CGD (casa discografica)
La CGD (sigla di Compagnia Generale del Disco) è stata una casa discografica italiana attiva tra il 1948 e il 1988 e utilizzata come marchio fino al 2004. È attualmente un marchio inutilizzato di Warner Music Italia s.r.l.[1]
CGD | |
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Stato | ![]() |
Fondazione | |
Fondata da | Teddy Reno |
Chiusura | 1988 |
Sede principale | Milano |
Gruppo | Warner Music Group |
Settore | Musicale |
Prodotti | Musica leggera |
Storia
La nascita
La CGD fu fondata nel 1948 dal cantante Teddy Reno: grazie ad un aiuto finanziario da parte del padre, egli diede vita ad una casa discografica che, oltre alla diffusione dei suoi dischi, si dedicò alla scoperta e al lancio di nuovi artisti italiani.
Ecco come Teddy Reno ha raccontato la nascita della sigla: «Avevo chiamato la mia società Compagnia Generale del Disco. Presi un foglio di carta e scrissi il nome da attaccare sulla porta. Lo scrissi in stampatello dando molto risalto alle lettere iniziali CGD, e fu così che nacque questo marchio, poi diventato famoso in tutto il mondo[2]».
La sede della CGD fu stabilita a Milano, in via Passarella 4; come direttore artistico Teddy Reno chiamò il suo concittadino Lelio Luttazzi, che si occupò anche degli arrangiamenti insieme al Maestro Gianni Ferrio, e come responsabile della produzione internazionale chiamò invece David Matalon, che nel 1956 abbandonò la CGD per fondare l'Italdisc.
Legandosi con alcune case editrici, come la Suvini-Zerboni e le Messaggerie Musicali, la CGD riuscì a mettere sotto contratto artisti quali Jula de Palma, Giorgio Consolini, Betty Curtis e Johnny Dorelli.
Gli anni sessanta
All'inizio del 1958 Teddy Reno decise di vendere la CGD: l'acquirente fu Ladislao Sugar, editore musicale di origine ungherese di grandi capacità imprenditoriali e futuro patron del Gruppo Sugar, che aveva fondato con Carlo Alberto Rossi la Casa Editrice Ariston, poi abbandonata per comprare le Messaggerie Musicali, e che aveva già comprato, nel 1955, una piccola quota azionaria della casa discografica.
Sugar fece un'operazione di rilancio della casa discografica: da un lato strinse nel 1966 un accordo con l'americana CBS per la distribuzione del suo catalogo in Italia (accordo seguito dal consigliere d'amministrazione della CGD Giuseppe Giannini e che portò alla nascita della CBS Sugar nel 1970); dall'altro, per intercettare il gusto dei giovani, nominò direttore artistico il giovane Franco Crepax,[3] che mise sotto contratto molti giovani talenti, come Bruno Lauzi (che debutta con il nome d'arte di Miguel e i Caravana) Gigliola Cinquetti (che vinse nel 1964 il Festival di Sanremo), Riccardo Del Turco, Massimo Ranieri, Mario Tessuto e Caterina Caselli. In seguito la direzione artistica venne affidata al figlio di Sugar, Piero, che sposerà la Caselli nel 1970.
Nel 1961 Sugar trasferì l'azienda in Galleria del Corso, sede di molte altre case discografiche e di edizioni musicali; tra le etichette straniere che la CGD distribuì in Italia vi fu anche la Palette, etichetta belga.
Nel 1968 Ladislao lascia completamente l'azienda nelle mani del figlio. Con l'esperienza avuta come direttore artistico, Piero continuerà a guidare l'azienda per tutti gli anni settanta con successo.
Gil anni settanta
Nel 1973 ci fu un nuovo trasloco, in via Quintiliano 40. La sede fu costruita ex-novo su idea di Sugar, ispirandosi a realtà già consolidate come quelle della RCA Italiana, come un complesso unico e polivalente, comprendente sale di prova, incisione - il tutto con tecnologie all'avanguardia (per l'epoca) - uffici e anfiteatro per la presentazione di nuovi artisti e dischi. Solo la stampa veniva esternalizzata.
Nell'ottobre 1976 viene lanciata una nuova sottoetichetta, la Record Bazaar che verrà distribuita a prezzo economico.
Quando nel 1977 la CBS decise di aprire una propria sede autonoma in Italia, questo determinò una crisi alla CGD, in quanto tutto il catalogo estero veniva meno. Tutti gli artisti italiani che incidevano per la CBS, come i Pooh, vennero però inglobati e i loro dischi vennero ristampati dalla nuova casa discografica. Nello stesso 1977 Caterina Caselli, moglie di Sugar nel frattempo diventata vicepresidente dell'azienda, decide di fondare una casa discografica satellite, l'Ascolto, per dedicarsi ad artisti più di nicchia, come Pierangelo Bertoli e Franco Fanigliulo.
Un'altra piccola etichetta che venne distribuita dalla CGD fu la Derby Club.
Gli anni ottanta
Nella seconda metà degli anni ottanta la CGD, come molte altre case discografiche, affrontò un periodo di crisi. Per tagliare i costi, la CGD decise di esternalizzare l'intero processo produttivo, iniziando quell'opera di abbandono progressiva e irreversibile della propria sede, culminata nella chiusura della stessa. Nel frattempo, alcune sale d'incisione vennero affittate a terzi: è il caso dello studio Logic al primo piano, ceduto ai Fratelli La Bionda.
