Siracusa Calcio 1924
Il Siracusa Calcio s.r.l.[6], nota più semplicemente come Siracusa, è una società calcistica italiana con sede nella città di Siracusa. Nella stagione 2017-2018 milita in Serie C.
Siracusa Calcio Calcio ![]() | |
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Aretusei,[1] Azzurri,[2] Leoni[3] | |
Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | ![]() |
Simboli | Leone |
Inno | Azzurro P. Conte/Virano/Pallavicini |
Dati societari | |
Città | Siracusa |
Nazione | ![]() |
Confederazione | UEFA |
Federazione | ![]() |
Campionato | Serie C |
Fondazione | 1924 |
Rifondazione | 1937 |
Rifondazione | 2013 |
Proprietario | ![]() |
Presidente | ![]() |
Allenatore | ![]() |
Stadio | Nicola De Simone (5.946[4] posti) |
Sito web | www.siracusacalciosrl.it |
Palmarès | |
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Trofei nazionali | 1 Coppe Italia Serie C/Lega Pro |
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Si invita a seguire il modello di voce |
Fondato il 1º aprile 1924[7], tra i trofei conquistati dal club figura una Coppa Italia di Serie C vinta nel 1979[8].
Il club è al 72º posto nella classifica perpetua della Serie B, che tiene conto di tutte le squadre di calcio che hanno militato in cadetteria almeno una volta. Il club, nella sua storia centenaria, ha collezionato 7 partecipazioni al campionato di Serie B e 49 in Serie C. Il miglior piazzamento in Serie B è il quinto posto raggiunto nelle stagione 1947-1948 e 1950-1951.
Il colore sociale del club è l'azzurro mentre lo storico simbolo è il leone.[9] L'impianto sede delle partite casalinghe è lo stadio Nicola De Simone, intitolato all'omonimo calciatore morto dopo alcuni giorni di coma (il 30 maggio 1979), a causa di uno scontro di gioco durante il match contro la Palmese[10].
Storia
La prima formazione calcistica siracusana nasce nel 1907 con lo Sporting Club Ortigia. Esso prenderà parte, due anni più tardi, alla Coppa Lipton arrivando a disputare la semifinale (disputata a Palermo il 10 aprile 1909) contro i locali del Palermo FBC, vinta da questi ultimi col punteggio di 4-3, nonostante la vittoria a tavolino nel prepartita a causa dello schieramento di giocatori professionisti nelle file dell' Ortigia, cosa espressamente vietata dai regolamenti dell'epoca[11]. L'incontro fu comunque disputato come amichevole. Eccetto sporadiche apparizioni a livello provinciale, da quel momento non si avranno più notizie del club isolano, se non nei primi anni venti, quando sorsero nuovi club. Tra questi, vanno citati in modo particolare il 75º Reggimento Fanteria, l'Esperia e l'Insuperabile. Nello stesso anno, (1923) si aggiunse il Circolo Sportivo Tommaso Gargallo[7], dal nome del poeta siracusano.[12] La sera del 1º aprile 1924 avvenne la svolta per il calcio cittadino: la fusione tra Esperia, Insuperabile e 75° Fanteria nella sezione calcio del CS Tommaso Gargallo, fusione sponsorizzata e attuata da Luigi Santuccio e Genesio Pioletti. A determinare ciò fu un quadrangolare organizzato da una rappresentativa del Gargallo in cui parteciparono le suddette squadre, e vinto dalla società organizzatrice che batté gli ortigiani dell'Esperia 9-0 in finale[7]. A fusione avvenuta, la famiglia Gargallo stanziò 5.000 lire per costruire le basi economiche della neonata società aretusea.
All'unificazione dei campionati, nel 1929, il Siracusa parte dalla Prima Divisione, e a distanza di qualche anno fa il suo esordio ufficiale in Serie C nella stagione 1938-1939.
Il 22 settembre 1946, per la Siracusa calcistica rappresenta una data storica. Difatti per la prima volta in assoluto esordisce in Serie B nella stagione 1946-1947[13], in un Siracusa-Foggia terminato 3-0 con doppietta di Luciano Cavaleri (autore del primo gol degli azzurri in B) e rete di Dandolo Flumini[14]. Vi militò sette anni, fino al 1952-1953, disputando anche diversi derby con Catania, Messina e Palermo, e incontrando club di grosso blasone come Genoa, Napoli e Roma. Tra gli attaccanti più prolifici negli anni della Serie B sicuramente figura Bruno Micheloni, attaccante di stazza, che nel triennio trascorso a Siracusa mise a segno la bellezza di 53 reti.[15]
A fine anni sessanta gli azzurri attraversano un periodo critico, che li vede retrocedere in Serie D nella stagione 1967-1968[16], dopo 31 anni trascorsi fra la B e la C. Dopo i primi due campionati conclusi rispettivamente al 3º e al 10º posto, nel terzo e ultimo 1970-1971 riesce a disputare un campionato di vertice, in cui tiene un lungo testa a testa con il Cantieri Navali Palermo. Entrambe le formazioni chiusero al primo posto in campionato portandole ai due spareggi del Celeste di Messina (0-0) e del Collana di Napoli (1-1); qui, dopo i tempi supplementari, la vittoria fu assegnata a sorte agli aretusei con il lancio della moneta, sancendo così il ritorno in C dopo tre anni[17]
Dopo essere stato declassato in Serie C2, nella stagione 1978-1979 vince campionato e Coppa Italia Semiprofessionisti, aggiudicandosi il trofeo il 17 giugno 1979 battendo al De Simone la Biellese con rete di Walter Ballarin a tre minuti dal termine[18]. La stagione ebbe comunque un sapore agrodolce, in quanto caratterizzata anche dalla scomparsa del difensore Nicola De Simone, ricoverato d'urgenza a Napoli dopo un duro incidente di gioco subito durante la trasferta a Palma Campania, e deceduto dopo 17 giorni di coma[10].
Dopo essere ripiombato in Serie C2, gli azzurri faticano a rientrare in terza serie. Lo fanno nella stagione 1988-1989 quando, con presidente Giuseppe Imbesi e allenatore Paolo Lombardo, si raggiunge il secondo posto valevole per la promozione, tornando in Serie C1 dopo otto anni, battendo in un Nicola De Simone strapieno per l'occasione (oltre diecimila presenze) la Lodigiani per 3-1 con reti di Pannitteri, Mezzini e Martin.
Nell'estate del 1995, si scrive una delle pagine più nere del Siracusa. Difatti, per la prima volta nella sua lunga storia calcistica, la Lega sancisce la radiazione dai campionati professionistici, per via dei debiti accumulati dal club. Nel febbraio 1996 è toccato al tribunale di Siracusa e alla Figc pronunciarsi rispettivamente con la dichiarazione di fallimento e di radiazione dai ruoli federali.
