Utente:Cicognac/Sandbox
Sandbox personale Cicognac. "Memento" per compilazione grammatiche (da sviluppare con un micro-elenco di complementi/preposizioniiiii!!!)
GRAFIA E PRONUNCIA
VOCALI
Tavola delle vocali (se non è in alfabeto latino, scrivere l'alfabeto e/o eventuali trasformazioni in diacritico) con IPA, traslitterazione e spiegazione semplice di come pronunciare. Se ci sono lettere e suoni simili tra loro, mostrare le differenze. Idem se ci sono differenze/varietà di pronuncia.
CONSONANTI
Consonanti con IPA, traslitterazione e spiegazione semplice di come pronunciare +eventuale sandhi e catalogo di differenze.
PUNTEGGIATURA E ORTOGRAFIA
Che punteggiatura c'è, norme ortografiche importanti.
ESEMPI
Qualche breve esempio della lingua nel sistema di scrittura originale e in alfabeto latino (se diverso). Se possibile si può includere qui anche qualche esempio audio.
GRAMMATICA
Descrizione della grammatica per punti di complessità crescente:
- pronomi personali di ogni registro.
- nomi comuni (con tutti i generi e casi grammaticali) e comportamento nomi propri.
- Come creare il plurale regolare e non, anche con eventuali casi grammaticali.
- articolo determinativo e non, se esistono.
- coordinare due o più nomi (congiunzione "e", "o").
- apposizione con titolo lavorativo o onorifico (ex. il professor Mario Rossi).
- pronomi e aggettivi possessivi e dimostrativi trasformati in genere, numero, caso (li affianchi ad un nome con sue caratteristiche morfologiche).
- trasformazione applicata anche ad aggettivi casuali (ex. lento, alto, bello, italiano)
- superlativo assoluto e relativo
- comparativo maggioranza, minoranza, inclusa la quantità (ex. più veloce di dieci minuti); dire un'uguaglianza e fare un paragone.
- esclamazioni enfatiche (ex. che bel film!)
- il possessivo con un proprietario e varianti (più oggetti, più oggetti di più proprietari, ecc.).
- gli indefiniti (ex. qualcuno, qualcosa, in qualche modo, da qualche parte; tutti, da ogni parte; nessuno, da nessuna parte) da soli (come pronomi) e affiancati a parole (ex. qualche oggetto, nessun oggetto).
- Matematica (numeri ordinali e cardinali; come si legge frazione; percentuali; come si leggono delle robette matematiche come la radice quadrata)
FRASE VERBALE
- verbo essere, avere +dei verbi casuali coniugati in ogni tempo, presi da ogni coniugazione in ogni modo, all'attivo/passivo e affermativo/negativo, ogni aspetto in ogni tempo (perfettivo, imperfettivo continuato e non, ex. "stavo giocando, giocai"), "stare per..." in ogni tempo.
- Ordine base dei costituenti (soggetto-verbo-c. oggetto diretto) ed eventuali varianti enfatiche o popolari.
- il verbo "esserci" e "trovarsi" +localizzatori.
- catene verbali (ex. "io voglio andare; spero di fare...")
- completive (ex. "voglio che tu vada"; "sono così contento che...", "ho lavorato così tanto che...")
- impersonali (ex. "piove; si pensa che...")
- Locuzioni (ex. prima, dopo)
- proposizione relativa (ex. il ragazzo che gioca).
- dove inserire i nomi di tempo e gli avverbi (frequenza; certezza o no; modo ex. "con calma, ripetutamente, in quantità").
- verbi e aggettivi che reggono preposizione +che caso va dopo la preposizione +come si costruisce la relativa con tutto ciò.
- tutte le congiunzioni (frase complessa con coordinate e subordinate) riferite a intere porzioni di frase o meno (ex. alto e magro)
- Interrogativa con question tag.
- interrogative diretta con verbi attivi/passivi, con e senza preposizione, ecc.
- Interrogativa con pronomi interrogativi in ogni posizione, con verbi attivi/passivi, con e senza preposizione ecc.
APPENDICE
- intestazioni lettere, indirizzi, numero di telefono.
- tipici convenevoli.
- tipici nomi propri maschili e femminili; città più famose; tipici onorifici e vezzeggiativi.
- interiezioni.
- tipici idiomi.
- Tipici proverbi.
LESSICO
Questa sezione dovrebbe contenere una discussione di qualche caratteristica particolare del lessico della lingua, come il fatto che contenga o meno un gran numero di parole prese a prestito da altre lingue o un differente set di parole per diversi registri, taboo, ecc...
BIBLIOGRAFIA
- Autore. Titolo libro. Città, editore, anno. ISBN
- Fazzioli, Edoardo. Chan Mei Ling, Eileen. Caratteri cinesi. Milano, Mondadori Arte, 2010. ISBN 9788837073763
COLLEGAMENTI ESTERNI
(EN, FR, IT) Titolo (descrizione)
- (EN, FR, IT) [http://www.link3.com Titolo] (descrizione)
<span style="color:green">''Così metti le scritte in verde''</span>
| Norvegese Norsk | |
|---|---|
| Parlato in | Norvegia (ufficiale) Danimarca Stati Uniti |
| Regioni | Est e nord (Bokmål) Ovest (Nynorsk) |
| Parlanti | |
| Totale | 5 milioni |
| Classifica | 108 |
| Altre informazioni | |
| Tipo | SVO flessiva - accusativa (ordine semilibero) |
| Tassonomia | |
| Filogenesi | Lingue indoeuropee Lingue germaniche Lingue germaniche settentrionali Lingua norvegese |
| Statuto ufficiale | |
| Ufficiale in | |
| Regolato da | Consiglio della lingua norvegese (Språkråd), Accademia norvegese |
| Codici di classificazione | |
| ISO 639-1 | no
|
| ISO 639-2 | nor
|
| ISO 639-3 | nor (EN)
|
| Estratto in lingua | |
| Dichiarazione universale dei diritti umani, art. 1 (Bokmål) Alle mennesker er født frie og med samme menneskeverd og menneskerettigheter. De er utstyrt med fornuft og samvittighet og bør handle mot hverandre i brorskapets ånd. (Nynorsk) Alle menneske er fødde til fridom og med same menneskeverd og menneskerettar. Dei har fått fornuft og samvit og skal leve med kvarandre som brør. | |
Il norvegese è una lingua appartenente al sottogruppo delle lingue germaniche settentrionali, del gruppo delle lingue germaniche e della famiglia delle lingue indoeuropee.
Il norvegese si caratterizza per il fatto di possedere due diverse forme scritte, entrambe usate ufficialmente in Norvegia: il Bokmål e il Nynorsk.
- Il Bokmål (lingua dei libri) viene usato dalla maggioranza della popolazione ed è basato sul danese scritto. Il danese, infatti, fu lingua ufficiale in Norvegia per molti secoli durante l'unione con la Danimarca (vedi anche: Storia della Norvegia).
- Il Nynorsk (nuovo norvegese), usato dal resto della popolazione, è stato creato da Ivar Aasen dall'unione di molti dialetti rurali norvegesi, soprattutto delle aree della costa occidentale.
La definizione di «lingua» nel contesto norvegese è abbastanza diversa da quella che si assume in italiano; per «lingua italiana» si intende una certa forma scritta, da pronunciarsi in un certo modo; eventuali deviazioni sono considerate errori, imperfezioni o dialetti. In norvegese, sia Bokmål che Nynorsk sono considerate «norvegese». Inoltre l'uso del dialetto è comunemente accettato, anche nello spazio pubblico (discorsi politici, lezioni universitarie, eccetera), e anch'esso viene considerato pienamente «norvegese».
I comuni norvegesi possono decidere indipendentemente se usare principalmente l'una o l'altra forma come forma scritta ufficiale. Molti comuni (tra cui molti di grandi dimensioni, come Oslo) decidono di rimanere però neutrali e usare sia il Bokmål che il Nynorsk.
Alfabeto, dittonghi e pronuncia
In principio sono elencate tutte le vocali e dittonghi in pronuncia standard, in seguito si trovano tutte le consonanti e i digrafi o cluster con la lettura irregolare o con una varietà di pronuncia.
| Lettera/dittongo/digrafo | Pronuncia IPA | Descrizione |
|---|---|---|
| A, a | /ɑ/ | A di albero, aperta (cioè con la bocca molto spalancata) e dal timbro gutturale. |
| AI, ai | /ɑɪ/ | AI di airone, in prestiti. |
| AU, au | /æu/ | EU di Europa, con la bocca piuttosto spalancata. |
| E, e | /e~æ/ oppure /ə/ | E di enorme. Se non è accentata, tende a ridursi, diventando un suono pressoché identico alla vocale neutra "schwa". Per pronunciarla, basta immaginare di declamare l'alfabeto togliendo le vocali dal nome delle parole ("b, c, d, f, ..." invece di "bi, ci, di, effe, ..."). Un esempio con schwa è la parola "Time" ("Ora <di orologio>") |
| EI, ei | /æɪ/ | AI di tornai. Il primo suono si imita molto bene se si pronuncia la /e/ con la bocca spalancata in posizione di "a". Quindi, è una "e" (come d'altronde si trova scritta in grafia) vagamente simile ad una "a" aperta. Un esempio è "Nei" ("no"). |
| -EG, -eg | -/ej/ | Ei di caffeina. È quindi un falso amico perché diventa dittongo con la mutazione di "g" in una "i" semivocalica. Un esempio è "Jeg", che vuol dire "io". |
| Æ, æ | /æ/ | E di enorme, con la bocca piuttosto spalancata. |
| Ø, ø | /ø/ | E di enorme, procheila (cioè si arrotondano le labbra). |
| I, i | /i/ | I di illuminare. |
| -IG | -/ij/ | I di illuminare seguita dallo stesso suono semivocalico. |
| Y, y | /y/ | I di illuminare, con le labbra arrotondate. |
| ØY, øy | /øy/ | EI di caffeina, con le labbra arrotondate per tutta la durata del dittongo. |
| O, o | /ɔ/ oppure /u/ | O di orso, con le labbra arrotondata e aperta (cioè con il dorso della lingua molto distante dalla zona tondeggiante del palato). Se non è accentata, su pronuncia U di unanime (ex. Overflod, "abbondanza") |
| OI, oi | /ɔy/ | OI di corridoi, tutto con le labbra arrotondate |
| Å, å
AA, aa |
/ɔ/ | O di orso, aperta. La prima grafia, presente ad esempio in "Bokmål", è un falso amico di "a". La seconda è una grafia ormai arcaica dello stesso suono, sostituita con la prima grafia, che deriva dallo svedese antico. Questa seconda grafia tuttavia è ancora consueta quando si scrivono i nomi comuni di persona che contengono questo suono. |
| U, u | /ʉ/ | U di unanime, chiusa, arrotondata e con il dorso della lingua spinto più in avanti, come se fosse tirato verso la zona centrale della bocca. La posizione di questa "u" si può trovare se si pronuncia per più volte "iu-iu-iu-iu-iu-iu" prima lentamente, poi pian piano ad una velocità estrema. |
| UI, ui | /ʉɪ/ | UI di intuito, con il dorso della lingua spinto in avanti. |
| B, b | /b/ | B di balena, sonora. Un suono è "sonoro" se il palmo della mano intorno alla gola sente la vibrazione delle corde vocali quando si pronuncia il suono. Si paragoni, ad esempio, "vvv" e "mmm" con "sss" e "fff". In generale, se la consonante si trova scritta due volte, si raddoppia come in italiano (ex. "Jobb", "occupazione, lavoro, mestiere"). |
| CA, ca
CO, co CU, cu |
/kɑ, kɔ, kʉ/ | C di cane / K di koala, sorda. È in prestiti. |
| CE, ce
CI, ci CY, cy |
/se, sɪ, sy/ | S di sale, sorda. È inconfondibile con /k/ perché le due vocali che mutano il suono sono entrambe anteriori, cioè vicino ai denti. È in prestiti ed è anche un falso amico. |
| D, d | /d/ | D di dado, sonora. |
| F, f | /f/ | F di Francia, sorda. |
| G, g | /g/ | G di gallo, sonora. |
| H, h | /h~x/ | H dell'inglese have, ben sentita pure se sorda. In alcuni dialetti o in corrispondenza di vocali posteriori (ex. "hu") l'aspirazione si plasma come una "c" di cane ma senza contatto tra organi. Nel cluster "Hv-", molto diffuso negli avverbi interrogativi, la "h" cade (ex. Hva, "cosa?" ; "Hvor", "dove?" ; "Hvorfor", "perché?" ; "Hvem", "chi?"). |
| J, j | /j/ | I di iato, semivocalica. |
| GJ, gj
GY, gy |
/j/ | I di iato, semivocalica. Sono due falsi amici. Due esempi sono "Igjen" ("ancora") e "Gjøre" ("fare"). |
| K | /k/ | K di koala / C di cane, sorda. Si può sentire aspirata, cioè con uno sbuffo d'aria che accompagna il suono. |
| L, l | /l/ | L di lato, sonora. |
| M, m | /m/ | M di mano, sonora. |
| N, n | /n/ | N di nave, sonora. |
| NK, nk | /ŋk/ | NC di panca. La /n/ cioè si assimila alla consonante successiva nella parlata rapida. Un esempio è "Tenke", "pensare". |
| NG, ng | /ŋ/ | NG dell'inglese king, sonora. Non si sente nessuna "-g" di rilascio, ovviamente. Un esempio è "Langt", "lontano". |
| ND, nd | /nn/ | NN di anno. È un falso amico, sia che si trovi in mezzo che a fine parola (ex. sekund, "secondo") |
| P, p | /p/ | P di pane, sorda. Si può sentire aspirata. |
| QU, qu | /kv/ | CV di cova. È in prestiti ed è anche un falso amico. |
| R, r | /r~ɾ/ oppure /ʁ/ | R di carro, sorda e vibrante tre volte se doppia. Se intervocalica è monovibrante, come in arare. Tuttavia in alcune pronunce dialettali si può effettuare con la radice della lingua che si avvicina all'ugola (il pendaglio appeso sopra la gola e in fondo alla bocca) e la fa vibrare. |
| RN, rn | /ɳ/ | N di nave, cacuminale/retroflessa sonora. La punta della lingua indietreggia e si arrotola nell'incavo del palato. Se invece la "r" si pronuncia in zona uvulare, non avviene nessuna retroflessione. |
| RT, rt | /ʈ/ | T di tavolo, retroflessa sorda. Idem. |
| RL, rl | /ɭ/ | L di lato, retroflessa sonora. Idem. |
| RS, rs | /ʂ/ | S di sole, retroflessa sorda. Idem. |
| RD, rd | /ɖ/ | D di dado, retroflessa sonora. Idem. |
| S, s | /s/ | S di sole, sorda. |
| SJ, sj;
SKI, ski; SKJ, skj; SKY, sky; SKØ, skø; SKØY, skøy |
/ʃ/;
/ɕɪ/; /ɕj/; /ɕy/; /ɕø/; /ɕøy/ |
SC di scienza; il cluster/digrafo "SK-" quando è seguito dalle consonanti anteriori indicate si pronuncia a prescindere SC di scienza, ma in più la punta della lingua è spinta molto più in avanti, si palatalizza fortemente. In altre parole, si pronuncia "sc" con la lingua in posizione di "gn" di gnomo. Non bisogna poi dimenticarsi che le vocali del gruppo in basso sono tutte arrotondate. Due esempi sono "Skjønner" ("capire") e "Skyter" ("sparare"). In generale, tutte le vocali anteriori con cui avviene questa mutazione sono tutte quelle anteriori eccetto "e" (ex. "Vanskelig", "difficile"). Le altre ovviamente non sono toccate dal fenomeno (ex. Skal, che vuol dire preposizione "a" +complemento di termine; "Skolen", "scuola"). |
| T, t | /t/ | T di tavolo, sorda. Si può sentire aspirata. |
| TJ, tj
KJ, kj KI, ki; KY, ky |
/ɕ/; /ɕy/ | SC di scienza, molto palatalizzata. Anche la "K-"se seguita da queste vocali anteriori si trasforma. In particolare, sono quelle più alte (la /e/ infatti è più bassa di /i/). Tre esempi sono "Tjeneste" ("servizio"), "Kjeft", ("chiudere") e "Kyss", ("bacio"). Bisogna stare attenti all'ortografia e non confondere i cluster TJ e KJ e SKJ. |
| V, v | /v/ | V di vela, sonora. In alcune pronunce, il contatto tra arcata dentale superiore e labbro inferiore più essere più blando. |
| W | /v/ | V di vela, sonora. È in prestiti. |
| X | /ks/ oppure /ʃ/- | CS di clacson, in prestiti. Se a inizio parola, è a prescindere "SC" di scienza. |
| Z | /s/ | S di sole. È in prestiti ed è anche un falso amico. |
L'accento cade sulla prima sillaba, tranne se la parola inizia col prefisso "be-" oppure "for-": in tal caso, si sposta sulla seconda. Nei prestiti, di solito cade sull'ultima.
