Pilosella lactucella

Versione del 18 dic 2016 alle 17:30 di Eumolpo (discussione | contributi) (ortografia)

Lo sparviere orecchia di topo (nome scientifico Pilosella lactucella (Wallr.) P.D.Sell & C.West, 1967) è una pianta erbacea spermatofita dicotiledone della famiglia delle Asteraceae.

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Sparviere orecchia di topo

Pilosella lactucella
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Tricolpate basali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi II
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCichorioideae
TribùCichorieae
SottotribùHieraciinae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaCichorioideae
TribùCichorieae
SottotribùHieraciinae
GenerePilosella
SpeciePilosella lactucella
Nomenclatura binomiale
Pilosella lactucella
(Wallr.) P.D.Sell & C.West, 1967
Nomi comuni

Sparviere piccola lattuga

Etimologia

Il nome generico (Pilosella) deriva dal latino "pilosus" (significa "peloso") e si riferisce all'aspetto piuttosto pubescente di queste piante.[1] Il nome specifico lactucella deriva (è un diminutivo) da lactuca (= lattice) e fa riferimento all'abbondanza di sacchi latticinosi contenuti in queste piante.[2][3]
Il binomio scientifico della pianta di questa voce è stato proposto inizialmente dal botanico germanico Carl (Karl) Friedrich Wilhelm Wallroth (1792-1857), perfezionato successivamente dai botanici Peter Derek Sell (1929-) e Cyril West (1887-1986) nella pubblicazione "Watsonia; Journal of the Botanical Society of the British Isles. Abroath, Scotland - 6: 314. 1967" del 1867.[4]

Descrizione

 
Descrizione delle parti della pianta

Queste piante possono raggiungere una altezza compresa tra 8 – 25 cm (massimo 30 cm). La forma biologica è emicriptofita rosulata (H ros), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e hanno le foglie disposte a formare una rosetta basale. Sono inoltre provviste di lattice (i vasi latticiferi sono anastomizzati).[5][6]

Radici

Le radici sono secondarie da rizoma.

Fusto

  • Parte ipogea: consiste in stoloni che emergono anche in superficie e sono lunghi fino a 10 – 15 cm; sono provvisti di foglioline accrescentesi verso l'apice dello stolone.
  • Parte epigea: la parte aerea del fusto è eretta, scapiforme e gracile; la parte alta del fusto è divisa in rami brevi (l'acladio è di 4 – 10 mm; massimo 20 mm) ed è ricoperta sparsamente da setole, peli stellati e ghiandolosi; la parte bassa si presenta come quella superiore ma con meno peli ghiandolosi.

Foglie

Le foglie sono sia basali che cauline disposte in modo alterno. La pubescenza delle foglie è composta da abbondanti setole e pochi peli stellati. Le foglie della rosetta basale hanno delle forme da lineari a ellittico-spatolate con apici acuti o subacuti; i bordi sono interi o appena dentellati; il colore è verde-glauco, più o meno lucido, su entrambe le facce. Le foglie degli stoloni sono grandi la metà. Sul caule è presente una sola foglia (posizionata in genere nella metà inferiore) ridotta a forma lineare e lunga 1 cm. Dimensioni delle foglie basali: larghezza 5 – 8 mm; lunghezza 30 – 45 mm.

Infiorescenza

Le infiorescenze sono composte da 2 - 5 capolini piccoli e peduncolati. I peduncoli spesso sono ricurvi e sono ricoperti da diversi peli ghiandolosi e pochi peli stellati. I capolini sono formati da un involucro composto da brattee (o squame) disposte su una sola serie (mancano quelle esterne), all'interno delle quali un ricettacolo fa da base ai fiori tutti ligulati. L'involucro è più o meno conico; le squame, disposte a spirale e con lunghezze progressivamente crescenti (larghezza al massimo di 1 mm), si presentano con diversi peli stellati e ghiandolosi; il colore è da verde-scuro a nerastro con orli più chiari. Il ricettacolo è nudo (ossia privo di pagliette a protezione della base dei fiori). Dimensioni dell'involucro: larghezza 5 – 8 mm; lunghezza 6 – 9 mm. Diametro dei capolini: 1 – 2 cm.

Fiore

I fiori sono tutti del tipo ligulato[7] (il tipo tubuloso, i fiori del disco, presente nella maggioranza delle Asteraceae, qui è assente), sono tetra-ciclici (ossia sono presenti 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (ogni verticillo ha 5 elementi). I fiori sono ermafroditi e zigomorfi.

  • Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale:
* K 0/5, C (5), A (5), G (2), infero, achenio[8]
  • Calice: i sepali del calice sono ridotti ad una coroncina di squame.
  • Corolla: la corolla è colorata di giallo-limone con, ma raramente, striature rosse. Lunghezza delle ligule: 8 – 10 mm.
  • Androceo: gli stami sono 5 con filamenti liberi, mentre le antere sono saldate in un manicotto (o tubo) circondante lo stilo.[9] Le antere alla base sono acute.
  • Fioritura: da (maggio) giugno a luglio (settembre).

Frutti

I frutti sono degli acheni con pappo. Gli acheni, bruno-scuri o nerastri, a forma colonnare-obconica, sono ristretti alla base (e ingrossati all'apice), mentre la superficie (liscia o appena rugosa) è provvista di 10 coste terminati nella parte alta con un dentello. Il pappo è formato da setole semplici, color bianco sporco, disposte su una sola serie, tutte sottili e della stessa lunghezza. Dimensione degli acheni: 1,5 – 2 mm.

Riproduzione

  • Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama).
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat

 
Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[11] – Distribuzione alpina[12])
  • Habitat: l'habitat tipico sono i pascoli subalpini e alpini e i prati in genere su terreni acidi; ma anche i luoghi pietrosi. Il substrato preferito è calcareo ma anche siliceo con pH acido, bassi valori nutrizionali del terreno che deve essere mediamente umido.[12]
  • Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare da 250 fino a 2450 m s.l.m.; frequentano quindi i seguenti piani vegetazionali: collinare, montano, subalpino e in parte alpino. In Europa è presente ovunque (escluse alcune zone sud orientali).[13]

Fitosociologia

Dal punto di vista fitosociologico la specie di questa voce appartiene alla seguente comunità vegetale:[12]

Formazione: delle comunità delle praterie rase dei piani subalpino e alpino con dominanza di emicriptofite
Classe: Nardetea strictae

Sistematica

La famiglia di appartenenza della Pilosella lactucella (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) è la più numerosa del mondo vegetale e comprende oltre 23000 specie distribuite su 1535 generi[14] (22750 specie e 1530 generi secondo altre fonti[15]). All'interno della famiglia il genere Pilosella fa parte della sottofamiglia Cichorioideae (una delle 12 sottofamiglie nella quale è stata suddivisa la famiglia Asteraceae); mentre Cichorieae è una delle 7 tribù della sottofamiglia, e la sottotribù Hieraciinae è una dell 11 sottotribù di Cichorieae.[16] P. lactucella appartiene a un genere estremamente polimorfo con maggioranza di specie apomittiche. Di questo genere sono descritte circa 250 specie [17], delle quali circa 150 e più sono presenti nella flora spontanea italiana.[18] Altre fonti ne contano fino a 3000 (tra specie sessuali e specie apomittiche) con la sola specie Pilosella officinarum composta da oltre 600 specie collegate.[19]
Il basionimo per questa specie è: Hieracium lactucella Wallr..[20]

Polimorfia

La specie di questa voce fa parte di un gruppo polimorfo (la maggioranza delle specie di questo gruppo sono apomittiche). Di questo gruppo alcuni taxon sono sottospecie o varietà di P. lactucella, altri sono considerati "intermediari" (o impropriamente ibridi in quanto queste specie essendo apomittiche non si incrociano e quindi non danno prole feconda) con altre specie. A causa di ciò si pongono dei problemi di sistematica quasi insolubili e per avere uno sguardo d'insieme su questa grande variabilità può essere necessario assumere un diverso concetto di specie. Nella "Flora d'Italia" sono proposte due nuove unità tassonomiche: (1) gruppo-cardinale (insieme di forme elementari di singole serie evolutive come le specie o le agamospecie con proprie combinazioni di caratteri morfologici); (2) gruppo-intermediario (insieme di specie o agamospecie che riuniscono i caratteri morfologici di due o più gruppi-cardinali).[5]

Sottospecie

Per questa specie sono riconosciute 2 sottospecie, tutte sono presenti nella flora spontanea italiana. Il seguente elenco indica per ogni sottospecie l'Autore con l'anno di pubblicazione e la distribuzione euro-mediterranea:[13][21][22]

Sottospecie Autore e anno Distribuzione euro-mediterranea
lactucella Europa (esclusa la parte sud-orientale)
nana (Scheele) M. Laínz, 1976 Francia e Spagna

Intermediari (o ibridi)

La specie di questa voce include numerose agamospecie ed ibridi più o meno stabili (anche con riproduzione sessuata). Sandro Pignatti nella Flora d'Italia descrive alcuni intermediari, presenti in Italia, con altri gruppi (P. hoppeana, P. glacialis e altri):[5]

