del bronzo, nuraghe Agnu, Monti di deu e Laicheddhu ancora in piedi, mentre nuraghe Casteddhu, Pulgatoriu, Pastinacciu, Paolucciu, San Leonardo quasi del tutto distrutti. Inoltre a questo periodo appartengono anche i due monumenti megalitici meglio conservati, la tomba dei giganti in località Pascaredda e la Funtana di Li paladini. La tradizione vuole che Calangianus in origine si trovasse in prossimità del fiume Liscia, nei pressi di Bassacutena, vale a dire a più di 50 chilometri dall'attuale collocazione. In seguito a frequenti malattie epidemiche e per sfuggire all'invasione dei pirati e dei saraceni, i vecchi abitanti di Calangianus pensarono di allontanarsi il più possibile dal mare. In epoca preistorica risulta abitato, come testimoniano vari ritrovamenti archeologici, già nell'età del rame.[16]

Periodo punico e romano

Dopo la conquista della Sardegna da parte dei romani (238 a.C.), è identificato qua l'oppidum di Calangiani, nella curatoria di Geminis, nella Diocesi di Civita (Olbia), sull'itinerario sulle strade per Olbia (via Tertium, l'odierna Telti) e Tibula (l'odierna Castelsardo), da dove proseguiva per Turris Libisonis (oggi Porto Torres). Nelle vicinanze situava il centro di Gemellae (probabilmente l'odierna Tempio Pausania).

Sono stati trovati a Calangianus diversi resti romani:

  • Traccie di strada Romana in località Lu Stazzareddu. Ne rimane un tratto lungo il percorso dell'attuale mulattiera, nella traccia della via per Tibula. Altre traccie si trovano più a nord, verso Arzachena.
  • Traccie della strada romana per Gemellae e Tibula. Evidenti sono le traccie della via Romana che, staccandosi da quella Caralis-Olbia, si avviava verso Calangiani, per poi dirigersi verso Gemellae e Tibula. Il percorso è evidente per una via mulattiera.
  • Strada di età romana verso Tibula in località Monti Nieddu.
  • Resti di fonderie di età romana per la lavorazione del ferro.
  • Rovine romane in località Razzucciu sotto il Monti Biancu, tra cui i resti di una vedetta di età romana e le fondamenta di una casa trapezoidale. Altrove, nella medesima località, è stato trovato un corridoio con pareti scalpellate nel granito, con pavimento granitico e resti animali.
  • Nella camera maggiore del nuraghe Agnu è stata trovata un'anfora romana.
  • A Monti di Deu è stato trovato un busto femminile di Demetra.[17]

Periodo giudicale

  Lo stesso argomento in dettaglio: Regno di Gallura.
File:Giudicato di Gallura e la Franca di Jirifai.jpg
Mappa antica del Giudicato di Gallura. Si nota la collocazione di poco differente di Calangianus.

Calangianus apparteneva al giudicato di Gallura, nel distretto di Gemini Josso. Il primo riferimento al toponimo si ha nel medioevo, nel 1162 con la bolla di papa Alessandro III con cui si cita la cappella Santi Jacobi de Calegnano. Notizie più concrete su Calangianus si hanno però solo sotto la dominazione Aragonese, quando questi conquistarono la città in seguito alla vittoria della battaglia di Sanluri (precedentemente, dopo la morte di Nino Visconti, divenne parte del comune di Pisa in seguito al crollo del giudicato di Gallura, così come tutto il giudicato). Su alcuni documenti notarili si trova un trattato pisano nel quale si cita la "villa Calanjanus de Geminis Josso". Successivamente le carestie e le pestilenze che flagellarono tutta la Gallura non risparmiarono Calangianus, ma al contrario di altri centri non venne abbandonato completamente e lentamente, dal seicento in poi ritrovò lo sviluppo demografico, diventando il secondo centro della Gallura per numero di abitanti. Durante la dominazione aragonese, dal XVI secolo, i popoli corsi popolarono l'intera Gallura, contribuendo nella caratteristica tradizione e nel suggestivo dialetto gallurese. Infatti, Calangianus è una delle sette città storiche della Gallura.[18]Durante la dominazione aragonese, intorno al 1400, Calangianus continuerà a crescere esponenzialmente rappresentando, assieme a Tempio Pausania, il centro principale della curatura di Gallura del regno di Sardegna, sede della giudicatura e della pretura principale (Terranova, oggi Olbia, era sotto il dominio del Giudicato di Arborea).

Le numerose chiese che sorsero nel paese e nelle campagne circostanti, specie nella seconda metà del '700, sono la prova evidente del forte ripopolamento di queste terre e la consacrazione della chiesa di Santa Giusta dette l'ulteriore spinta propulsiva allo sviluppo della piccola comunità calangianese. Le attività produttive rimasero l'agricoltura e la pastorizia fino agli inizi dell'Ottocento.

Periodo sabaudo e Regno d'Italia

In seguito alla guerra di successione spagnola, il trattato di Utrecht nel 1713 cede il regno di Sardegna all'Austria e, durante l'invasione spagnola successiva, Calangianus rimase illeso, costituendo nella Gallura un punto di stallo. Nel 1718, in seguito al trattato di Londra, Vittorio Amedeo II cederà all'Austria la Sicilia in cambio della Sardegna. Calangianus otterrà nel 1771, assieme a Tempio, Terranova (oggi Olbia), Luras, Aggius, Bortigiadas e Nuchis. Agli inizi dell'Ottocento alcuni imprenditori francesi si stabilirono in paese dedicandosi all'estrazione del sughero e trasformando le fitte sugherete dell'alta Gallura in un'enorme fonte di ricchezza sostenibile. L'attività divenne ben presto redditizia e gran parte della popolazione si dedicò lentamente all'estrazione e alla trasformazione del sughero. In contemporanea, Calangianus entrerà a far parte della X Divisione di Sassari durante il Regno di Sardegna e sarà centro amministrativo di mandamento nella provincia di Tempio, amministrando i comuni vicini di Luras e Nuchis.

Con la riforma amministrativa (decreto Rattazzi n.3702 del 23 ottobre 1859) e l'unità d'Italia viene ridotto il numero delle province e la Sardegna viene divisa in sole 2 province (Cagliari e Sassari). Calangianus entrerà a far parte della provincia di Sassari. Nella provincia di Sassari, Calangianus sarà il capoluogo del mandamento di Calangianus, comprendente Luras e Nuchis.[19]

Nel 1881 inizia a Calangianus la costruzione del cimitero, e nel 1883 nasce la banda musicale.

Nel 1888 viene inaugurata la ferrovia per Monti. Il tracciato della ferrovia partiva da Tempio Pausania, per poi raggiungere NuchisLuras e Calangianus. Tutte e tre le stazioni erano e sono situate nel territorio di Calangianus.[20]

 
Lu Palazzu Mannu di Calangianus, antica sede di prefettura.