Si riesce a far ripartire la macchina solo grazie alla seconda squadra cittadina dell'epoca l'Unione Sportiva Marcozzi Siracusa 1956, che di li a breve diventerà il nuovo Siracusa, ma non con i risultati sperati. Ripartito dalla Promozione, ci metterà ben 14 anni per uscire dall'inferno dei campionati dilettantistici, (stagione 2008-2009). Gli sforzi della società non furono premiati, in quanto esattamente 3 anni dopo, ll 16 luglio 2012, il presidente Luigi Salvoldi non versando la fidejussione necessaria per l'iscrizione, sancisce nuovamente da parte del consiglio direttivo della Lega Pro l'esclusione dalla Prima Divisione.[19] Differentemente dal 1995, stavolta la società non va incontro al fallimento, ma il discorso cambia poco, non verrà mai più iscritto ad alcun campionato. L'estate 2012, verrà ricordata a lungo in città per il rischio concreto di non essere rappresentati da nessuna realtà calcistica che porti il nome del Siracusa.
Questa ipotesi viene scongiurata appena un mese dopo, grazie all'impegno della tifoseria organizzata che crea un azionariato popolare, ed esattamente il 23 agosto nasce l'Associazione Sportiva Dilettantistica Siracusa Calcio[20] poco dopo ridenominato ASD Città di Siracusa per motivi federali, che viene iscritto al campionato di Terza Categoria vinto insieme al Trofeo delle Province[21][22].
La svolta arriva il 25 giugno 2013 quando l'imprenditore siracusano Gaetano Cutrufo (all'epoca presidente del Palazzolo militante in Eccellenza) rileva la società e decide di trasferirne il titolo sportivo nel capoluogo, Dopo un primo anno di assestamento, Nelle successive due stagioni ottiene due promozioni dirette, riportando a distanza di soli quattro anni il Siracusa in terza serie.
Con l'accesso al campionato professionistico di terza serie, si torna alla vecchia denominazione già utilizzata negli anni '70 Siracusa Calcio[23].
Cronistoria
Cronistoria del Siracusa Calcio[24] | |
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Colori e simboli
Colori
La tradizionale casacca del Siracusa è azzurra con calzoncini bianchi e calzettoni azzurri. Tale scelta cromatica affonda le suo origini negli anni venti, quando si sfidarono le due principali realtà locali: l'Insuperabile con colori sociali giallorossi, e l'Esperia che indossava una maglia azzurra successivamente ereditata dal Siracusa.[27][28].
Nella prima uscita ufficiale, disputata nell'autunno 1924 dall'allora Gargallo contro il Centurion, formazione di marinai inglesi, venne indossata una casacca nera[29] in omaggio al regime fascista[30]. In alcune occasioni sono stati utilizzati dei colori alternativi, quali granata, verde, rosso, nero e grigio. Fra tutti i suddetti modelli solo il verde, colore rappresentativo della città, ha avuto lunga vita e sulla terza divisa del club.
Evoluzione Prima Divisa
Evoluzione Seconda Divisa
Simboli ufficiali
Stemma
Il primo simbolo, su una casacca aretusea fa il suo esordio nella metà degli anni venti (presumibilmente nel 1925). Rappresentato da un'intersezione di lettere, è riconducibile al nome della squadra dell'epoca (CSTG Circolo Sportivo Tommaso Gargallo). Dalla stagione 1928-1929, un secondo simbolo sarà presente sulle maglie azzurre come si evince da alcune foto d'archivio. Da queste si evidenzia la presenza di un gallo posto in basso a destra, riconducibile per similitudine allo stemma di famiglia dei nobili Gargallo. Questo scomparirà definitivamente a partire dalla stagione 1931-1932.
Dagli anni '40 il simbolo ufficiale del club diventa il leone, che ne caratterizzerà tutti gli scudetti utilizzati nel corso degli anni. Lo storico logo dell'AS Siracusa è stato riscattato nel 2013 mediante un'asta dall'avvocato Paolo Giuliano, all'epoca direttore generale dell'US Siracusa, che ne ha acquisito i diritti sul suo utilizzo.[31] Tuttavia lo scudetto maggiormente rappresentativo del sodalizio, presente fin dagli anni novanta, è rimasto in possesso del duo Salvoldi-Mauceri, rispettivamente presidente e vice-presidente dell'US Siracusa. Nonostante la pressione dei più appassionati nel rivedere questi valori affettivi nuovamente presenti sulle maglie azzurre, i dirigenti in questione hanno fatto intendere l'impossibilità di cedere gratuitamente i simboli richiesti.[32]
Il 30 luglio 2015 alcuni rappresentanti del tifo organizzato hanno creato un nuovo stemma, sottolineando con tanto di comunicato ufficiale che il logo verrà gestito interamente dalla tifoseria e non più dalle varie proprietà che andranno a susseguirsi evitando così, come già avvenuto in passato, l'impossessamento indebito da parte di soggetti terzi.[33]
Inno
L'inno ufficiale del Siracusa è Azzurro, cantato da Adriano Celentano, che da circa un trentennio accompagna l'ingresso in campo delle squadre nelle gare casalinghe.
Pur tuttavia, negli anni trenta (esattamente nel 1931) fece il suo esordio un primo inno, quando ancora gli azzurri giocavano le partite interne al Littorio. Il testo, scritto da Salvatore Grillo con musica composta da Franco Patania, s'intitolava la canzone degli azzurri, e raccontava le gesta degli azzurri, con un monito di portare sempre più in alto i colori sportivi di Siracusa.[34]
Mascotte
Durante la stagione 2011-2012 la squadra ha avuto una mascotte di nome "Leo". Ideato dal club Azzurro Nicola de Simone, Leo era un pupazzo a forma di leone con indosso la maglia azzurra, ed era solito fare un giro di campo prima della partita e farsi scattare alcune foto insieme a tifosi e calciatori azzurri.[35]
Strutture
Stadio
Sono state due le strutture che hanno ospitato incontri di calcio siracusano. Il primo fu il Campo Coloniale, sito in Via Augusto Von Platen, aperto dall'aprile del 1924 ed abbandonato nell'ottobre del 1932.[30] Fu demolito da lì a poco per consentire il trasferimento nel nuovo stadio Vittorio Emanuele III inaugurato nel 1932.[30] Negli anni ottanta fu intitolato al calciatore Nicola De Simone, in seguito alla sua prematura scomparsa.[36] Nello stesso decennio la capienza venne estesa ad oltre diecimila spettatori, ridottasi progressivamente nel corso degli anni in seguito agli adeguamenti normativi necessari a rendere idoneo l'impianto. La capienza ad oggi è omologata per complessivi 5.946 spettatori.[4]
Centro di allenamento
Il Siracusa svolge le sedute di allenamento presso lo stadio Nicola De Simone[37], sede delle partite casalinghe; in alternativa la sede principale è il Centro Sportivo Pantanelli, sede oltre che della prima squadra anche del vivaio azzurro situato ai Pantanelli, zona a sud ovest di Siracusa facente parte della circoscrizione Neapolis. Altro campo d'allenamento alternativo è lo stadio Giorgio Di Bari con terreno in sintetico, situato nella periferia nord-est della città, precisamente nel quartiere Mazzarona[38][39].
