Utente:Betau/Sandbox
Temi
Le Guin sfruttò la flessibilità creativa della fantascienza e del fantasy per esplorare i temi delle identità e delle strutture sociali. In questo modo, il ricorso a discipline quali sociologia, antropologia e psicologia portò alcuni critici a includere le sue opere nella categoria della fantascienza soft.[1] Lei si oppose a questa classificazione, sostenendo che il termine sia divisivo e implichi un'idea ristretta di quanto costituisce una forma valida di fantascienza.[2] Le tematiche dell'anarchismo e dell'ambientalismo riaffiorano inoltre lungo tutta l'opera di Le Guin.[3][4]
Nel 2014 Le Guin parlò a proposito del fascino di immaginare possibili futuri nella fantascienza:
«Si può dire che davvero qualunque cosa può succedere [nel futuro] senza paura di essere contraddetto da chi ci nascerà. Il futuro è un laboratorio sicuro, sterile per sperimentare le idee, un mezzo per riflettere sulla realtà, un metodo.»
Sociologia, antropologia, psicologia
Conoscendo profondamente le prospettive delle scienze sociali circa l'identità e la società, Le Guin decide razze e generi a ragion veduta. La maggior parte dei suoi personaggi sono persone di colore, una scelta fatta per rispecchiare la maggioranza non bianca dell'umanità (motivo a cui attribuisce la scarsità di personaggi illustrati sulle copertine dei suoi libri).[6] La sua scrittura ricorre spesso a culture aliene - umane ma non terrestri - per esaminare le caratteristiche strutturali della società e della cultura umana, nonché del loro impatto sull'individuo.
L'evidente tematica dell'interazione culturale è molto probabilmente radicata nel fatto che Le Guin crebbe in una famiglia di antropologi impegnata nel caso di Ishi - un nativo americano considerato "l'ultimo indiano selvaggio" - e nelle sue relazioni con il mondo degli uomini bianchi. Il padre di Le Guin era il direttore del University of California Museum of Anthropology, dove Ishi fu studiato e lavorò come assistente ricercatore. Sua madre scrisse il bestseller Ishi in Two Worlds. Tali elementi si ripresentano in molte storie di Le Guin – da Il pianeta dell'esilio, a Città delle illusioni, da Il mondo della foresta a I reietti dell'altro pianeta.[6]
La scrittura di Le Guin fa un notevole uso di azioni ordinarie, allo scopo di chiarire come le attività quotidiane inseriscano gli individui in un contesto di relazioni con il mondo fisico e con il prossimo. Per esempio, l'impegno dei protagonisti negli affari comuni, come badar agli animali, curare l'orto e fare i lavori di casa, è centrale nel romanzo L'isola del drago. Pure i temi della psicologia junghiana sono fondamentali nella sua produzione.[7]
Un altro esempio è il Ciclo dell'Ecumene, una serie di romanzi che comprende una vasta raccolta di società, composte di varie specie umane che vivono per lo più in isolamento l'una dall'altra. La mano sinistra delle tenebre, I reietti dell'altro pianeta, La salvezza di Aka trattano tutti le conseguenze di contatti tra mondi e culture differenti. L'impatto sociale e culturale dell'arrivo di emissari dell'Ecumene su pianeti remoti e lo shock culturale che gli emissari provano costituiscono temi importanti ne La mano sinistra delle tenebre. Le concezioni di Le Guin sono state in seguito prese in prestito da molti famosi autori, che citarono a loro volta sue invenzioni come l'ansible, un dispositivo di comunicazione.[8] La mano sinistra delle tenebre esplora in particolar modo le conseguenze sociali, culturali e personali dell'identità sessuale attraverso la narrazione dell'incontro con una razza androgina.[9] Oltre all'ermafroditismo, Le Guin si concentra si concentra sull'abbattimento delle norme sulla sessualità e sul ruolo di genere. Il racconto Solitudine segue una ragazza, più temeraria di suo fratello maggiore, che si avventura in un mondo dominato da donne forti, territoriali. In Paradisi perduti, i passeggeri di una nave spaziale alla ricerca di un nuovo mondo da colonizzare sono salvati da una viaggiatrice interstellare, un ruolo tipicamente riservato agli uomini.[10]
Ambientalismo
Le Guin considera l'attuale sistema socio-politico americano problematico per la salute e la vita della natura, dell'umanità e del loro rapporto.[11] Questa idea ricorre in molte opere di Le Guin, specialmente ne La mano sinistra delle tenebre, Il mondo della foresta, I reietti dell'altro pianeta, L'occhio dell'airone, Sempre la valle, Le ragazze bufalo. Tutte questi libri vertono sull'organizzazione socio-politica e sui sistemi di valori di utopie e distopie.[11] Oltre alla produzione di romanzi, Il libro Out Here: Poems and Images from Steens Mountain Country, scritto in collaborazione con l'artista Roger Dorband, è un'evidente dichiarazione ambientalista dedicata alla bellezza dell'Oregon.[12] Le Guin scrisse anche numerose poesie e saggi sul Monte Sant'Elena in seguito all'eruzione del 1980.[13] Questi scritti esplorano i racconti e le discussioni dei locali dovuti all'eruzione, in unione alla prospettiva di Le Guin che vide l'evento dalla sua casa di Portland, oltre alla sue varie visite sul sito.[14]
Anarchismo e Taoismo
Le concezioni di Le Guin verso l'anarchismo erano strettamente collegate alla sua fede nel Taoismo.[15]
«Il taoismo e l'anarchismo si armonizzano in modi molto interessanti e sono una taoista sin da quando scoprii che cosa fosse.»