XX-XXI secolo

Il Novecento segna per Calangianus il periodo della svolta economica. Infatti nella seconda metà del Novecento si contano a Calangianus oltre 300 laboratori e industrie dediti alla lavorazione del sughero. Nel 2012 il distretto industriale del sughero di Calangianus,associato a quello di Tempio Pausania, conterà 677 imprese registrate[21].

Il 5 novembre 1927 venne inaugurato il monumento ai caduti situato in piazza del Popolo. La statua, alta circa 2 metri e sorretta da uno stabilimento granitico, è stata costruita da parti bronzee di cannoni austriaci. Nel 1942 il duce Benito Mussolini sbarca a Sassari per visitare e, dopo una tappa a Tempio Pausania ed il saluto in piazza Gallura, si recherà a La Maddalena passando per Calangianus, dove darà il suo saluto al popolo dal balcone del caseggiato delle scuole elementari.

Nel 1977 avrà luogo a Calangianus la prima Fiera del sughero, mentre dieci anni dopo entrerà a far parte dei cento comuni della Piccola Grande Italia. Nel 1979 la frazione di Sant'Antonio di Calangianus diventerà un comune a sé, in seguito al ripopolamento delle coste.

Nel 2005 Calangianus entrerà a far parte della provincia di Olbia-Tempio, soppressa nel 2016, anno di rientro nell'amministrazione della provincia di Sassari.

 

Simboli

 

Stemma

  • all'interno dello scudo: una stella a 8 punte in campo bianco (presente anche nello stemma di Sant'Antonio di Gallura, prima frazione di Calangianus) nell'angolo alto a sinistra, opposto alla rappresentazione di una quercia da sughero in campo blu nell'angolo basso a destra, sotto alla quale sono rappresentati due ovini al pascolo. Scudo completato all'angolo basso a sinistra e alto a destra con un riempimento diagonale di colore giallo e rosso, i colori rappresentativi della cittadina.
  • all'esterno dello scudo: due fronde di colore verde, una fronda di alloro con bacche d'oro e una fronda di quercia con ghiande d'oro, che si intersecano su una cravatta frangiata dai colori nazionali ed ascendono lateralmente; sopra lo scudo una corona di comune.

Gonfalone

Il gonfalone comunale è rappresentato da:

  • un drappo quadrangolare di stoffa, di colore blu. Il drappo ornato da due cordoni laterali argentati e frangiato da motivi d'argento, è caricato nel centro dello stemma di comune, sormontato sopra la corona dall'iscrizione centrata "Comune di Calangianus". La cravatta frangiata si compone in nastri tricolorati dai colori nazionali.

Monumenti e luoghi d'interesse

 
Chiesa parrocchiale di Santa Giusta

Architetture religiose

La chiesa parrocchiale di Santa Giusta

La chiesa parrocchiale di Santa Giusta sorge nell'omonima piazza. Venne fatta costruire nel Cinquecento dal generale aragonese Mosen. In seguito a un ampliamento, la parrocchia viene consacrata nel 1736 e dedicata alla martire santa Giusta. Si tratta di un tipico esempio di architettura granitica gallurese, caratterizzato da un interno molto ricco di affreschi e rappresentazioni marmoree.[22]

Gli oratori di Santa Croce e Nostra Signora del Rosario

 
Chiesa di Santa Maria degli Angeli di Calangianus

Eretta intorno al 1646 a fianco alla parrocchia, la chiesa granitica di Santa Croce è sede dell'omonimo oratorio di cui si hanno notizie già dal 1616. All'interno di questa si trova un'opera di Andrea Lussu di Irgoli, "L'Assunzione della Vergine". L'oratorio di Nostra Signora del Rosario venne edificato tra il 1600 e il 1700 ed è sede dell'omonima confraternita. Nell'oratorio è posto anche il Museo diocesano d'arte sacra, che propone una ricca esposizione di pezzi preziosi del diciassettesimo e diciottesimo secolo.[23]

La chiesa di Santa Maria degli Angeli

La chiesa di Santa Maria degli Angeli è stata edificata nel 1705 come chiesa del convento retrostante. Chiesa granitica di grande interesse architettonico, presenta sopra il portone un bassorilievo a mezzaluna rappresentante il coro degli angeli, opera dell'artista locale Mario Savigni, in marmo macinato e cemento bianco.[24]

 
Piazza Santa Giusta, Calangianus.

Il convento dei frati cappuccini

Il convento dei Frati Cappuccini è stato edificato nel 1705. Ora vi sorge il Museo del sughero.

La chiesa di Sant'Anna

La chiesa di Sant'Anna risale al 1665 come attesta un'iscrizione sulla facciata laterale. Si tratta di una piccola chiesa in granito che conserva all'interno un rilevante dipinto ottocentesco raffigurante sant'Anna attribuito a Giovanni Marghinotti.[25]

Lu pultoni di lu frati

"Lu pultoni di lu frati" è l'antico ingresso della villa Vignaredda, costruita nella zona un tempo fuori paese dal famoso padre Bonaventura, come ingresso alla sua dimora.

 
Chiesa campestre di San Leonardo di Calangianus

Santuario di Nostra Signora delle Grazie

All'interno del parco della Vergine delle Grazie si trova l'omonimo santuario, edificato nel 1904 (dove prima sorgeva una chiesa dedicata a san Paolo Eremita) ed interamente in granito.[26]

Chiesa di Santa Caterina

Presso la casa cantoniera di Larai, nella strada verso Berchidda, è situata la chiesa campestre dedicata a santa Caterina, costruita nel 1998.[27]Santa Caterina rappresenta un'isola amministrativa di Calangianus.

Santuario di San Sebastiano Martire

Un chilometro dopo i depositi di sughero, si trova il boschetto di sugherete nel parco di San Sebastiano. All'interno di questo si trova il santuario di San Sebastiano Martire, edificato nel Settecento.[28]

Chiesa di San Leonardo

La chiesa campestre di San Leonardo sorge nell'omonima piccola divisione amministrativa nel comune di Calangianus, a circa 8 km dal centro abitato. Edificata nel 1623.[29]

 
Palazzo Corda

Architetture civili

  • Centro storico della città, esteso e caratterizzato da numerosi edifici e palazzi granitici attraversati dal tipico lastricato granitico gallurese. Particolarmente degni di nota sono il Corso Niccolò Ferracciu, viale Roma (carrera di lu campu santu), Piazza del Popolo, Piazza Santa Justa, Li portici, Palazzo Niccolò Ferracciu, Palazzu Mannu, Palazzo La Littranga.
  • Palazzo Corda, edificato nella seconda metà dell'Ottocento. Situa in piazza Angioy. Ospiterà il nuovo Museo del costume e la nuova biblioteca comunale.[30][31]
  • Palazzu Mannu, edificato nel 1800. Situa in piazza Santa Giusta, ed è sede di appartamenti civili e di un centro turistico.[32]
  • Palazzo La Littranga, edificato nel 1751, è il palazzo più antico di Calangianus. Era sede della giudicatura e della pretura.
  • Piazzali di Lu Malcatu.
  • Lu Pultoni di lu Frati, antico ingresso alla Villa Vignaredda di Padre Bonaventura.
  • Villa Vignaredda, la dimora di Padre Bonaventura.
  • Sepolcro di Bonaventura, la suggestiva tomba monumentale di Padre Bonaventura.
  • Palazzo Niccolò Ferracciu, antica dimora di Niccolò Ferracciu.
  • Auditorium ex convento.
  • Vecchio Caseggiato scuola elementare, di architettura tipica del primo Novecento.[33]

