Unione Sportiva Aosta 1911

società calcistica italiana
Disambiguazione – "Valle d'Aosta Calcio" rimanda qui. Se stai cercando l'attuale squadra della Valle d'Aosta, vedi Saint-Christophe Vallée d'Aoste.

L'Aosta fu una storica società calcistica italiana con sede nella città di Aosta nel XX secolo, denominata per la maggior parte della sua storia come Unione Sportiva Aosta. Nata il 12 luglio 1911, terminò la sua esistenza nel 2010.

U.S. Aosta
Calcio
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Colori sociali Rosso-nero
SimboliLeone rampante
Dati societari
CittàAosta
NazioneItalia (bandiera) Italia
Confederazionenessuna
Federazione FIGC
Campionatosocietà sciolta
Fondazione1911
Scioglimento2010
StadioStadio Mario Puchoz, Aosta
(2500 posti)
Palmarès
Si invita a seguire il modello di voce

Storia

Primi passi: Augusta e Ansaldo

La prima squadra di calcio di cui si ha notizia ad Aosta fu la sezione football dell'Augusta Praetoria, creata nel 1908 e scioltasi nel 1910. Nel 1911, invece, sorse la prima incarnazione dell'Unione Sportiva Aosta, l'Augusta Praetoria Sport. La Prima guerra mondiale determinò la sparizione della seconda Augusta. Il club seguente fu quello del Gruppo Sportivo Ansaldo, istituito nel 1919 e affiliatosi alla Confederazione Calcistica Italiana, ma anche questa ebbe vita breve.

Dal punto di vista strettamente legale, sia l'Augusta Praetoria Sport sia il Gruppo Sportivo Ansaldo non avevano alcun legame con la successiva Unione Sportiva; tuttavia la continuità storica fra le compagini è sempre stata rivendicata dai valdostani e mai sconfessata dagli organi FIGC.

I CAMPIONATI dell'AOSTA dal 1911 al 1998

Dall'inizio al termine della Seconda Guerra Mondiale (1908-1911-1924-1927/1945)

L'Aosta Sport Club nacque nel 1924, ed entrò nella Federcalcio nel 1927. A quanto pare, dovrebbe trattarsi dello stesso Aosta che nel 1929 entrò nel Direttorio Regionale Piemontese come Associazione Calcio Aosta, nome poi cambiato in Associazione Sportiva Aosta. Il primo "grande salto" dell'Aosta avvenne nel 1941 quando conquistò la promozione in un torneo appena più che regionale nel campionato di Serie C in un campionato interregionale. L'avventura fra i professionisti continuò anche dopo la guerra, quando il nome fu cambiato in Unione Sportiva Aosta in segno di discontinuità col periodo fascista. Dopo il primo Allenatore in assoluto, lo juventino Avv. Giuseppe Giovanni Donna (probabilmente parente con quel Giovanni Donna che apparirà dal 1972/73 in Promozione e sino alla Serie D 1974/75), il primo "Mister" che riscontriamo risulta Angelo Tabanelli, impegnato nel Campionato Piemontese di 3° Divisione del 1929/30. Nel 1930/31 troviamo con Raffaele Tognoni il primo Direttore Tecnico-Allenatore, mentre nella stagione 1934/35 appare con Othmar Freppaz il primo Allenatore in 2° dietro a quel Francesco Matuteja che diverrà il decano degli allenatori in rossonero (1933/39) per poi diventare Allenatore in 2° negli anni 50/60 e concludere umilmente da Magazziniere.

Dal dopoguerra fino agli Anni Cinquanta e la costruzione dello Stadio Mario Puchoz nel 1954

