Gina Lollobrigida

attrice italiana (1927-2023)
«In Europa Gi-na-Lol-lo-bri-gi-da sono le sette sillabe più famose. È lei la ragazza che, secondo Humphrey Bogart, “fa sembrare Marilyn Monroe simile a Shirley Temple”.»

Gina Lollobrigida, nome d'arte di Luigia Lollobrigida[1] (Subiaco, 4 luglio 1927), è un'attrice, cantante e scultrice italiana. Fu una delle attrici europee, oltre che sex symbol, più importanti a livello internazionale degli anni cinquanta e sessanta.

Gina Lollobrigida in un'immagine degli anni sessanta

Durante la sua lunga e variegata carriera ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui un Golden Globe per il film Torna a settembre, sette David di Donatello e due Nastri d'argento.

Biografia

«Ha le forme più perfette tra tutte le attrici che ho conosciuto»

Nasce a Subiaco, in provincia di Roma, il 4 luglio 1927, figlia di Giovanni Lollobrigida (1897-1977) un facoltoso produttore di mobili che perde tutte le sue proprietà a causa di un bombardamento angloamericano, e di Giuseppina Mercuri (1900-1970).[2] Nipote di Chelidonia Merosi (1883-1995), supercentenaria già decana d'Italia, Luigina fin da piccola rivela un carattere ambizioso, determinato, combattivo e non incline ai compromessi.

 
Rino Barillari con Gina Lollobrigida - 1970 Premio Via dei Condotti Antico Caffè Greco

Nel 1944, ancor prima dell'arrivo degli Alleati, la famiglia si trasferisce a Roma iscrivendo Gina all'Istituto di Belle Arti. La famiglia non è più benestante quindi per mantenersi agli studi lei vende delle caricature disegnate col carboncino e posa per i primi fotoromanzi, con lo pseudonimo di Diana Loris.

Nella primavera del 1947 un amico la convince a partecipare all'ultimo momento al concorso di Miss Roma. Lei non ha nemmeno un vestito adatto ma si classifica seconda e ottiene un tale successo di pubblico che viene invitata a Stresa per le finali di Miss Italia dove ottiene il terzo posto dopo Lucia Bosè e Gianna Maria Canale, future stelle del cinema come lei. In quello stesso anno parteciparono alla manifestazione anche Eleonora Rossi Drago, esclusa perché priva dei requisiti (in quanto già sposata), e Silvana Mangano, anche loro in seguito divenute celebri attrici.

Carriera

 
Gina Lollobrigida in Moglie per una notte (1952)
 
Gina Lollobrigida in La romana (1954)

I primi anni

Nel 1945 la Lollobrigida interpreta una parte nella commedia Santarellina di Eduardo Scarpetta nel Teatro della Concordia di Monte Castello di Vibio, il più piccolo teatro all'italiana del mondo.[3]

Nel 1947 è protagonista (sotto lo pseudonimo di Diana Loris) in uno dei primi due fotoromanzi italiani: Nel fondo del cuore, pubblicato a puntate sulla rivista Sogno.

L'attrice iniziò la carriera cinematografica prima come comparsa e controfigura, e successivamente in piccoli ruoli di contorno nei popolari film operistici dell'immediato dopoguerra. Silvana Pampanini ricordava con malizia che fu lei a sceglierla per una particina in una pellicola di cui era protagonista.

Nel 1950 Gina volò sola verso Hollywood, accettando l'invito del miliardario Howard Hughes, produttore e scopritore di dive come Jane Russell. Quando Gina scoprì che stava per essere chiusa in una gabbia dorata tornò precipitosamente a Roma. Il contratto in esclusiva che aveva già firmato le impedì fino al 1959 di lavorare negli Stati Uniti, ma non in produzioni statunitensi girate in Europa.

I primi successi

Arrivarono comunque i primi successi, fra i quali: Campane a martello di Luigi Zampa (1949), Achtung! Banditi! di Carlo Lizzani (1951) e soprattutto Fanfan la Tulipe di Christian-Jaque del 1952 (Orso d'argento al Festival di Berlino), che la consacrò star in Francia, mentre in Italia, nello stesso anno, conquistò una vasta popolarità con Altri tempi di Alessandro Blasetti, nell'episodio Il processo di Frine con Vittorio De Sica, che coniò per lei il neologismo maggiorata fisica.