Vie e piazze

 
Piazza del popolo di Calangianus

Piazza del popolo

La piazza del Popolo di Calangianus è la piazza principale del paese. Si tratta di un grande piazzale rialzato, completamente in granito, al cui centro è situato lo storico monumento ai caduti della prima guerra mondiale. Si dice che la statua, completamente in bronzo, sia stata realizzata dalla fusione del bronzo dei cannoni austriaci.[34]

Piazza Nicolò Ferracciu

La piazza Nicolò Ferracciu è una piazzetta situata nell'omonima via, nel rione La Rampa, dedicata al ministro calangianese. Al centro della piazzetta è situato un monumento a lui dedicato.[35]

Piazza Campo Vecchio

 
Piazza Niccolò Ferracciu, Calangianus.

La piazza del Campo Vecchio, più semplicemente il Campo Vecchio, è la piazza creata dalla demolizione del vecchio stadio "Rinascita". Situa qua, oltre al retro del caseggiato delle scuole elementari, il municipio.

Piazza Michele Columbano

La piazza Michele Columbano è un piazzale situato nel quartiere di Lu Pinu, in via Cagliari. Questa piazza è dedicata allo storico fondatore della Banda musicale di Calangianus.

Piazza La Madonnina

La piazza La Madonnina è un piazzale situato nel rione omonimo, adiacente ai rioni La Piraccia, La Rampa e Lu Pinu. Caratterizzata da una fitta boscaglia, presenza una statua dedicata alla Vergine delle Grazie e, frontalmente, l'antica Funtana Noa, edificata nel 1898.

Piazza Santa Giusta

Piazza Santa Giusta è un piazzale completamente granitico situato nel centro storico di Calangianus, sulla quale è situato il complesso parrocchiale di Santa Giusta, la chiesa di Santa Croce e un palazzo storico di Calangianus, Lu Palazzu Mannu.

 
Vista del rione Monti Alcu da piazza Michele Columbano, Calangianus.

Piazza Angioy

La piazza Angioy, situata nell'omonima via, è il piazzale dove è situato il palazzo Corda, nonché il Banco di Sardegna e una fontana granitica.[36]

Corso Niccolò Ferracciu

Il corso Niccolò Ferracciu di Calangianus è la via principale di Calangianus. Costruita in lastricato granitico, attraversa il centro storico e ne collega i siti principali al rione di Lu Rizzatu, per chiudersi con Piazza Niccolò Ferracciu, da dove si entra nei rioni La Rampa, Lu Caponi e Monti Alcu. Il corso Niccolò Ferracciu sede di una moltitudine di attività e negozi.[37]

Viale Roma

Il viale Roma di Calangianus è il lungo viale dove sorgono il caseggiato delle scuole elementari, le scuole medie e la chiesa di Santa Maria degli Angeli. Si collega al corso attraverso un incrocio frontale a Piazza del Popolo, nel rione Lu Rizzatu. Caratterizzato dal tipico lastricato granitico, forma un suggestivo ingresso in paese assieme al viale Cimitero, con una sequenza ordinata di alberi. [38]

Siti archeologici

 
La tomba dei giganti di Pascaredda

Importanti realtà archeologiche risalenti al 2000 a.C. si trovano nelle grotte di Li Conchi e Monti Biancu, dove sono stati rinvenuti i primi reperti che testimoniano la presenza in epoca preistorica dell'uomo nuragico nel territorio di Calangianus.

Area archeologica di Pascaredda

In prossimità del rio Badu Mela è presente la tomba dei giganti di Pascaredda, importante e ben conservato monumento archeologico ascrivibile al Bronzo medio-Bronzo recente (1700-1400 a.C.). Un'altra struttura megalitica ben conservata è la fonte sacra di li Paladini.

Sono situati nel territorio di Calangianus alcuni importanti complessi nuragici risalenti all'età del bronzo: i nuraghe Agnu, Bonvicinu, Lajcheddu e Monti di Deu sono ancora in buone condizioni, mentre dei nuraghe Casteddhu, Pulgatoriu, Pastinacciu, Paolucciu e San Leonardo rimangono solo dei resti.[39] Inoltre, nei pressi del nuraghe Agnu, è presente il Dolmen Agnu.

Formazione rocciosa della Conca Fraicata

Sulla strada SS127 verso Telti è posta la caratteristica formazione rocciosa denominata Conca Fraicata, con una grotta alla sua base. L'usanza di riadattare le grotte granitiche era molto diffusa in età preistorica, dove i nuragici al fine di rendere più confortevole il vano avevano aggiunto dei muretti.[40]

Aree naturali

  Lo stesso argomento in dettaglio: Aree naturali protette della Sardegna.
 
Monte Limbara

Si trova nel territorio di Calangianus il versante orientale del monte Limbara. Qui prevale una vegetazione basata da leccio, conifere e macchia mediterranea, oltre a caratteristiche emergenze granitiche. Il Complesso Forestale Limbara è, grazie alla sua posizione geografica, il clima e la diversificazione degli habitat, rilevante e particolarmente protetto a livello europeo.[41]

L'area del "Limbara Calangianus" ha la denominazione SIC (sito di interesse comunitario), principalmente per la presenza dei tipici tafoni. Una caratteristica importante del Limbara di Calangianus è di possedere oltre il 70% della superficie più elevata dei 900 m di altitudine. Possiede un inquadramento climatico riconducibile a due zone climatiche: il Lauretum ed il Castanetum.

Diverse sono le tipologie di vegetazione presenti nel cantiere forestale. La copertura vegetale presente è divisa in diverse tipologie:

  • Macchia mediterranea di tipo basso, che occupa il 40% della superficie, caratterizzata da erica arborea, cisto, leccio, corbezzolo, fillirea, mirto. Presenta gradoni rimboschiti che ne occupano il 20% circa, caratterizzati da conifere e latifoglie.
  • Macchia mediterranea di tipo alto, che occupa il 15% del totale. Caratterizzata da forme vegetali più evolute di orniello, fillirea, agrifoglio e tasso, oltre a a macchie forestali di leccio.
  • Macchia mediterranea su zone rocciose, che interessa il 25% della superficie. Questa zona è definita da grandi masse rocciose, che rappresentano le guglie principali della catena montuosa del Limbara.
  • 2° Corpo La Cagginosa, area per la maggior parte rimboscata. Si estende su 60 ettari e vi sono presenti pinete di pini domestici e marittimi, oltre ad impianti di latifoglie (sugherete e leccio). I lavori di rimboscamento sono stati eseguiti tra la seconda metà degli anni '70 ed il 1984.[42]

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[43]

Sono presenti nel 2015 a Calangianus 4180 abitanti e 1644 famiglie con una media componenti di 2,53 ciascuna.[44]

I dati fino al 1971 contano anche gli abitanti di Sant'Antonio di Gallura, in precedenza comune di Calangianus.