Prendeva parte a numerose marce delle pace e benché non si dichiarasse esplicitamente anarchica, era convinta che la democrazia fosse buona, ma non l'unico modo per ottenere giustizia ed equità.[16] Le Guin disse: "I reietti dell'altro pianeta è un romanzo utopistico anarchico. Le sue idee derivano dalla tradizione anarchica pacifista – Kropotkin ecc. Così come fecero certe idee della cosiddetta controcultura degli anni sessanta e settanta."[17] Di fatto la sua produzione influenzò lo sviluppo i un nuovo pensiero anarchico postmoderno.[18]
- ^ Charlotte Spivack, 'Only in Dying, Life': The Dynamics of Old Age in the Fiction of Ursula Le Guin, in Modern Language Studies, vol. 14, n. 3, 1984, pp. 43–53, DOI:10.2307/3194540.
- ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
<ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatoreVice Interview - ^ (EN) Why It Matters that Ursula K. Le Guin Was an Anarchist, su CrimethInc.. URL consultato il 23/06/2018.
- ^ (EN) Michael Berry, Climate Visionary Ursula K. Le Guin, su Sierra. URL consultato il 23/06/2018.
- ^ Eileen Gunn, How America's Leading SF Authors Are Shaping Your Future, in Smithsonian Magazine, May 2014.
- ^ a b Faith L. Justice, Ursula K. Le Guin, in Salon, January 23, 2001.
- ^ Rochelle, W. (2001) Communities of the Heart: the Rhetoric of Myth in the Fiction of Ursula K. Le Guin. Liverpool: Liverpool University Press.
- ^ Michael Quinion, Ansible, in World Wide Words (archiviato il July 8, 2012).
- ^ Marilyn Strathern, Gender as It Might Be: A Review Article, in RAIN, n. 28, 1978, pp. 4–7, DOI:10.2307/3031802.
- ^ Ursula K. Le Guin, The birthday of the world and other stories, 1st, New York, HarperCollins, 2002, ISBN 0060509066.
- ^ a b Elizabeth McDowell, Power and Environmentalism in Recent Writings by Barbara Kingsolver, Ursula K. Le Guin, Alica Walker, and Terry Tempest Williams, Eugene, OR, University of Oregon, 1992.
- ^ (EN) Nonfiction review: 'Out Here' by Roger Dorband and Ursula K. Le Guin, Oregon Live.
- ^ Ursula Le Guin, In the Red Zone, Northridge, CA, Lord John Press, 1983, ISBN 0935716211.
- ^ Ursula Le Guin, Coming Back to the Lady, in In the Blast Zone: Catastrophe and Renewal on Mt. St. Helens, Corvallis, OR, Oregon State University Press, 2008, ISBN 978-0870711985.
- ^ Dmae Roberts, Ursula K. Le Guin: 'Out Here', in KBOO: Stage and Studio (archiviato il March 27, 2018).
- ^ Errore nelle note: Errore nell'uso del marcatore
<ref>: non è stato indicato alcun testo per il marcatoreOregonLive - ^ Chronicles of Earthsea: Edited Transcript of Le Guin's Online Q&A, in The Guardian, February 9, 2004.
- ^ Lewis Call, Postmodern Anarchism in the Novels of Ursula K. Le Guin, in The Anarchist Library (archiviato il September 30, 2013).