La voce di Hind Rajab

film del 2025 diretto da Kawthar ibn Haniyya
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La voce di Hind Rajab (in arabo صوت هند رجب?, Ṣawt al-Hind Rajab) è un film del 2025 scritto e diretto da Kawthar ibn Haniyya.

La voce di Hind Rajab
'Umar (Mu'tazz Milhis) in una scena del film
Titolo originaleصوت هند رجب
Ṣawt al-Hind Rajab
Lingua originalearabo
Paese di produzioneTunisia, Francia, Regno Unito, Stati Uniti d'America
Anno2025
Durata89 min
Rapporto2,39:1
Generedrammatico
RegiaKawthar ibn Haniyya
SceneggiaturaKawthar ibn Haniyya
ProduttoreNadim Shaykhruha, Odessa Rae, James Wilson
Produttore esecutivoBrad Pitt, Dede Gardner, Jeremy Kleiner, Joaquin Phoenix, Rooney Mara, Jonathan Glazer, Alfonso Cuarón, Guillaume Rambourg, Sarah Rambourg, Elizabeth Woodward, Sawsan Asfari, Ramez Sousou, Tiziana Sousou, Jemima Goldsmith, Ahmed Khan, Jorie Graham, Frank Giustra, Geralyn Dreyfous, Mohannad Malas, Farhana Bhula, Ali Ja'far, Samar Akrouk, Hana al-Omair, Hamza Ali, Badie Ali, Karim Ahmad, Michella Rivera-Gravage, Francesco Melzi d'Eril, Gabriele Moratti, Stephanie Olson, Erik Nari Olson, Sabine Getty
Casa di produzioneMime Films, Tanit Films, RaeFilm Studios, JW Films Production
Distribuzione in italianoI Wonder Pictures
FotografiaJuan Sarmiento G.
MontaggioQutayba Barhamji, Maxime Mathis, Kawthar ibn Haniyya
MusicheAmin Buhafa
ScenografiaBasim al-Marzuq
CostumiKhadija Zuquay
Interpreti e personaggi

Il film racconta dell'omicidio di Hind Rajab, una bambina palestinese di cinque anni uccisa nel gennaio 2024 dall'esercito israeliano assieme a sei familiari e due paramedici della Mezzaluna Rossa nel corso dell'invasione israeliana della Striscia di Gaza, incorporando la vera registrazione della sua telefonata fatta agli operatori della Mezzaluna Rossa che rese famoso il suo caso.[1]

Ha vinto il Leone d'argento alla 82ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia ed è stato scelto come candidato tunisino all'Oscar al miglior film straniero ai premi Oscar 2026.

  Lo stesso argomento in dettaglio: Omicidio di Hind Rajab.

Il 29 gennaio 2024 gli operatori del centralino del braccio palestinese della Mezzaluna Rossa a Ramallah ricevono la telefonata di Liyan Hamada, una quindicenne di Gaza intrappolata in macchina assieme alla cuginetta Hind Rajab dopo che un carro armato israeliano ha sparato al veicolo, uccidendone i genitori e i tre fratelli. Quando anche Liyan viene uccisa dal fuoco continuato proveniente dal carro armato, è Hind, una bambina di cinque anni, a prenderne il posto, ferita alla schiena e alle gambe. Per le successive tre ore, gli operatori restano in contatto telefonico con lei, mentre un'ambulanza della Mezzaluna attraversa la zona assediata dall'esercito israeliano per soccorrerla.

Produzione

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Sviluppo

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«Ho sentito che il mio ruolo, in quanto regista, fosse semplicemente di trovare il modo migliore e più cinematografico per trasmettere ciò che avevo ricevuto: la registrazione, la sua voce. Era già tutto lì. Dovevo capire scoprire da quale prospettiva raccontarlo.»

La regista ha voluto realizzare un film sulla vicenda non appena ha ascoltato l'estratto della telefonata pubblicato su internet, dichiarando a riguardo di avere «semplicemente sentito di dover fare qualcosa. Per non essere complice. Non ho alcun potere politico, non sono un'attivista, ho solo questo strumento che padroneggio un po', il cinema. Almeno, con questo film, non sono stata ridotta al silenzio».[1] Come prima cosa ha contattato la Mezzaluna rossa e, tramite questa, la madre di Hind, Wisam Hamada, non volendo procedere senza il suo benestare.[1]