Intermedio: la specie con la quale si ibrida è Pilosella peleteriana (Mérat) F. W. Schultz & Sch. Bip., 1862
Distribuzione: P. auriculiformis si trova nel Piemonte e nella Liguria e in Europa centrale e in parte nel nord.[23]
Intermedio: la specie con la quale si ibrida è Pilosella hoppeana (Schult.) F. W. Schultz & Sch. Bip., 1862
Descrizione: (P. viridifolia è più simile a P. lactucella che a P. hoppeana)
fusto: l'acladio è da 1 a 3 cm;
foglie: le foglie sono più grandi (fino a 1 x 7 cm); l'apice è acuto; la colorazione è verde-grigio; la pubescenza è formata da peli stellati;
capolini: i capolini sono generalmente 2;
involucro: l'involucro è più grande con squame più larghe;
Distribuzione: P. viridifolia si trova nelle Alpi Orobiche a quote comprese tra 1500 fino a 2100 m s.l.m.; nel resto dell'Europa si trova al centro e nella Penisola Balcanica.[24]
Intermedio: la specie con la quale si ibrida è Pilosella glacialis (Reyn.) F. W. Schultz & Sch. Bip., 1862
Descrizione: (P. corymbuloides è più simile a P. lactucella che a P. glacialisa)
pubescenza: sia il fusto che gli involucri sono ricoperti da setole patenti di 2 - 4 mm (sono presenti anche peli stellati e ghiandolosi);
fusto: gli stoloni sono quasi del tutto assenti;
Distribuzione: P. corymbuloides è comune nelle Alpi sia in Italia che oltre il confine a quote comprese tra 1800 fino a 2500 m s.l.m..[25]
Intermedio: la specie con la quale si ibrida è Pilosella officinarum Vaill., 1754
Descrizione: (P. schultesii è più simile a P. lactucella che a P. officinarum)
foglie: la parte inferiore è grigio-tomentosa per peli stellati;
infiorescenza: il capolino quasi sempre è unico con peduncolo ricoperto da setole patenti di 3 - 4 mm;
involucro: l'involucro è più grande ed è ricoperto da setole patenti di 3 - 4 mm;
Distribuzione: P. schultesii è comune in Italia nelle Alpi a quote comprese tra 1000 fino a 2500 m s.l.m.; si trova anche nel reso dell'Europa.[26]
Intermedio: la specie con la quale si ibrida è Pilosella piloselloides (Vill.) Soják, 1971
Descrizione: (P. sulphurea è più simile a P. lactucella che a P. piloselloides)
fusto: gli stoloni sono molto brevi;
Distribuzione: P. sulphurea è comune nelle Alpi occidentali e nell'Appennino centrale; è presente anche nell'Europa centrale.[27]
Intermedio: la specie con la quale si ibrida è Pilosella cymosa (L.) F. W. Schultz & Sch. Bip., 1862
Descrizione: (P. corymbulifera è più simile a P. lactucella che a P. cymosa)
fusto: gli stoloni sono assenti;
foglie: la pagina inferiore della foglie è ricoperta di peli stellati;
Distribuzione: P. corymbulifera si trova raramente nelle Alpi e nelle zone centrali dell'Europa.[28]

Sinonimi

Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[13][22]