In alcune parole, per disambiguare le omografie con diversi significati, ci possono essere più versioni con i diacritici. Si hanno fino a quattro casi: parole senza diacritico, accento grave, accento acuto e accento circonflesso. Quattro esempi sono: for (preposizione), fòr (sostantivo #1) fór (verbo), fôr (sostantivo #2).
Premi Nobel per la letteratura di lingua norvegese
Bokmål
Nynorsk
Neutrale
- Bjørnstjerne Bjørnson (1903, Norvegia)
- Knut Pedersen Hamsun (1920, Norvegia)
- Sigrid Undset (1928, Norvegia)
Voci correlate
Altri progetti
- Wikipedia dispone di un'edizione in cicognac/Sandbox (no.wikipedia.org)
- Wikibooks contiene testi o manuali sulla lingua norvegese
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «norvegese»
- Wikiversità contiene la materia Lingua norvegese
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul norvegese
Collegamenti esterni
Lista di Bushou
I radicali sono ordinati per numero di tratti crescente. Alcuni possono apparire da soli e sviluppare nuovi significati, altri sono rigorosamente legati. La descrizione[1] spiega il pittogramma originario, il senso e l'eventuale evoluzione di stile, includendo la semplificazione della metà Novecento. Alcune peculiarità di cultura cinese possono aiutare a disambiguare gli utilizzi e i significati che si porta dietro il carattere. Quelle storiche e arcaiche sono quelle più importanti perché i primi documenti con i pittogrammi, cioè i primissimi sinogrammi, sono i gusci di tartaruga e le scapole di bue del periodo Shāng (1600-1046 a.C.). Sono quindi nati in epoche remote, in cui il pensiero, le abitudini, il sistema socio-politico e il progresso tecnico erano diversi da quelli moderni.
| Radicale | Numero
di tratti |
Pīnyīn | Nome del radicale, descrizione e varianti, utilizzo se slegato |
|---|---|---|---|
| 一 | 1 | Yī | Il tratto orizzontale, il numero uno, il dito indice. Sebbene sia uno dei tratti più basilari della scrittura cinese, è stato inserito tra i radicali del dizionario Kāngxi per errore. Si traccia sempre da sinistra a destra. Se riferito al numero "uno", rappresenta un dito indice alzato. In questo significato, si può scrivere nelle frasi. |
| 丨 | 1 | Gùn | Il tratto verticale, il bastone. Idem. Rappresenta un ramo sfrondato messo in verticale. Poi il significato è passato ad indicare il bastone. Si traccia sempre dall'alto verso il basso. Appare sempre legato. |
| 丶 | 1 | Diǎn, Zhǔ | Il punto, la goccia. Idem. In realtà il suo significato può variare parecchio in base al carattere: può raffigurare gocce d'acqua (氵,雨), striature di ghiaccio (冫,冬), fiammelle (火,灬), una pinna (魚), macchie (黑), corna (牛, 羊), aromi (鬯), un occhio (鸟), chicchi (米), ciuffi d'erba (前), il sostegno di un oggetto (壴, 鬲), un manico (亠), una coda (兔, 犬), denti (豸), granelli di sale (鹵), zampe di animale (鳥, 馬), un'impronta (辶), le antenne di un mollusco (貝), una biforcazione (丫), minerali (金), filamenti di seta (糹), virgulti (生) ecc... Appare sempre legato. |
| 丿 | 1 | Pié | Il tratto ricurvo a sinistra. Idem. In generale, in base al font e alla posizione nel carattere, questi tratti fondamentali possono subire lievi alterazioni, come in 少 . Appare sempre legato. |
| 乙 | 1 | Yǐ | Il tratto ricurvo a destra, la seconda posizione, il secondo tronco celeste, il falcetto. Idem. Sarebbe un falcetto con la lama ricurva e una piccola impugnatura in legno. Seconda un'altra interpretazione, è un germoglio che emerge con difficoltà dalla terra. Le varianti del tratto ricurvo sono 乚 ⺄ 乛 e quella che appare nel carattere 九 . Inoltre il tratto piegato 乛 in taluni caratteri appare più volte di fila, come in 乃 . Può apparire nelle parole cinesi è significa "secondo" (è una grafia fissa e alternativa di scrivere gli ordinali nel cinese di registro elevato) o "secondo tronco celeste". I 10 Tronchi Celesti 天干, sono un antico modo cinese di suddividere il tempo. Fanno parte del calendario lunare tradizionale e si combinano con i 12 rami terrestri 地支 per formare cicli di 60 anni. |
| 亅 | 1 | Juē | Il gancio, l'uncino, il tratto uncinato. Idem. È una linea dritta scritta con un tratto più morbido, con l'uso dei pennelli con la peluria di animale. Poi il tratto è evoluto in un uncino. sempre legato. |
| 二 | 2 | Ér | Il numero due, duale, doppio, secondo. Si scrive raddoppiando il numero "uno". Può apparire da solo. Appare nel carattere 仁, che indica la "benevolenza, umanità" (cioè "un uomo che vale due"). È uno dei concetti cardine del Confucianesimo, la filosofia che elaborò Confucio (孔夫子). Per creare degli uomini perbene che si dibattono per una società giusta (che nella sanguinosa epoca in cui visse mancava), la benevolenza verso il prossimo e la pietà filiale verso i superiori e l'obbedienza degli inferiori erano fondamentali. Sebbene ciò sia uno dei pilastri portanti del suo pensiero, in realtà è molto più ampio e complesso. |
| 亠 | 2 | Tōu | Il coperchio. È un coperchio che col tempo si è appiattito di forma. Nella fase finale si è aggiunto il pomello in alto. È un radicale sempre legato. |
| 人 | 2 | Rén | L'uomo, la persona. Il pittogramma sulle ossa sacrificali Shāng e i vasi di bronzo Zhōu raffigura un uomo in posizione laterale e con un braccio alzato. Poi la rappresentazione passa a frontale e si mettono in evidenza le gambe divaricate, segno di fierezza e autorità. A fianco del carattere si scrive 亻e si chiama "l'Uomo a lato". Può apparire anche sopra la chiave di lettura come 𠆢 e si trova raddoppiato solo in 从. Si può usare da solo. |
| 入 | 2 | Rù | Entrare. È un albero che espande due radici nel terreno. Si può trovare da solo e significa anche "unirsi/congiungersi a" (ex. un'organizzazione). |
| 八 | 2 | Bā | Il numero otto, la divisione. Il secondo significato è quello attuale. È inoltre curioso notare come in numero otto si indichi chiudendo la mano a pugno e sollevando pollice e indice. Questa forma ricorda il radicale quando è posto in alto ad alcuni caratteri: 丷. Anticamente indicava il numero otto, ma questo modo di rappresentarlo è in disuso. In alto ad altri caratteri appare invece invariato, ex. 分. |
| 冂 | 2 | Jiōng | La campagna, lo spiazzo, il deserto, lo spazio vuoto. È uno spazio aperto, delimitato con due linee verticali e una orizzontale in mezzo. Nella versione attuale, ha solo due tratti. In alcuni caratteri con la chiave di lettura incassata si apre leggermente (ex. 周). "Campagna" è il significato più arcaico. Non si usa da solo. |
| 冖 | 2 | Mí | Coprire. È un oggetto morbido, forse un asciugamano con cui i contadini cinesi si coprivano il capo, che pende da due parti. la forma arcuata del radicale si è poi squadrata e appiattita. È sempre legato. |
| 冫 | 2 | Bīng | Le due gocce d'acqua, il ghiaccio. È una superficie di acqua ghiacciata, con due crepe o venature. Erano due 人 l'una sull'altra, poi stilizzate in due trattini. È sempre legato. |
| 几 | 2 | Jī | Il tavolino. È una tavola con due gambe. Inizialmente il pittogramma aveva le forme molto sinuose, poi si è squadrato. I tavolini in principio erano mobili per lavorare, poi sono diventati dei pezzi di arredamento lussuosi e decorati nelle case degli abbienti, spesso usati per poggiarci piante, bonsai e servizi da tè (茶, scoperto in Cina ed esportato in India, Giappone, Inghilterra, America...) o usati come scrivania. Nella Cina antica, si potevano formare gruppi di 5 tavolini uniti. Se il carattere ha un componente incassato, si allarga, ex. 风. Nel cinese moderno si può usare da solo con il significato di "alcuni, un po' di; quanti?" riferito a modeste quantità. |
| 凵 | 2 | Kǎn, Qū, Qiǎn | La buca. È il disegno frontale di un largo buco nel terreno. Inizialmente era tondeggiante, poi si è squadrato. |
| 刀 | 2 | Dāo | Il coltello, la spada, la lama. È sia un utensile da lavoro sia una spada. In generale, le armi da lancio (frecce, giavellotti...) e da contatto (spade, asce...) erano molto importanti prima dell'utilizzo della polvere da sparo durante la dinastia Song. Quest'ultima, scoperta in Cina da alcuni alchimisti nel IX° secolo, fu impiegata per costruire delle bombe e, più avanti, le prime pistole. Durante il periodo di guerra delle "Primavere e Autunni" inoltre si era sviluppato un filone letterario composto da trattati di strategia militare. L'opera più famosa della "Scuola degli Strategici", molto letta in Cina e applicata a tutti i settori della vita incluso il marketing, è "L'Arte della Guerra" di Sūnzi, detta anche "I 36 Stratagemmi". Oggi il radicale sta pure a indicare l'omonima posata. Il disegno, molto generico, raffigura un manico con la lama un po' ricurva. Il radicale, se compare a destra della chiave di lettura, si disegna [--刂], stilizzato, e si chiama "il coltello a lato". Se in alto, si schiaccia diventando ⺈. |
| 力 | 2 | Lì | La forza, la potenza, l'energia. Rappresenta un grosso muscolo legato all'osso da un nervo. Secondo altre interpretazioni, è un uomo ricurvo che, sotto sforzo, infila una zappa nel terreno. Con meno probabilità, è un braccio steso che si sforza, mostrando il bicipite rigonfio. |
| 勹 | 2 | Bāo | Abbracciare, avvolgere. Raffigura un uomo che si piega su sé stesso per abbracciare un oggetto. |
| 匕 | 2 | Bǐ | Il cucchiaio, il mestolo, il pugnale, la daga. È un cucchiaio in porcellana, dal manico corto riconoscibile in alto. Gli altri due significati più arcaici hanno in comune coi primi due il concetto di manico e impugnatura. 切 化 |
| 匚 | 2 | Fāng | Il baule. Il carattere deriva forse da un tronco scavato per ricavarci una canoa. |
| 匸 | 2 | Xǐ | Nascondere. Rappresenta un baule con un lato mancante o una stoffa arrotolata o una coperta imbottita per nascondere un oggetto. |
| 十 | 2 | Shí | Il numero dieci. È una linea verticale con un punto in mezzo, evoluto poi in una linea orizzontale, che sta ad indicare il concetto di "limite": il 10 è il massimo numero indicabile con le mani. Nella comunicazione non verbale, il numero dieci si indica accostando i due indici fino a formare una croce. Si può usare da solo. |
| 卜 | 2 | Bǔ | La divinazione, la profezia. Rappresenta una crepa orizzontale che si unisce ad una crepa verticale su un osso di bue o un guscio di tartaruga. È un riferimento alle scapulomanzie, grazie a cui sono nati i primissimi pittogrammi. Durante gli albori della civiltà cinese, per predire il futuro si incidevano dei pittogrammi sopra i gusci di tartaruga o le scapole di bue e si mettevano a crepare sul fuoco. In base all'andamento delle striature e ai caratteri colpiti, si eseguiva una divinazione. In cima ad altri caratteri, il radicale si schiaccia diventando⺊ (ex. 卡). Si può usare da solo con il significato di "scegliere" ma è formale e si riferisce indirettamente all'atto di compiere una scelta dopo avere compiuto una divinazione per orientarsi meglio. Un modo di scegliere simile nella cultura cinese è usato dal Fengshui, che si basa sulla credenza che una casa costruita in un certo posto e in un certo modo può dare disturbo o no all'armonia cosmica (geomanzia). |
| 卩 | 2 | Jié | Il sigillo, l'autorità. Rappresenta un funzionario di profilo, inginocchiato e con il suo sigillo, cioè una metà di piastra fatta in legno o giada. Il secondo pezzo era di proprietà dell'imperatore e serviva per l'identificazione. Il sigillo era autentico se le due metà combaciavano. Ha più varianti nei caratteri: col tratto finale ripiegato ⺋ o con la riga verticale allungata, ex. 报 o compresso in basso comeㄗ ex. 爷爷 (il "nonno", colui che ha l'autorità sul padre di famiglia in quanto quest'ultimo è meno anziano). |