Società
Dal punto di vista amministrativo il Siracusa Calcio è una società a responsabilità limitata[40] le cui quote sono al 100% della famiglia Cutrufo, nelle persone di Gaetano e Giancarlo rispettivamente presidente e vice presidente. Inoltre un terzo fratello Graziano, ricopre il ruolo di presidente del Palazzolo Calcio, militante nel campionato di Serie D e società satellite del club aretuseo.
La matricola storica del club è stata quella dell' AS Siracusa (n.49470), che ha mantenuto fino al 1995, anno in cui viene dichiarato fallito dalla Covisoc per inadempienze. Nel 2013, l'avvocato Paolo Giuliano riscatta mediante asta tutto il patrimonio sportivo dell'As, tra cui il numero della matricola, acquisendone tutti i diritti sul suo utilizzo[41]
Nel 1995 la Marcozzi Siracusa (poi US Siracusa) eredita il calcio cittadino diventando la prima squadra di Siracusa. La sua matricola (n.79957) in uso dall'anno di fondazione (1956), si interrompe nel 2012, anno in cui la proprietà formata dal duo Salvoldi-Mauceri decide di non iscrivere il club ad alcun campionato calcistico, rimanendo tutt'oggi in attesa di utilizzo.
Infine, nel 2013 il presidente Gaetano Cutrufo, trasferisce il titolo sportivo da Palazzolo a Siracusa, conservando lo stesso numero di matricola (n.917156), tutt'oggi di proprietà del Siracusa Calcio.[42]
Sede sociale
Dagli anni novanta, la sede sociale del club è ubicata in via Montegrappa 120, all'interno dello Stadio Nicola De Simone, grazie alla collaborazione con il Comune di Siracusa che detiene la proprietà della struttura. Inoltre vi è un immobile che oltre a fungere da sede sociale viene utilizzata come alloggio per i calciatori. Da dicembre 2016 all'interno dello stadio è stato inaugurato il Siracusa Calcio Store, punto vendita ufficiale di maglie, tute, gadget e tutto l'official merchandising[43].
Di seguito la cronologia delle sedi sociali che si sono susseguite negli anni.
- 1924-1927 Ortigia
- 1927-1935: Via Gelone, 75[44]
- 1938-1940: Sede Gruppo Rionale 23 Marzo 1919[45]
- 1940-1944: Sede Federazione dei Fasci[44]
- 1945-1959: Piazzale delle Poste c/o sede Coni[46]
- 1959-1968: Belvedere San Giacomo[46]
- 1975-1984: Via Atrio dello Stadio, 3 c/o Stadio Nicola De Simone
- 1985-1988: Via Mosco, 69[47]
- 1988-1992: Via Atrio dello Stadio, 3 c/o Stadio Nicola De Simone
- 1992-1995: Via Montegrappa, 120 c/o Stadio Nicola De Simone
- 1995-1998: Via Alcibiade, 51[48]
- 1998-2012: Via Montegrappa, 120 c/o Stadio Nicola De Simone
- 2013-2014: Viale Scala Greca, 406 c/o sede HR Impianti[49]
- 2014-oggi: Via Montegrappa, 120 c/o Stadio Nicola De Simone[50]
Organigramma societario
Di seguito l'organigramma tratto dal sito internet ufficiale della società.[51]
- Gaetano Cutrufo - Presidente
- Giancarlo Cutrufo - Vice Presidente
- Angelo Zammitti - Consigliere
- Giuseppe Iodice - Direttore generale
- Giuseppe Antonino Laneri - Direttore sportivo
- Christian Romano - Resp. settore giovanile
- Antonio Midolo - Team manager
- Massimo Leotta - Resp. comunicazione e stampa
- Pino Fichera - Segretario generale
- Giovanni Abela - Segreteria sportiva
- Elio Gervasi - Addetto agli arbitri
- Graziano Strano - Hospitality manager
- Luca Parisi - Resp. gestione stadio e logistica
- Marco Occhipinti - Responsabile marketing
- Romano Sapere - Responsabile commerciale
- Matteo D'Aquila - Resp. comunicazione social
- Mariano D'Aquila - Responsabile Slo
- Vincenzo Gugliotta - Delegato sicurezza
- Sebastiano Floridia - Vice delegato sicurezza
Sponsor
Di seguito l'elenco dei fornitori tecnici e degli sponsor ufficiali del Siracusa.[52]
- 1924-1983 non presente
- 1983-1984 Ciia
- 1984-1986 Dialma
- 1986-1987 Giuseppe Imbesi Supermercati Alimentari
- 1987-1988 Pasta San Giorgio
- 1988-1989 Provincia Regionale di Siracusa
- 1989-1990 Siracusa Città d'Arte
- 1990-1992 Jolly Componibili
- 1992-1994 CIR Componenti Sud
- 1994-1995 non presente
- 1995-1996 città di Siracusa
- 1996-1998 INA Assitalia
- 1998-2002 Helios Hotels
- 2002-2003 Maxim's Santè
- 2003-2004 SP Energia Siciliana
- 2004-2007 Sogeas/Salvoldi Costruzioni
- 2007-2008 Toyota Autosport
- 2008-2012 ERG
- 2012-2013 Comeco[54]
- 2013-2014 Unigroup/Strano
- 2014-2015 Moak/DomusBet
- 2015-2016 Premier Win 365
- 2016-oggi Premier Win 365/Muracel
Impegno nel sociale
il Siracusa ha organizzato per ben due volte un amichevole contro la formazione del Cara Mineo squadra formata interamente da migranti ospiti della struttura etnea per richiedenti asilo. La prima disputata il 7 agosto 2014[55] la seconda organizzata il 19 aprile 2015 per festeggiare la promozione in Serie D[56].
Anche il settore giovanile si è mostrato sensibile su certe tematiche, intendendo lo sport simbolo di integrazione e spirito di accoglienza. Difatti il 25 settembre del 2015 la formazione juniores ha disputato un'amichevole con i ragazzi ospiti del centro di accoglienza Sprar Aretusa. Un momento di sport legato fortemente a voler arginare qualsiasi forma di razzismo[57].
Il 5 gennaio 2017 al Presidente Gaetano Cutrufo viene consegnata la tessera di socio onorario della Rete Centri Antiviolenza da parte della presidentessa Raffaella Mauceri per la sensibilità mostrata al sostegno della Rete[58].
Settore giovanile
Il settore giovanile del Siracusa Calcio è costituito dal rapporto di collaborazione tra la principale società azzurra e l'Asd Pantanelli presieduta da Egidio Puzzo. L'accordo che lega le due squadre siracusane si concentra principalmente sulla gestione del settore giovanile e della scuola calcio, ma anche su un progetto sportivo, logistico e strutturale, che prevede entro il 2019 la costruzione di un centro sportivo d'avanguardia, con club house nella piscina, una palestra per famiglie, un centro benessere, sale ristorazioni, la costruzione di nuovi campi da calcio, il rifacimento del sintetico di campo a 11 con l'installazione di una tribuna centrale, il tutto in un'area già definita, di proprietà della Pantanelli, per poter garantire nell'immediato futuro una casa moderna e funzionale al Siracusa Calcio ed ai propri giovani.[59].