Favorita dalla moltitudine di lavoro presente e dall'alto numero di operai, Calangianus contava nell'arco di tempo tra il 1991 e il 2001 più di 6000 abitanti.

Etnie e minoranze straniere

Secondo i dati ISTAT la popolazione straniera residente al 31 dicembre 2013 era di 116 persone. Le nazionalità più rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano[45]:

  1. Romania, 51 - 2,11%
  2. Marocco, 40 - 1,66%

Lingue e dialetti

 
Mappa delle lingue parlate in Gallura.

La lingua più parlata nella cittadina è l'italiano. Accanto a questo, il dialetto di Calangianus è la variante del gallurese chiamata calangianese. Il gallurese, arrivato a Calangianus dal ripopolamento delle genti còrse avvenuto a cavallo tra il XVI e il XVIII secolo. La variante calangianese presenta particolarità di pronuncia, con la pronuncia del "cchju" al posto del "gghju", generalmente messa la c al posto della g in alcuni termini ("friacchju" per "friagghju"/febbraio, "pucchju" per "bugghju"/buio, "spucchjià" per "sbucchjià"/sbucciare, "prisciona" per "prisgiona"/prigione), con inoltre una particolare pronuncia calcata della lettera S ("chishtu" per "chistu"/questo, "leshtru" per "lestru"/veloce) ed un raddoppiamento, in alcuni casi, delle consonanti (esempi opposti alla variante tempiese "pommi" per "pomi"/patate, "tummatta" per "tumatta"/pomodoro, "ommu" per "omu"/uomo). Inoltre, la parlata calangianese è riconosciuta per essere più lenta e pacata rispetto a varianti come quella di Arzachena.

Al dialetto di Calangianus si riconoscono delle particolarità: a parte le variazioni vocali, il calangianese si distingue per alcuni termini utilizzati: "agliòla" per "trìula/luglio; "rizzatu" per "pjazza"/piazzale, piazza; "sògra" per "sòciara"/suocera; "sticculà" per "sfuttì"/criticare, schernire; "stipità" per "sciuppà"/scoppiare; "tinakjiu" per "tinagju"/ viticcio; tarrapìnu/ pensiero tormentoso; [46]

La variante del gallurese di Calangianus è rimasta a Sant'Antonio di Gallura sotto diversi aspetti, ma condizionata dalla variante arzachenese per diversi termini e per eloquio più rapido.

Esempio di dialetto calangianese affiancato al gallurese comune ed alla traduzione in italiano. In grasseto le differenze:

Italiano Gallurese Calangianese
L'augurio che faccio a questi sposi

anzitutto è una lunga vita,

figli vegeti e premurosi

nei confronti di amici, bambini e adulti.

Questo augurio è, però, destinato al futuro;

per ora, abbiate altri pensieri:

oggi non pensate al lavoro

ma a divertirvi...in compagnia di amici e parenti

L'aguriu chi focciu a chisti sposi

primma di tuttu è di campa' alt'e cent'anni

poi d'aé fiddoli boni e primurosi

cu li cumpagni, cu li steddi e cu li manni.

Lu chi t'agghju dittu, però, è pa un dumani;

par abà àgghjiti alti pinsamenti:

ogghj no pinseti a trabaddani

ma a diviltivvi…cu l'amichi e li parenti

L'auguriu chi focciu a chishti sposi

primma di tuttu è di campa' alt'e cent'anni

poi d'aé fiddoli boni e primmurosi

cu li cumpagni, cu li steddi e cu li suprashtanti.

Lu chi t'acchju dittu, però, è pa un dumani;

par abà acchjiti alti pinsamenti:

occhj no pinseti a trabaddani

ma a diltivvi...cu l'amichi e li parenti

Religione

  Lo stesso argomento in dettaglio: Diocesi di Tempio-Ampurias.

La chiesa parrocchiale di Santa Giusta è la parrocchia principale di Calangianus, fa parte della diocesi di Tempio-Ampurias e risale al Cinquecento. Consacrata nel 1738 al culto cattolico, è di rito romano ed è sede del museo Diocesano di Arte Sacra. Inoltre, il complesso religioso a Calangianus comprende le chiese, anch'esse facenti parte della diocesi sopra riportata, di Sant'Anna, Santa Croce, Santa Maria degli Angeli, Nostra Signora delle Grazie, Santa Caterina, San Sebastiano.

Tradizioni e folclore

Costume tradizionale di Calangianus

Il costume antico calangianese, caratterizzato dalla presenza della cappitta e della barretta. Inoltre a Calangianus il gruppo La Mascara Gadduresa espone in suggestive sfilate le antiche maschere della tradizione gallurese: la mascara in linzolu, la filugnana e li mascari brutti.[47]

Tradizioni religiose

In passato nel periodo della quaresima era usanza non solo astenersi dal mangiare carne ma anche da ogni altra sorta di divertimento. Poiché le campane rimanevano in silenzio e non potevano suonare sino alla serata di sabato, durante tutta la settimana santa a Calangianus era usanza che i bambini percorressero le strade con strumenti di legno di fattura rustica chiamati mattutini, zirrioli e tauleddi per invitare i fedeli a partecipare ai riti religiosi.

Secondo un'antica tradizione ogni anno, in occasione della festa di san Giovanni Battista, alcune famiglie calangianesi che costituiscono la "Tripita" si recano in pellegrinaggio a San Giovanni di Liscia, la chiesa campestre più antica. Questa chiesa è importante in quanto una leggenda indica in quella località le origini del paese.[48]

Festività

  • La seconda domenica di aprile si svolge la festa di santa Caterina nell'omonima chiesa campestre.[49]
  • La terza domenica di aprile si svolge la festa della Madonna delle Grazie nell'omonimo santuario.[50]
  • La seconda domenica di maggio si celebra, al parco della Vergine delle Grazie, la festa di santa Lucia.
  • Il 14 maggio si celebra la festa patronale dedicata alla santa patrona Giusta.[51]
  • La prima domenica di giugno si svolge la festa di santu Linaldu, a San Leonardo.[52]
  • La terza domenica di giugno si svolge la festa di santu Bastianu, nell'omonima chiesa campestre.[53]
  • Il 23 giugno si festeggia il vespro di san Giovanni Battista, con i fochi di santu Juanni, falò purificatori chiamati anche focaroni a Calangianus, preparati in ogni rione.[54]
  • Ogni anno a partire dalla terza domenica del mese di settembre si festeggiano le ricorrenze ai santi Isidoro Lorenzo e Francesco, tre giorni di festa analoghi alla festa patronale, organizzata ogni anno dalle classi che nel medesimo anno hanno compiuto 42 anni.[55]

Cultura

Curiosità popolari

  • Una leggenda analoga a quella della fontana di Rosello si registra anche a Calangianus. Infatti, si registrano leggende legate a gelosie riguardanti la fontana del paese anche a Sorso e Lodè, che vedono protagonisti questi paesi in tentativi vani di prendere le fontane di paesi limitrofi (Tempio nel caso di Calangianus, Sassari nel caso di Sorso), invidiosi della loro bellezza. Per quanto concerne la fondatezza di questi blasoni, chiamanti in gallurese "stivigni", (caragnanesi macchi, sussinchi macchi), è importante considerare come i centri di Calangianus e Sorso si distinguano per la loro vasta industrializzazione e progresso, che è alla base di un benessere talvolta superiore alla media regionale. Infatti si deve precisare che l'aggettivo "maccu" non significa letteralmente "pazzo", ma mantiene un vasto ambito che coincide con l'aggettivo di "stravagante".[46]
     
    Caseggiato scuola elementare di Calangianus.