| 厂 | 2 | Hàn | Il dirupo, il burrone, la rupe, il pendìo. È un dirupo visto di lato. Si può usare anche da solo e significa "fabbrica". In alcuni caratteri si può trovare con il primo tratto in alto incurvato, ⺁. |
| 厶 | 2 | Sī | Privato. È il pittogramma di un baco da seta che sta per rinchiudersi in un bozzolo, prima a forma di "U" e poi diventato squadrato. Nel carattere 私 con lo stesso significato, sta ad indicare il grano esente dalle tasse, ad uso "personale". |
| 又 | 2 | Yòu | Mano destra, la ripetizione, di nuovo. È la mano destra stilizzata, aperta per afferrare un oggetto. Si può usare da solo come avverbio, "nuovamente". |
| 口 | 3 | Kǒu | La bocca, il foro, l'apertura. Raffigurava una bocca spalancata in un sorriso, vista frontalmente. Poi si è squadrata. Si può usare da solo e indica una vasta gamma di significati ("bocca, foro, taglio, strappo, buco, apertura, entrata, tasca, classificatore per pozzi, membri della famiglia, maiali, coltelli, boccate d'aria e fumo, morsi di cane...") e, come radicale, si usa anche in molti suoni onomatopeici. |
| 囗 | 3 | Wéi | Il recinto, la recinzione, il confine. È un recinto visto dall'alto. In origine non appariva perfettamente squadrato. |
| 土 | 3 | Tŭ | La terra, il suolo, la polvere. Il tratto in alto rappresenta la crosta terrestre, quello in basso il sottosuolo roccioso, il tratto in mezzo è tutto ciò che si trova in mezzo e, occasionalmente, affiora a livello del terreno. Il concetto di "polvere" era applicato dai buddisti al mondo intero, considerato una breve illusione costellata da beni caduchi e corruttori. Era presente nei romanzi e novelle influenzate da tematiche buddiste. Ad esempio, in un noto romanzo cinese, "Il Sogno della Camera Rossa" di Cao Xueqin, il mondo viene definito "polvere rossa". La parola si può usare da sola. |
| 士 | 3 | Shì | L'intellettuale, lo studioso, il letterato, il burocrate, l'ufficiale, il soldato, l'esperto/lo specialista. Il pittogramma unisce il numero dieci al numero uno in basso. L'intellettuale, colui che sa leggere, scrivere i sinogrammi, contare e ha una cultura è una persona che vale dieci: nella Cina antica non esisteva l'educazione di massa e gli intellettuali erano una vera e propria élite. Gli alfabetizzati potevano quindi entrare nell'apparato amministrativo partecipando agli esami imperiali, in cui si saggiava la conoscenza del candidato dei testi classici confuciani. Secondo altre interpretazioni, è "una persona dall'intelligenza e carisma rari, uno su dieci", "uno che comanda/è alla testa di dieci" o "uno che conosce parecchie cose, dieci". È anche la "guardia del corpo", un pezzo negli scacchi cinesi. In giapponese il carattere poi indica "un militare alla testa di dieci", il Samurai. |
| 夂 | 3 | Zhì | Seguire. Raffigura un uomo che cammina seguendo le tracce lasciate da un altro. |
| 夊 | 3 | Suī | Le gambe incatenate, trascinarsi, la tenacia. Rappresenta le gambe di uno schiavo o prigioniero legate da delle pesanti catene, rappresentate da un tratto poi trasferitosi in cima al carattere. Per spostarsi, deve trascinarsi con tenacia. Poco oltre il tratto, sporge un pezzo di carattere. |
| 夕 | 3 | Xī | La sera. È una luna incompleta, con una parte nell'ombra. La luna, in principio una falce chiusa, nella versione attuale appare una forma aperta: il puntino all'interno e il tratto lungo in basso erano incollati. |
| 大 | 3 | Dà | La grandezza. È un uomo con le braccia stese e le gambe divaricate. Sta ad indicare quindi "grosse dimensioni", una grossa estensione nello spazio, vastità, larghezza, enormità. |
| 女 | 3 | Nǚ | La donna. Rappresentava una donna col capo chino e le mani nascoste nelle ampie maniche, segno di sottomissione nella Cina antica. Poi è diventata un ritratto di profilo mentre è inginocchiata. La donna era generalmente considerata un angelo del focolare nell'antica Cina, solo le donne d'élite potevano ricevere un'educazione e di rado potevano muoversi fuori di casa se i loro piedi erano stati fasciati sin da piccoli. La pratica delle fasciature ai piedi ("piedi loto d'oro") ne riduceva le dimensioni incurvando l'osso. Venivano considerati attraenti. Sono stati vietato dalla Costituzione nel 1949, dopo che Mao Zedong sconfisse i nazionalisti e fondò la Repubblica Popolare Cinese (中华人民共和国). Nonostante il basso status, le donne erano molto rispettate e nella storia della letteratura sono esistite delle donne scrittrici, come Li Qingzhao, poetessa Song, e Gu Tai Qing, scrittrice del periodo pre-moderno. Paradossalmente, la prima scrittrice donna di cui si ha notizia, Ban Zhao, scrisse nel periodo Han un galateo confuciano per donne. Tra tutti gli imperatori, si contano due note imperatrici: Wu Zetian e la erggente Cixi, che ebbe di fatto tutto il potere nelle sue mani durante gli ultimi decenni dell'impero Qing, nel fine '800. Le donne in storiografia erano accusate svariate volte di corrompere un sovrano e decretare la deposizione o rovina di una dinastia. Ad esempio, un famoso aneddoto parla di come la concubina Yang Guifei "corruppe" l'imperatore e mecenate Xuanzong, della dinastia Tang, o di come Mo Xi corruppe Jie, l'ultimo imperatore della dinastia Xià, o di come Daji corruppe Di Xin, l'ultimo imperatore Shang. Il radicale si può usare da solo per indicare una persona di sesso femminile (con gli animali si usa 母). |
| 子 | 3 | Zǐ | Il figlio, il primo ramo terrestre. Rappresentava frontalmente un bambino molto piccolo con la testa più grossa del resto del corpo e gli arti piccoli in posizione aperta. Poi si è girato per 3/4 di profilo (nella grafia moderna, ciò non è visibile) ed è stato rappresentato con le gambe in fasce. Il carattere, se a lato del carattere, si stringe: 孩 . Da solo, significa "uomo, bambino" ed è il suffisso per le parole di molti oggetti, ex. 椅子 (sedia). In tal caso, cade il terzo tono e diventa tono neutro. È anche il primo ramo terrestre. |
| 宀 | 3 | Miàn | Il tetto. È il ritratto frontale di una capanna, poi rimpicciolita. Il tetto inizialmente aveva due spioventi, poi si è ridotto ad una forma quadrata. In pochi caratteri rimane la versione più arcaica, che incassa gran parte della chiave di lettura, ex. 向 |
| 寸 | 3 | Cùn | Il pollice cinese, lo cùn, la misura, piccolo, corto. Rappresenta una mano con un trattino sul polso, dove si sentono i battiti. Indica, più precisamente, la piccola distanza tra la mano e il punto del polso da tastare. Da qui, il significato è passato a "pollice/cùn", un'antica unità di misura cinese pari a 3,33 centimetri. |
| 小 | 3 | Xiǎo | Piccolo. È un tratto che divide a metà due parti, che richiamano il numero otto 八, usato anche nel carattere che indica la divisione/parte 分. È quindi un modo per indicare metà di una piccola quantità o "metà di metà". In cima al carattere si ribalta e comprime in⺌ tranne nel carattere 少. Si può usare da solo e, nel cinese moderno, è anche un vezzeggiativo davanti ai nomi propri. |
| 尢 | 3 | Wāng | Lo zoppo. È un uomo zoppo che si appoggia sulla gamba destra. Molti dei caratteri in cui è presente sono errori nati dal dizionario Kāngxī. Le sue varianti sono 尣, 兀 e quella con una gamba allungata, ex. 沈. |
| 尸 | 3 | Shī | Il cadavere, il corpo disteso. Raffigura un corpo piegato su sé stesso: rappresenta o un antenato morto da tempo o un cadavere. Il carattere usato dallo Zhuyīn per trascrivere la sillaba "shi" è una versione arcaica di questo radicale, ㄕ . |
| 屮 | 3 | Chè | Il germoglio. È una pianta che germoglia. |
| 山 | 3 | Shān | La montagna. È la visione frontale di tre montagne stilizzate. Inizialmente erano tre triangoli affiancati, poi le forme si sono assottigliate. Le montagne erano luogo di rituali al Cielo nell'antica Cina e luoghi di culto aperti ai pellegrini di ogni tipo, incluso l'imperatore. In cima alle montagne si potevano pure costruire templi e tempietti votivi. Si può usare da solo. |
| 巛 | 3 | Chuān | Il fiume, il ruscello. È l'acqua di un ruscello che scorre. Le onde erano di forma sinuosa, poi si sono squadrate. Si può trovare anche 巜 oppure 川. |
| 工 | 3 | Gōng | Il lavoro. Il pittogramma rappresenta la squadra di un carpentiere. In una delle versioni più arcaiche si potevano vedere anche tre linee parallele tracciate. Si poteva pure vedere una parte rotonda in basso, usata per disegnare i cerchi. Una seconda interpretazione vuole che sia un attrezzo che pesta il terreno, facendo dei solchi o buchi. Si può trovare da solo. |
| 己 | 3 | Jǐ | Il telaio, personale/proprio. Raffigura un telaio con un filo verticale, due fili orizzontali e un filo collegato alla spola (in basso). Il concetto di "personale" deriva dallo spirito attivo e creativo di una persona che viene impresso quando si lavora e produce (ad esempio quando si cuce un vestito). È anche il sesto ramo celeste del calendario lunare cinese. Non bisogna confonderlo con 已 ("già" in cinese) e con 巳 , che è il pittogramma di un feto ed è anche il sesto ramo terrestre. |
| 巾 | 3 | Jīn | La tovaglia, il fazzoletto, la salvietta. Raffigura il tipico fazzoletto usato dai contadini cinesi per vari scopi. È legato ad una cintura e pende dai due lati. È anche un riferimento al vestiario dell'imperatore: quest'ultimo, in segno di rispetto e pietà filiale verso gli antenati, indossava la sua tunica legata in vita. |
| 干 | 3 | Gān | Lo scudo, il pestello, l'aridità, l'essiccazione. Raffigura un pestello che percuote in un mortaio o uno scudo che protegge il soldato nella stessa misura in cui il cibo si conserva e protegge da germi e muffe con l'essiccazione. Si può trovare da solo e indica anche il verbo "fare" sia nel senso di "eseguire, svolgere" sia nel senso osceno di "farsi qualcuno/a". |
| 幺 | 3 | Yāo | La tenerezza, tenero. Sono due bozzoli ovali (poi diventati due forme triangolari aperte) legati tra loro da un filo sottilissimo e quindi "tenero", non visibile nella primissima versione del carattere e sparito in quella attuale. Nella penultima versione, il bozzolo era diventato uno solo: 么. |
| 广 | 3 | Yǎn, Ān | L'ampiezza, il riparo, la copertura. È una casa col tetto spiovente e senza il muro anteriore. In parole povere, è una tettoia per riparare utensili, carri e viveri. Il muro spiovente si è poi assottigliato ad un tratto orizzontale in alto. |
| 廴 | 3 | Yín | La struttura, l'avanzata. In origine era un passo col piede sinistro 彳 molto accentuato e deciso, con la solita impronta in alto. Poi la base del carattere si è allungata e l'orma nella zona superiore si è fusa con la parte inferiore. |
| 廾 | 3 | Gōng | Le mani giunte, insieme. Sono due mani che si uniscono. Nella zona in alto di alcuni caratteri si trova con entrambi i tratti verticali, ex. 昔 |
| 弋 | 3 | Yì | La balestra, il dardo. È un dardo legato ad un filo collegato ad una balestra. Una volta scoccato il dardo, si recupera con facilità tirando il filo. Era un'arma molto usata nei momenti di caccia in luoghi impervi. Secondo un'altra interpretazione, è un uncino a cui appendere oggetti. Ad ogni modo, il primo significato ha in comune col secondo il concetto di "essere legato a qualcosa". |
| 弓 | 3 | Gōng | L'arco. È un arco con impugnatura ricurva, messo di profilo. |
| 彐 | 3 | Jì | Il grugno, il muso del maiale, la ricerca. È il ritratto del grugno del suino,che si diceva avesse un senso dell'olfatto eccezionale. Infatti ha anche un terzo significato figurato di "ricercare". Si può trovare come 彑 ma il carattere 互, "reciprocamente", è un falso amico: rappresenta due mani unite. |