Tra i titoli conquistati dal settore giovanile del Siracusa sono da citare le vittorie del Campionato Juniores Nazionali nelle stagioni 2006-07 e 2007-08 con allenatore Giancarlo Betta.
I principali calciatori provenienti dal vivaio azzurro sono: Egizio Rubino, Paolo Lombardo, Vincenzo Fazzino, Roberto Culotti, Giovanni Grande, Ercole Giudice, Loreno Cassia, Gaetano Auteri, Giovanni Pisano, Salvatore Guastella, Giovanni Abate e Andrea Petta.
Allenatori e presidenti
Allenatori
L'allenatore della promozione in serie B è Pietro Cancelliere. Tra i cadetti, il primo a guidare gli azzurri fu l'austriaco Engelbert König nel 1946/47, con poca fortuna, che lo vide dimettersi ben presto dall'incarico, mentre il mister che raggiunse il miglior piazzamento di sempre fu Mario Perazzolo nel 1950-1951 classificandosi al 5º posto.
Ad allenare gli aretusei ci furono pure dei tecnici che intrapresero una carriera brillante, tra tutti Gipo Viani (Milan, Napoli, Nazionale Italiana), e il ceco Čestmír Vycpálek (Juventus). A Carlo Facchin invece riuscì l'impresa di conquistare il double campionato-coppa.
Fra i tecnici che hanno diretto la panchina aretusea, Paolo Lombardo nel trentennio tra il 1977 ed il 2007, si è seduto in panchina per ben 12 stagioni, collezionando il record di presenze con le sue 304 panchine ufficiali (suddivise 259 in campionato, 39 in coppa Italia, 6 play off promozione). Precisamente esordì nel 1977-78, per poi tornare negli anni 1980-81,1982-83, 1984-86, 1987-90, 1993-94 ed infine nel 2007.
Tra gli altri allenatori troviamo pure Giuliano Sonzogni, Gaetano Auteri e Andrea Sottil, artefice principale di due promozioni: la prima in B (sul campo) nel 2011-12, e la seconda nel 2015-16 in Lega Pro.
Di seguito la cronologia degli allenatori che si sono susseguiti negli anni.[60]
- 1924-1929 Genesio Pioletti
- 1929-1930 Mario Piselli
- 1930-1931 Róbert Winkler
- 1931-1933 Antal Mally
- 1933-1934 Mario Olenich
- 1934-1935 Gyula Lelovics
- 1935-1937 club inattivo
- 1937-1938 Fioravante Lenzi
- 1938-1939 Umberto Zanolla
- 1939-1940 Giovanni Vecchina
- 1940-1941 Gipo Viani
- 1941-1942 Italo Rossi
- 1942-1943 Raffaele D'Aquino
- 1945-1946 Pietro Cancelliere
- 1946-1947 Engelbert König (1ª-11ª)
- Guido Mazzetti (12ª-34ª)
- 1947-1948 Guido Mazzetti
- 1948-1949 Cesare Migliorini
- 1949-1951 Mario Perazzolo
- 1951-1952 Mario Perazzolo (1ª-10ª)
- Egizio Rubino (11ª-38ª)
- 1952-1953 Dino Bovoli (1ª-19ª)
- Egizio Rubino (I) (20ª-24ª)
- Nereo Marini (25ª-34ª)
- 1953-1954 Nereo Marini (1ª-10ª)
- Egizio Rubino (11ª-34ª)
- 1954-1955 Egizio Rubino (1ª-15ª)
- 1955-1956 Gino Vianello (1ª-12ª)
- Giovanni Brezzi (13ª-34ª)
- 1956-1957 Giovanni Brezzi (1ª-22ª)
- Mario Perazzolo (23ª-34ª)
- 1957-1959 Mario Perazzolo
- 1959-1960 Oronzo Pugliese
- 1960-1961 Čestmír Vycpálek (1ª-15ª)
- Egizio Rubino (16ª-34ª)
- 1961-1962 Egizio Rubino
- 1962-1963 Sandro Puppo
- 1963-1964 Ambrogio Alfonso (1ª-7ª)
- Leonardo Costagliola (8ª-34ª)
- 1964-1965 Leonardo Costagliola (1ª-19ª)
- 1965-1966 Mauro Mari (1ª-9ª)
- Enrico Casini e Rocco Testa (10ª-12ª)
- Volturno Diotallevi (13ª-34ª)
- 1966-1967 Ettore Mannucci (1ª-19ª)
- 1967-1968 Aristide Coscia (1ª-8ª)
- Leonardo Costagliola (9ª-32ª)
- Bruno Ducati e Rocco Testa (33ª-34ª)
- 1968-1969 Leonardo Costagliola (1ª-9ª)
- Vincenzo Marsico (10ª-34ª)
- 1969-1970 Paolo Giammarco (1ª-33ª)
- 1970-1971 Enzo Benedetti
- 1971-1972 Enzo Benedetti (1ª-23ª)
- Giuseppe Franzò (24ª-25ª)
- Humberto Rosa (26ª-34ª)
- 1972-1973 Humberto Rosa (1ª-2ª)
- Salvador Calvanese (3ª-38ª)
- 1973-1974 Salvador Calvanese (1ª-11ª)
- Gennaro Rambone (12ª-38ª)
- 1974-1976 Ulderico Sacchella
- 1976-1977 Ulderico Sacchella (1ª-12ª)
- Giusto Lodi (13ª-32ª)
- Paolo Lombardo (33ª-38ª)
- 1977-1978 Alvaro Biagini (1ª-15ª)
- Paolo Lombardo (16ª-38ª)
- 1978-1980 Carlo Facchin
- 1980-1981 Carlo Facchin (1ª-8ª)
- Paolo Lombardo (9ª-9ª)
- Bruno Pesaola (10ª-27ª)
- Paolo Lombardo (28ª-34ª)
- 1981-1982 Lido Vieri (1ª-15ª)
- Graziano Landoni (16ª-25ª)
- Lido Vieri (26ª-34ª)
- 1982-1983 Mario Trebbi (1ª-13ª)
- Paolo Lombardo (14ª-34ª)
- 1983-1984 Mario Zurlini (1ª-19ª)
- Lucio Mujesan (20ª-34ª)
- 1984-1986 Paolo Lombardo
- 1986-1987 Paolo Lombardo (1ª-14ª)
- Carlo Facchin (15ª-34ª)
- 1987-1988 Lucio Mujesan (1ª-6ª)
- Carmine Tascone (7ª-10ª)
- Paolo Lombardo (11ª-34ª)
- 1988-1990 Paolo Lombardo
- 1990-1992 Adriano Cadregari
- 1992-1993 Adriano Cadregari (1ª-11ª)
- Salvatore Di Somma (12ª-19ª)
- Adriano Cadregari (20ª-34ª)
- 1993-1994 Paolo Lombardo (1ª-18ª)
- Giuliano Sonzogni (19ª-34ª e play-out)
- 1994-1995 Giuliano Sonzogni
- 1995-1997 Giovanni Grande
- 1997-1998 Mauro Zampollini
- 1998-1999 Mauro Zampollini (1ª-11ª)
- Orazio Sorbello (12ª-16ª)
- Mauro Zampollini (17ª-26ª)
- Luigi Cavarra (27ª-34ª)
- 1999-2000 Loreno Cassia (1ª-8ª)
- 2000-2001 Angelo Galfano (1ª-29ª)
- Luigi Cavarra (30ª-34ª)
- Pasquale Borsellino (play-off)
- 2001-2002 Giuseppe Strano
- 2002-2003 Lorenzo Alacqua (1ª-17ª)
- 2003-2004 Lorenzo Alacqua (1ª-11ª)
- Ernesto Apuzzo (12ª-34ª)
- 2004-2005 Ernesto Apuzzo (1ª)
- Gaetano Auteri (2ª-34ª e play-off)
- 2005-2006 Santino Bellinvia (1ª-28ª)
- 2006-2007 Domenico Giacomarro (1ª-26ª)
- Paolo Lombardo (27ª-34ª e play-off)
- 2007-2008 Gaetano Auteri
- 2008-2009 Gaetano Auteri (1ª-27ª)
- 2009-2010 Giuliano Sonzogni (1ª-31ª)
- 2010-2011 Giuseppe Romano (1ª-5ª)
- Guido Ugolotti (6ª-34ª)