La prima Commissione Tecnica é del 1948/49 con Giovanni Marchese, Giacomo Gallavrese, Atair Bosonetto a sostituzione a metà campionato di Vittorio Faroppa. Dopo la retrocessione nei tornei interregionali nel 1948 con Allenatore Piero Casana in carica dal 1945, l'ultimo salto in C, sotto la guida di Gino Rossetti giunse nel 1951 e durò nel solo anno 1951/52 con l'ungherese Jànos o Giovanni Neu, poi allenatore vincente con la Pro Vercelli in IV° Serie 1954/55. Sono gli anni "ruggenti" del calciatore valdostano più importante che abbia militato nell'U.S. Aosta con Giorgio Dalmonte o Dalmonte II°, che dai 2 goals del 1947/48 arrivò ad essere cannoniere nelle stagioni 1949/50 (32 reti) e 1950/51 (30 reti) contribuendo notevolmente con i 24 di Chiarle, dopo il doppio turno di spareggi con Asti e Verbania, alla promozione in C avvenuta grazie alla monetina. Dopo questi exploits venne trasferito da Mister Neu dapprima al Genoa nel 1952/53 appianando tutti i debiti societari, dove il suo soprannome di "Checa" venne tramutato in quello di "Roccia", Allenatori Ellena, Sàrosi, Bonilauri e poi al Milan 1955/56 del Presidente Andrea Rizzoli sotto la guida dell'uruguaiano Hèctor Puricelli ed avendo per compagni Juan Alberto Schiaffino detto "Pepe", Nils Lidholm, Gunnar Nordahl, Lorenzo Buffon, Cesare Maldini, Osvaldo Bagnoli, Gigi Radice, Francesco Zagatti, Eros Beraldo, Amleto Frignani, Eduardo Ricagni ecc. Raggiunto il titolo di Vicecampione d'Italia con 11 reti in 21 partite ne realizzò anche 3 in Coppa Campioni delle quali 2 in semifinale al Real Madrid. Vinse anche la Coppa Latina 1956 con 1 goal in finale (3-1) con l'Athletic Bilbao e venne convocato in Nazionale Cadetta prima di chiudere la carriera al Genoa, dove in 8 stagioni realizzò oltre a quella col Milan 188 presenze tra A e B con 38 reti (29 in A). Ritornato al Genoa disputò i campionati di B con Magli, Frassi, Poggi e Carver fino al 1960/61. Nato ad Aosta nel 1931, dopo alcuni anni sofferti in quel di Genova, quivi morì nel 1992 dopo essere stato premiato dall'U.S. Aosta al Puchoz con piatto d'oro dalla Società nella stagione 1988/89. Mentre dalla stagione 1949/50 appare il giovane centrocampista locale Sergio Pasquale che poi ricoprirà altri incarichi in Società per un ventennio. Nel 1954 venne costruito l'attuale Stadio Mario Puchoz, dedicata alla valente Guida di Courmayeur perita nella conquista del K2.

Dal termine degli Anni Cinquanta con alti e bassi fino alla metà degli Anni Settanta (1958/1977)

Dalla stagione 1958/59 entrerà a far parte della Società Leo Guglielminotti, il personaggio che, con vari incarichi da Presidente del Settore Giovanile, Dirigente, Consigliere, Vicepresidente e insino alla Presidenza (1973/74), contrassegnerà per oltre un trentennio l'iter dell'Aosta soprattutto al riguardo del Settore Giovanile, sua vera passione. Da Presidente della Giovane Europa, Società di calcio giovanile aostana, si fonderà con l'U.S. Aosta portandosi dietro alcuni giovani talenti come Roberto Berlati (300 presenze con un centinaio di reti nelle varie categorie di Serie D Semiprofessionisti, 1° Categoria, Promozione) e Livio Forma, poi divenuto celebre telecronista in "tutto il calcio minuto per minuto". A ciò seguirono vari decenni con ripescaggi onde mantenere un adeguato livello per il calcio regionale (1958/59) come voluto da Artemio Franchi, mentre dopo la retrocessione dalla Serie D 1961/62 (Allenatore Vittorio Sentimenti III°) seguirono 15 anni di alti e bassi con 3 sole partecipazioni alla Serie D (1969-70 Allenatore Livio Bussi; 1970-71 con Antonio Montico; 1974-75 Giovanni Donna), 6 in Prima Categoria Piemontese le restanti 6 in Promozione sempre Piemontese. Questo a conferma della difficoltà da parte della Società nel trovare un assetto stabile pur restando sempre proiettata, almeno con la fantasia, verso il vero mondo del Professionismo.