| 彡 | 3 | Shān | La barba, l'ornamento. In origine era una volto frontale stilizzato con un collo e tre lunghi peli sul mento. Anticamente la barba rappresentava anzianità e saggezza, collegate, ed era portata dai funzionari. Nel periodo Qīng, questi ultimi erano poi obbligati a portare il codino e rasarsi i capelli sopra la fronte in segno di obbedienza al governo mancese. I filosofi e sapienti erano poi raffigurati con la barba. Una delle numerose leggende su Lǎozi, il fondatore del Daoismo, vuole che sia nato con la barba. |
| 彳 | 3 | Chì | Il doppio uomo, passeggiare, camminare lentamente. Raffigura il piede sinistro mentre si muove, lasciando l'impronta. Da solo, compare solo nel verbo formale 彳亍, "passeggiare". |
| 心 | 4 | Xīn | Il cuore, la mente, la sensazione. Rappresenta un cuore visto frontalmente. La versione di fianco al carattere conserva il solo tratto discendente 忄ed è chiamata "Il cuore a lato". Una terza variante rara in basso al carattere è ⺗. Si può usare da solo e significa anche "il centro/cuore (di qualcosa)". Il cuore nella mentalità cinese era l'origine dell'intelligenza e pensieri, quindi vuol dire anche "mente". Nella medicina tradizionale cinese il cuore era dominato dal fuoco, uno dei cinque elementi; il respiro era originato dal cuore, l'espirazione dal naso e le emozioni dai reni. |
| 戈 | 4 | Gē | L'alabarda. È un'asta di legno con una punta di lancia e una lama ricurva che fa da scure. Il nome preciso di quest'arma da contatto e da lancio è "Gē". |
| 戸 | 4 | Hù | La porta ad un battente, l'uscio, la famiglia. Raffigura una semplice porta, che in alcuni font si può scrivere 户 . In alcuni caratteri appare in una delle sue versioni più arcaiche, 戶 (ex. 所). Si può usare da solo anche col significato di "famiglia". |
| 手 | 4 | Shǒu | La mano. Raffigura una mano aperta vista frontalmente. Il carattere a lato si scrive 扌ma nel carattere 拜 si trova con una grafia più arcaica. Si può trovare da solo ed è anche il suffisso per alcuni mestieri (ex. 歌手 cantante), per indicare "il manovale, il mestierante". |
| 支 | 4 | Zhī | Il ramo, sostenere. È una mano destra che sorregge un ramo staccato da un albero. |
| 攴 | 4 | Pū | Battere, bussare. È una mano che impugna un bastoncino per punire o fare rumore. |
| 文 | 4 | Wén | La letteratura, il carattere, la civiltà, il tatuaggio. All'inizio indicava solo un cumulo di righe, linee intrecciate e rughe; poi ha assunto il significato di "carattere", cioè un insieme di tratti. In base ad una seconda interpretazione, il pittogramma raffigura un uomo con un tatuaggio sul torace. Si può usare da solo e, in fondo ad alcune parole, indica una disciplina (ex. 天文 astronomia, "la letteratura celeste") |
| 斗 | 4 | Dǒu | Il mestolo, il dou/dieci mestoli. È un mestolo con il numero "dieci" stilizzato in basso. Nelle versioni successive si è spostato più a lato e il mestolo (shao), una forma arcuata, si è ridotta a due punti. Si può usare da solo e indica il "dou", un'antica unità di misura cinese, equivalente a dieci shao. Si può usare da solo come unità di misura e in più, per un errore degli scribi, è passato anche a significare "pugno" ("dòu"). |
| 斤 | 4 | Jīn | L'ascia, il jin, la libbra. È un'ascia, ma sta anche a rappresentare gli antichi pesi per la bilancia, che erano a forma di lama di ascia tondeggiante. Da qui, si passa al significato moderno di "mezzo chilo", un'antica unità di misura cinese tuttora usata. |
| 方 | 4 | Fāng | Il quadrato, il luogo, la direzione, onesto. In principio era un quadrato senza un lato verticale tracciato con una doppia linea di contorno/perimetro, in modo tale che dentro fosse vuoto. La parte vuota era stata riempita con delle tacche. Seconda un'altra interpretazione, sono due barche legate tra loro che formano una piattaforma, un pontone di forma quadrata. Poi il pittogramma è evoluto parecchio. Si può usare da solo e indica anche la potenza al quadrato di un numero in matematica, oppure è classificatore per oggetti quadrati e per metri quadri di qualcosa. ma ha anche molti altri significati. |
| 无 | 4 | Wú | Non avere, senza, sbagliato. Raffigura un uomo che si cimenta contro un ostacolo disegnato sopra di lui, senza farcela. In alcuni font appare come 旡 . Si può usare da solo e, in alcune parole precise o nel linguaggio formale/classico, significa "non avere". |
| 日 | 4 | Rì | Il sole, il giorno. È un sole stilizzato, con un trattino in mezzo ㄖ che poi si è evoluto in un punto e infine in una linea orizzontale. Per ragioni pratiche, la forma circolare è diventata squadrata. Si può usare da solo e indica anche la giornata in cinese. È anche presente nel nome "Giappone" (日本, "da cui si origina il sole", in giapponese "Nihon" o "Nippon"). Durante il Maoismo, era un simbolo per indicare Mao Zedong, "il Sole dell'Avvenire". |
| 曰 | 4 | Yuē | Dire, parlare, chiamare. Era una bocca sorridente 口 dalla quale usciva uno sbuffo d'aria. Boi le forme si sono squadrate e lo sbuffo d'aria si è ridotto ad una riga orizzontale nella bocca. Si può usare da solo ma risulta troppo formale. Una tipica espressione presa dagli antichi trattati filosofici cinesi in cui compare è 子曰, "il maestro dice". |
| 月 | 4 | Yuè | La luna, il mese. È una luna crescente, dagli influssi benefici. Nella filosofia cinese, la luna ha i connotati opposti allo Yang, principio maschile, positivo e attivo. In alcuni caratteri, quando non è radicale, si comprime, ex. 前. Si può usare da solo e significa anche "mese". |
| 木 | 4 | Mù | L'albero, il legno. È un albero che spunta dal terreno, con due radici. I due rami in alto si sono aperti in un tratto verticale. Si può usare da solo, anche se è formale. |
| 欠 | 4 | Qiàn | Lo sbuffo d'aria, lo sbadiglio, essere debitore, essere esausto. È un uomo spossato 人 che respira affannosamente. Per un errore degli scribi, gli è stato aggiunto il significato di "essere debitore". |
| 止 | 4 | Zhǐ | Fermarsi. Rappresenta l'ombra di un piede sul terreno. la forma del piede 足 è abbastanza riconoscibile. |
| 歹 | 4 | Dǎi | La cattiveria, la malvagità, la sfortuna, la morte, la polvere, essere fatto a pezzi. Sono i frammenti di uno scheletro umano. In alcuni caratteri si trova modificato nella parte superiore, più simile alla penultima versione prima di quella attuale: 歺. |
| 殳 | 4 | Shū | L'alabarda, il bastone. È un'antica alabarda di bambù, poi diventata un bastone dal manico ricurvo e con dei ganci per portare oggetti durante uno spostamento. È stata poi aggiunta la mano destra in basso. |
| 毋 | 4 | Wú | La donna dietro le sbarre, non, negativo, inutilità. È una donna inginocchiata 女, poi tramutata in 母 (due capezzoli stilizzati messi in verticale) che è messa in una cella. Poiché in queste condizioni è considerata "inutile", da qui deriva il significato "negativo; non..." (con la sfumatura di significato di "non fare l'azione perché è inutile"). Si può usare come avverbio di negazione ma è formale. |
| 比 | 4 | Bĭ | Il confronto, la copia, il modello. Raffigura due uomini fermi che si misurano e confrontano. Si può trovare da solo. |
| 毛 | 4 | Máo | Il pelo, piccolo, scarso, grezzo. È la rappresentazione di un ciuffetto di peli. |
| 氏 | 4 | Shì | La ninfea, il clan. Il pittogramma rappresenta una ninfea, metafora di un clan errante che poi si radica in una terra, nella stessa misura in cui la ninfea galleggia sull'acqua spostandosi da un punto all'altro finché non mette le radici. Si può usare da solo come onorifico dal significato di "Signore". |
| 氣 | 4 | Qì | Il vapore, il soffio vitale/energia vitale, l'aria, il respiro. In principio erano tre tratti sinuosi. Poi sotto si è inserito il radicale del fuoco, sostituito con il radicale del riso. Il vapore è quindi la nuvoletta che appare quando si bolle il riso. Nella versione cinese semplificata, è stato tolto il riso: 气. Il terzo significato rimanda al concetto di "Qì", cioè di "soffio vitale di un oggetto", il manifestarsi e sprigionarsi della sua esistenza. Esaurito il Qi, l'oggetto finisce di esistere e torna nel ciclo continuo della natura/realtà, che è un susseguirsi di cicli di creazione e distruzione, un alternarsi di due polarità (Yin-Yang). Questi concetti, appartenenti alla "Scuola Yin-Yang", sono citati anche nel Dàodéjīng di Lǎozi, il testo fondante del Daoismo. Il concetto di squilibrio tra Yin e Yang è stato anche utilizzato per descrivere le malattie nella medicina tradizionale cinese. Il sinogramma si usa pure col significato di "stile, comportamento, arrabbiarsi". |
| 水 | 4 | Shuǐ | L'acqua, il liquido, la distesa d'acqua. È un rivolo d'acqua che scorre verso il basso. Nelle versioni successive sono stati aggiunti a lato del rivolo degli spruzzi e mulinelli, che poi si sono semplificati nei tratti laterali. In alcuni caratteri appare come 氺 o con il gancio modificato in alto, come nel sinogramma 永 . A lato si stilizza in 氵e si chiama "Tre gocce d'acqua". Si può usare da solo e in generale può indicare fiumi, laghi e mari. |
| 火 | 4 | Huǒ | Il fuoco. È una fiamma che guizza in alto, con due scintille ai lati. La versione a lato si comprime, ex. 炸, mentre la versione in basso alla chiave di lettura si comprime e stilizza, mutando il nome in "le quattro gocce in basso" 灬 . Si può usare da solo e, nella medicina tradizionale cinese, indica anche '"la febbre, la calura interna". Infine, può indicare anche "le munizioni" e "la rabbia". |
| 爪 | 4 | Zhuā | L'artiglio, l'unghia. È la zampa di un volatile con le dita stese o una mano aperta e poggiata sul palmo. Nella versione finale, le dita sono rivolte verso il basso perché il carattere si è ruotato. In alto alla chiave di lettura, appare stilizzato in 爫. |
| 父 | 4 | Fù | Il padre. Era una mano stilizzata con tre dita che reggeva un bastone per punire o impartire ordini (segno di autorità paterna nella Cina arcaica), o forse impugnava una scure, che rimanda alla sfera lavorativa pesante che all'epoca era perlopiù maschile. Rimanda anche al concetto di sostentamento economico, dato dal maschio. Si usa anche da solo, ma è semi-formale. |
| 禸 | 4 | Rǒu | L'impronta, la partenza. Raffigura un cavallo, di cui si vede la coda, legato alle sbarre di un carro inquadrato dall'alto. Muovendosi, lascia delle impronte durante il viaggio. |
| 爻 | 4 | Yáo | Intrecciare, la linea del trigramma. È un gruppetto di fili intrecciati. Descrive anche le linee che compongono i trigrammi, usati per la divinazione durante le achilleomanzie. |
| 爿 | 4 | Qiáng, Pán | La legna, la robustezza, la striscia di bambù. Rappresenta ciò che in cinese si chiama "Qiáng", parte sinistra di un tronco diviso verticalmente in due. Questa parte è quella di legno robusto, adatto per costruire. Con una seconda pronuncia, "Pán", significa anche "striscia di bambù". A lato del carattere è stato stilizzato come 丬. |
| 片 | 4 | Piàn | La tavola, la fetta. È la parte destra di un tronco tagliato verticalmente. È quella debole e inadatta a costruire. |
| 牙 | 4 | Yá | Il dente, la zanna, l'avorio. Sono due canini che si chiudono su una preda (il tratto orizzontale in mezzo). La loro forma sinuosa poi si è squadrata. Si può usare da solo. |
| 牛 | 4 | Niú | Il bue. È un bue messo di profilo, con due corna, due zampe (il tratto orizzontale in basso), il corpo e la coda (rappresentati dal tratto verticale). Nella versione finale, il pittogramma è stato messo in piedi e conserva un solo corno sopra la testa. Era un simbolo della primavera e dell'agricoltura e fa parte dello zodiaco cinese. In agricoltura era usato come bestia da traino a partire dal periodo delle "Primavere e Autunni". A fianco di una chiave di lettura appare come 牜e in alto si comprime, ex. 告. Si può usare da solo. |