- 2011-2012 Andrea Sottil
- 2012-2013 Adriano Lo Iacono
- 2013-2014 Orazio Pidatella (1ª-6ª)
- 2014-2015 Giuseppe Anastasi
- 2015-2016 Lorenzo Alacqua (1ª-4ª)
- Andrea Sottil (5ª-38ª)
- 2016-2017 Andrea Sottil
- 2017-oggi Paolo Bianco
Presidenti
Fra tutti i presidenti del club aretuseo vengono ricordati in modo particolare l'ex senatore democristiano Graziano Verzotto, che al suo primo anno di presidenza regalò alla città la promozione in serie C (memorabile fu la finale vinta al Vomero di Napoli contro i palermitani del Cantieri Navali); ed il siracusano Claudio Cassone che ebbe la fortuna di entrare nella storia del calcio cittadino nel 1978-79 vincendo campionato e coppa Italia (a tutt'oggi Siracusa e Palermo risultano le uniche siciliane ad aver vinto la Coppa Italia di serie C).
Capitolo a parte merita un altro presidente storico: Giuseppe Pippo Imbesi, il "presidentissimo" più amato di sempre. Viene ricordato per la sua grande passionalità e per il suo modo bizzarro di gestire la società, facendogli prendere qualsiasi decisione (in quanto unico azionista) su scelte tecniche, acquisti e cessioni, seguire di nascosto le partite della scuola calcio nonostante i mille impegni, affidarsi a corni rossi e peperoncini per sconfiggere la cattiva sorte, ed anche per alcune sue dichiarazioni rilasciate alla stampa in cui non mostrava peli sulla lingua. Per il Siracusa ha dato tanto, più del dovuto, pagando a caro prezzo la sua passione con una crisi economica insanabile. Anche l'essersi inimicato la politica locale, da lui più volte attaccata duramente, fu una delle cause del suo tracollo.[61] Nel 1986 è stato l'artefice principale della salvezza dalla radiazione nonché della promozione in C1 di tre anni più tardi. È venuto a mancare il 25 gennaio 2016 all'età di 75 anni. Ai suoi funerali hanno presenziato centinaia di persone per rendergli omaggio.[62][63] Dal 2013 la presidenza è coperta da Gaetano Cutrufo, che da subito è entrato di diritto tra i presidenti più vincenti del club. Difatti nel giro di due anni, ottiene due promozioni consecutive (stagioni 2014-2015 e 2015-2016) portando gli azzurri dall'Eccellenza alla Lega Pro.
Di seguito la cronologia dei presidenti che si sono susseguiti negli anni.[60]
- 1924-1933 Luigi Santuccio
- 1933-1935 Sebastiano Iapichino
- 1935-1937 club inattivo
- 1937-1940 Pierluigi Romano
- 1940-1943 Filippo Reale
- 1946-1947 Sebastiano Aglianò
- 1947-1948 Saverio Reale
- 1948-1949 Antonino Passarello
- 1949-1950 Alfredo Musso
- 1950-1952 Santi Bordone
- 1952-1953 Gaetano Cafiso
- 1953-1957 Marcello Alagona
- 1957-1959 Vincenzo Fazzino
- 1959-1968 Matteo Sgarlata
- 1968-1970 Angelo Genovese
- 1970-1975 Graziano Verzotto
- 1975-1976 Maria Nicotra
- 1976-1977 Luigi Foti
- 1977-1978 Nino Fichera
- 1978-1979 Claudio Cassone
- 1979-1981 Giancarlo Parretti
- 1981-1982 Claudio Cassone
- 1982-1984 Luigi Foti
- 1984-1985 Aldo Giudice
- 1985-1986 Mario Di Silvestro
- 1986-1989 Giuseppe Imbesi
- 1989-1990 Luciano Puzzo
- 1990-1992 Franco Galanti
- 1992-1993 Dario Bramante
- 1993-1994 Salvatore Montagno Grillo
- 1994-1995 Lina Schifitto
- 1995-2004 Gabriele Lanza
- 2004 Tino Longo
- 2004-2012 Luigi Salvoldi
- 2012-2013 Gaetano Favara
- 2013-oggi Gaetano Cutrufo
Calciatori
Capitani
Il primo capitano del Siracusa calcio è stato Genesio Pioletti, che oltre ad aver indossato la fascia (dal 1924 a 1926) ha poi successivamente allenato gli azzurri. Tra i calciatori che hanno indossato nel passato la fascia di capitano, ce ne sono diversi che hanno lasciato il segno e maggiori ricordi nella tifoseria siracusana. Sicuramente il maggior tributo è stato riservato ad Amedeo Crippa, capitano di tante battaglie che ha militato tutta la sua carriera calcistica nel Siracusa. Crippa, Milanese di nascita, infatti ha militato consecutivamente con la maglia azzurra dal 1970 al 1984, collezionando il record di presenze ma soprattutto conservando la fascia di capitano per 7 anni di fila. Altro capitano indimenticabile è stato Sandro Degl'Innocenti, anch'egli ha indossato la fascia di capitano per un lungo periodo (dal 1966 al 1972), rimanendo tra l'affetto indiscusso della piazza. Negli anni novanta è il centrocampista Primo Maragliulo a lasciare un bel ricordo alla piazza, con le sue indiscusse doti tecniche, manifestato il ruolo di leader in campo. L'ultimo ad indossare la fascia dell'AS Siracusa 1924 è stato invece Marco Giampaolo (che poi intraprenderà una carriera brillante da allenatore), manifestando grande attaccamento alla maglia, non percependo alcun stipendio (come il resto dei suoi compagni di squadra) per via della crisi economica che attanagliava il club. Il capitano più giovane è stato Giovanni Iodice, che ha indossato la fascia dal 2008 al 2010 (all'epoca ventiduenne). Vengono ricordati con affetto anche i siracusani Pietro Cancelliere, Egizio Rubino, Giovanni Grande, Giovanni Pisano, Luca Aprile e Gigi Calabrese. Il ruolo di capitano ricoperto nell'insolito campionato di Terza Categoria (gli azzurri ripartirono dalla categoria più bassa dopo aver rinunciato alla terza serie) è stato affidato a Gaetano Favara, che quell'anno ricopriva anche la carica di presidente del club. Si ricordano anche tra i capitani giocatori di spicco del calcio italiano come Giuseppe Mascara (2014-2015) e Davide Baiocco (2011-2012 e 2015-2016).