Dal termine degli Anni Settanta agli Ottanta con un periodo più stabile fino alla Promozione in C2 ed al titolo di Vice Campione d'Italia Dilettanti

Seguì un periodo di stabilità più "sereno" con la partecipazione continua dal 1978/79 ai campionati di Serie D con Allenatori Tiberio Manzini, Osvaldo Cardellina, Dino Binacchi, Urano Navarrini, Osvaldo Cardellina, Natalino Fossati ed Interregionale come Aosta-Ottoz (1982/83 ed 83/84) con Allenatori Osvaldo Cardellina, Nello Santin, Gianni Mihalic, Mario Bastoni, Mirko Feder. Anche grazie al notevole contributo della Seconda Squadra che, dopo aver vinto il Campionato Under 21 Piemontese nel 1976/77 si conferma in quello Berretti nel quadriennio 1977/1981 dove ottiene, sempre Allenatore Osvaldo Cardellina, due primi posti (1977/78 prima tra i Semipro e dietro alla Juventus e 1978/79 con un primo posto assoluto sempre nel Girone Lombardia-Piemonte-Valle d'Aosta) e due secondi dietro Novara e Solbiatese (1979/80 e 1980/81), battendo quasi sempre e mai perdendo con la Juventus di Sandro Salvadore e Giovanni Bussone e lanciando verso la Serie A dei giovani come Giulio Drago (Juventus) e Lorenzo Mazzeo (Avellino), ma soprattutto "sfornando" una quarantina di calciatorii per la Prima Squadra. Anzi sacrificando probabilmente la quasi certa conquista di due scudetti nel Trofeo Dante Berretti nelle prime due stagioni cedendole ogni volta sotto le semifinali una mezza dozzina di ragazzi per contribuire alle salvezze 1977/78, 1978/79 (2-0 con reti di Mazzeo e Mondin alla Solbiatese di Luca Birigozzi (Ternana Roma e Pisa) e Filosofi (Bologna) piazzati dal vulcanico Presidente Danilo Carabelli, che poi effettuerà la finale con l'Isernia (0-1) dopo il triangolare con l'Asti di Giovanni Sacco). Un periodo d' "oro" che si conclude purtroppo con una nuova inopinata retrocessione in Promozione nella stagione 1987/88 con D.S Silvano Russo ed Allenatori all'andata Mario Bastoni e nel ritorno dalla 24° giornata Mirko Feder. Ciò accadde dopo i campionati economicamente "dissanguanti" 1983/84 (8° con Nello Santin partendo illusoriamente per vincere e con bilancio generale salito dagli 80 delle stagioni 1981/82 e 1982/83 ai 640 milioni con stesso risultato finale) e 1984/85 (2° ed inoltre cambio assurdo in corsa tra Beppe Zanelli, reduce dalla vittoria (4-0) del 6 Gennaio a Vado e 2° dietro a 2 punti dalla Biellese al giro di boa, con Gianni Mihalic in un torneo poi vinto dalla Cairese con 4 punti di vantaggio sui rossoneri). Nel successivo rocambolesca ed insperata salvezza ottenuta dal secondo, dopo l'approccio di Nunzio Santoro con un'amichevole persa a Quincinetto il 15 Settembre (1-0) e l'esordio a Domodossola (0-4) seguito da repentino abbandono nel 1985/86 e con la Presidenza passata da Pier Antonio Genestrone a Luciano Bolzon ed il successivo Commissariamento del Rag. Romano Bo. Il Presidente Emilio Bertona ed il Vicepresidente Gianni Pignataro, dapprima impegnati nel risanamento economico quindi decisero di richiamare il tecnico degli anni 70/80 Osvaldo Cardellina per effettuare la completa ristrutturazione tecnica dal Settore Giovanile insino alla Prima Squadra sperando in un "ripescaggio" poi insperabilmente avvenuto dopo il Ferragosto 1988 e costringente il nuovo Direttore Generale, Sportivo e Tecnico Osvaldo Cardellina da fine Maggio a questa data all'allestimento provvisorio di