| 犬 | 4 | Quăn | Il cane. È un cane inizialmente ritratto di profilo, con le zampe anteriori alzate, che riceve a bocca aperta il padrone. Poi la visione si è spostata a 3/4. È simbolo di fedeltà e, nelle statue, è assimilato al leone ed è segno di protezione. È anche uno degli animali dello zodiaco cinese. Ogni anno in Cina ha un suo animale simbolico e si crede che chi nasca sotto quel particolare segno zodiacale abbia certe caratteristiche positive e negative di comportamento. Se il radicale appare di fianco alla chiave di lettura, si comprime in 犭. |
| 玄 | 5 | Xuán | Il mistero, il colore nero, oscuro, profondo. Sono due bozzoli al riparo, al buio. Avevano in principio una forma ovale, poi è mutata in due triangoli aperti. In base ad una seconda interpretazione, è una matassa che viene tinta. Il significato più arcaico è "verde", poi passò a "nero" e, per contiguità di senso, "oscuro, misterioso". |
| 玉 | 5 | Yù | La giada, la gemma, l'ambra. Sono tre pezzi di giada rotondi legati ad una cordicella. Le forme rotonde nella versione finale si sono ridotte a tratti orizzontali. La giada era simbolo di potere politico e imperiale, ricchezza ed era anche portafortuna alla stregua del colore rosso 红, che si ritrova pure sulla bandiera cinese. È molto dura da scalfire, quindi durevole. Era molto usata per fabbricare gioielli, oggetti rituali come lo Cong 琮 e sculture. I tasselli di giada venivano pure cuciti insieme per realizzare i vestiti funerari dei nobili deceduti. Questi ultimi venivano seppelliti insieme a questo vestito, simile ad un involucro. Nel cinese, esiste un lessico vastissimo sulla giada, sulle sue tipologie (ex. giada dura o "giadeite" vs giada tenera o "nefrite"...), sui suoi difetti e pregi...Se si toglie il punto dal carattere si ottiene 王 ("Wáng", cantonese "Wong") e significa Il sovrano, il re. È anche uno dei nomi più diffusi in Cina insieme a Li 李, Zhāng 张, Liú 刘 e Chén 陈. |
| 瓜 | 5 | Guā | L'anguria, la zucca, il melone. È una zucca con ai lati delle foglie o rametti rampicanti che pendono. L'unico rametto centrale rimasto si è trasformato squadrandosi, come anche tutta la forma tondeggiante esterna. Si può usare da solo. |
| 瓦 | 5 | Wǎ | La tegola, la terracotta. Sono due tegole unite dalla calce. Il tratto che indica l'unione si è conservato come un puntino nel radicale. Le tegole, per uso decorativo o meno, hanno una forma semicilindrica, tondeggiante: forse la loro forma nella scrittura arcaica deriva da un pezzo di canna di bambù sezionata. In taluni contesti il radicale della tegola rimanda alla terracotta, il materiale delle prime tegole predinastiche. In ultima analisi, sta ad indicare in generale i materiali di costruzione. Se usato da solo, in più è la trascrizione in cinese di "watt". |
| 甘 | 5 | Gān | Il sapore dolce, la dolcezza, la gradevolezza. È una bocca sorridente (oggi squadrata) con dentro qualcosa di "buono, dolce" indicato con un punto (oggi una riga orizzontale). |
| 生 | 5 | Shēng | Nascere, crescere, vivere, produrre. Raffigura una pianta che emerge dal terreno con una fogliolina. Si può trovare da solo e ha una vasta gamma di altri significati, come "accendere (un fuoco), crudo, grezzo...". |
| 用 | 5 | Yòng | Usare, utilizzare, il vaso di bronzo. In origine rappresentava un vaso di bronzo con tre sostegni. |
| 田 | 5 | Tián | La risaia, il campo coltivato. È la visione dall'alto di una risaia, con degli argini di terra per camminare e arginare l'acqua. Gli argini dividono il campo in 4 sezioni. Nelle versioni arcaiche, in ogni sezione c'era una piantina di riso, poi eliminata nella versione attuale. |
| 疋 | 5 | Pǐ | i calzari di stoffa, il rotolo di stoffa. Rappresenta le fasce di stoffa bianca o nera che i più poveri in Cina indossavano avvolte alle gambe 足 perché non potevano permettersi li stivali. Da qui deriva il significato figurato di "rotolo". ⺪ |
| 疒 | 5 | Jī, Chuāng | La malattia. È un uomo sdraiato su un letto. Inizialmente il letto era a sinistra ed era messo in verticale, poi l'uomo è stato tolto, è stato aggiunto un tratto orizzontale con un punto al letto e le gambe del letto si sono stilizzate. È sempre legato. |
| 癶 | 5 | Bō | Le gambe divaricate, la separazione, salire. Raffigura due gambe divaricate con i piedi in direzione opposta. Da qui deriva anche il significato di "separare". Le versioni più arcaiche avevano al centro anche uno sgabello su cui salire, montare a cavallo, ecc. |
| 白 | 5 | Bái | Il colore bianco, l'inutilità. È il sole (prima tondo, poi squadrato) mentre, all'alba, emette il primo raggio di luce in alto. È simbolo di purezza e chiarore ma anche di pallore dato dalla malattia, di morte, di lutto, di ipocrisia e doppiogiochismo. In Cina ci veste di bianco durante i funerali e tuttora nei momenti di lutto si regalano fiori bianchi. Nell'Opera di Pechino (京剧) i personaggi meschini hanno il volto dipinto di bianco. Nei matrimoni in stile occidentale ci si veste di bianco, altrimenti si usano costumi tradizionali rossi. Si può usare da solo e sta anche a significare "invano, inutilmente" o "gratis, a sbafo". |
| 皮 | 5 | Pì | La pelle, la buccia. È una mano destra che, con un coltello (tratto verticale), apre il corpo di un animale (tratto verticale sinuoso poi squadratosi) per scuoiarlo. In alcune parole, si trova una versione meno evoluta rispetto alla forma attuale, 叚. Si può usare da solo e significa anche "buccia, pelle di un frutto". |
| 皿 | 5 | Mǐn | Il vaso, il recipiente. È il disegno frontale di un vaso per contenere cibi. I primi vasi cinesi, risalenti all'8000 a.C., erano in terracotta. Anche il famoso esercito di guerrieri nella tomba di Qinshi Huangdi a Xi'an è realizzato in terracotta. Tuttavia dei cocci in ceramica risalgono a millenni prima. Ma i vasi più famosi al mondo sono quelli in porcellana con decorazioni commerciati all'estero e risalenti alla dinastia Ming. Sono riconoscibili dalla loro tipica colorazione bianca e blu. |
| 目 | 5 | Mù | L'occhio. È un occhio visto frontalmente. Inizialmente era tondeggiante e messo in orizzontale, poi è stato girato in verticale e le forme esterne e della pupilla si sono semplificate squadrandosi. Inoltre, se fosse rimasto in verticale, si sarebbe potuto confondere con il numero "quattro" 四 . |
| 矛 | 5 | Máo | La lancia. È una lancia con l'asta lunga e la punta in ferro. Forse è originata da un coltello legato ad un'asta per allontanare gli assalitori da un carro. Il tratto verticale indica l'asta. |
| 矢 | 5 | Shǐ | La freccia, l'azione irrevocabile. È una punta di freccia con l'asta e, in basso, la coda piumata divisa in due.. Il tratto orizzontale al centro raffigura forse un corpo trafitto. In senso figurato, assume il secondo significato. |
| 石 | 5 | Shí | La pietra. In principio aveva tre massi rotondi che precipitavano da una parete rocciosa a sinistra. Poi il masso è diventato uno e le tutte le forme si sono squadrate. |
| 示 | 5 | Shì | La manifestazione, la venerazione. Rappresenta il cielo con il sole, le stelle e la luna, estremamente stilizzate dai due puntini e dal tratto verticale del radicale. La versione a componenti affiancati è 礻quindi la prima riga in alto diventa un punto e due tratti più in basso si fondono. Al Cielo e agli astri si offrivano sacrifici e preghiere perché si credeva che influenzassero la vita degli uomini. |
| 禾 | 5 | Hé | Il cerale. È una piantina con la spiga piegata per il carico dei chicchi, due foglie poi evolute in un tratto orizzontale e due radici. |
| 穴 | 5 | Xué | La caverna, l'antro, la grotta, la spelonca. È la visione frontale di una caverna dalle pareti oblique, in cui alcune persone potevano accamparsi. Già nell'epoca Yangshao (5000-2500 a.C.) i cinesi vivevano nelle caverne scavate nell'argilla. Oggi il carattere si riferisce anche all'agopuntura cinese. |
| 立 | 5 | Lì | L'uomo in piedi. Raffigura la visione frontale di un uomo con le braccia aperte e le gambe divaricate. Si può usare da solo anche con altri significati, come "fondare, immediatamente". |
| 竹 | 6 | Zhú | Il bambù. Sono due ciuffi di foglie rivolti verso il basse, in cima a due canne ritte. Le foglie in questione poi si sono stilizzate. È un simbolo di forza e longevità (è sempreverde e resiste al freddo) insieme al pruno (梅) e al pino (松), è un tipico soggetto nelle pitture di paesaggi ed è il cibo prediletto del panda (熊猫). Si usava per costruire armi, pennelli, dadi, bacchette per mangiare, strumenti musicali, utensili per cucinare, ceste, telai per le reti, canne da pesca, abachi, mulini ad acqua, impianti di irrigazione (le canne di bambù sono vuote all'interno), edifici, il cilindro dei petardi (da cui sporgeva la miccia), il treppiede su cui poggiare i petardi quando si dava fuoco alla miccia, listelli su cui scrivere, i tipici cappelli a punta (Lì, 笠) decorabili con calligrafie, oggetti d'arredamento come sedie e tavolini, preparati medicinali... In alto al carattere, le righe verticali si comprimono, così diventa ⺮. Si può usare da solo. |
| 米 | 6 | Mĭ | Il riso. In principio erano alcuni puntini che indicavano i chicchi di riso, poi il radicale si è mutato in una piantina con due radici e due chicchi. Si riferisce al riso colto dallo stelo e sgusciato, senza più il filamento verticale in alto (arista) e gli involucri gialli (glumelle), ancora crudo. Si può usare da solo e traslittera anche la parola "metro". |
| 糸 | 6 | Sī | La seta, il filo. È il disegno di due bozzoli l'uno sull'altro, con dei fili che si intrecciano in basso. Inizialmente i bozzoli erano ovali, poi sono diventati degli spuntoni. A fianco ai caratteri appare come 糹, mentre la versione cinese semplificata o calligrafica è 纟. Il radicale rimanda all'attività cinese della coltivazione dei bachi da seta per ottenere il pregiato tessuto, commerciato attraverso la celeberrima "Via della Seta". È un riferimento anche alla scrittura perché, prima dell'invenzione della carta durante la dinastia Han, si scriveva su listelli di bambù e sulla seta o incidendo dei caratteri sui vasi di bronzo o sulla pietra. |
| 缶 | 6 | Fǒu | La giara. È la visione frontale di un recipiente in terracotta col coperchio. Inizialmente si usava per conservare cibo o vino di cereali fermentati; poi i buddisti, entrati in Cina tra la dinastia Han e il Medioevo cinese ("Periodo dei 3 Regni e 6 Dinastie"), ne fecero un oggetto di culto, usandolo come urna funeraria. Oggi indica una classe di percussioni fatte in terracotta. |
| 网 | 6 | Wǎng | La rete. È un telaio con quattro fili intrecciati all'interno. La forma esteriore somiglia molto al radicale del recinto. Se in alto alla chiave di lettura, si comprime e semplifica in 罓 e ⺳ (ex. 罕) e 罒. Si può usare da solo e in più ha assunto in cinese il significato di "web, Internet, la Rete". |
| 羊 | 6 | Yáng | La capra, la pecora, l'ariete. È un ariete ritratto frontalmente: ha due corna ricurve (nella forma finale sono due punti), orecchie ritte (tratto orizzontale in mezzo) e il muso lungo (tratto verticale). In cima al carattere, la linea verticale si sposta per ospitare la chiave di lettura: ⺶. In altri sinogrammi, si limita a comprimersi: ⺷. Si può usare da solo. |
| 羽 | 6 | Yǔ | Le piume. Sono due ali affiancati, che nella forma finale hanno assunto la forma squadrata. |
| 老 | 6 | Lǎo | L'anziano, il vecchio. È un uomo con una lunga ciocca di capelli bianchi che si regge su un bastone in basso. Se è sopra una chiave di lettura, il bastone sparisce: 耂. Si può usare da solo e, come vezzeggiativo rivolto agli uomini, significa "vecchio (mio)!" |
| 而 | 6 | Ér | La barba. Rappresenta una barba attaccata al mento, appena sotto la bocca chiusa, rappresentata dalla linea orizzontale. Una seconda interpretazione dice che sia un seme che dirama le sue radici sottoterra. Si può usare da solo e, nel lessico formale, significa "e, ma" in base al contesto. |