Di seguito la cronologia dei capitani che si sono susseguiti negli anni.
- 1924-1926 Genesio Pioletti[64]
- 1927-1930 Piero Gemme
- 1931-1932 Vincenzo Lumia
- 1933-1934 Alberto Devoto
- 1934-1935 Fioravante Lenzi
- 1935-1937 club inattivo
- 1937-1945 Pietro Cancelliere[44]
- 1946-1950 Remo Peroncelli
- 1951-1953 Egizio Rubino
- 1953-1954 Giuseppe Marchetto
- 1954-1957 Giovanni Bussone
- 1957-1959 Giuseppe Radaelli
- 1959-1962 Mario Panigada[65]
- 1962-1966 Rocco Testa
- 1966-1972 Alessandro Degli Innocenti[66]
- 1972-1975 Danilo Mayer
- 1975-1977 Rutilio Filipponi
- 1977-1984 Amedeo Crippa[67]
- 1984-1986 Giovanni Grande
- 1987-1988 Renzo Martin[68]
- 1988-1989 Giorgio Di Bari[69]
- 1989-1990 Francesco Pannitteri
- 1990-1993 Primo Maragliulo[70]
- 1993-1994 Alessandro Marcellino
- Giorgio Di Bari
- Luca Moz
- 1994-1995 Marco Giampaolo
- 1995-1999 Roberto Regina
- 1999-2000 Salvatore D'Agostino
- 2000-2001 Giovanni Aiello
- 2001-2002 Domenico Puntillo
- 2002-2003 Francesco Pannitteri[71]
- 2003-2004 Francesco Pannitteri[71]
- 2004-2005 Giovanni Pisano[72]
- 2005-2006 Giovanni Pisano[72]
- Renato Mancini[73]
- 2006-2007 Gaetano Romano
- 2007-2008 Carmelo Bonarrigo
- Maurizio De Pascale[74]
- 2008-2009 Maximiliano Ginobili
- 2009-2010 Giovanni Iodice[75]
- 2010-2011 Giovanni Ignoffo[76]
- 2011-2012 Davide Baiocco[77]
- 2012-2013 Gaetano Favara[78]
- 2013-2014 Carmelo Bonarrigo
- Luigi Calabrese[79]
- 2014-2015 Giuseppe Mascara[80]
- 2015-2016 Davide Baiocco[77]
- 2016-2017 Davide Baiocco
- 2017-2018 Fernando Spinelli
Palmarès
Competizioni nazionali
- Serie C: 1
- Serie C2: 2
- Serie D: 3
Competizioni regionali
- Eccellenza: 2
- 2012-2013
- Trofeo delle Province: 1
- 2012-2013
Competizioni giovanili
- 2006-2007, 2007-2008
Statistiche e record
Partecipazione ai campionati
Campionati nazionali
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
2º | Serie B | 7 | 1946-1947 | 1952-1953 | 7 |
3º | Seconda Divisione | 2 | 1926-1927 | 1927-1928 | 49 |
Campionato Meridionale | 1 | 1928-1929 | |||
Prima Divisione | 6 | 1929-1930 | 1934-1935 | ||
Serie C | 29 | 1938-1939 | 2017-2018 | ||
Serie C1 | 8 | 1979-1980 | 1994-1995 | ||
Lega Pro Prima Divisione | 2 | 2010-2011 | 2011-2012 | ||
Lega Pro | 1 | 2016-2017 | |||
4º | Serie D | 4 | 1968-1969 | 2015-2016 | 14 |
Serie C2 | 9 | 1978-1979 | 1988-1989 | ||
Lega Pro Seconda Divisione | 1 | 2009-2010 | |||
5º | Campionato Nazionale Dilettanti | 1 | 1998-1999 | 8 | |
Serie D | 7 | 2002-2003 | 2008-2009 |
Campionati regionali
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|---|
I | Prima Divisione | 1 | 1937-1938 | 8 | |
Eccellenza | 7 | 1996-1997 | 2014-2015 | ||
II | Seconda Divisione | 2 | 1924-1925 | 1925-1926 | 3 |
Promozione | 1 | 1995-1996 | |||
V | Terza Categoria | 1 | 2012-2013 | 1 | |
/ | Campionato Siciliano | 1 | 1944-1945 | 1 |
Partecipazione alle coppe
Competizione | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
---|---|---|---|---|
Coppa Italia | 6 | 1938-1939 | 2017-2018 | 6 |
Coppa Italia Semiprofessionisti | 9 | 1972-1973 | 1980-1981 | 28 |
Coppa Italia Serie C | 15 | 1981-1982 | 2017-2018 | |
Coppa Italia Lega Pro | 4 | 2009-2010 | 2016-2017 | |
Coppa Italia Serie D | 8 | 2002-2003 | 2015-2016 | 8 |
Poule Scudetto Serie D | 2 | 2008-2009 | 2015-2016 | 2 |
Statistiche di squadra
Il Siracusa vanta una partecipazione alla Coppa Anglo-Italiana, competizione disputata tra Inghilterra e Italia nella primavera del 1976. Tra le formazioni inglesi furono affrontati i londinesi del Wimbledon[82]. Inoltre ha avuto modo di giocare diverse gare ufficiali con club di primo piano: in Serie B affrontò il Napoli nei campionati 1948-1949 e 1949-1950[83]; la Roma nel 1951-1952[84]; ed il Genoa nel 1951-1952 e 1952-1953[85]. Per quanto riguarda le amichevoli, negli anni trenta affrontò il Torino; nel 1969, 1970 e 1972 la Juventus (1-5; 1-5; 1-3[86][87][88]); sempre negli anni settanta Fiorentina (0-0) e Inter (0-1); nel decennio successivo tornarono al De Simone l'Inter (1-2) e la Roma (3-6)[89]. L'ultimo match giocato contro un club di Serie A risale al 28 maggio 2009, quando si disputò l'amichevole contro la Sampdoria, vinta 2-1 dai blucerchiati[90]. Tutti questi incontri amichevoli hanno avuto luogo a Siracusa.
