Rhynocoris iracundus

specie di insetto
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La cimice assassina (Rhynocoris iracundus (Poda, 1761)) è un insetto dell'ordine dei rincoti e della famiglia dei reduvidi[1][2][3].

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Cimice assassina
Esemplare fotografato in Austria, a nord di Graz
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteExopterygota
SubcoorteNeoptera
SuperordineParaneoptera
SezioneRhynchotoidea
OrdineRhynchota
SottordineHeteroptera
InfraordineCimicomorpha
SuperfamigliaReduvoidea
FamigliaReduviidae
SottofamigliaHarpactorinae
TribùHarpactorini
GenereRhynocoris
SpecieR. iracundus
Nomenclatura binomiale
Rhynocoris iracundus
(Poda, 1761)
Sinonimi
  • Cimex iracundus Poda, 1761[1]
  • Rhynocoris cruentus (Fabricius, 1787)[2]

Descrizione

 
Esemplare fotografato a Piazzo, Italia

È un insetto dai colori vivaci chiaramente aposematici, rosso e nero, che formano strie sulle zampe e sul torace, mentre le antenne, nere, si schiariscono verso la punta[4]. Il capo è piuttosto piccolo se rapportato al corpo, che può essere lungo 1,2-1,6 cm; è in grado di volare[4].

Biologia

La cimice assassina è una specie predatrice, che divora altri insetti, fra cui bruchi, ragni, scarafaggi e imenotteri (ad esempio api e vespe)[3][4]. Usa appostarsi sulle piante, in particolare quelle fiorite, dove attende le sue vittime: una volta catturata la preda, la infilza con la proboscide e le inietta una tossina che la paralizza e ne scioglie le interiora, di cui poi si nutre; la preda impiega dai tre ai dieci secondi a morire[3][4]. La sua attività di predazione si rende utile per debellare alcuni insetti infestanti[4][5].

A sua volta, la cimice assassina viene predata dai ragni di grosse dimensioni, dalla mantide religiosa, oltre che da roditori e uccelli[4]. Se disturbata emette un suono stridente facendo sfregare la punta della proboscide in una scanalatura posta sotto il capo: se la minaccia persiste, può attaccare con una puntura[3]; per l'uomo essa è molto dolorosa, anche più di quella di vespa, ma è poco efficace e causa un gonfiore che generalmente si risolve in poche ore[4].

La riproduzione avviene diverse volte durante la stagione calda, durante la quale la femmina depone dalle trenta alle cinquanta uova per volta[4]; le uova sono di forma ovale e vengono fissate su una foglia, schiudendosi dopo otto giorni. Alla schiusa, i piccoli misurano circa 2 mm e sotto atteri; la maturità verrà raggiunta, passando attraverso 5-7 fasi, in due mesi; in cattività, può raggiungere i due anni di vita[4]. Per via delle energie spese per la riproduzione, la femmina è una cacciatrice più attiva rispetto al maschio[4].

Distribuzione e habitat

 
Esemplare fotografato lungo il fiume Espaze, presso Camplong, Francia

La cimice assassina predilige gli ambienti soleggiati, come i prati secchi, ed è più frequente nelle regioni calde[3]; tra tutte le specie di Rhynocoris è quella che si spinge più in alto, dato che è stata rivenuta sulla Forcola di Livigno, a 2 500 m s.l.m.[6]. La sua presenza è attestata in Europa (eccetto per alcuni paesi settentrionali[1]), in Asia settentrionale e meridionale[2]. Per quanto riguarda l'Italia, è diffusa in tutta la penisola, ma è assente in Sardegna e la presenza è incerta in Sicilia[6].

Note

  1. ^ a b c (EN) Rhynocoris (Rhynocoris) iracundus (Poda, 1761), su Fauna Europaea. URL consultato il 23 giugno 2017.
  2. ^ a b c (EN) Rhynocoris iracundus (Poda, 1761), su Catalogue of Life. URL consultato il 23 giugno 2017.
  3. ^ a b c d e Bellmann, p. 68.
  4. ^ a b c d e f g h i j Cimice Assassina – Rhynocoris iracundus, su Insetti velenosi, 27 marzo 2017. URL consultato il 23 giugno 2017.
  5. ^ Omkar, p. 228.
  6. ^ a b Memorie, p. 166.

Bibliografia

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