| 耒 | 6 | Lěi | L'aratro, l'erpice. È un pezzo di legno con tre linee, che rappresentano tre punte metalliche che arano la terra. L'attrezzo può essere trainato da uomini o animali, legati con una briglia. |
| 耳 | 6 | Ěr | L'orecchio. È un padiglione auricolare visto frontalmente. Poi le forme sinuose si sono squadrate. |
| 聿 | 6 | Yù | Il pennello. È una mano stilizzata che regge verticalmente un pennello con delle setole in basso, che si sono poi aperte in dei tratti orizzontali. Inizialmente, si scriveva con un semplice pennello di bambù intinto nell'inchiostro, che consisteva in una miscela di colla e fuliggine. Successivamente al pennello fu aggiunto un cappuccio in cuoio per migliorare la resa grafica dei caratteri. Infine, si aggiunsero i peli. Il pennello è uno degli elementi fondamentali della calligrafia, un'antica arte praticata anche in Cina, insieme al cubetto di inchiostro, alla pietra per levigarlo, alla scodella per raccogliere l'inchiostro liquido e alla carta di riso. In base a come viene pressato il pennello, i tratti possono uscire più o meno spessi e svolazzanti. In base a quanta acqua si aggiunge all'inchiostro, la grafia esce con tutte le lettere collegate ("grafia a filo d'erba"). La calligrafia veniva applicata anche alle poesie, disegnate sullo sfondo di illustrazioni di paesaggi; lo stile calligrafico rendeva lo stato d'animo del poeta. La stessa calligrafia riguarda l'evoluzione dei sinogrammi, divisa in base alle semplificazioni e stili di scrittura (ex. Caratteri sui gusci di tartaruga Shāng, Iscrizioni sui vasi di bronzo Zhōu, Stile del Sigillo, Stile Regolare...). È interessante notare come il famoso "nero di china" si chiami così dal nome antico della Cina: "Regno di Qin", la prima dinastia imperiale cinese che prese il potere nel 221 a.C., dopo secoli di guerre tra feudi indipendenti ("Primavere e Autunni, Stati Combattenti") e fu deposta alcuni anni dopo dagli Han. Il carattere in cima ad una chiave di lettura diventa ⺻ mentre all'interno talvolta è 肀. Il carattere si può trovare da solo nel cinese classico, in cui serve da introduttore ad un intero discorso. |
| 肉 | 6 | Ròu | La carne, la polpa. È un contenitore con delle fette di carne essiccata messe in ordine. Ad esso poi si è aggiunto un tratto per indicare il coperchio, che si è fuso con altri tratti in alto. Allo stesso modo, le fette di carne erano in origine due tratti orizzontali e il contenitore aveva una forma tondeggiante prima di squadrarsi. Era la tipica paga degli insegnanti (lo stesso Confucio era disposto a insegnare a chiunque in cambio di alcuni pacchetti di carne secca) e si usa tuttora come regalo. Oggi in versione semplificata è identico a 月 . Le prime versioni del pittogramma peraltro vi assomigliano. |
| 臣 | 6 | Chén | Il ministro. Rappresenta un alto ufficiale con ginocchia e mani sul pavimento e la testa china, in segno di prostrazione di fronte ad un superiore. Si può usare da solo e, come forma di saluto formale, significa "servitore!" (Lett. "sono Vostro servo"). |
| 自 | 6 | Zì | Sé stesso. Indica un bambino che punto il dito verso il suo naso, stilizzato. Nella medicina tradizionale cinese si credeva che i feti iniziassero a svilupparsi a partire dal naso. Inoltre i cinesi e i giapponesi, per indicare sé stessi, puntano il dito sul naso. |
| 至 | 6 | Zhì | Raggiungere. È un uccello che vola in picchiata verso il suono per afferrare col becco (visibile in alto) una preda. In cinese sii può trovare anche da solo con il significato di "fino a..." ma è formale. |
| 臼 | 6 | Jiù | Il mortaio, il buco. Raffigura la cavità di un mortaio. Anticamente si fabbricava scavando un buco in terra. Poi lo si ottenne scavando un tronco o la pietra. Infine si ottenne con la metallurgia. Nelle prime versioni del pittogramma, c'erano alcuni puntini poi evoluti in trattini all'interno del buco, forse degli oggetti pestati. Nella versione attuale, i trattini si sono fusi con le righe verticali del carattere. |
| 舌 | 6 | Shé | La lingua. Rappresenta una bocca spalancata dalla quale esce verso l'alto una lingua biforcuta. Deriva dal fatto che i cinesi avevano una pessima idea della lingua, perché può produrre calunnie, volgarità, bugie, errori, persuasione... |
| 舛 | 6 | Chuǎn | Schiena contro schiena, l'opposizione, l'errore. In principio erano due forme sinuose affiancate e orientate allo stesso modo.Poi si sono invertite, divenendo speculari, e la forma si è squadrata. |
| 舟 | 6 | Zhōu | La barca. È una lunga barca, con la poppa aperta per indicare il timone fuoribordo, il remo anteriore e la prua rialzata. Per rimanere in tema di navigazione, furono i cinesi ad inventare la bussola. Nell'epoca Han era utilizzata per divinare e l'ago era immerso nell'acqua. Solo nel periodo Song fu usata in navigazione. Nel periodo Yuan, sotto i mongoli, si costruì la prima bussola simile a quella moderna, anche se fu poco usato fino all'epoca Qīng. |
| 艮 | 6 | Gèn | Il limite, deciso. Raffigura un grosso occhio stilizzato 目 che si volta indietro, nel senso opposto del movimento delle gambe. |
| 色 | 6 | Sè | Il colore, la passione, l'amore, la parvenza, il fascino femminile, l'amore, lo scenario. Rappresenta un uomo e un sigillo. In base ad una seconda interpretazione, rappresenta un uomo e una donna. La forma attuale del pittogramma differisce parecchio dall'originale. Ad ogni modo, il significato deriva dal fatto che, come il timbro riproduce e dà forma alla forma incisa sul timbro quando usato, il colore del viso riproduce e dà forma alle passioni e sentimenti. Ha una vasta gamma di significati, inclusa un'ultima più recente, "pornografia": i romanzi erotici in Cina sono chiamati "romanzi gialli". |
| 艸 | 6 | Cǎo | L'erba. Sono due germogli affiancati. Oggi in tutti i caratteri si trova scritto in alto, con una grafia molto stilizzata: 艹 , detto "L'erba in alto". Una seconda forma con cui appare è 䒑 . |
| 虍 | 6 | Hǔ | La tigre. È una tigre piena di striature, ritta sulle zampe posteriori, stilizzate in basso come 几 e poi perse. Rappresenta il coraggio, i soldati e il potere dei magistrati. Era raffigurata sugli scudi, sulle porte delle città, negli ordini per spostare le truppe, in opere d'arte, nei ricami e fa parte dello zodiaco cinese. |
| 虫 | 6 | Chóng | L'insetto senza zampe. Raffigura forse un cobra ritto oppure la visione dall'alto di un lombrico che striscia. Nella versione attuale, alcuni tratti curvi in alto si sono uniti formando un rettangolo e, più in generale, i tratti sinuosi si sono tutti squadrati. Si usa per classificare insetti ma anche il serpente 蛇 (rettile) e il verme 蠕虫 (anellide), secondo l'antica tassonomia cinese. |
| 血 | 6 | Xué (colloquiale "Xiě") | Il sangue. È una goccia sopra un vaso inquadrato frontalmente. È un riferimento ai sacrifici di animali per ingraziarsi gli spiriti degli antenati, che si credeva influenzassero la vita terrena. Erano anche fatti per prevedere il futuro (ex. l'esito di matrimoni, viaggi, affari, annate, ecc). Durante i rituali, il sangue si faceva colare nei vasi e si spargeva per terra. |
| 行 | 6 | Xíng | Viaggiare, gli affari. Il pittogramma all'inizio raffigurava un incrocio stradale visto dall'alto, poi si è trasformato in un passo col piede sinistro e destro. Il secondo significato è connesso alle attività di vendita che si tenevano nelle strade affollate. ella parola "banca" si legge "Háng". |
| 衣 | 6 | Yī | Il vestito. È una tunica con maniche larghe e la parte inferiore che ondeggia. Se accanto alla chiave di lettura, si scrive 衤: due tratti in alto si fondono in calligrafia. Si può usare da solo. |
| 襾 | 6 | Xià | Il coperchio. Indica una scodella coperta da un'altra scodella per tenere caldo il cibo. Per errore, il dizionario Kāngxī classifica "ovest" (Xī) 西 sotto il radicale del coperchio: in realtà deriva dal pittogramma di un uccello nel nido. In cima alla chiave di lettura si comprime in 覀. |
| 見 | 7 | Jiàn | La percezione, la vista. Rappresenta un occhio 目 sopra due gambe 儿. In cinese semplificato appare come 见. Si può usare da solo. |
| 角 | 7 | Jiǎo | L'angolo, il corno. È un corno bovino, pieno di striature, e parti zigrinate indicate dai tratti orizzontali. Il tratto verticale è stato aggiunto nella versione finale. In base ad una seconda interpretazione, è il radicale di "forza (in alto)" sopra quello di "carne" 月. Se la seconda interpretazione è corretta, la versione attuale è abbastanza simile al pittogramma. Si può usare da solo e sta ad indicare il centesimo di yuan. |
| 言 | 7 | Yán | La parola. Raffigura una lingua biforcuta 舌 poi stilizzatasi in tanti trattini mentre esce dalla bocca per articolare delle parole. Ha una sfumatura quindi dispregiativa. Il carattere accanto alla chiave di lettura appare come 訁e in cinese semplificato appare come 讠. Può apparire da solo, ma è formale. |
| 谷 | 7 | Gǔ | La valle. Indica un'apertura tra due monti. che ad un certo punto si allarga e diventa una valle pianeggiante o una strada con un'ampia uscita, indicata dalla bocca in basso. Agli albori della scrittura, la bocca come al solito era sorridente, poi si è squadrata. |
| 豆 | 7 | Dòu | Il fagiolo, il pisello, la soia, il legume. In origine era la raffigurazione di una coppa rotonda con un piedistallo in basso. Per ricreare l'immagine e dare un'idea delle sue forme, è stato usato il disegno di un baccello. Oggi sta ad indicare i legumi. |
| 豕 | 7 | Shĭ | Il maiale, il porco. È un maiale di profilo, ritto sulle zampe, con la testa (tratto orizzontale) e il grugno ben in evidenza, le zampe e la coda (stilizzata con due tratti a destra). È l'ultimo segno dello zodiaco cinese, ha la pessima fama di essere un animale pigro, sporco, stupido e ingordo ma era una fonte di sostentamento molto importante per i contadini, infatti compare nel carattere 家 (famiglia). Inoltre è uno dei protagonisti del celeberrimo romanzo "Il Viaggio in Occidente" (西游记) di Luo Guanzhong, del periodo Ming. |
| 豸 | 7 | Zhì | Il gatto, la volpe domestica, il felino. È un gatto con il dorso inarcato, ritto sulle zampe posteriori e la testa con due dentini all'interno. Nella prima versione del pittogramma, cercava di afferrare un topolino, poi sparito. Il gatto era usato nelle risaie per acchiappare i topi o allontanarli dalle coltivazioni di bachi da seta. È detto anche "volpe domestica". |
| 貝 | 7 | Bèi | La conchiglia. È un ritratto, con prospettiva dall'alto, di un guscio striato con le due antenne del mollusco che spuntano in basso. Lo storico Simǎ Qian, vissuto sotto la dinastia Han, racconta che in Cina prima del periodo delle "Primavere e Autunni" si usavano le conchiglie delle lumache di mare come moneta, insieme a coltelli, gusci di tartaruga e stoffe. Le monete, spesso coniate in bronzo, rame e ferro, apparvero durante i secoli di guerra e avevano una forma allungata per imitare la forma allungata di alcune conchiglie marine. Altre ancora erano rotonde e avevano un foro quadrato in centro per legarle insieme. Durante il Rinascimento cinese (dinastia Tang e Song) si inventò la cartamoneta per sostituire le collane di monete quando il pagamento era eccessivo: in caso contrario, sarebbe stato necessario portarsi dietro troppe monete di metallo o pesanti collane. La cartamoneta era stampata con il metodo ad impressione con lastre di legno, come se fossero timbri: la stampa ad impressione esisteva già nella dinastia Han ma si sviluppò solo durante i Song e raggiunse un primo apice di diffusione sotto i Ming. In generale, tasse e tributi si pagavano negli uffici appositi non solo con denaro, ma anche con stoffe pregiate come la seta. Questi tributi venivano pagati anche dagli stati vassalli, cioè sotto la protezione dell'imperatore cinese (ex. penisola coreana, Vietnam). Il carattere semplificato è 贝 e si può usare da solo. |