Gli avversari maggiormente incontrati tra campionato e Coppa Italia sono: Trapani (80), Salernitana (79), Reggina (76), Cosenza (71), Messina (63), Catania (53), Marsala (52) e Lecce (50)[91].
Statistiche individuali
Il calciatore che annovera più presenze in maglia azzurra è Amedeo Crippa con 462 gare ufficiali disputate (suddivise 393 in campionato, 66 in coppa Italia, 3 nel torneo anglo-italiano). Indossò a lungo anche la fascia di capitano[92]. Il giocatore più giovane ad aver indossato la fascia di capitano è Giovanni Iodice, allora ventiduenne, che dal 2006 al 2011 totalizzò 126 presenze[93]. Il calciatore straniero con più presenze in maglia azzurra fu l'uruguaiano Washington Cacciavillani (soprannominato El Chico[94]) che totalizzò 137 gare ufficiali tra campionato e Coppa Italia[95].
Il giocatore che detiene il record di marcature in gare ufficiali è Francesco Pannitteri con 68 reti (suddivise 49 in campionato, 18 in coppa Italia, 1 play off promozione). Seguono Luciano Cavaleri con 62 (suo il primo gol degli azzurri in Serie B) e Rocco Testa a 60. A realizzare più gol in una singola partita è stato Genesio Pioletti con 6 reti in Tommaso Gargallo-Esperia 9-0 del 1923; seguono Lillo Nobile e Francesco Pannitteri con 4 gol, rispettivamente in Siracusa-Bisceglie 8-0 del 1941[14] e in Siracusa-Marsala 4-1 del 2002. Il calciatore straniero con più realizzazioni in maglia azzurra è l'uruguaiano Washington Cacciavillani totalizzando 26 marcature tra campionato e coppa Italia[44].
Il portiere che detiene il record di minuti di imbattibilità è Vincenzo Fazzino (1.082'). Il suo primato si estende dall' undicesima giornata (29 novembre 1970, Siracusa-Trapani 1-1, pareggio trapanese al 66°) alla ventitreesima giornata (28 febbraio 1971, Siracusa-Avola 2-1, rete degli ospiti al 68°) del campionato 1970-1971. Al termine di quella stagione, il Siracusa subì solamente 11 reti.[44][96]
Di seguito i primatisti di presenze e reti in gare ufficiali. Nel computo sono comprese le partite di campionato e Coppa Italia.[44]
- 462 Amedeo Crippa (1970-1984)[97]
- 286 Sandro Degl'Innocenti (1965-1975)[98]
- 246 Rocco Testa (1960-1968)
- 237 Egizio Rubino (1939-1945, 1947-1953)
- 221 Luciano Cavaleri (1946-1954)
- 208 Francesco Pannitteri (1984-1988, 2002-2003)[99]
- 204 Giorgio Di Bari (1986-1990, 1993-1995)[100]
- 198 Giuseppe Marchetto (1947-1954)
- 198 Roberto Regina (1984-1986, 1995-1999)[101]
- 195 Giovanni Grande (1981-1986, 1995-1997)[102]
- 186 Luigi Calabrese (1999-2005, 2011-2012, 2013-2014)[103]
- 179 Giovanni Bussone (1949-1957)
- 174 Armando Fallanca (1947-1954)
- 173 Giovanbattista Rappa (1973-1976, 1984-1985)[104]
- 170 Gianluca Filicetti (1998-2005)[105]
- 68 Francesco Pannitteri (1984-1988, 2002-2003)[106]
- 62 Luciano Cavaleri (1946-1954)
- 60 Rocco Testa (1960-1968)
- 55 Silvio Mazzoli (1939-1943)[107]
- 53 Bruno Micheloni (1948-1951)
- 36 Emanuele Catania (2015-oggi)[108]
- 35 Guido Zucchini (1953-1956)
- 35 Gianluca Filicetti (1998-2005)[109]
- 35 Rosario Mallia (1995-1998)[110]
- 34 Benedetto Benedetti (1931-1933)
- 33 Carmelo Bonarrigo (2006-2008, 2013)[111]
- 31 Vincenzo Lumia (1928-1930, 1931-1932)
- 31 Sergio Peresson (1937-1943)
- 29 Vincenzo Cosa (2008-2009, 2010-2011)[112]
- 29 Eros Baccalini (1959-1963)
Tifoseria
Storia
Verso la metà degli anni 70 in gradinata sorgono i gruppi precursori del tifo organizzato azzurro: Club Leoncello, Brigate Azzurre, Boys Ortigia, Ortigia Azzurra, Figli di Archimede, Ultras via Bainsizza, Siracusa Superstar e Ultras Azzurri.[113]
Il primo gruppo ultras nasce sempre in gradinata nel novembre 1979 con il nome Blue Boys Supporters, che successivamente si trasferisce in curva sud dove nel corso degli anni 80 viene affiancato da varie fazioni, in particolare dalla Gioventù Sudista e dai South Landers (nati da tre ex componenti della Gioventù in seguito a una scissione), questi ultimi apparsi sulla scena ultras il 24 aprile 1987.[113] Entrambi i gruppi prenderanno piede velocemente e quasi contemporaneamente.
Nel 1991-1992 si registrano tre passaggi rilevanti: il primo, lo scioglimento della Gioventù Sudista, causato dall'ondata repressiva ed all'oramai impossibile convivenza con gli altri gruppi organizzati della curva sud[113]; il secondo, il tentativo di riunificare ciò che restava della curva dietro la denominazione Unione Aretusea; il terzo, la decisione di ridare linfa agli storici Blue Boys che si spostano al centro e si affermano come gruppo portante della sud, facendosi affiancare da vari gruppi minori, tra cui i South Landers, e fino al 2000, anno in cui i BBS decidono di autosospendersi ma non di sciogliersi per problemi interni. Da quel momento i SL assumono il controllo del tifo organizzato tenendone in mano le redini per un decennio, quando si sciolgono e lasciano il testimone alle nuove leve che da lì a poco si fondono nel gruppo unico Aretusei 734 a.C.
Anche club non ultras e più moderati, come Club Azzurro Nicola De Simone (gradinata) e Veterani (tribuna centrale), hanno lasciato e continuano a lasciare il segno nella non numerosissima ma variegata galassia del tifo azzurro.