due squadre in bilico tra Promozione ed Interregionale. Indi a sorpresa generale ciò ottenuto e con Allenatore Giovanni Sacco l'Aosta, divenuta da quest'anno Aosta-Leasing, disputò due ottime stagioni in Interregionale (3° nel 1988/89 dietro a Cuneo e Pegliese e 6° nel 1989/90 nel più tecnico girone lombardo vinto dal Saronno davanti a Biellese e Bellinzago) ricostruendo completamente la rosa dei giocatori della Prima Squadra e dell'intero Settore Giovanile, nonché ponendo solidi basi per la successiva salita in C2. Nello stesso tempo i tifosi, praticamente assenti nella stagione 1987/88 tornarono ad essere 700 alla seconda giornata e, dopo aver battuto (2-1) la capolista Ventimiglia, 1500 all'undicesima del 20 Novembre nel big-macht con il Cuneo (poi vincitore del torneo) conclusosi in parità (1-1), dopo che i rossoneri in vantaggio con Alfano al 68' sbagliavano il raddoppio con Riberto a porta vuota un minuto appresso per essere raggiunti sul finire da un'autorete di Vigna su deviazione fortunosa di Moncada. Un risultato che poteva cambiare totalmente l'esito finale anticipando quella promozione in C2, che verrà due anni appresso, per una squadra dall'attacco fortissimo (Riberto, Fiorentino, Alfano, Vasciminno, Maffioletti) ma non eccelsa in difesa, dove le lacune si evidenziavano in trasferta. Migliorata quest'ultima nella stagione successiva il risultato finale non cambiava anche a causa del collocamento nel girone lombardo sicuramente più tecnico e difficile. Comunque un valido banco di prova durato due stagioni, dopodiché sempre con Presidente Bertona e Direttore Generale Sportivo e Tecnico il Prof. Osvaldo Cardellina la Società vinse con 49 punti, 17 vittorie, 15 pareggi e 2 sconfitte, 40 reti fatte e 22 subite il girone B dell'Interregionale, dopo una lunga lotta con Bellinzago (45p.), Corsico (42 p.), Pro Patria e Mariano Comense accedendo allo spareggio con il Brescello vincitore del girone C (2-2 ad Aosta dopo il vantaggio 2-0 con Orlando e Ferretti pareggiato da doppietta dalla grande distanza di Talignani nella ripresa; 1-3 a Brescello con reti di Ferretti, Pistillo e Ramundo nei primi 6' della ripresa dopo essere andati in svantaggio), con gli spettatori che da 3800 (25 Aprile gara decisiva in casa per 2-1 con il Corbetta con reti di Pistillo su rig. e Meggiarin) raggiungevano l'inusuale record di 4000 nello spareggio. I rossoneri in seguito, battendo il Cerveteri (2-1) e la Pistoiese (1-6) disputarono in formazione "volutamente rimaneggiata" con numerose riserve la finalissima del Trofeo Filippo Jacinto perdendo a Bovalino con il Matera (1-0) il titolo di Campione d'Italia Interregionale con il Direttore Tecnico Osvaldo Cardellina assente per impegni di lavoro (esami a Scuola) ed Allenatore Agostino Alzani. Con questa inopinata nonché inaspettata scelta dell'Allenatore onde concedere un "contentino" a tutti al termine della stagione, in pratica l'Aosta lascia per strada il terzo scudetto dopo i due (1977/78 e 1978/79) nel Trofeo Dante Berretti. Comunque e per la prima volta, dopo una serie di 1° Divisioni, 1° Categorie e Promozioni Piemontesi rese famose dal detto popolare "1 anno sù e 6 giù", un positivo periodo durato 13 stagioni che, a parte la retrocessione del 1987/88 seguita da "ripescaggio", costituiva i prodomi costruendone le basi per la successiva ascesa al Professionismo di C2 dal 1991/92.

