Jump (Van Halen)

canzone dei Van Halen
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Jump è una canzone dei Van Halen, pubblicata nel dicembre del 1983 come singolo di lancio dell'album 1984. È l'unico singolo del gruppo che ha raggiunto il primo posto della Billboard Hot 100 negli Stati Uniti.[4] La canzone differisce dallo stile originario dei Van Halen, in quanto guidata da un'orecchiabile riff di sintetizzatore (eseguito su una Oberheim OB-Xa), anche se si caratterizza comunque per un assolo di chitarra, definito da Eddie van Halen come il migliore che abbia mai composto.[5]

Jump
singolo discografico
ArtistaVan Halen
Pubblicazione21 dicembre 1983
Durata4:04
Album di provenienza1984
GenereHard rock
Rock elettronico
Arena rock
EtichettaWarner Bros.
ProduttoreTed Templeman
Registrazione1983
Formati7", 12"
Certificazioni
Dischi d'argentoRegno Unito (bandiera) Regno Unito[1]
(vendite: 200 000+)
Dischi d'oroItalia (bandiera) Italia[2]
(vendite: 15 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti[3]
(vendite: 500 000+)
Van Halen - cronologia
Singolo successivo
(1984)

Jump è una delle canzoni più famose e riconoscibili del gruppo, e ha avuto il merito di introdurre l'utilizzo di tastiere e sintetizzatori in brani hard rock, influenzando diversi gruppi che nella seconda metà degli anni '80 troveranno il successo commerciale.[5]

Storia

Il famoso riff di sintetizzatore era stato composto da Eddie van Halen intorno al 1981, ma all'epoca venne rifiutato dagli altri membri della band.[5] Nel 1983, il produttore Ted Templeman chiese a David Lee Roth di prestare maggiore attenzione a quell'idea musicale. Il cantante cominciò dunque ad ascoltare più volte il pezzo, e trovò l'ispirazione per scrivere il testo dopo aver sentito al telegiornale la notizia di uomo che minacciava di suicidarsi lanciandosi da un edificio alto.[5] Il significato delle parole del brano è stato comunque universalmente interpretato come quello di un invito ad amare.

Il cambiamento stilistico intrapreso dal gruppo provocò qualche tensione interna, principalmente tra David Lee Roth (che avrebbe preferito continuare con il tradizionale stile hard rock) e Eddie van Halen (favorevole invece a nuove sperimentazioni elettroniche). Inoltre, in quel periodo Eddie inaugurò il suo studio di registrazione personale, i 5150 Studios, il che avrebbe contribuito ad accrescere il suo potere nelle scelte compositive della musica della band. Questo fu uno dei motivi principali che portò all'allontanamento di Roth l'anno successivo, a cui favore si schierò anche il produttore Ted Templeman, il quale non sopportava il fatto che Eddie avesse un nuovo studio personale in cui poteva prendere decisioni in totale autonomia. Tutto ciò è stato confermato da Eddie stesso in un'intervista rilasciata alla rivista Rolling Stone nell'aprile del 1995.

Nonostante le avversità, Roth e Templeman lavorarono comunque su Jump nel tanto discusso nuovo studio di Eddie. Secondo quanto riportato da Templeman, il brano venne registrato in un'unica ripresa durante un pomeriggio e mixato quella stessa notte.[6]

Eddie van Halen ha affermato di aver preso ispirazione per comporre il riff di sintetizzatore di Jump ascoltando il brano Kiss on My List del duo musicale Hall & Oates.[7]

Video musicale

Il video musicale di Jump è stato diretto da David Lee Roth. Questo è basato su un concetto semplice, molto simile a quello di diversi video hard rock del tempo.[8] Viene mostrata la band che esegue la canzone in un finto concerto, su uno sfondo nero. Il video ha ricevuto tre candidature durante la prima edizione degli MTV Video Music Awards, trionfando nella categoria Miglior performance in un video.

La versione della canzone usata per il video differisce leggermente da quella presente nell'album. Durante l'assolo di tastiera prima del ritornello finale, si sente (e si vede) David Lee Roth che emette un grido. Lo fece durante la finta esibizione della band per le riprese del video, ed è molto probabile che sovra-incise questo grido principalmente per la versione video, in quanto non è presente nella canzone originale.