Il 18 febbraio 2014 si spegne Francesco Ficili detto Ciccio storico ultras del tifo aretuseo, a lui gli omaggi da ogni parte d'Italia[114][115]
Gemellaggi e rivalità
Lo storico gemellaggio con la Juve Stabia è nato nel 1979 come già spiegato in occasione dei funerali di De Simone, ma è stato ufficializzato soltanto nel 1984 nel momento in cui a Siracusa e a Castellammare si è sviluppato il fenomeno ultras. Da allora il tifo aretuseo e stabiese si è stretto e unito in SiraStabia nel ricordo del calciatore, e ancora oggi i valori di amicizia e di fratellanza sono presenti nel gemellaggio, tanto da renderlo uno dei più antichi e più forti in ambito nazionale[116]. Un altro gemellaggio, risalente agli anni 80 e molto sentito fino ad oggi, è con la tifoseria del Latina, che annualmente si rinnova tra ripetute visite reciproche[117]. Una delle ragioni del gemellaggio è sicuramente il fatto che professano gli stessi ideali politici.
Rapporti di stima ed amicizia sono con le tifoserie di Akragas[118], Catanzaro[119], Castrovillari, Cremonese, Gela[120], Marsala, Noto[121], Vibonese e Paris Saint-Germain (Karsud Kop of Boulogne). In passato vi era forte amicizia con gli ultras del Palermo[122], del Perugia, della Reggina, della Salernitana e della Juventus (Drughi)[123].
La rivalità storica più sentita è con la tifoseria del Catania, al punto da scatenare frequenti scontri ogni qual volta le due squadre si incontrano[124][125][126]. Altre rivalità più o meno accese sono con le tifoserie di Acireale[127], Messina[128], Savoia[129], Trapani[130], Foggia[131], Casertana[132] e Cavese[133]. Dissapori anche con le tifoserie di Avellino, Cosenza, Virtus Francavilla[134], Paganese, Palmese e Turris. In Sicilia, visti gli ultimi trascorsi nei campionati dilettantistici, si sono create varie inimicizie anche se di minore intensità. A parte lo storico derby della provincia con la Leonzio[135] si possono citare anche Atletico Catania[136], Giarre[137], Nissa[138], Licata[139], Milazzo[140], Modica[141], Paternò[142], Ragusa[143] e Vittoria[144].
Organico
Rosa
Rosa aggiornata al 22 agosto 2017.[145]
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Staff tecnico
Fonte[146]
- Paolo Bianco - Allenatore
- Gianluca Cristaldi - Allenatore in seconda
- Graziano Urso - Preparatore dei portieri
- Alberto Guidetti - Preparatore atletico
- Mariano Caldarella - Medico sociale
- Alban Dusart - Fisioterapista
- Maurizio Iacono - Fisioterapista
- Massimo Pantano - Massaggiatore
Polisportiva Siracusa Calcio
Il Siracusa Calcio dal 2017, come previsto peraltro dalla decisione assunta dalla FIGC apre due sezione di distacco dalla società di calcio a 11. Le sezioni riguardano le discipline di Calcio a 5 maschile (iscritta al campionato di serie C2 regionale) e Calcio femminile a 11. L'Atto Costitutivo di distacco dalla società di calcio a 11 prevede il mantenimento dei colori sociali bianco-azzurri, come simbolo il logo del Siracusa Calcio, creato nel 2015 da alcuni componenti del tifo organizzato.
Note
- ^ Vibonese-Siracusa 0-3, gli aretusei tornano a correre, su tuttocalciatori.net, http://www.tuttocalciatori.net/, 18 gennaio 2016. URL consultato il 25 gennaio 2016.
- ^ Siracusa Calcio: gli azzurri tornano alla vittoria, domato il Taormina per 3 a 0, su giornalesiracusa.com, http://www.giornalesiracusa.com/, 23 febbraio 2015. URL consultato il 25 gennaio 2016.
- ^ A.S.D. Città di Siracusa: "I leoni ruggiscono contro l'Atletico Leonzio", su siracusa-online.it, http://www.siracusa-onlinedi.it/, 4 novembre 2012. URL consultato il 25 gennaio 2016.
- ^ a b Capienza complessiva del Nicola De Simone, su siracusanews.it, http://www.notiziariocalcio.com/, 5 giugno 2015. URL consultato il 17 gennaio 2016.
- ^ L'orgoglio del presidente Cutrufo dopo il derby vinto col Catania, su mediagol.it. URL consultato il 2017 febbraio 2017.«"Sono orgoglioso della mia squadra, dei miei tifosi, orgoglioso della società che rappresento, orgoglioso di essere siracusano" come esterna il Presidente Cutrufo dopo la vittoria nel derby col catania, che mancava in casa da ben 64 anni»
- ^ Siracusa, approvati cambio di denominazione e nomina amministratore unico, su tuttolegapro.com, http://www.tuttolegapro.com/, 16 giugno 2016. URL consultato il 17 giugno 2016.
- ^ a b c Spada, p. 12.
- ^ 1979-1980: lo squadrone e la Coppa Italia, su siracusacalcio.net, http://www.siracusacalcio.net/. URL consultato il 7 novembre 2015.
- ^ CALCIO – Presentato il nuovo stemma del Città di Siracusa, su reteregione.it, http://www.reteregione.it/, 30 luglio 2015. URL consultato il 7 novembre 2015.
- ^ a b Spada, p. 193.
- ^ 10 parile 1909 la gara di Coppa Lipton, su messinastory.altervista.org, http://messinastory.altervista.org/, 7 novembre 2015. URL consultato il 7 novembre 2015.
- ^ Spada, p. 13.
- ^ Spada, p. 67.
- ^ a b La B di Lillo Nobile, su siracusacalcio.altervista.org, http://siracusacalcio.altervista.org/. URL consultato il 12 dicembre 2015.
- ^ Bruno Micheloni, su dietnam.wordpress.com, http://dietnam.wordpress.com/. URL consultato il 12 dicembre 2015.
- ^ Spada, p. 164.
- ^ Spada, p. 176.
- ^ Spada, p. 195.
- ^ Messinachannel.it, "Il Siracusa avversario delle messinesi"., su messinachannel.it.
- ^ È nata l'A.S.D. Siracusa Calcio, su siracusacalcio.net. URL consultato il 4 dicembre 2015.
- ^ promozione in 2ª categoria, su siracusacalcio.net. URL consultato il 4 dicembre 2015.
- ^ Il Siracusa vince la Coppa delle province, su bazar176-2.blogspot.it. URL consultato l'8 giugno 2013.
- ^ cambio denominazione in Siracusa Calcio, su http://www.diario1984.it. URL consultato il 15 giugno 2016.
- ^ G. Caia, A. Caia, Fontanelli, Messina, Scatà, p. 6.
- ^ Gestito dalla Lega Nazionale Centro-Sud.
- ^ COMUNICATO UFFICIALE Nº27 (PDF), su asdtorregrotta.it, figc.it, 8 agosto 2014. URL consultato il 7 dicembre 2016.
- ^ Spada, p. 11.
- ^ 1924: Gli Albori, su siracusacalcio.net, http://www.siracusacalcio.net/. URL consultato il 15 gennaio 2013.
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Voci correlate
Collegamenti esterni
- Sito ufficiale, su siracusacalciosrl.it.
- Pagina Facebook ufficiale, su facebook.com.
- (DE, EN, IT) Siracusa Calcio 1924, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.