  • Hieracium acutisquamum (Nägeli & Peter) Üksip
  • Hieracium amaureilema (Nägeli & Peter) Prain
  • Hieracium auricula subsp. acutisquamum Nägeli & Peter
  • Hieracium auricula subsp. amaureilema Nägeli & Peter
  • Hieracium auricula subsp. beverianum Nägeli & Peter
  • Hieracium auricula subsp. coniophorum Nägeli & Peter
  • Hieracium auricula subsp. lampreilema Nägeli & Peter
  • Hieracium auricula subsp. littuanicum Nägeli & Peter
  • Hieracium auricula subsp. magnauricula Nägeli & Peter
  • Hieracium auricula subsp. magnum Nägeli & Peter
  • Hieracium auricula subsp. micranthum Zahn (sinonimo della sottoscpecie nana)
  • Hieracium auricula subsp. melaneilema Peter
  • Hieracium auricula subsp. tricheilema Nägeli & Peter
  • Hieracium auricula subsp. ventricatum Nägeli & Peter
  • Hieracium auricula var. acutisquamum (Nägeli & Peter) Nyár.
  • Hieracium lactucella subsp. acutisquamum (sinonimo della sottospecie lactucella)
  • Hieracium lactucella subsp. amaureilema (Nägeli & Peter) O.Bolòs & Vigo
  • Hieracium lactucella subsp. beverianum (sinonimo della sottospecie lactucella)
  • Hieracium lactucella subsp. lactucella
  • Hieracium lactucella subsp. lampreilema (sinonimo della sottospecie lactucella)
  • Hieracium lactucella subsp. magnauricula (Nägeli & Peter) P.D.Sell
  • Hieracium lactucella subsp. melaneilema (sinonimo della sottospecie lactucella)
  • Hieracium lactucella subsp. nanum (Scheele) P. D. Sell (sinonimo della sottoscpecie nana)
  • Hieracium lactucella subsp. tricheilema (Nägeli & Peter) O.Bolòs & Vigo
  • Hieracium lithuanicum (Nägeli & Peter) Üksip
  • Hieracium magnauricula (Nägeli & Peter) Prain
  • Hieracium melaneilema (Peter) J.Weiss
  • Hieracium micranthum Nägeli & Peter (sinonimo della sottoscpecie nana)
  • Hieracium myriadenum subsp. nanum (Scheele) Nägeli & Peter (sinonimo della sottoscpecie nana)
  • Hieracium nanum Scheele (sinonimo della sottoscpecie nana)
  • Hieracium serpyllifolium Fr. (sinonimo della sottoscpecie nana)
  • Hieracium tricheilema (Nägeli & Peter) Prain
  • Pilosella acutisquama (Nägeli & Peter) Schljakov
  • Pilosella amaureilema (Nägeli & Peter) Schljakov
  • Pilosella lactucella subsp. acutisquama (Nägeli & Peter) Soják
  • Pilosella lactucella subsp. amaureilema (Nägeli & Peter) Soják
  • Pilosella lactucella subsp. lampreilema (Nägeli & Peter) Soják
  • Pilosella lactucella subsp. littuanica (Nägeli & Peter) Soják
  • Pilosella lactucella subsp. magna (Nägeli & Peter) Soják
  • Pilosella lactucella subsp. magnauricula (Nägeli & Peter) Soják
  • Pilosella lactucella subsp. melaneilema (Peter) Soják
  • Pilosella lactucella subsp. tricheilema (Nägeli & Peter) Soják
  • Pilosella littuanica (Nägeli & Peter) Schljakov
  • Pilosella magnauricula (Nägeli & Peter) Dostál
  • Pilosella melaneilema (Peter) Schljakov
  • Pilosella nana (Scheele) Arv.-Touv. (sinonimo della sottoscpecie nana)
  • Pilosella serpyllifolia (Fr.) F. W. Schultz & Sch. Bip. (sinonimo della sottoscpecie nana)
  • Pilosella tricheilema (Nägeli & Peter) Schljakov

Note

  1. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 10-gennaio-2014.
  2. ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 453
  3. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 16-gennaio-2014.
  4. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 16-gennaio-2014.
  5. ^ a b c Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 290
  6. ^ Gunter Gottschlich & Domenico Pujatti, Il genere Hieracium in provincia di Trento (PDF), in Ann. Mus. civ. Rovereto; Vol. 16 (2000); pag. 273 - 351.
  7. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 12
  8. ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 20 dicembre 2010.
  9. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 1
  10. ^ Judd 2007, pag. 523
  11. ^ Conti et al. 2005, pag. 108
  12. ^ a b c d Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 686
  13. ^ a b c EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 16-gennaio-2014.
  14. ^ Judd 2007, pag. 520
  15. ^ Strasburger 2007, pag. 858
  16. ^ Funk & Susanna, pag. 348
  17. ^ Global Compositae Checklist, su compositae.landcareresearch.co.nz. URL consultato il 10-gennaio-2014.
  18. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 10-gennaio-2014.
  19. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 283
  20. ^ Global Compositae Checklist, su compositae.landcareresearch.co.nz. URL consultato il 16-gennaio-2014.
  21. ^ Cichorieae Portal, su wp6-cichorieae.e-taxonomy.eu. URL consultato il 16-gennaio-2014.
  22. ^ a b Global Compositae Checklist, su compositae.landcareresearch.co.nz. URL consultato il 16-gennaio-2014.
  23. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 16-gennaio-2014.
  24. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 16-gennaio-2014.
  25. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 16-gennaio-2014.
  26. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 16-gennaio-2014.
  27. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 16-gennaio-2014.
  28. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 16-gennaio-2014.

Bibliografia

  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore. Volume 2, 1960, pag. 453.
  • Funk V.A., Susanna A., Stuessy T.F. and Robinson H., Classification of Compositae (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009, pp.171-189.
  • Panero, J. L., and V. A. Funk, The value of sampling anomalous taxa in phylogenetic studies: major clades of the Asteraceae revealed (PDF), in Mol. Phylogenet. Evol. 2008; 47: 757-782.
  • Norbert Kilian, Birgit Gemeinholzer and Hans Walter Lack, Cichorieae Cap.24 (PDF), in Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009, pp.343-383.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume terzo, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales. Pag 194, Berlin, Heidelberg, 2007.
  • Cichorieae Portal, su wp6-cichorieae.e-taxonomy.eu, p. Pilosella lactucella, Cichorieae Portal. URL consultato il 10 gennaio 2014.

Altri progetti

Collegamenti esterni