Istruzione

Biblioteche

  • Biblioteca Comunale "Aldo Moro"[56]

Scuole

  • Scuole Elementari e Medie "Ines Giagheddu"(sede dell'Istituto Comprensivo "Ines Giagheddu" Calangianus-Luras-Sant'Antonio).[57]
  • Istituto Professionale Industria e Artigianato "Nicolò Ferracciu".[58]

Musei

Museo del Sughero

 
Ingresso al Museo del Sughero

Il Museo del Sughero di Calangianus si trova all'interno del complesso Settecentesco che comprende il convento dei frati cappuccini e la chiesa di Santa Maria degli Angeli. Gestito dall'Associazione Culturale Contiamoci di Calangianus, il museo si estende su due piani: nel piano terra vengono esposte le antiche macchine per la lavorazione del sughero ed in quello superiore quello superiore situa anche un salone multimediale e una sala congressi, dove ampio interesse è dato all'artigianato, ai prodotti di lavorazione e alla cultura del sughero. Organizzato in ogni mostra giornaliera un film nel quale si spiega ai visitatori la storia ed il lavoro che da oltre un secolo caratterizza la Capitale del Sughero. All'esterno è situato un punto shop con souvenir di artigianato locale e punto info per i turisti.[59][60][61]Si trova in via San Francesco, 3.

Museo Diocesano di Arte Sacra "Santa Giusta"

Il museo fa parte del Museo della Diocesi di Tempio-Ampurias, caratterizzato da una dislocazione multipla: Calangianus, Castelsardo, La Maddalena, Martis, Nulvi e Perfugas.

Fondato nel 2001, è situato nei locali dell'oratorio di Nostra Signora del Rosario, adiacente alla chiesa parrocchiale. Il museo offre al visitatore una ricca ed ampia collezione di pezzi del XVI-XVIII secolo, oltre a documenti del XVII secolo, vesti antiche realizzate in seta ed oro ed una ricca quadreria del XIX secolo. In ogni visita vengono presentate, attraverso un video o una lettura, storie religiose riguardanti la cittadina di Calangianus, tra le tante la leggenda di Bonaventura, l'assassinio di Fra Tommaso di Calangianus a Damasco e la lunga azione dei Padri Cappuccini, ricca di illustri personaggi. Buona parte del tesoro del Museo Diocesano di Arte Sacra di Calangianus è stato donato da Padre Bonaventura da Calangianus, illustre frate e mecenate calangianese.[62][63]

 
Logo Canale 48 Web Tv 2011

Media

Televisione

A Calangianus è presente dal 1977 la televisione locale Canale 48 Sardegna, attiva nell'informazione, sport, e folklore. Si distingue inoltre per i suoi quiz a premi, dibattiti e documentari. Dal 2011 è una web tv.[64]Dal 2016 si occupa anche di giornalismo e news 24 su 24.[65]

Stampa

Dal 1994 il giornalista locale Zannoni Pietro pubblica, annualmente, la rivista Calangianus Oggi & Ieri, nella quale riassume un resoconto annuale sulla situazione sociale, economica, politica e sportiva della cittadina. Inoltre, vengono pubblicate in questa rivista avvenimenti storici, antiche tradizioni e biografie di personaggi caratteristici della storia del paese.[66][67]

Cineteatro

Situa a Calangianus l'Auditorium - Ex Convento, il cui ingresso situa all'incrocio tra via San Francesco e via Vittorio Emanuele. Accessibile dai locali retrostanti del convento settecentesco, è utilizzato per la rappresentazione giornaliera di film, opere teatrali e presentazioni di libri, nonché sede di dibattiti politici e sociali.[68][69][70][71]

Letteratura

Dal 2015 è organizzato a Calangianus il concorso di Poesia Sarda "Caragnani", che vede annualmente più di 50 partecipazioni ed un ampio interesse di pubblico a livello locale.[72]

Musica

Raduno Bandistico "Michele Columbano"

La Banda Musicale Michele Columbano organizza a Calangianus il proprio Raduno Bandistico, intitolato anch'esso al Maestro Columbano. Ogni anno il Raduno Bandistico Michele Columbano ospita a Calangianus diverse bande musicali europee, ed è organizzato solitamente in concomitanza alle feste patronali.

Scuola Civica di musica "Gallura"

Calangianus è il comune sede principale della Scuola Civica di musica "Gallura", che trova sedi a Luras, Telti, Palau, Golfo Aranci e San Teodoro.[73]

Cucina e prodotti tipici

  Lo stesso argomento in dettaglio: Cucina sarda e Zuppa gallurese.

Eventi

Eventi folcloristici
  • A inizio luglio il comitato "Chissi di La Paranza" organizza la Festa della Paranza. Si tratta di una manifestazione dedicata alla degustazione dei prodotti del mare sardo.[74]
  • A fine luglio il comitato "amici di la Graiglia" organizza la sagra del Bovino, giunta nel 2016 alla sua quindicesima edizione, e che vede ogni anno un importante afflusso di turisti.[75][76]
  • L'Agliola è l'ultima sagra estiva di Calangianus, che viene organizzata l'ultimo sabato di agosto.[77]
  • Dal 1978, nel mese di settembre, si svolge la Fiera Nazionale del Sughero. Dal 2014 Calangianus prende parte alla Fiera del Sughero anche in Portogallo, a Ficor.[78]
  • In due date scelte solitamente tra il 20 giugno e la prima settimana di luglio, l'associazione "Focu Cuntrariu" organizza a Calangianus dal 2008 il Day Off, un evento musicale che vede ogni anno una confluenza di oltre cento iscritti e centinaia di spettatori. L'evento è organizzato nell'auditorium dell'ex-convento settecentesco.[79][80]
  • Dal 2014 è organizzato nel padiglione fieristico di Calangianus, in data definita tra 24-25-26-27 dicembre, il Drop Out Festival, un raduno di DJ di fama internazionale nel quale confluiscono ogni anno centinaia di giovani.[81][82][83]
  • Dal 2011 è organizzato a Calangianus il Festival di li steddhi, una manifestazione di canto per bambini e ragazzi. Dal 2012 viene chiamato col nome di Memorial Antonello Cossu.
  • Dal 2014 è organizzata la Giornata del Tappo di Sughero, un evento organizzato in due giornate, nel quale vengono attuati dibattiti presso l'Auditorium dell'ex-convento e diverse escursioni nelle sugherete e nel Museo del Sughero, oltre alle degustazioni di vini locali provenienti, oltre da tutte le cantine di Calangianus, anche da quelle limitrofe di Luras, Tempio Pausania, Sant'Antonio di Gallura, Telti, Monti, Berchidda, Badesi.[84]
  • Dal 2015, a luglio, è organizzato in località San Leonardo (nei pressi dell'omonimo santuario) il Vermentino Wine Festival, che offre la degustazione dei vini delle principali cantine galluresi.[85]

