Darfo Boario Terme
Darfo Boario Terme comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Ezio Mondini (centrosinistra) dal 7-5-2012 |
Territorio | |
Coordinate | 45°53′40″N 10°11′12″E |
Altitudine | 220 m s.l.m. |
Superficie | 36,07 km² |
Abitanti | 15 555[1] (30-4-2016) |
Densità | 431,24 ab./km² |
Frazioni | Angone, Bessimo, Boario Terme, Capo di Lago, Corna, Erbanno, Fucine, Gorzone, Montecchio, Pellalepre |
Comuni confinanti | Angolo Terme, Artogne, Esine, Gianico, Piancogno, Rogno (BG) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 25041, 25047 |
Prefisso | 0364 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 017065 |
Cod. catastale | D251 |
Targa | BS |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 510 GG[3] |
Nome abitanti | darfensi |
Patrono | santi Faustino e Giovita |
Giorno festivo | 15 febbraio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Darfo Boario Terme (Dàrf in dialetto camuno[5]) è un comune italiano di 15 555 abitanti[1], facente parte della Val Camonica, provincia di Brescia in Lombardia.
Il capoluogo del comune è Darfo, mentre la sua denominazione è dovuta al nome del capoluogo unito a quello della principale frazione, Boario Terme.

Geografia fisica
Territorio
Darfo sorge alla confluenza tra il fiume Dezzo ed il fiume Oglio, alle pendici di un monticello di arenaria rossa posto al centro della Valle Camonica detto Monticolo.
Il territorio è posto allo sbocco della Valle di Scalve ed è densamente urbanizzato.
Storia
Il nome potrebbe derivare da "garf" (terreno franoso), o "dorf", nelle lingue germaniche "villaggio".
La zona era abitata già in epoca preistorica: sono presenti incisioni rupestri presso la località dei Corni Freschi (Attola), ai piedi del Monticolo, e nel Parco comunale delle incisioni rupestri di Luine.
Sempre a Luine sono state rinvenute terrecotte dell'età del bronzo (1969), mentre altre incisioni rupestri sono state trovate nei pressi del Lago Moro. Sul Monticolo è stata rinvenuta invece un'ascia in bronzo nel 1897.[6]
Scarse sono le notizie in età romana, sebbene si supponga che il fondo valle sia stato a quel tempo disabitato a causa di alluvioni dell'Oglio e la presenza di zone paludose. Di età barbarica è probabilmente la necropoli scoperta nel 1808 presso Corna e le tombe scoperte nel 1939 e nel 1958 presso il Municipio.[6]
Divenne centro importante in età medievale in quanto sede di un porto (presso Montecchio) e del Castello di Montecchio. Nel 1200 è ricordato come burgus fornito di castrum, dove risiedeva la curia, che aveva preso il posto dell'ormai decaduta pieve di Rogno.[7]
Nel 1047 Enrico III elegge Darfo a Corte Regia, e permette che gli abitanti della Val di Scalve continuino l'antica usanza di portare annualmente 1000 libbre di ferro, con la pena per i trasgressori di 100 libbre di oro. In tal modo dovette essere residenza di un rappresentante o vicario imperiale.[6]
Nel 1508 Darfo (Darf) compare nella mappa della Valle Camonica disegnata da Leonardo da Vinci e conservata al Castello di Windsor
Nel 1591 vi è una contesa con Bovegno circa alcuni pascoli in quota.[8]
Nel XVI secolo il porto venne fortemente danneggiato da una serie di alluvioni.
Dopo la metà del XVII secolo si distacca da Darfo la municipalità di Gianico.
Nel 1830 è eretto il ponte sull'Oglio, a sei arcate, in legno, tra Darfo e Corna.[9]
Nel 1834 una rivolta dei popolani di Darfo si oppose al dominio austro-ungarico, ma venne subito stroncata.
Il 1º dicembre 1923 il disastro del Gleno comportò ingenti danni al paese e la morte di 150 persone. Anche re Vittorio Emanuele III visitò il paese devastato.[6]
Il 15 aprile 1929 al comune vennero aggregati i soppressi comuni di Erbanno e Gorzone. Nel 1959 vennero aggregate la frazioni di Bessimo Superiore e Capo di Lago, staccate dal comune di Angolo Terme.
L'8 maggio 1968 il consiglio comunale cambiò la denominazione del comune in Darfo Boario Terme, ed il 28 gennaio 1969, con decreto del Presidente della Repubblica n.38 venne insignita del titolo di "Città".