Dai 4 anni di Professionismo in C2 (1991/1995) fino alla fine per fallimento negli Anni Novanta

Al primo anno di C2, Allenatore l'ex granata Natalino Fossati la squadra si salvò realizzando il tredicesimo posto con 36 punti in 38 partite disputate con 32 gol fatti e 37 subiti. Al termine della stagione veniva organizzato dal Responsabile Organizzativo Roberto Quirico e dal Coordinatore Cardellina il 1° Torneo Nazionale Regione Autonoma Valle d'Aosta 3° Trofeo Calcistico Giovanile "Arco d'Augusto 1992" per Categoria Primavera (le prime due edizioni nel 1968 con vittoria del Torino con Pulici, Jacomuzzi, Bertonelli, Carlet davanti alla Rappresentativa Piemontese dell'ex aostano Marchetto (Serie D 1961/62) e con Bettega e Jacolino seguiti dal Genoa di Salvadori, Aosta, Nazionale d'Ungheria e Servette Ginevra e del 1969 con successo dei romeni dell'U.T.A. Arad davanti ad Aosta, Torino, Genoa, Annemasse e Losanna) con la partecipazione di Aosta e Torino Berretti (Campione d'Italia Beretti 91/92)e le Primavere di Cremonese, Fiorentina (appena reduce dal successo nel Torneo di Viareggio), Juventus, Milan. I rossoneri, allenati dal secondo Flavio Verduci si comportavano molto bene battendo 3-0 la Juventus di Antonello Cuccureddu, 1-0 la Fiorentina di Domenico Caso e perdendo su autogoal (0-1) con il Milan di Carlo Garavaglia sostituito per l'occasione da Aldo Maldera dimostrando anche l'ottimo livello raggiunto nel settore giovanile. Mentre, tornando alla Prima Squadra, nella stagione successiva, dopo l'abbandono di Presidente sostituito da Massimo Pavan (si parlava entusiasticamente di ottimistica previsione per una futura Serie B) e del Direttore Sportivo Sportivo sostituito dapprima da Piero Simonelli principalmente anche con funzioni di Segretario Generale e poi dal Dir. Sportivo Sergio Borgo, la squadra, allenata da Lorenzo Barlassina, pur mantenendo intelligentemente nove undicesimi della squadra 1991/92 più il libero Benzi ed il mediano Guida prelevati dal "suo" ex Cuneo di C2 a fronte di acquisti balordi per dimostrare che nella stagione precedente si era sbagliato sul mercato, si salvò ma incominciando a segnalare un certo declino con una media punti decisamente inferiore realizzando al quart'ultimo posto con il Trento 29 punti con appena 20 reti segnate e 31 subite in un torneo con due sole retrocessioni contro le quattro della precedente stagione 1991/92. L'anno dopo, sempre Direttore Sportivo Borgo ed Allenatore Marco Taffi, la Società retrocesse dalla C2 perdendo lo spareggio play-out del 26 Giugno 1994 con il Trento con errori dal dischetto di Gambino, Ferretti e Mascheroni (0-0 e poi 4-3 d.c.r.). Alla società fu poi fatale il ripescaggio goduto sempre nel 1994 basato su meriti sportivi che però trascurarono le dovute considerazioni finanziarie ed economiche sempre più logore a causa di una politica di improvvisazione, provocò un insopportabile indebitamento per le casse sociali, tanto che alla retrocessione del 1993/1994, a seguito di spareggio perso con il Trento, seguì il dissesto del 1996, a seguito di una nuova retrocessione nel 1994/1995 dopo gli spareggi con la Centese (11 e 18 Giugno 1995) con tre cambi di allenatore da Marco Taffi a Giuliano Ciravegna ed infine Ferruccio Mazzola. Quest'ultimo divenne dapprima Direttore Sportivo ed indi Generale nell'anno a seguire dove, a fronte di un ottimo Campionato Nazionale Dilettanti terminato al 5° con 5 punti dietro a Calangianus (10 p.), Biellese-Vigliano (8 p.), Ponte San Pietro (6 p.) e Borgosesia (6 p.) e davanti al Pinerolo (3 p.) nel Girone 1 degli spareggi, vennero effettuate spese spropositate e tali da impedire l'iscrizione nel medesimo campionato e la partecipazione in piena caduta libera dapprima a quello di Eccellenza 1996/97 e poi a quello di Promozione 1997/98 ed infine la definitiva chiusura per fallimento nel 1998. Da segnalare che il fallimento poteva forse essere evitato (ma in realtà le vere problematiche erano di tipo finanziario-economico), dato che la squadra in Promozione arrivò al secondo posto dietro al Mathi e solo per regolamenti assurdi ma previsti dal regolamento d'inizio stagione, non partecipò ai playoff promozione in Eccellenza. E la presenza di tifosi sugli spalti del Puchoz, superava abbondantemente la media pubblico riscontrata quest'anno in C.N.D. da parte del Châtillon Saint Vincent Fenusma Vallée d'Aoste. Non ci furono prese di posizione da parte di nessuno, Comune, tifosi, dirigenti, per provare a rifondare la squadra anche ripartendo dalla Terza Categ.

L'ultima incarnazione: Valle d'Aosta Calcio

Alla sparizione della storica Aosta seguì il tentativo da parte di un altro sodalizio regionale, lo Châtillon, di attribuirsi l'eredità fattuale della vecchia compagine. Nel 1999 i biancazzurri presero a giocare nel capoluogo valdostano con ben scarso seguito, cambiando il colore delle proprie magliette in rossonero, e ridenominandosi Valle d'Aosta Calcio nel 2000. La società non andò oltre la Serie D con miglior risultati il 4° posto nel C.N.D. 1998/99 e l'8° in Serie D 2001/02 e fallì nel 2010, senza mai riuscire ad entrare nel cuore dei tifosi aostani nostalgicante rimasti legati alla vecchia U.S. Aosta Calcio 1911.

