Palaeopropithecus ingens
Il Palaeopropithecus ingens era un grosso lemure estinto vissuto in Madagascar.
Palaeopropithecus ingens | |
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Stato di conservazione | |
Classificazione scientifica | |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Mammalia |
Superordine | EuarchontogliresTassobox gruppo generico |
Ordine | Primates |
Sottordine | Strepsirrhini |
Infraordine | Lemuriformes |
Superfamiglia | Lemuroidea |
Famiglia | Palaeopropithecidae |
Genere | Palaeopropithecus |
Specie | Palaeopropithecus ingens |
Nomenclatura binomiale | |
Palaeopropithecus ingens Grandider, 1899 |
Le zampe anteriori di ques'animale erano più lunghe di quelle posteriori, al contrario di altri indridi estinti, nei quali avveniva il contrario; sulle mani, i pollici erano scarsamente sviluppati, mentre le altre dita avevano falangi ellungate ed erano incurvate ad uncino, per potersi appendere agli alberi a testa in giù come i bradipi. Il cranio era piuttosto robusto, con un muso piuttosto allungato, con una grossa mandibola sulla quale gli incisivi inferiori erano piccoli ed a forma di spatola, inoltre erano verticali rispetto alla mandibola, mentre i molari erano larghi e muniti di creste; queste caratteristiche dentarie lasciano supporre che il Palaeopropithecus ingens fosse un mangatore di foglie.
La data della sua estinzione non è certa, tuttavia si ipotizza che questi animali siano scomparsi completamente dopo il 1500, poco prima dell'arrivo degli europei in Madagascar, probabilmente a causa della caccia e della distruzione del loro habitat da parte dei primi colonizzatori malgasci.