| 赤 | 7 | Chì | Il colore rosso, la nudità, svestito. È un uomo in piedi davanti al fuoco, disegnato in basso e poi stilizzatosi. |
| 走 | 7 | Zǒu | Camminare, marciare, percorrere. Il pittogramma originale ha un uomo che muove le braccia. Poi nel corso dei secoli è cambiato e si è aggiunta una porzione di piede in basso 足 . La parte in alto del carattere è ciò che rimane dell'uomo, che si è stilizzato e si è proteso in avanti per dare il senso di movimento. Si può usare da solo. |
| 足 | 7 | Zú | Il piede. È un piede ritratto di lato, con la gamba e in ginocchio rotondo in alto. A lato, compare compresso, come nel carattere 路. Si può usare da solo, ma è considerato formale. |
| 身 | 7 | Shēn | Il corpo, la donna incinta. Originariamente indicava una donna in gravidanza messa di profilo e con una braccio alzato. Ora indica in generale il corpo, la salute e la durata della vita. Si può usare da solo. |
| 車 | 7 | Chē | Il carro. È un carro visto dal'alto, con il corpo centrale e due ruote collegate all'asse verticale. Nel cinese moderno si incontra semplificato in 车. Si può usare da solo. |
| 辛 | 7 | Xīn | L'amarezza, l'ottavo ramo celeste. È un uomo che ha offeso un suo superiore, rappresentato da alcuni trattini in cima. Quindi dovrà patire le sofferenze della sua punizione. È anche l'ottavo ramo celeste. |
| 辰 | 7 | Chén | Il tempo, il periodo, l'alba, l'imbarazzo. Il pittogramma raffigura una donna che si piega su sé stessa per nascondere il ciclo. |
| 辵 | 7 | Chuò | Il cammino. Raffigura un piede 足 in movimento. Le linee in alto sono le orme che imprime al terreno. La versione in cinese semplificato è 辶 e in alcuni font ha due punti invece di uno. |
| 邑 | 7 | Yì | La città. È un recinto che rimanda ad un agglomerato di case, con un fossato. Nelle versioni arcaiche, in basso era presente il radicale del sigillo, , riferimento all'autorità politica e imperiale sulle città, governate dalla nobiltà e successivamente dai burocrati che avevano superato gli esami imperiali. La versione semplificata è [-- 阝]. |
| 酉 | 7 | Yǒu | L'anfora, il vino, l'alcool, il decimo ramo terrestre. È il disegno di un'anfora panciuta con la bocca stretta, delle anse e il fondo rastremato. Si usava per conservare il vino e l'acqua fiumana. Indica anche il decimo ramo terrestre del calendario lunare. |
| 里 | 7 | Lǐ | Il villaggio, l'interno, la fodera. Rappresenta un tipico villaggio arcaico cinese, cioè un gruppo di case con un pozzo in mezzo. Si può trovare da solo, con gli altri due significati. |
| 金 | 7 | Jīn | Il metallo, l'oro. Sono quattro minerali o quattro pepite d'oro (poi ridotte a due) sotto coperte da alcuni strati di terra e da un oggetto per nasconderli. La versione a lato si comprime in 釒e in Cina è oggi semplificata, ex. 钱. In Cina poi si usa molto per classificare i composti chimici nella tavola periodica. |
| 長 | 7 | Zhǎng | Maggiore, lungo, la crescita. Sono dei capelli lunghi e legati. Nelle versioni successive, si è aggiunta anche una forcina (tratto orizzontale lungo). Poiché la crescita dei capelli è segno del trascorre del tempo e quindi dell'età, indica anche il concetto di "crescere". La versione semplificata in Cina è 镸. |
| 門 | 7 | Mén | La porta a due battenti. Rappresenta la visione frontale di una tipica porta contadina, con due battenti in alto e uno spazio in basso per fare circolare l'aria e gli animali. La versione semplificata in uno in Cina è 门. |
| 阜 | 8 | Fù | La collina, il tumulo. È un pendìo con una scalinata in salita e una foresta in cima stilizzata come tre alberi. In principio i tre alberi erano tre pallini affiancati, poi si sono semplificati in due rettangoli l'uno sull'altro. Le tre righe l'una sull'altra che che rappresentavano le scale poi sono diventate una croce. La forma ricurva del pendìo si è fusa accanto ai due rettangoli. Il carattere è stato ulteriormente semplificato in [阝--]. |
| 隶 | 8 | Dài | Afferrare, la sottomissione. Raffigura una mano che regge una coda pelosa di animale. Rimanda ai sacrifici fatti dall'imperatore durante la dinastia Zhōu: gli animali sacrificali venivano trascinati per la coda e uccisi per chiedere favori al Cielo e agli antenati. Gli animali, tenuti per la coda, non potevano fuggire: erano sottomessi. Si credeva che gli spiriti influenzassero la vita terrena e che l'imperatore, una figura divina, aveva il mandato di governare dato dal Cielo. In caso di carestie, terremoti, alluvioni e assunzione di atteggiamenti troppo lascivi, si credeva che l'imperatore perdesse il mandato celeste e poteva essere deposto. Come seconda interpretazione, raffigura una mano che regge una coda di peli d'animale e capelli di schiavo che viene sacrificata. |
| 兒 | 8 | Ér | Il figlio. Rappresenta un neonato a gattoni con una grossa testa inquadrata frontalmente. Aveva due codini, poi persi, le delle linee spezzate che stanno ad indicare le fontanelle che non si sono ancora chiuse. Nel cinese semplificato e in alcuni caratteri si trova come 儿 ( ex. 元) e sta a significare "gambe". A fine parola, nel cinese mandarino viene riciclato per indicare la èrhuà, cioè la -r rotica /ɽ/ come quella inglese. |
| 隹 | 8 | Zhuī | L'uccello con la coda corta. È un uccello con le ali spalancate e le zampe distese, ma è ritratto senza coda. La versione finale del pittogramma differisce molto dall'originale. |
| 雨 | 8 | Yǔ | La pioggia. Sono delle gocce di acqua che scendono da un'enorme nuvola in cielo, prima sinuosa e poi squadrata. Si può usare da solo. Sopra la chiave di lettura, si comprime, ex. 雪. |
| 靑 | 8 | Qīng | Il colore verde, il colore azzurro, il colore nero. Ha una vasta gamma di significati, ma per indicare il colore nero si può usare 黑, per indicare il blu-azzurro 蓝 e per il verde 绿. Sono dei germogli che sono verdi perché stanno ancora crescendo. Alcuni germogli in alto si sono semplificati in dei tratti orizzontali. In alcuni font e/o in Cina si scrive come 青. Ha poi molti altri significati, come ad esempio "giovane" (riferimento in senso lato alla giovinezza dei germogli), "lussureggiante" e "primavera". |
| 采 | 8 | Cǎi, Biàn | Marcare, raccogliere, scegliere. È l'impronta della zampa di una tigre, La parte in basso rappresenta il palmo, la parte in alto il segno degli artigli. |
| 非 | 8 | Fēi | Non essere, sbagliato. Rappresenta le due qualità di legno che possiede un tronco d'albero: una parte poco robusta e un'altra parte adatta a costruire. Si può usare slegato e, nel linguaggio formale o in alcune parole, significa "non essere". |
| 面 | 9 | Miàn | La faccia, il volto, la superficie. È un volto frontale stilizzato e incorniciato, in cui spicca il naso 自. Si può anche usare da solo e in più indica il concetto di "rispetto": in Cina e in Giappone, "perdere la faccia" è un modo colloquiale per dire come la persona colpita abbia perso la sua reputazione, la sua "faccia" (cinese "Mián", giapponese "Menboku"). In più, se una persona perde la faccia, anche le altre entità che rappresenta o di cui fa parte (ex. azienda, familiari) perdono la faccia perché il singolo, nella filosofia confuciana, è un microcosmo che fa parte di un macrocosmo e il suo operato ha ripercussioni su di esso. |
| 革 | 9 | Gé | Il cuoio non conciato, il pellame, l'ufficiale degradato. È una pelle di pecora stesa, rappresentata dalle due linee orizzontali del radicale, , con due mani ai lati che la raschiano per conciarla. Le mani oggi sono evolute nel rettangolo in mezzo. Indica pure un ufficiale "scuoiato" dei suoi beni e del suo grado. Si usa molto in oggetti fatti in cuoio: selle, bersagli per allenarsi, briglie... e si usa anche nella parola 革命, che oggi indica la "rivoluzione", un cambio di pelle/situazione e anticamente indicava lo stesso fenomeno ma riferito in particolare alla deposizione di un imperatore se si credeva che quest'ultimo avesse perso il mandato celeste. |
| 韋 | 9 | Wéi | Il cuoio conciato. Sono due uomini ritratti da un punto di vista rialzato che aprono, tirano e stirano un oggetto tondeggiante, cioè una pelle conciata, sopra un oggetto che ovviamente è nascosto dalla pelle. La pelle poi si è squadrata in un rettangolo. La versione semplificata è 韦. |
| 音 | 9 | Yīn | Il suono. È una bocca dalla quale, in basso, spunta una lingua in movimento, con un punto disegnato sopra. Poi le forme si sono squadrate e il punto è diventato una linea orizzontale. Si può usare da solo. |
| 韭 | 9 | Jiǔ | Il porro, lo scalogno, l'aglio. Sono due piantine di aglio cinese che spuntano dal terreno e le foglie rivolte verso l'alto ("lanceolate"). Si può usare da solo, ma è estremamente formale. |
| 頁 | 9 | Yè | La testa, la pagina. È una testa vista frontalmente, con un ciuffo di capelli e un naso 自 frontale e il collo. Il naso, a causa della punto di vista frontale, appare appiattito. Infatti il carattere è stato poi riciclato per indicare la foglia, piatta come il naso in questione. Nel cinese semplificato si trova come 页 . Si può usare da solo e significa "foglia, pagina". |
| 風 | 9 | Fēng | Il vento. In principio dentro al contorno c'erano un sole, un tratto orizzontale sopra di lui che indicava il concetto di movimento e, sotto, il radicale dell'ampiezza. Poi il pittogramma è mutato in un insetto: nel pensiero antico cinese, i venti con il loro influsso creavano gli insetti. La forma semplificata è una vela (stilizzata con una cucitura in mezzo) gonfiata dal vento, 风, Si può usare da solo. |
| 飛 | 9 | Fēi | Il volo. Sono due ali aperte di una gru dal collo ricurvo mentre si stacca dal suolo. I puntini sono le piume. La versione cinese semplificata è 飞 e si può usare da sola. |
| 食 | 9 | Shí | Il cibo. Rappresenta una persona in alto e una pentola con il coperchio poggiato sopra. Sotto c'è un mestolo. La forma a lato si disegna 飠e in Cina è semplificata come 饣. |
| 首 | 9 | Shǒu | La testa, il capo. Raffigura una testa stilizzata, con un ciuffo di capelli e un naso 自. Sta a significare anche "capo" nel senso di "leader". Si può usare da solo. |
| 香 | 9 | Xiāng | Il profumo, la fragranza. È il miglio, rappresentato dal radicale del miglio, mentre fermenta e produce un buon odore, come indica il radicale della dolcezza in basso. Oggi quest'ultimo si è semplificato. Si può usare da solo. |
| 馬 | 10 | Mă | Il cavallo. È un cavallo ritratto di profilo con un enorme occhio. Nella forma finale, conserva dei tratti del muso, della criniera (tratti orizzontali), dell'occhio (tratto verticale), del dorso e le 4 zampe in basso. Fa parte dello zodiaco cinese. La versione semplificata in Cina è 马. |
| 骨 | 10 | Gǔ | Le ossa, lo scheletro. Il pittogramma in origine raffigurava alcuni tratti di uno scheletro, non è specificato di chi o cosa; più avanti è stata aggiunta in basso la carne stilizzata 月. Le ossa si usavano sia per fabbricare tessere di domino che per effettuare le scapulomanzie. |
| 高 | 10 | Gāo | La torre, l'altezza. È il pittogramma di una torre costruita sopra un palazzo. La torre rende il concetto di "altezza". La penultima versione del radicale è 髙, ancora in uso in alcune parole giapponesi. |
| 髟 | 10 | Biāo | I capelli. È un viso rappresentato frontalmente, con uno scorcio di naso 自 e il collo e una lunga ciocca di capelli a lato. |
| 鬥 | 10 | Dòu | Il combattimento, il litigio. Sono due uomini di profilo che combattono o hanno un'accesa discussione. Nella versione attuale restano due linee verticali per rappresentare i loro busti e i tratti del viso stilizzati. Per rimanere in tema, i famosi stili di lotta Taijiquan e Shaolinquan sono cinesi. |
