La cicerchia (Lathyrus sativus L., 1753) è un legume appartenente alla famiglia delle Fabaceae, diffusamente coltivato per il consumo umano in Asia, Africa orientale e limitatamente anche in Europa ed in altre zone. È una coltura particolarmente importante in aree tendenti alla siccità ed alla carestia, detta coltura di assicurazione poiché fornisce un buon raccolto quando le altre colture falliscono. È anche nota con i nomi di pisello d'erba, veccia indiana, pisello indiano, veccia bianca, almorta, guija, pito, tito o alverjón (Spagna), chícharos (Portogallo), guaya (Etiopia), e khesari (India). Il consumo di questa pianta leguminosa in Italia è limitato ad alcune aree del centro-sud ed è in costante declino.

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Cicerchia

Lathyrus sativus
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseRosidae
OrdineFabales
FamigliaFabaceae
SottofamigliaFaboideae
TribùVicieae
GenereLathyrus
SpecieL. sativus
Nomenclatura binomiale
Lathyrus sativus
L., 1753
Cicerchie del Molise, essiccate.

Elementi nutritivi e tossici

Come altre Leguminacee, L. sativus produce semi ad alto contenuto di proteine. I suoi semi tuttavia contengono anche, in quantità variabile, una neurotossina sotto forma di acido β-N-Oxalyl-L-α,β-diaminopropionico od ODAP.[1] L'ODAP è considerato la causa della malattia detta neurolatirismo, una patologia neurodegenerativa che causa oltre ad effetti immediati nervosi, la paralisi degli arti inferiori del corpo. La malattia è stato riscontrata in seguito a carestie in Europa (Francia, Spagna, Germania), nel Nordafrica, nell'Asia meridionale ed è ancora persistente in Eritrea, Etiopia ed Afghanistan quando il seme di specie di Lathyrus diviene la fonte esclusiva o principale di nutrimento per lunghi periodi. Ricerche hanno mostrato che la concentrazione di ODAP nelle piante aumenta in condizioni estreme (ad esempio: siccità), aggravando il problema. Sono in corso programmi di tecniche di coltivazione, che producano piante di L. sativus con minor concentrazione di ODAP.

La gastronomia tradizionale delle regioni secche dell'interno della penisola iberica prevede l'uso della farina di cicerchia (localmente nota come harina de almorta) per la preparazione di piatti cremosi, generalmente noti come gachas.

Il consumo di semi selezionati, coltivati e preparati in modo opportuno, di "L. sativus" in modo da eliminare la tossicità, fanno parte della cultura italiana.

La sostanza tossica è presente in diversa concentrazione in diverse specie del genere Lathyrus, in diversi casi le intossicazioni sono provenienti da specie di Lathyrus non identificate.

Riconoscimento di prodotto agroalimentare tradizionale italiano

Le regioni Lazio, Marche, Molise, Puglia ed Umbria hanno ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, per le cicerchie prodotte in varie zone delle regioni stesse, il riconoscimento di prodotto agroalimentare tradizionale italiano.

Note

  1. ^ S. L. N. Rao, P. R. Adiga, and P. S. Sarma, The Isolation and Characterization of β-N-Oxalyl-L-α,β-diaminopropionic acid: A Neurotoxin from the Seeds of Lathyrus sativus, in Biochemistry, vol. 3, n. 3, 1964, pp. 432 - 436, DOI:10.1021/bi00891a022.

Bibliografia

Voci correlate

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