Persone legate a Calangianus

«Calangianus, cittadina molto simpatica e famosa in tutto il mondo. Considerata la capitale del sughero, in quanto miglior sughero viene prodotto a Calangianus. Fa parte del gruppo delle 100 città italiane che si distinguono di più per la crescita produttiva, dunque la Sardegna sta insegnando a tante altre regioni che, rimboccandosi le maniche, si può fare veramente molta strada.»
 
Niccolò Ferracciu

Calangianus ha dato i natali a una serie di personalità importanti, prevalentemente per quanto riguarda la politica.

Amministrazione

Sistema Locale del Lavoro

Calangianus è, a livello nazionale, sede del Sistema Locale riguardante il sughero.[86] Il Sistema Locale del Lavoro di Calangianus comprende l'urbano di Calangianus e Luras, assieme a tutte le industrie calangianesi situate in territorio differente.

Gemellaggi

Calangianus è gemellato con:

Altre informazioni amministrative

Calangianus ha un'alta percentuale di raccolta differenziata. Infatti, dal 50% del 2014, è salito nel 2015 al 70%, guadagnandosi nel 2016 il primato in Gallura.[92]

Nel 2011 è stato il primo comune in Gallura a regolamentare la raccolta dei funghi, al fine di garantire la massima tutela dell'ambiente. Progetto già aperto dall'amministrazione comunale di Calangianus negli anni 70 (al tempo respinto dalla regione), al giorno d'oggi aderiscono a questo progetto tutti i comuni della Gallura.[93][94]

Geografia antropica

 
1. Lu Rizzatu 2. Lu Caponi 3. La Contra 4. Santa Margherita 5. Firuccia 6. Lu Fungoni 7. Lu Pinu 8. Stazioni Eccja 9. Lu Bastioni 10. Santa Cruci 11. La Rampa 12. Monti Alcu 13. La Piraccia 14. Vaspareddu 15. Lu Campu 16. Siddaiu

Calangianus è suddivisa storicamente in diversi rioni e quartieri storici. I quartieri Lu Rizzatu, Santa Cruci, La Contra e Lu Caponi costituiscono il Centro Storico del paese, caratterizzato da antichi edifici completamente granitici e palazzi storici quali il Palazzo Corda e Lu Palazzu Mannu (dal gallurese "il palazzo grande"), oltre al complesso religioso di Santa Giusta, risalente al Cinquecento. Tra i numerosi piazzali del paese, tutti completamente costruiti in granito, il principale è la piazza del Popolo, situata nel pieno centro storico. Nella zona circoscritta da quello che viene definito il rione Lu Rizzatu (dal gallurese "la piazza") situa il vecchio caseggiato delle scuole, il municipio e la piazzetta Campo Vecchio (qui, nei primi anni del Novecento, era situato il vecchio campo sportivo). Adiacente al convento settecentesco è situato il rione Lu Bastioni, dove situa l'omonima piazza. Qui sono situati gli uffici delle Poste Italiane. Nell'omonimo rione, adiacente al complesso religioso di Santa Giusta, si trova la piazza La Madonnina, dove è presente una statua dedicata alla Vergine delle Grazie e di fronte alla quale si trova l'antica Funtana Noa (dal gallurese "fontana nuova"), una fontana monumentale edificata nel 1898.

La SS 127 divide l'abitato in due parti: Calangianus Nord e Calangianus Sud.

Suddivisioni storiche

Centro storico

Il centro storico di Calangianus è attraversato dal corso Nicolò Ferracciu, che collega i quattro quartieri storici del paese: Lu Rizzatu, Lu Caponi, Santa Cruci e la Contra.

Lu Rizzatu

Lu Rizzatu (dal gallurese, la piazza) è il rione principale di Calangianus. Vi sorge la piazza del Popolo nonché le scuole elementari e medie e diversi locali collocati principalmente lungo il corso.[95] Qui è situato il cimitero adiacente al rione periferico di Santa Margherita.

Lu Caponi
 
Palazzi storici situati in piazza Lu Caponi. Non è visibile il Palazzo La Littranga.

Lu Caponi è il primo rione storico di Calangianus. Trattasi del fulcro del centro storico di Calangianus, dove il paese iniziò a svilupparsi (come attestano le numerose iscrizioni sugli altrettanto numerosi edifici granitici del rione), la cui via principale è via Mannu (ex via San Nicola). Lu Caponi è caratterizzato da strette e irregolari vie, strade ed edifici completamente granitici e suggestivi percorsi. Vi sorge l'antica chiesa di Sant'Anna, il Centro di Aggregazione Sociale e un supermercato.[96] Si presume che, seppur senza attestati storici che lo confermino, qui sorgesse la principale chiesa della Calangianus antica, dedicata per l'appunto allo stesso San Nicola. Al centro del quartiere è situata l'omonima piazza, circondata da tre palazzi storici di Calangianus. Uno di questi è il Palazzo La Littranga, da iscrizione edificato nel 1751, il più antico della cittadina gallurese. Oggi ristrutturato, vi sorgevano la giudicatura e la pretura.

Santa Cruci e La Contra

Il rione Santa Cruci può essere considerato un unico quartiere insieme a La Rampa. Infatti, storicamente, il quartiere in cui è collocato il complesso religioso di Santa Giusta prende il nome di quello che oggi è un rione a sè, La Rampa. Qui è presente inoltre il palazzo granitico Lu Palazzu Mannu.

La Contra è un suggestivo quartiere di Calangianus. Chiamato anche addaretu a la jesgjia (letteralmente "dietro la chiesa"), il rione La Contra è quello che caratterizza una delle parti più alte di Calangianus, dove sorge una moltitudine di edifici granitici che circondano la parrocchia. Qui è situato in piazza Angioy, il Palazzo Corda, palazzo edificato dal primo pioniere del sughero di Calangianus.[97]

Anticamente La Rampa e Santa Cruci,situate sul colle Santa Justa,costituivano l'unico quartiere di Santa Giusta.

Rioni periferici

Il centro storico di Calangianus è circondato da diversi rioni di recente edificazione.