Nel 1953 interpretò, ancora al fianco di Vittorio De Sica, il ruolo della Bersagliera, premiato con il Nastro d'argento e candidato al BAFTA, in Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini (Orso d'argento al Festival di Berlino), entrando definitivamente nell'immaginario collettivo grazie alla gradevole e spontanea caratterizzazione della bella popolana povera dal cuore d'oro. Raggiunti i vertici della notorietà, l'anno dopo girò un sequel altrettanto riuscito: Pane, amore e gelosia, ma nel 1955 rifiutò il terzo capitolo della serie e fu rimpiazzata da Sophia Loren, sua storica "rivale".

I ruoli che seguirono sottolineano il tentativo di approfondimento drammatico delle sue interpretazioni, come in La provinciale di Mario Soldati e - premiata con la Grolla d'oro a Saint Vincent - La romana di Luigi Zampa e Mare matto di Renato Castellani, che alcuni ritengono essere le sue prove migliori.

Tra Hollywood e l'Italia

 
Gina Lollobrigida in La donna più bella del mondo (1955)

Dalla seconda metà degli anni cinquanta la Lollo, come è soprannominata dalla stampa, diventa protagonista di produzioni internazionali come Il tesoro dell'Africa di John Huston con Humphrey Bogart e Jennifer Jones, Il maestro di Don Giovanni con Errol Flynn e La donna più bella del mondo, con Vittorio Gassman, film biografico che romanza la vita del soprano Lina Cavalieri. In questo ruolo la Lollobrigida dà una buona prova di cantante lirica, ma soprattutto vince il David di Donatello alla migliore attrice protagonista, premio che l'Accademia del cinema italiano ha istituito proprio quell'anno.

L'anno seguente recita in Trapezio di Carol Reed accanto a Burt Lancaster e Tony Curtis, Il gobbo di Notre Dame (1956) dove interpreta una splendida e sensuale Esmeralda, accanto ad Anthony Quinn come Quasimodo, Sacro e profano di John Sturges, con a fianco Frank Sinatra, Salomone e la regina di Saba (1959) di King Vidor con Yul Brynner (che sostituì Tyrone Power morto durante le riprese).

Nel 1961 gira Va nuda per il mondo, accanto ad Ernest Borgnine ed Anthony Franciosa; nello stesso anno, con Torna a settembre, in cui è protagonista assieme a Rock Hudson e Sandra Dee, vince un Golden Globe come miglior attrice del mondo. L'anno seguente lei recita nel film in costume Venere imperiale di Jean Delannoy: il ruolo di Paolina Bonaparte le fa aggiudicare un David di Donatello e un Nastro d'argento come migliore attrice protagonista.

Nel 1964 è La donna di paglia insieme a Sean Connery; l'anno successivo recita in Strani compagni di letto di Melvin Frank di nuovo accanto a Rock Hudson. Nel 1968, grazie alla sua interpretazione in Buonasera, signora Campbell di Melvin Frank con Telly Savalas e Shelley Winters, riceve una candidatura al Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale (vinto poi da Barbra Streisand per Funny Girl) e un terzo David di Donatello alla migliore attrice.

Tra i film che rifiutò, a volte all'ultimo momento: La signora senza camelie di Michelangelo Antonioni, Jovanka e le altre e Lady L. le cui riprese furono interrotte a causa di insuperabili contrasti con il regista George Cukor. Fu sostituita rispettivamente da Lucia Bosè, Silvana Mangano e Sophia Loren. L'attrice afferma di avere ricevuto un'offerta per recitare in La dolce vita nel ruolo della fidanzata di Marcello Mastroianni, ma all'epoca il marito le nascose il copione e così il ruolo andò ad Yvonne Furneaux.

In numerose interviste la Lollobrigida ha raccontato aneddoti riguardanti i suoi rapporti con alcune delle più grandi star della cinematografia internazionale, e in particolare della sua amicizia con l'attrice Marilyn Monroe.

 
Gina Lollobrigida alla 44ª edizione del Festival di Cannes

Fotografia e scultura

 
Gina Lollobrigida al Giffoni Film Festival del 1989

Nel 1972 fu una gustosa Fata Turchina ne Le avventure di Pinocchio televisivo di Luigi Comencini.[4] Ma da quell'anno iniziò a diradare le apparizioni per dedicarsi alla fotografia (ritraendo Paul Newman, Salvador Dalì, Henry Kissinger, David Cassidy, Audrey Hepburn ed Ella Fitzgerald), pubblicando alcuni libri di reportage (risale al 1973 l'intervista esclusiva a Fidel Castro), e soprattutto alla scultura, con esposizioni nei paesi di tutto il mondo, tra cui Cina, Francia, Spagna, Qatar, Stati Uniti d'America, Russia.