Cronologia

Cronistoria dell'Unione Sportiva Aosta
  • 1911 - Fondazione dell'Augusta Praetoria Sports[1]. Ad allenarla è Domenico Donna (nato nel 1883), ex giocatore della Juventus.[2]
  • 1911/15 - Attività sportiva a livello locale.
  • 1915/19 - Inattiva per motivi bellici.
  • 1919 - La Società è ricostituita con la denominazione G.S. Ansaldo.[3]
  • 1920 - 20 giugno viene inaugurato il campo sportivo.

  • 1921 - L'Ansaldo di Aosta si affilia alla C.C.I. Direttorio Regionale Piemontese.
  • 1921-22 - 6° nel girone unico della 2.a Divisione Piemontese C.C.I. (vinto dal Derthona). Non si iscrive al campionato di 3.a Divisione F.I.G.C. 1922-23.
  • 1924 - Nasce l'Aosta Sport Club, ma non partecipa ad alcun campionato ufficiale.
  • 1927 - L'Aosta Sport Club viene affiliato alla F.I.G.C. (sede: Via Circonvallazione, Aosta).[4]
  • 1928 - La denominazione viene italianizzata in Associazione Sportiva Aosta.
  • 1929 - Con comunicato ufficiale n. 11 del 5 marzo 1929 il Direttorio Regionale Piemontese rende nota l'affiliazione dell'Associazione Calcio Aosta presso Guglielmo Rossi Via Edoardo Aubert 13, Aosta. Non partecipa al campionato piemontese di Terza Divisione 1928-29.
  • 1929-30 - 6° nel girone B della 3.a Divisione Piemontese.

  • 1930-31 - 6° nel girone B della 3.a Divisione Piemontese.
  • 1931 - Rimane affiliata ma inattiva. Cambia denominazione in A.S. Aosta.[5]
  • 1932-33 - 5° nel girone D della 3.a Divisione Piemontese. Promossa in 2.a Divisione Piemontese.
  • 1933-34 - 5° nel girone unico della 2.a Divisione Piemontese.
  • 1934-35 - 1° nella 2.a Divisione Piemontese. Promosso in 1.a Divisione Piemontese.
  • 1935-36 - 7° nel girone C della 1.a Divisione Piemontese.
  • 1936-37 - 3° nel girone B della 1.a Divisione Piemontese.
  • 1937-38 - 8° nel girone C della 1.a Divisione Piemontese.
  • 1938-39 - 4° nel girone E della 1.a Divisione Piemontese.
  • 1939-40 - 9° nel girone B della 1.a Divisione Piemontese.

  • 1940-41 - 2° nel girone C della 1.a Divisione Piemontese, promosso in Serie C dopo le finali piemontesi.
  • 1941-42 - 13° nel girone D della Serie C, per peggiore quoziente reti rispetto al Savigliano.
  • 1942-43 - 9° nel girone E della Serie C.
  • 1943-45 - Inattiva per motivi bellici. Si riaffilia alla F.I.G.C. con la denominazione U.S. Aosta.
  • 1945-46 - 10° nel girone D di Serie C dell'Alta Italia.
  • 1946-47 - 8° nel girone B della Lega Interregionale Nord di Serie C.
  • 1947-48 - 15° nel girone C della Lega Interregionale Nord di Serie C. Retrocessa in Promozione.
  • 1948-49 - 11° nel girone A di Promozione.
  • 1949-50 - 2° nel girone E di Promozione.

  • 1950-51 - 1° nel girone E di Promozione dopo gli spareggi con Verbania ed Asti. Promossa in Serie C.
  • 1951-52 - 11° nel girone A di Serie C. Retrocessa in IV Serie.
  • 1952-53 - 3° nel girone A di IV Serie.
  • 1953-54 - 1° nel girone A di IV Serie battendo allo spareggio la Biellese; 3° nel girone finale del Nord.
  • 1954-55 - 18° nel girone A di IV Serie. Retrocessa in Promozione Regionale.
  • 1955-56 - 3° nel girone A di Promozione Piemontese.
  • 1956-57 - 9° nel girone A di Promozione Piemontese.
  • 1957-58 - 5° nel girone B del Campionato Piemontese Dilettanti.
  • 1958-59 - 10° nel girone B del Campionato Piemontese Dilettanti. Ammessa a tavolino in Serie D da Artemio Franchi in rappresentanza della propria provincia.[6]
  • 1959-60 - 8° nel girone A di Serie D.