 
La Funtana Noa di Calangianus.
Lu Fungoni

Adiacente a Lu Rizzatu, nella periferia nord, si trova il quartiere Lu Fungoni, dove è situata la fermata ferroviaria di Calangianus. Lu Fungoni è storicamente parte del rione Lu Rizzatu.

Lu Pinu

Nella parte sud della cittadina, quella con altitudine minore, è situato il quartiere Lu Pinu, uno dei più densamente popolati, che prende il nome dall'omonima via sulla quale si estende[98]. Qui è presente la piazza Michele Columbano o piazza di Lu Pinu in dialetto. Lu Pinu è un quartiere prettamente popolare.

Lu Bastioni e La Stazioni Ecchja

Nella parte sud-ovest è situato il rione minore Stazioni Ecchja, e il rione Lu Bastioni, associabile a Stazioni Ecchja come unico quartiere. Questi ultimi risultano storicamente parte di Lu Rizzatu.

La Piraccia

Ad est di La Rampa è situato il rione minore di La Piraccia, dove è localizzata la Funtana Noa e la piazza La Madonnina.

Lu Campu

Nella periferia sud-est di Calangianus è situato il quartiere Lu Campu, di recente edificazione, dove è situato lo stadio Signora Chiara e il bocciodromo comunale, nonché un organo del Pronto Soccorso.

Monti Alcu

Nella periferia est di Calangianus, adiacente a Lu Caponi, è situato il quartiere Monti Alcu (in dialetto Munti Alcu), caratterizzato dalla presenza dell'omonima piazza, della casa di riposo San Vincenzo e di un complesso di case popolari. La parte storica,situata sul colle San Nicola,era anticamente chiamata "Santu Nicola".

Vaspareddu

Il rione dove sorge la villa di Padre Bonaventura e il parco Vignaredda è chiamato Vaspareddu, dal monte che vi sorge a fianco. Adiacente a Monti Alcu, vi sorge anche una piazzetta con al centro una statua dedicata a Padre Pio.

 
Panorama di Calangianus
Siddaiu

Nell'estrema periferia sud, nell'omonima località, è situato il quartiere Siddaiu. Qui è presente un parco giochi e un complesso di case popolari.

Santa Margherita

Nella periferia ovest di Calangianus, nell'ingresso da Luras, è situato il rione di recente edificazione di Santa Margherita. Il rione presenta una moltitudine di ville indipendenti, il campo da calcetto "Michelino Cossu" e l'I.P.I.A. Niccolò Ferracciu.

Firuccia

Frontalmente a Santa Margherita è situato il rione Firuccia, nell'omonima località. Sono qui localizzati i campi da tennis.[99]

Nell'estrema periferia a sud troviamo il quartiere Siddaiu, dove è localizzato un complesso di case popolari.

I nomi di quartieri e rioni periferici di Calangianus sono quasi tutti originati dalla zona in cui sorgono[100].

Frazioni e località

 
Particolare di Catala.

Fanno parte del Comune di Calangianus:

  • La parte nord-est del monte Limbara, tra cui Punta Bandiera, Monti di Deu, Monti Biancu, Monti Nieddu e Li Conchi.
  • Le località La Talga e Sigara, non considerate vere e proprie frazioni in quanto considerabili come parte integrante del centro abitato.
  • La parte sud del lago Liscia.
  • Sono presenti in territorio di Calangianus un numero di circa 30 stazzi, molti dei quali nei monti di La Eltica, Bozzicu, Monti Brusgiatu, Monti Lisgiu, Muddetru, L'Alzoni. Inoltre, sono frazioni di Calangianus: San Leonardo, Santa Caterina, Laicheddu e La Cruci (originariamente stazzi) e le Cantoniere Catala e Larai.

Economia

«Non può esistere una bottiglia di vino di qualità senza il tappo di sughero. Dico grazie ai produttori ed ai trasformatori della Sardegna: senza di loro il mondo non avrebbe il Prosecco.»

Calangianus è caratterizzato da un'economia solida e vivace, basata principalmente sulla lavorazione del sughero, del quale è il primo produttore in Italia e tra i maggiori al mondo. L'area industriale di Calangianus, la quale si trova sulla SS127 per Tempio Pausania, racchiude solo parte delle numerose industrie della cittadina, che occupano per la maggior parte l'Area Industriale del comune adiacente di Tempio Pausania (oltre alla presenza di industrie e laboratori nel centro abitato). Calangianus conta 48 sugherifici tra grandi industrie e laboratori minori, per un totale di circa 3000 operai[101].

Agricoltura

Importante è la produzione vinicola, che vede i vini di Calangianus rinomati in campo nazionale da decenni.

Il produttore principale a Calangianus è la Cantina Tondini[102], nata nel 2004. La cantina, nata e portata avanti da imprenditori calangianesi, ha nel vermentino Karagnanj il suo vino più conosciuto. Rilevante è anche la produzione della Cantina Castiglia.

Artigianato

L'artigianato a Calangianus si basa sui prodotti in granito e sughero. Su quest'ultimo, grazie all'ampia industrializzazione nel campo, è particolarmente propenso. Sono calangianesi diverse delle principali ditte artigianali di Gallura, che si distinguono in campo regionale per una lavorazione del sughero degna di nota.[103]Rilevante è anche l'artigianato tessile e della gioielleria, per un numero totale di 9 imprese artigianali con sede nella cittadina.[104]

 
Una cesta di tappi di sughero da vino

Industria

Sughero

 
Quercia da sughero dopo l'estrazione

Calangianus è il maggiore centro italiano ed uno dei più grandi al mondo per l'estrazione e la lavorazione del sughero, ed il fruttuoso lavoro ha dato e continua a dare occupazione a molte persone di tutta la Gallura e dei territori circostanti, nonostante la crisi economica abbia colpito molto questo settore un tempo molto più blasonato e famoso[105]. La lavorazione del sughero a Calangianus è un'attività che trova origine ai primi anni dell'Ottocento, quando alcuni imprenditori si stabilirono in paese trasformando le fitte sugherete dell'Alta Gallura in un'enorme fonte di ricchezza sostenibile tanto da divenire una delle principali fonte di sostentamento per l'intera popolazione (non a caso le prime e maggiori fitte sugherete in Sardegna situano nel territorio di Calangianus). In passato, la popolazione era molto più attiva nella lavorazione del sughero, e si trovavano in paese numerosi laboratori che spedivano l'elaborato alle principali industrie del comune, le quali avrebbero a loro volta trattato il prodotto e lo avrebbero distribuito in ogni parte del mondo. Intere generazioni si sono mosse dal principio nell'estrazione e nella lavorazione del sughero, e tuttora sono molto attive. Si tratta di un'attività che non si è persa nei secoli ed ha portato il paese gallurese ai massimi livelli in campo internazionale in questo settore. Nel 1987 Calangianus divenne uno dei "Cento comuni della Piccola Grande Italia"[106]. Nel 2012, Calangianus conta 48 sugherifici[107].