Nel 1980 nasce il Parco comunale delle incisioni rupestri di Luine.[6]
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Le chiese di Darfo sono:[10]
- Parrocchiale dei santi Faustino e Giovita, Citata già nel IX secolo, nel 1200 appare nominato il presbitar eccòlesiae sancti Faustini Darvi. Subisce grosse modifiche dopo il concilio di Trento
- chiesetta del monastero del Sacro Cuore, sorge entro il monastero fondato nel 1729 fondato dal cardinal Angelo Maria Querini.
Architetture militari
Patrimoni dell'umanità [UNESCO]
- Parco archeologico comunale di Luine
Società
Evoluzione demografica
Abitanti censiti[11]

Etnie e minoranze straniere
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 2.502 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Romania 666 4,23%
Albania 423 2,69%
Bosnia ed Erzegovina 267 1,70%
Marocco 218 1,38%
Tradizioni e folclore
Gli scütüm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomignoli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Darfo è Pescadùr (Pescatori) Oc (Oche) Balutíne (racconta balle - palline).
Lo scütüm di Angone è Gaèi.
Lo scütüm di Fucine è Palòcc.
Persone legate a Darfo Boario Terme
- Barbara Pollastrini, politica ed ex Ministro per i diritti e le pari opportunità
- Anton Gino Domeneghini, regista e produttore cinematografico
- Dyalma Stultus, pittore italiano
Geografia antropica
Il comune di Darfo Boario Terme è il più popoloso della Valle Camonica.
Urbanistica
Attualmente le antiche Comunità di Darfo, Montecchio, Corna, Boario (le prime due sulla sinistra dell'Oglio, le altre sulla destra) formano un unico centro urbano, mentre sono ancora abbastanza separate le frazioni di Fucine, Pellalepre, Bessimo, Erbanno e Gorzone
Frazioni
Infrastrutture e trasporti
La stazione di Darfo-Corna e la fermata di Boario Terme, poste lungo la ferrovia Brescia-Iseo-Edolo, sono servite da collegamenti regionali svolti da Trenord nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Lombardia.
Fra il 1901 e il 1917 le frazioni Bessimo, Boario, Erbanno e Angone era inoltre presente una fermata, e a Corna la principale stazione intermedia, della tranvia Lovere-Cividate Camuno.
Amministrazione
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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13 giugno 1994 | 27 maggio 2002 | Luigi Pelamatti | Alleanza Nazionale | Sindaco | |
27 maggio 2002 | 7 maggio 2012 | Francesco Abondio | Casa delle Libertà | Sindaco | |
7 maggio 2012 | in carica | Ezio Mondini | lista civica di centrosinistra | Sindaco |
Sport
La squadra di calcio del paese, l'Unione Sportiva Darfo Boario; nata nel 1937, è una delle prime società calcistiche della Val Camonica. Per la stagione 2015-16 milita in Eccellenza Lombardia: lo stadio casalingo è il "Comunale" di Montecchio.
Note
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 aprile 2016.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Marcello Ricardi, Giacomo Pedersoli, Grande guida storica di Valcamonica Sebino Val di Scalve, Cividate Camuno, Toroselle, 1992, p. 501.
- ^ Lino Ertani, Dizionario del dialetto camuno e di toponomastica, Artogne, Tipografia M. Quetti, 1980, p. 170.
- ^ a b c d e Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984, p. 159.
- ^ Irma Valetti Bonini, Le Comunità di valle in epoca signorile, Milano, Università Cattolica del Sacro Cuore, 1976, p. 29.
- ^ Roberto Andrea Lorenzi, Medioevo camuno - proprietà classi società, Brescia, Grafo, 1979, p. 71.
- ^ Bortolo Rizzi, Illustrazione della Valle Camonica, Bornato, Arti Grafiche Sardini, 1974 [1870], pg. 154.
- ^ Eugenio Fontana, Terra di Valle Camonica, Brescia, Industrie Grafiche Bresciane, 1984, p. 18.
- ^ Dati tratti da:
- Popolazione residente dei comuni. Censimenti dal 1861 al 1991 (PDF), su ebiblio.istat.it, ISTAT.
- Popolazione residente per territorio – serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno.
Voci correlate
Altri progetti
- Wikinotizie contiene notizie di attualità su Darfo Boario Terme
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Darfo Boario Terme
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Darfo Boario Terme
Collegamenti esterni
- Fotografie storiche - Intercam, su intercam.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 244272861 · LCCN (EN) n97090358 · J9U (EN, HE) 987007545015005171 |
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