  • 1960-61 - 14° nel girone B di Serie D.
  • 1961-62 - 17° nel girone A di Serie D, retrocede in 1.a Categoria Piemontese.
  • 1962-63 - 9° nel girone A della 1.a Categoria Piemontese.
  • 1963-64 - 7° nel girone A della 1.a Categoria Piemontese.
  • 1964-65 - 8° nel girone A della 1.a Categoria Piemontese.
  • 1965-66 - 4° nel girone A della 1.a Categoria Piemontese.
  • 1966-67 - 3° nel girone A della 1.a Categoria Piemontese.
  • 1967-68 - 3° nel girone A della 1.a Categoria Piemontese. Ammessa alla Promozione Piemontese a completamento organici.
  • 1968-69 - 1° nel girone unico della Promozione Piemontese. Promosso in Serie D.
  • 1969-70 - 9° nel girone A della Serie D.
  • 1970-71 - 18° nel girone A della Serie D, retrocede in Promozione Piemontese.
  • 1971-72 - 3° nel girone A della Promozione Piemontese.
  • 1972-73 - 6° nel girone A della Promozione Piemontese.
  • 1973-74 - 1° nel girone A di Promozione Piemontese. Promosso in Serie D.
  • 1974-1975 - 16° nel Girone A di Serie D. Retrocede in Promozione per la peggior differenza reti con la Cossatese.
  • 1975-76 - 2° nel girone A di Promozione Piemontese.
  • 1976-77 - 1° nel girone A di Promozione Piemontese. Promosso in Serie D.
  • 1977-78 - 9° nel girone A della Serie D.
  • 1978-79 - 14° nel girone A della Serie D, salva grazie alla migliore differenza reti nei confronti dell'Entella.
  • 1979-80 - 8° nel girone A della Serie D.

  • 1980-1981 - 15° nel girone A della Serie D. Non retrocede per ristrutturazione in Campionato Interregionale.
  • 1981-82 - 8° nel girone A dell'Interregionale.
  • 1982-83 - 9° nel girone A dell'Interregionale.
  • 1983-84 - 8° nel girone A dell'Interregionale.
  • 1984-85 - 2° nel girone A dell'Interregionale.
  • 1985-86 - 11° nel girone A dell'Interregionale.
  • 1986-87 - 6° nel girone A dell'Interregionale.
  • 1987-88 - 15° nel girone A dell'Interregionale, retrocede in Promozione Piemontese. È in seguito riammesso a completamento organici.
  • 1988-89 - 3° nel girone A dell'Interregionale.
  • 1989-90 - 6° nel girone B dell'Interregionale.

  • 1990-91 - 1° nel girone B dell'Interregionale. Promosso in Serie C2.
  • 1991-92 - 13° nel girone A della Serie C2.
  • 1992-93 - 14° nel girone A della Serie C2.
  • 1993-94 - 16° nel girone A della Serie C2, retrocede al Campionato Nazionale Dilettanti. Riammesso alla Serie C2 a completamento organici.
  • 1994-95 - 17° nel girone A della Serie C2, retrocede al Campionato Nazionale Dilettanti dopo i play-out con la Centese (1-1 e 1-2).
  • 1995-96 - 3° nel girone A del C.N.D. Al termine della stagione la società rinuncia al successivo campionato e si iscrive in Eccellenza Piemontese per problemi finanziari.
  • 1996-97 - 15° nel girone A dell'Eccellenza Piemontese, retrocede in Promozione.
  • 1997-98 - Aosta 1911 2° nel girone C della Promozione Piemontese dietro al Mathi. Non si disputarono i play-off e la squadra guidata da Piero Ciri venne abbandonata al suo destino. Nel 1998 viene decretato il fallimento dell'U.S. Aosta 1911.