Calangianus ha, nel 2007, aderito a Retecork, la Rete europea dei territori sugherieri. Nella cittadina si trova inoltre la sede di Retecork Italia.[108][109] Grazie alla presenza a Calangianus della sede dell'importante associazione, altri comuni limitrofi hanno potuto aderire come comuni promontori e beneficiare della principale rete europea che collega i territori sugherieri principali del continente.[110]Le ditte produttrici principali di Calangianus sono quelle dei F.lli Molinas, di Martinese e di Ganau. La ditta Molinas, oltre al campo del sughero (nel quale da lavoro a oltre 1000 operai grazie alle sedi a Calangianus, Tempio Pausania, Verona, Germania, Portogallo, Francia e Argentina), si dedica anche al campo del turismo. Quella che è nominata la triade dell'industria calangianese può vantare un primato di numeri in Europa secondo solo alle multinazionali portoghesi.[111]

Legno, granito e giocattoli

Molto sviluppata anche l'industria del legno, orientata principalmente alla produzione di infissi e mobili. Rilevante è la produzione di granito, molto diffusa in tutta la Gallura. Inoltre nel paese vi è la sede della Plastwood, un'industria di giocattoli collegata alla Geomag.

Turismo

Sono presenti a Calangianus diverse associazioni turistico-culturali che, attraverso eventi ed escursioni varie, accolgono annualmente nella cittadina migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo.[112][113]

La ditta calangianese F.lli Molinas S.P.A. è proprietaria delle marine di Porto Rotondo[114], di Porto Marana[115] , di Cala Bitta, di Bosa Marina e di Cagliari. Possiede inoltre diverse catene di hotel in Costa Smeralda, i cantieri navali di Olbia ed i porti turistici di Cagliari e Bosa.[111][114]

Infrastrutture e trasporti

Strade

Mobilità urbana e interurbana

Sul territorio di Calangianus il trasporto pubblico è effettuato da ARST e Careddu Autolinee.[116][117]

Ferrovie

  Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovia Sassari-Tempio-Palau e Ferrovia Monti-Tempio.
 
La fermata di Calangianus, impiegata dal 1997 per soli fini turistici

Il territorio comunale è attraversato dalla ferrovia Sassari-Tempio-Palau, linea utilizzata in questo tratto sino al 1997 per i servizi di trasporto pubblico e successivamente per esclusivi impieghi turistici legati al Trenino Verde. Alla periferia dell'abitato è situata la fermata di Calangianus; nel territorio comunale è inoltre presente la fermata di San Leonardo, oltre agli scali ferroviari di Luras e Nuchis.

Sino al 1958 Calangianus fu servita anche dalla linea Monti-Tempio e da una stazione ferroviaria (poi interamente smantellata) posta lungo tale tracciato.

Sport

Il benessere economico di Calangianus ha permesso uno sviluppo ottimale di attività sportive. Calangianus è infatti un paese dall'ampia tradizione sportiva, luogo natale di diversi sportivi e società sportive, tra cui alcuni attivi a livello nazionale, classificandosi in maniera notevole in Sardegna.

Nel calcio il F.B.C. Calangianus 1905 milita nell'Eccellenza Sardegna e il Karagnanj 013 e La Calangianese militano nella Seconda Categoria Sarda.

Nel calcio a 5 La Conca Fraicata milita nel Girone B Olbia-Tempio del campionato CSI.[118]

Nel ciclismo l'AMSPO Calangianus disputa gare agonistiche e cicloamatoriali, su strada e in mountain bike.[119]

L'associazione ASD Shalom si occupa di badminton (disputa i circuiti di serie D nazionale e i circuiti di serie F ed H regionale), nonché di attività sportiva per ragazzi diversamente abili, partecipando a manifestazioni regionali e organizzandone una nel mese di settembre. Lavora parallelamente a Calangianus e Luras, dopo l'annunciata fine delle attività nel 2013.

L'associazione ASD Shalom si occupa anche di pallavolo,arrivando a vincere nel 2002 i campionati nazionali allievi del CSI e disputando i campionati regionali e nazionali. Lavora parallelamente a Calangianus e Luras, dopo l'annunciata fine delle attività nel 2013.[120]

Il Gruppo Pugilistico Aurora si occupa di pugilato, disputando gare a livello regionale e ottenendo ottimi risultati anche a livello nazionale e internazionale. Viene considerata come una delle società più titolate in Sardegna.[121]

Il Tennis Club Calangianus milita nel campionato di Serie C e disputa i campionati regionali anche a livello giovanile.[122]

Il CSB Luchy Club Calangianus si occupa di Biliardo e Biliardo all'italiana, disputando e vincendo diverse gare a livello provinciale e regionale.[123][124]

L'A.S.D. The Best Dance si occupa di danza per ogni genere e fitness, munita di strutture e istruttori riconosciuti dal CONI.[125]

La New Dance Gallura si occupa di tutti i tipi di danza a livello amatoriale e di zumba.[126]

Il Centro Wellness Fitness Club si occupa di attività fisiche di ogni genere dal calisthenics al pugilato.

 
Stadio Signora Chiara di Calangianus.

Impianti sportivi

  • Stadio Signora Chiara (calcio): ospita le partite del F.B.C. Calangianus 1905. Teatro di 39 stagioni di Serie D.
  • Campo sportivo Gesuino Mariotti (calcio): ospita le partite di Karagnanj 013 e La Calangianese.
  • Campetto comunale "Signora Chiara", adiacente allo stadio.
  • Campetto calcio a 5 "Michelino Cossu".
  • Campetto calcio a 5 "Bocciodromo".
  • Campi da tennis "Firuccia".
  • Bocciodromo comunale.
  • Palasport.

Eventi sportivi

  • Dal 1992 è organizzato a Calangianus il Trofeo Peppino Molinas, un torneo giovanile a livello regionale, dove partecipano i settori giovanili di importanti squadre.[127][128][129]
  • Dal 2015 è organizzato a settembre dal CSB Luchy Club il Meeting Open Città di Calangianus, una manifestazione di biliardo a livello nazionale nella quale confluiscono importanti giocatori come Crocefisso Maggio e Salvatore Mannone.[130]
  • Il Trofeo Terra del Sughero-Memorial Domenico Columbano è una manifestazione ciclistica amatoriale a livello regionale organizzata nel mese di luglio dall'AMSPO Calangianus.[131][132]
  • Dal 2013 è organizzata nel padiglione fieristico di Calangianus una manifestazione dilettantistica di boxe a livello regionale. Nel 2016 si è disputata, in occasione di questa manifestazione, la fase finale del campionato regionale.[133][134]

Note

  1. ^ https://books.google.it/books?id=wg_SLx62lJcC&pg=PA38&lpg=PA38&dq=PIL+Calangianus&source=bl&ots=eDi3JWzhZ4&sig=NGTCX5MK1uBmHRBhXGVK1FdUmAM&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwimruu-4dTOAhVIwxQKHT8dB_IQ6AEIMzAE#v=onepage&q=PIL%20Calangianus&f=false
  2. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2016.
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