Nel 1984 è nel cast del serial americano Falcon Crest: a quasi 60 anni, ancora in ottima forma e inguainata di rosso, balla la tarantella guadagnandosi una nomination al Golden Globe per la miglior attrice non protagonista in una serie. Di qualche anno successivo è il remake televisivo de La romana diretto da Giuseppe Patroni Griffi, nel ruolo della madre della protagonista, interpretata da Francesca Dellera con cui litigò apertamente.[5][6] Dopodiché si limitò ad apparire saltuariamente al cinema ed in televisione in ruoli cameo.

Tarda carriera

Nel 1996 riceve il David di Donatello alla carriera e nel 2006 un riconoscimento speciale in occasione del cinquantenario del trofeo di cui era stata la prima vincitrice nel 1956.

Nel 1999 si candida senza successo al Parlamento europeo in una lista di centro-sinistra, I Democratici.

Nell'ottobre 2010 è ospite di Pippo Baudo nella trasmissione Novecento, dove ricostruisce la sua lunga e fortunata carriera d'attrice, fotografa e scultrice.

Nel 2011, dopo 14 anni di assenza nel cinema, torna sul grande schermo con una partecipazione straordinaria nel film Box Office 3D - Il film dei film, diretto e interpretato da Ezio Greggio. Alla fine dello stesso anno, per la prima volta insieme sul grande schermo, Gina Lollobrigida e Sophia Loren sono tra le protagoniste del documentario Schuberth - L'atelier della dolce vita di Antonello Sarno.

Nel maggio 2012, è stata ospite d'onore alla cerimonia del David di Donatello dove ha raccontato alcuni aneddoti della sua lunga ed intensa carriera d'attrice.

Vita privata

Nel gennaio 1949 sposò sul Monte Terminillo di Rieti il medico sloveno Milko Skofic, che prestava servizio fra i profughi temporaneamente alloggiati a Cinecittà. Nel luglio 1957 ebbero un figlio, Andrea Milko Skofic,[7] che darà loro un nipote, Dimitri, nato nel 1994. Nel 1971 divorziò dal marito, da cui viveva separata da almeno 5 anni, che aveva già iniziato una relazione con una cantante lirica austriaca.

Vive dagli anni cinquanta in una grande villa sull'Appia antica a Roma.

Nell'ottobre 2006 dichiara alla rivista spagnola Hola l'intenzione di sposarsi, dopo una relazione tenuta segreta per più di vent'anni, con l'imprenditore spagnolo Javier Rigau: lei ha 79 anni, lui 45. Il matrimonio non viene celebrato: l'imprenditore infatti rompe il fidanzamento con l'attrice attraverso un comunicato del suo avvocato, pur precisando che «sempre [la] amerà e [la] rispetterà».[8] Il 26 marzo 2011 il quotidiano spagnolo El Mundo rilancia la notizia che la diva si sia segretamente sposata con Rigau a Barcellona nel novembre del 2010, sebbene nel registro civile della città catalana non vi sia riscontro del matrimonio.[9]

Nel luglio del 2013 mette all'asta 22 gioielli della sua collezione, firmati Bulgari, da Sotheby's a Ginevra. L'asta ha fruttato 3 milioni e 800 mila euro. Il pezzo più importante è stato un paio di orecchini di perle e diamanti ceduti per 1 milione e 850 mila euro[10].

Filmografia

 
Gina Lollobrigida, Raf Vallone, Enzo Stajola nel film Cuori senza frontiere (1950)
File:Missitaliaf.jpg
Un flano pubblicitario per Miss Italia (1950)
 
Gina Lollobrigida in un fotogramma del film La donna più bella del mondo (1955)
 
Gina Lollobrigida nel film Le bambole (1965)
 
Gina Lollobrigida in Le avventure di Pinocchio (1972)

Cinema

Televisione

Doppiaggio

Gina Lollobrigida era solita doppiare se stessa nei film girati all'estero e lo ha fatto sia in italiano che in francese. Tuttavia in alcune pellicole italiane precedenti l'attrice non recita con la sua voce. Le doppiatrici che le hanno prestato la voce sono:

Premi e riconoscimenti

Il 16 ottobre 1999 Gina Lollobrigida è stata nominata Ambasciatrice di buona volontà dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO).