  • 1997 Viene fondata l'Unione Sportiva Valle d'Aosta Châtillon Saint Vincent Fenusma, con i colori bianco e azzurro, che acquisisce il titolo sportivo dell'U.S.Châtillon Saint Vincent per partecipare al C.N.D. La squadra giocò le partite interne allo stadio "Piergiorgio Perucca" di Saint Vincent (AO).
  • 1997-98 - 7° nel girone A del C.N.D.
  • 1998-99 - 4° nel girone A del C.N.D. Assume i colori rosso e nero e ritorna a giocare le partite interne allo stadio "Mario Puchoz" di Aosta.
  • 1999-00 - 11° nel girone A della Serie D. A fine stagione cambia denominazione in Valle d'Aosta Calcio.
  • 2000-01 - Valle d'Aosta Calcio 10° nel girone A della Serie D.
  • 2001-02 - Valle d'Aosta Calcio 8° nel girone A della Serie D.
  • 2002-03 - Valle d'Aosta Calcio 10° nel girone A della Serie D. Effettua la fusione con l'Unione Sportiva Aosta Sarre (6° nel girone A dell'Eccellenza Piemontese) ed assume la denominazione di V.D.A. Aosta Sarre e ritorna a giocare le partite interne allo stadio "Mario Puchoz".
  • 2003-04 - V.D.A. Aosta Sarre 16° nel girone A della Serie D. Retrocede in Eccellenza Piemontese dopo i play-out con il Robbio (2-2 e 0-1). È successivamente riammesso dalla Lega Nazionale Dilettanti a completamento degli organici.
  • 2004-05 - V.D.A. Aosta Sarre 16° nel Girone A di Serie D: retrocesso in Eccellenza dopo i Play out con il Fo.Ce.Vara (1-0) (0-4).
  • 2005-06 - V.D.A. Aosta Sarre 13° nel Girone A di Eccellenza Piemontese: penalizzato di 6 punti, si salva dopo lo spareggio con il Busca Calcio 2001 (2-1).
  • 2006-07 - V.D.A. Aosta Sarre 14° nel Girone A di Eccellenza Piemontese dopo lo spareggio con il Cirievauda (1-0), si salva dopo i Play Out con la Varalpombiese (0-0) (2-2): Riassume la denominazione di Valle d'Aosta Calcio.
  • 2007-08 - Valle d'Aosta Calcio 1° nel Girone A di Eccellenza Piemontese: promossa in Serie D.
  • 2008-09 - Valle d'Aosta Calcio 15° nel Girone A di Serie D: si salva ai Play Out con il Ciriè (1-1) (4-1).
  • 2009-10 - Valle d'Aosta Calcio 18° nel Girone A di Serie D, penalizzato di un punto dalla Lega: retrocesso in Eccellenza.
  • 2010 - A luglio viene decretato il fallimento del Valle d'Aosta Calcio.

Note

  1. ^ Il giornale La Val d'Aosta (Aosta, Biblioteca Comunale) ne dà notizia solo in data 17 luglio riferendo che "...in data 12 luglio presso il Salone Piana di Aosta ....".
  2. ^ In una delle prime gare, Augusta Praetoria-Eporediese 0-1 del 22 settembre 1912, gli aostani scesero in campo nella seguente formazione: Barathier; Perron, Rosset; Petit Gat, G. Gastaldi, Romersa; Cravero, Allara, ???, F. Gastaldi, Donna. Si gioca in Piazza d'Armi.
  3. ^ Ne dà notizia il giornale aostano Le Monde in data 9 maggio. Aosta, Biblioteca Comunale.
  4. ^ Direttorio Federale F.I.G.C. del 10 giugno 1927 pubblicato dal Corriere dello Sport di Bologna. Biblioteca Universitaria di Bologna (B.U.B.).
  5. ^ Direttorio Federale della F.I.G.C. comunicato dell'11 novembre 1932 sul Littoriale del 15 novembre 1932 pag.5.
  6. ^ Secondo le regole di riforma semiprofessionistica di quell'annata, ognuna delle 92 province d'Italia doveva avere almeno una squadra in una delle prime quattro serie. Si ricorda che, per l'ordinamento della FIGC, la Valle d'Aosta non costituisce una regione ma è ancora una provincia del Piemonte.

Direttori Tecnici ed Allenatori


                     

  Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori del U.S. Aosta Calcio 1911..

Bibliografia

  • La storia dell'Aosta è stata pubblicata dal settimanale sportivo aostano Sports Valdôtains nel 1976 in dispense, raccolta dati a cura di Atair Bosonetto (1918-2006), ex-giocatore aostano degli anni '30 e decano dei giornalisti sportivi aostani (1954-2006). Aosta, Biblioteca Comunale.Il più importante e noto giocatore risulta essere Acerbi Matteo, un veterano. Capitano della squadra l'ha sempre portata alla vittoria.
  • La storia fu ripresa e pubblicata riassunta in 2 pagine (pag. 50 e 51) nel libro Almanacco Campionato Promozione Piemontese - 1976-77 compilato da Giancarlo Emanuel (giornalista de "La Stampa" e di "Tuttosport"), Edizioni GIPA - Torino 1976.