Eredità

 
I Van Halen mentre eseguono Jump in concerto nel 2007
  • Jump è stata inserita alla posizione numero 15 nella classifica delle "100 più grandi canzoni degli anni '80" stilata da VH1.[9]
  • Il brano è diventato negli anni un sorta di inno sportivo,[5] viene infatti suonata ogni qualvolta che l'A.C. Milan segna un gol nello stadio di casa, il San Siro, oppure prima delle partite casalinghe dell'Olympique de Marseille e del Brøndby IF.
  • La canzone appare nella colonna sonora del film Big Daddy - Un papà speciale del 1999.
  • Il cantante Paul Anka ha registrato una cover swing del brano, poi inserita nell'album Rock Swings nel 2005.
  • È stata eseguita una cover anche dai ragazzi del telefilm Glee, sfruttando nuove armonizzazioni ma mantenendo comunque la melodia originale.
  • Il brano è stata suonato inoltre da Bruce Springsteen il 6 aprile 2014, durante un concerto a Dallas, in Texas.
  • Nel 2014 è stata indicata come la 21ª più grande canzone pop metal da Yahoo! Music.[10]

Tracce

7" Single A|B Warner 929 384-7
  1. Jump – 4:04
  2. House of Pain – 3:20
12" Single Warner Bros. 92 0181-0
  1. Jump – 4:04
  2. Runnin' with the Devil – 3:31
  3. House of Pain – 3:20

Formazione

Classifiche

Classifiche di fine anno

Classifica (1984) Posizione
Australia[11] 28
Canada[27] 14
Italia[28] 36
Stati Uniti[29] 6
Sudafrica[30] 13

Note

  1. ^ (EN) BPI Awards, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. Digitare "Van Halen" in "Keywords", dunque premere "Search".
  2. ^ Certificazioni, su fimi.it, Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 28 maggio 2015.
  3. ^ (EN) Jump – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 13 maggio 2015.
  4. ^ Whitburn, Joel. The Billboard Book of Top 40 Hits, 6th ed, Billboard Publications, Inc. 1996. ISBN 0-8230-7632-6
  5. ^ a b c d e (EN) Jump, su vhnd.com, Van Halen News Desk. URL consultato il 29 maggio 2015.
  6. ^ Van Halen: A visual history: 1978-1984, Neil Zlozower, 2008
  7. ^ "Classic Tracks: Hall & Oates "I Can't Go For That (No Can Do)" Archiviato il 30 agosto 2006 in Internet Archive.." mixonline.com, 2006.
  8. ^ mvdbase.com - Van Halen - "Jump"
  9. ^ VH1: 100 Greatest Songs of the 80's, su rockonthenet.com, Rock on the Net. URL consultato il 3 gennaio 2015.
  10. ^ (EN) The 25 Greatest Pop Metal Songs, su yahoo.com, Yahoo!, 30 novembre 2014. URL consultato il 4 dicembre 2014.
  11. ^ a b David Kent, Australian Chart Book 1993-2005, St Ives, N.S.W., Australian Chart Book, 2006, ISBN 0-646-45889-2.
  12. ^ (DE) Austrian Charts – Van Halen – Jump, su austriancharts.at.
  13. ^ (NL) Ultratop Charts – Van Halen – Jump, su ultratop.be, Ultratop.
  14. ^ (EN) Top Singles - Volume 40, No. 2, March 17 1984, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 4 ottobre 2014.
  15. ^ (FR) Accès direct à ces Artistes, su infodisc.fr. URL consultato il 4 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014). Selezionare "VAN HALEN" e premere "OK".
  16. ^ (DE) German Charts – Van Halen – Jump, su offiziellecharts.de.
  17. ^ Irish Recorded Music Association, Search the Charts - Jump, su irishcharts.ie, Fireball Media. URL consultato il 4 ottobre 2014.
  18. ^ Hit Parade Italia - Indice per Interprete: V, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 4 ottobre 2014.
  19. ^ (EN) New Zealand Charts – Van Halen – Jump, su charts.org.nz.
  20. ^ (NL) Dutch Charts – Van Halen – Jump, su dutchcharts.nl.
  21. ^ (EN) Chart Archive – Van Halen – Jump, su chartarchive.org, Chart Stats (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2015).
  22. ^ (EN) Van Halen – Chart History, su billboard.com, Billboard. URL consultato il 4 ottobre 2014.
  23. ^ (EN) Van Halen – Chart History (mainstream rock), su billboard.com, Billboard. URL consultato il 4 ottobre 2014.
  24. ^ (EN) South African Rock Lists Website SA Charts 1969 – 1989 Acts (V), su Rock.co.za, John Samson. URL consultato il 4 ottobre 2014.
  25. ^ (EN) Swedish Charts – Van Halen – Jump, su swedischcharts.com.
  26. ^ (DE) Swiss Charts – Van Halen – Jump, su hitparade.ch.
  27. ^ (EN) Top Singles - Volume 41, No. 17, January 05 1985, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 4 ottobre 2014.
  28. ^ I singoli più venduti del 1984, su hitparadeitalia.it. URL consultato il 4 ottobre 2014.
  29. ^ Billboard Top 100 - 1984, su longboredsurfer.com. URL consultato il 4 ottobre 2014.
  30. ^ (EN) Top 20 Hit Singles of 1984, su Rock.co.za, John Samson. URL consultato il 4 ottobre 2014.

Collegamenti esterni