| 鬯 | 10 | Chàng | Il vino sacrificale. È un vaso con del vino mescolato e fatto fermentare con miglio e aromi, rappresentati come dei puntini. Successivamente è stato aggiunto sotto un mestolo, usato per versarlo nelle coppe. Durante le libagioni si spargeva per terra per sacrificarlo al Cielo o agli antenati. |
| 鬲 | 10 | Gé | Il calderone, la marmitta. È un grosso recipiente di terracotta prima e di bronzo successivamente, con dei sostegni. Si poneva direttamente sul fuoco. Si usava pure in cerimonie ed era esposto nei templi e nelle tombe. Le tre gambe, per facilitare la dissipazione del calore e quindi la cottura, erano vuote all'interno. Nella parte superiore del carattere c'è il coperchio senza pomello. La forma del calderone si è stilizzata in una bocca scollata dal coperchio e dalle gambe, che si sono stilizzate in due punti. |
| 鬼 | 10 | Guǐ | Fantasma, demone, spirito, spaventapasseri. È una forma umana che vola via da un corpo. Accanto ad essa c'è un vortice d'aria stilizzato e creato dal suo movimento. Secondo altre interpretazioni, in realtà è la coda del demone. Una seconda interpretazione vuole che il pittogramma sia in realtà uno spaventapasseri inserito in un campo 田 , visibile in alto. Si può usare da solo. Nel pensiero cinese arcaico, si credeva che gli spiriti degli antenati influenzassero le faccende terrene. Nella letteratura classica, i fantasmi e demoni pullulavano le novelle popolari e gli aneddoti su soggetti fantastici, fenomeni curiosi e apparizioni misteriose, gli Zhiguai e i Chuanqi. Gli spiriti erano presenti anche nelle medesime novelle a tema buddista: quest'ultimo entrò in letteratura quando la religione si diffuse e si ritrova pure nei romanzi lunghi più celebri come "Il Sogno della Camera Rossa", "I Briganti" e "Il Viaggio in Occidente" e in alcune poesie Tang e Song. Il buddismo in Cina poi si frammentò in più scuole. Una di queste, il "Buddismo Chan" fu esportato in Giappone, dove diventò "Buddismo Zen". |
| 魚 | 11 | Yú | Il pesce. È un pesce prima ritratto dall'alto e poi in piedi e di profilo, con le pinne sul dorso e ventre (poi perse), la testa in alto, il corpo con le squame e la coda divisa in due stilizzata con dei puntini. È simbolo di ricchezza, serenità e armonia coniugale (insieme alle anatre mandarine) e fedeltà matrimoniale. In Cina si trova semplificato come 鱼. |
| 鳥 | 11 | Niǎo | L'uccello dalla coda lunga. È un uccello ritratto di lato, con un becco (poi diventato un ciuffetto sulla testa), un occhio stilizzato, un'ala spalancata e le due zampe stilizzate in basso. È ritratto in molti dipinti e, tra tutti i volatili, la fenice rappresenta l'imperatrice e le anatre mandarine rappresentano una coppia di amanti perfetti. Quest'ultima immagine molto usata nei romanzi popolari cinesi del periodo Qīng ha dato nel Novecento (periodo della letteratura moderna cinese) il nome al filone della narrativa popolare, chiamata in segno di disprezzo "Genere delle anatre mandarine e delle farfalle" (in realtà si chiamava 小说, cioè "piccole chiacchiere"). La versione semplificata in Cina è 鸟. Il carattere in più è stato ribaltato rispetto ad un ipotetico asse verticale. |
| 鹵 | 11 | Lǔ | Il sale, il salgemma. È un contenitore con un manico e dei granelli di sale. Durante l'occupazione tartara (dinastia Yuan) il sale veniva usato anche come moneta. La versione cinese semplificata è 卤 e si può usare da sola, anche se è formale. |
| 鹿 | 11 | Lù | Il cervo. È un cervo di profilo, con testa, un occhio stilizzato 目 ribaltato in orizzontale, le corna (nella versione finale, ne resta uno) e due zampe. È molto usato nella medicina tradizionale cinese, è simbolo di vigore e di lunga vita. È importante pure per i monaci tibetani, insieme alla coda di yak. |
| 麥 | 11 | Mài | Il frumento. Raffigura il grano che matura. In alto ci sono le piantine cariche e piegate dal peso dei chicchi, in basso c'è l'icona del movimento. La versione attuale è piuttosto diversa da quella originale. La versione semplificata è 麦. |
| 麻 | 11 | Má | La canapa, l'oppio, il lino. Sono due fasce di steli, messi sotto un riparo ad essiccare. Le fibre di canapa erano state usate e coltivate per millenni fabbricare carta, corde e tessuti, inclusi i sudari funerari. Era anche usata nella medicina tradizionale cinese come sostanza euforica o anestetico, e i suoi semi venivano mangiati dai contadini. |
| 黄 | 12 | Huáng | Il colore giallo. In origine sarebbe un uomo su un campo con una torcia: il giallo del fuoco rimanda al giallo del terreno, quindi al löss, un fango giallo e fertile depositato a terra dal Fiume Giallo, intorno al quale si sviluppò la civiltà cinese agli albori. In base ad una seconda interpretazione, è una minatore con una torcia che cerca l'oro. Il giallo era anche colore imperiale, era molto usato nelle decorazioni sontuose ed è usato nei vestiti di alcuni monaci buddisti ma, in altri contesti, rimanda ai concetti di "pornografico", "inquinamento spirituale" e "depravazione". |
| 黍 | 12 | Shǔ | Il miglio. È un cereale dal quale gocciola l'acqua. Il fatto che goccioli mostra come le foglie siano appiccicose e impermeabili. Le gocce di acqua si sono poi mutate nel radicale dell'acqua. Il miglio è stato l'alimento base dei cinesi fino alla dinastia Han, poco dopo l'inizio del periodo imperiale, quando fu sostituito con il riso. Si usa tuttora non solo nei piatti ma anche nel vino di riso fermentato. |
| 黑 | 12 | Hēi | Il colore nero. È una finestrella con un telaio diviso in quattro zone (poi diventate due) e delle parti annerite dalla fuliggine trasportata dal fumo di un focolare, rimasto in basso come quattro gocce. Il colore nero viene spesso usato in parole che si riferiscono ad atti di "illegalità" e simili (ex. 黑钱 soldi in nero, soldi sporchi) o a cose "oscure, segrete, sinistre". Nell'Opera di Pechino, i personaggi con la faccia nera sono di alto rango. Nel vestiario, è un colore molto comune che indica formalità. |
| 黹 | 12 | Zhǐ | Il ricamo. È una foglia con, nella parte inferiore del carattere, una stoffa traforata per ricamarci le foglie. |
| 黽 | 13 | Mǐn | La rana, il rospo, il batrace, il girino. Era una rana vista dall'alto, con la testa, 4 zampe e la coda piegata. Poi passò a rappresentare un girino, con le branchie e la coda. È presente in alcune leggende cinesi, si usava come ingrediente nella medicina tradizionale cinese e popolava le risaie. I contadini le catturavano per poi mangiarle in quanto non potevano permettersi spesso la carne. Veniva chiamata "il pollo della risaia". In Cina oggi si usa la versione semplificata 黾. |
| 鼎 | 14 | Dǐng | Il tripode. In origine era un vaso di terracotta, poi è stato realizzato in bronzo. Questo recipiente con le maniglie e tre gambe veniva usato per cucinare. In tempi successivi, si utilizzò per offrire sacrifici. |
| 鼓 | 14 | Gǔ | Il tamburo. È una mano destra che impugna una bacchetta dalla punta grossa e picchia un tamburo con un sostegno sotto. I primi tamburi cinesi erano in terracotta e pelle ed erano usati in battaglia o per segnare l'ora, insieme alle torri campanarie. |
| 鼠 | 14 | Shǔ | Il topo. È un topo con la testa, il corpo panciuto, le vibrisse e una lunga coda (il tratto ricurvo a destra più esterno). È il primo animale dello zodiaco cinese. È segno di timidezza, meschinità, furbizia ma pure operosità. Si può usare da solo. |
| 鼻 | 14 | Bí | Il naso. È un naso visto frontalmente e arricchito di tratti per distinguerlo da 自 . Essi sono la bocca aperta e il collo. Si può usare da solo. |
| 齊 | 14 | Qí | L'uguaglianza. Sono tre spighe di grano affiancate e perfettamente uguali. In principio erano solo tre linee verticali con tre ovali disegnati sopra, poi gli ovali sono diventati dei rombi e la linea verticale della piantina in mezzo è aumentata di altezza. Poi quest'ultima si è stilizzata (con lo zoom sul radicale, si nota ancora un rombo tagliato a metà), le altre due piantine si sono stilizzate in alto e sotto sono comparsi due tratti orizzontali. La versione finale quindi è più complessa di quella di partenza. La versione semplificata in Cina è 齐. |
| 齒 | 15 | Chǐ | Il dente. Raffigurava una bocca spalancata messa in verticale, con due arcate di denti. Poi è stata girata in orizzontale e ha conservato 4 denti, poi stilizzati. Nel cinese semplificato appare come 齿 . Si può usare da solo, tuttavia per indicare i denti si preferisce 牙. |
| 龍 | 16 | Lóng | Il drago. È un drago con due ali in alto (meno riconoscibili nella versione finale), la pelle ricoperta di scaglie (tutti i trattini orizzontali) e il corpo snello. È simbolo dell'imperatore e fa parte dello zodiaco cinese. Sebbene per tradizione sia sordo, è una bestia molto potente. In Cina si usa la versione semplificata 龙. |
| 龜 | 16 | Guī | La tartaruga. È inizialmente una tartaruga vista dall'alto, con una croce per indicare il carapace striato, la testa, 4 zampe e la coda. Poi il pittogramma è stato girato in verticale e il ritratto è stato eseguito di profilo. Si notano bene la coda, il carapace striato, due zampe e la testa. È simbolo di perseveranza ma pura di infedeltà femminile. Simbolizza il nord ma pure tutto l'universo: secondo uno dei miti cosmogonici cinesi, la terraferma si trova sui loro carapaci, che emergono dal mare. Il secondo mito più noto è quello del dio Pangǔ che rompe un uovo: l'albume è l'universo e il tuorlo è la Terra. Pangu è la prima delle tante figure leggendarie che si trovano nelle opere storiografiche che parlano della Cina delle origini. Dopo di essi sono venuti i primi sovrani saggi, i "Giusti" o "Santi", rappresentati come esempi da seguire dai primi filosofi cinesi vissuti sotto il primo periodo di guerra, le "Primavere e Autunni" (Confucio, Lǎozi...). Quando il re Yu passò il posto a suo figlio Qi, nacque la prima dinastia cinese: la dinastia Xi‘, succeduta dagli Shāng e Zhōu. Il guscio della tartaruga era inciso con i caratteri e bruciato per le scapulomanzie, che sono il contesto in cui nacquero i primi pittogrammi. Rappresenta pure il letargo. La versione semplificata in Cina è 龟: perde il corpo e le zampe. |
| 龠 | 17 | Yuè | Il flauto di Pan. Rappresenta un flauto di bambù con le canne allineate e rilegate da una fascia orizzontale. Le tre bocche in alto stanno ad indicare i fori. Il tratto orizzontale più in alto sta pure ad indicare l'assemblaggio delle canne. La musica si suonava in funzione di intrattenimento e aveva anche una funzione politica, rituale e di accompagnamento delle recite teatrali (Kunqu 昆曲, Zaju 杂居, Jingju 京剧...), divise in 300 stili diversificati in base al dialetto usato e al tipo di musica usata. Nelle fasi di intrattenimento, alla musica si poteva unire il testo, di solito una poesia popolare a tema amoroso (ex. gli Cí 词 del Rinascimento cinese e i Qǔ 曲 nati sotto l'occupazione mongola, cioè la dinastia Yuan), composta da scrittori che in passato erano burocrati falliti e oggi sono famosi volti della letteratura cinese. Un tipico strumento usato era la Pipa 琵琶, il liuto cinese. Nella strumentistica tradizionale cinese, gli strumenti si dividevano in otto classi, tutte distinte dal materiale di costruzione. Le note non si segnavano con la notazione occidentale, inventata da Guido d'Arezzo, ma con i sinogrammi. Si può usare da solo, ma è estremamente formale. |
Note
- ^ Edoardo Fazzioli e Eileen Chan Mei Ling, Caratteri cinesi, collana Arte, Milano, Mondadori, 2010.
http://www.unicode.org/L2/L2015/15281-n4688-small-seal.pdf