Nel 1988 l'etichetta venne acquistata dall'americana Warner Music Group, che cambiò la ragione sociale in CGD East West. La CGD viene progressivamente spogliata di una propria identità come etichetta indipendente, sopravvivendo come divisione artistica e marketing dell'inglobante statunitense. Progressivamente, la gestione dell'ex CGD viene suddivisa fra gli uffici della Warner, e la Compagnia Generale del Disco rimane solamente un marchio sia per il catalogo storico che per gli artisti già sotto contratto ed in attività. Nel settembre del 2004, la Warner decide di cancellare anche il logo[4]; l'intero database CGD e le nuove incisioni degli artisti della scuderia vengono impresse sotto il nome dell'Atlantic Records.
Al momento della vendita a Warner, se le attività di progetto e produttive erano già finite (da tempo le incisioni e le stampe dei dischi venivano designate rispettivamente a sale di registrazione, missaggio, ed a stamperie esterne, avendo la CGD - come peraltro tutte le altre etichette - smantellato tutti gli apparati in-house fin dall'inizio degli anni ottanta), una sede come quella di via Quintiliano - pensata come centro unico - che era rimasta aperta solo per pochi uffici, dedicati alle attività manageriali, di promozione e commerciali, diveniva sproporzionata e superflua. Così, all'inizio degli anni novanta - nel momento in cui il palazzo, oramai semivuoto, avrebbe richiesto lavori onerosi di ripristino in sicurezza - venne deciso di lasciarlo. Le attività rimaste si trasferirono, e la sede della CGD venne quindi svuotata dei materiali, chiusa, e rimase abbandonata per anni, utilizzata in parte come rifugio da senzatetto e vandalizzata.
La Warner ha ereditato l`intero catalogo CGD e il nome CGD, che risulta tuttora registrato anche se inutilizzato.
Sottoetichette
- Record Bazaar, serie economica.
I dischi pubblicati
Per la datazione ci si basa sull'etichetta del disco, o sul vinile o, infine, sulla copertina; qualora nessuno di questi elementi avesse una datazione, ci si basa sulla numerazione del catalogo, se esistenti, vengono riportati oltre all'anno il mese e il giorno (quest'ultimo dato si trova, a volte, stampato sul vinile).
78 giri - serie SO
Numero di catalogo | Anno | Interprete | Titoli |
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SO 1100 | Febbraio 1948 | Teddy Reno | White Christmas/You Keep Coming Back Like A Song |
SO 1105 | 9 giugno 1948 | Teddy Reno | Near you/Susy |
78 giri - serie PV
78 giri - serie RE
33 giri - 25 cm
33 giri - 30 cm
33 giri - Serie Smeraldo
Si trattava di una serie di emissioni particolari, caratterizzate da un logo diverso e da una fascia in alto in copertina con la scritta Serie Smeraldo; la numerazione di catalogo era preceduta dalle lettere POP.
Numero di catalogo | Anno | Interprete | Titoli |
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POP 36 | 1967 | Gigliola Cinquetti | La rosa nera |
POP 39 | 1967 | Ike & Tina Turner | Concerto Beat |
POP 41 | 1967 | The Misja Mengelberg Quartet | Jazz from Holland |
POP 46 | 1967 | Little Junior Parker | Invito al rhythm & blues |
POP 51 | 1967 | Les Surfs | I grandi successi dei Surfs |
POP 53 | 1968 | The Seeds | Il futuro inizia con noi |
POP 60 | 1968 | The Five Killers | The Five Killers |
POP 67 | 1968 | Les Baxter | L'amore è blu |
POP 69 | 1968 | Yoska Nemeth | Notti tzigane |
POP 70 | 1968 | Jean Laports | Una sera al circo |
POP 72 | 1968 | Ralph Dollimore | Dance time |
POP 73 | 1968 | Franco Cerri | La sera a casa con te |
POP 75 | 1969 | Gigliola Cinquetti | Il treno dell'amore |
POP 76 | 1969 | Mario Tessuto | Lisa dagli occhi blu |
EP
45 giri
I 45 giri sono suddivisi in due periodi, a seconda del tipo di numerazione del catalogo, che nei primi anni della casa discografica + costituito da una N e da una numerazione progressiva, nel 1971 la numerazione ricomincia da capo, senza più essere preceduta dalla lettera
Anni '50 e '60 (catalogazione N)
Anni '70
Anni '80
Anni '90
Serie internazionale
Dischi di artisti perlopiù stranieri pubblicati in Italia.
Note
- ^ Numero Registrazione 0001316476 Data deposito 22 maggio 2008. Ministero dello Sviluppo Economico. Direzione Generale Lotta alla Contraffazione Ufficio Italiano Brevetti e Marchi
- ^ Teddy Reno, Ricordi, editore Gremese, 2001, pag. 42
- ^ L'espresso - il 68» La morte a 45 giri - Versione stampabile
- ^ √ Addio alla CGD: Warner Italia adotta le etichette Atlantic e Warner Bros. - Rockol
- ^ In origine doveva essere pubblicato a dicembre del 1977, ma venne posticipato a causa della partecipazione di Sebastianelli a Sanremo
Bibliografia
- I dati concernenti le emissioni discografiche della casa sono stati tratti dai supporti fonografici emessi e conservati (come tutti quelli pubblicati in Italia) alla Discoteca di Stato a Roma.
- Vari numeri delle riviste Musica e dischi (annate dal 1948 in poi), Il Musichiere (annate 1959-1960), TV Sorrisi e Canzoni (annate dal 1955 in poi), Ciao 2001, Qui giovani, Big, Music, e molte altre riviste di argomento musicale.
- Mario De Luigi, L'industria discografica in Italia, edizioni Lato Side, Roma, 1982
- Mario De Luigi, Storia dell'industria fonografica in Italia, edizioni Musica e Dischi, Milano, 2008
- Teddy Reno, Ricordi, editore Gremese, 2001
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) CGD Compagnia Generale Del Disco S.p.a., su Discogs, Zink Media. URL consultato il 16 giugno 2015.