David di Donatello
Anno Titolo Categoria Risultato
1956 La donna più bella del mondo Migliore attrice protagonista Vincitore/trice
1963 Venere imperiale Migliore attrice protagonista Vincitore/trice
1969 Buona Sera, Mrs. Campbell Migliore attrice protagonista Vincitore/trice
1986 Medaglia d'oro del Comune di Roma Vincitore/trice
1996 Premio alla carriera Vincitore/trice
2006 David del Cinquantenario Vincitore/trice
2016 Premio alla carriera Vincitore/trice
Nastro d'argento
Anno Titolo Categoria Risultato
1954 Pane, amore e fantasia Migliore attrice protagonista Vincitore/trice
1963 Venere imperiale Vincitore/trice
Golden Globe
Anno Titolo Categoria Risultato
1961 Torna a settembre Henrietta Award Vincitore/trice
1969 Buona Sera, Mrs. Campbell Migliore attrice in un film commedia o musicale Candidato/a
1985 Falcon Crest Miglior attrice non protagonista in una serie Candidato/a
Premio BAFTA
Anno Titolo Categoria Risultato
1955 Pane, amore e fantasia Migliore attrice protagonista Candidato/a

Discografia parziale

Singoli

  • 1955 - ‘A frangesa/Ideale/La spagnola/Pourquois ne pas m'aimer?/Vissi d'arte (Fono Film Ricordi, R-0003, EP 7")
  • 1969 - Roma, Roma, Roma/Fra te e me confidenzialmente (Carosello, CI 20233, 7")
  • 1971 - Nel mio orto/Prendimi tu (RCA Italiana, PM 3623, 7")

Onorificenze

Accademico d'Onore dell'Accademia delle arti del disegno

Cultura di massa e citazioni

  • Tra le canzoni a lei dedicate: Gina di Johnny Mathis (1962), Gina Lollobrigida di Tony Bass (1969).
  • Viene citata ne I ponti di Madison County, allorché Clint Eastwood interpreta un fotografo e consiglia a Meryl Streep nell'intento di fotografarla: "Fammi Gina Lollobrigida".
  • Viene citata nel film The Commitments di Alan Parker (1991). Il trombettista, nell'insegnare al suo allievo come usare lo strumento, gli dice che deve avere passione e pensare, quando lo avvicina alla bocca, a qualcosa di coinvolgente: "io pensavo al seno di Gina Lollobrigida", aggiunge.
  • Viene citata nell'album Messa di vespiri del gruppo hip hop\crossover Articolo 31, nel singolo Voglio una lurida.

Note

  1. ^ Lollobrigida Sig. Luigia, Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana
  2. ^ Imperial Gina by Luis Canales, su books.google.it, Google books. URL consultato il 3 settembre 2012.
  3. ^ Storie, vicende e protagonisti. Storia del Teatro della Concordia nel sito web ufficiale del teatro, 2011.
  4. ^ Corriere della Sera 1997/giugno/04 Gina Lollobrigida: I miei 70 anni non li festeggio
  5. ^ Lollo vede Dellera ed è subito guerra, La Repubblica, 27 ottobre 1988
  6. ^ I rapporti tra le due attrici furono così burrascosi che, in un'intervista rilasciata al quotidiano la Stampa nel 2009, a oltre vent'anni di distanza, la Dellera descriverà la Lollobrigida come "una persona molto competitiva, per niente umana, né generosa. Mi chiedo ancora oggi perché accettò di fare quel ruolo di madre, quando era chiaro che lei voleva fare ancora la figlia. C'era una scena in cui lei, da madre, doveva menarmi. Mi diede schiaffi veri, mi fece molto male. “Uso il metodo della verità", si giustificò. In un'altra scena doveva tirarmi delle forbici addosso. Patroni Griffi la fermò. Aveva capito tutto. “Gettale contro il muro, se no l'ammazzi"" [1].
  7. ^ Gina Lollobrigida ha il suo primo figlio (1957)
  8. ^ Niente nozze per la Lollo: «La colpa è dei media», corriere.it, 7 dicembre 2006
  9. ^ Tra conferme e smentite su 'El Mundo' il giallo delle nozze segrete della Lollo, AdnKronos, 26 marzo 2011
  10. ^ Gina Lollobrigida, raccolti 4 milioni con l'asta dei gioielli Bulgari - MarieClaire
  11. ^ Elenco degli Accademici d'Onore dell'Accademia delle arti del disegno
  12. ^ Dettaglio sull'onorificenza a Gina Lollobrigida

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