Una volta ottenuta l'intera registrazione della telefonata, della durata di circa 70 minuti, ibn Haniyya ha cominciato a scrivere la sceneggiatura a partire dalle parole di Hind, decidendo di adottare la prospettiva degli operatori del centralino della Mezzaluna perché trovava che fosse la più efficace nel trasmettere la sensazione «d'impotenza, rabbia e tristezza» che provava «ogni volta» nell'ascoltare le richieste d'aiuto, postume, di Hind.[1] Per scrivere la sceneggiatura, ha intervistato Hamada e personale della Mezzaluna, basandosi sulle loro testimonianze.[1] La registrazione originale è stata lasciata intatta, senza tentativi di migliorarne la qualità audio, tranne una parte in cui Hind chiedeva per 15 volte aiuto all'operatore, che le rispondeva per altrettante volte, condensata per ragioni di brevità.[1]

Il film è stato una co-produzione franco-tunisina tra la Mime Films e la Tanit Films di Nadim Shaykhruha, assieme alla statunitense RaeFilm Studios d'Odessa Rae e la britannica JW Films di James Wilson.[2] A film finito, nell'agosto 2025, una cordata di personalità di Hollywood che comprendeva Brad Pitt, Joaquin Phoenix, Rooney Mara, Jonathan Glazer e Alfonso Cuarón, si è aggiunta ai suoi produttori esecutivi allo scopo di facilitarne la distribuzione negli Stati Uniti e all'estero.[3]

Riprese

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Le riprese si sono svolte interamente in Tunisia,[2] ricreando in un teatro di posa gli uffici della Mezzaluna a Ramallah.[1] Gli attori recitavano le loro battute ascoltando la registrazione di Hind all'auricolare,[1] senza che la regista gliel'avesse mai fatta sentire completa prima, così da filmare le loro genuine reazioni.[4]

Distribuzione

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Il film è stato presentato in anteprima mondiale all'82ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il 3 settembre 2025.[1][4] Al termine della proiezione ha ricevuto un'ovazione di 23 minuti e 50 secondi,[5] battendo così il precedente primato, non scientifico,[6][7] dell'applauso più lungo ricevuto a un festival di cinema detenuto da Il labirinto del fauno, che al Festival di Cannes 2006 ricevette 22 minuti di applausi.[5]

È stato distribuito nelle sale italiane da I Wonder Pictures a partire dal 25 settembre 2025.[8]

Accoglienza

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Incassi

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In Italia il film ha incassato 786045 €.[9]

Critica

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Il film è stato osannato dalla critica cinematografica: Su Rotten Tomatoes ha un indice di gradimento del 97% basato su 29 recensioni.[10] Su Metacritic il voto medio è di 85 su 100 basato su 11 recensioni.[11]

Reazione di Wisam Hamada

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Riguardo al film, ibn Haniyya ha dichiarato di aver sentito la «responsabilità enorme [...] di onorare la storia di questa bambina. Avevo paura di deludere la sua voce, che il mio film non avrebbe onorato la sua memoria. Questo è ciò che mi ha causato maggiore ansia».[1] Avendolo mostrato in anteprima ai paramedici e agli operatori della Mezzaluna rossa per chiederne il parere, era impossibilitata a fare lo stesso con la madre di Hind, Wisam Hamada, che viveva ancora nella Striscia di Gaza e con la quale aveva corrisposto solo per telefono.[1] È riuscita a mostrarlo ai suoi parenti che avevano abbandonato la Striscia, tra cui il fratello, che gliel'ha descritto in dettaglio, riferendo ad ibn Haniyya che Hamada aveva apprezzato il risultato.[1]

In una telefonata con l'Agence France-Presse, Hamada ha dichiarato di sperare che il film potesse ispirare la fine della guerra nella Striscia di Gaza, salvando la vita di altri bambini.[12] Nell'accettare il Leone d'argento vinto col film alla 82ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ibn Haniyya ha letto un comunicato simile, sempre da parte di Hamada, accusando inoltre Israele di genocidio e ricordando come Hamada e il figlio Iyad si trovassero ancora a Gaza, appellandosi ai capi di Stato del mondo affinché si prodigassero per il loro salvataggio.[13]

Riconoscimenti

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Nell'agosto 2025 è stato scelto come film rappresentante la Tunisia nella corsa per l'Oscar al miglior film straniero ai premi Oscar 2026.[14]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m (EN) Scott Roxborough, Venice: Kaouther Ben Hania on Gaza Drama ‘The Voice of Hind Rajab’: “At Least, With This Film, I Wasn’t Silenced”, in The Hollywood Reporter, 2 settembre 2025. URL consultato il 3 settembre 2025.
  2. ^ a b (EN) Nick Vivarelli e Alex Ritman, Killing of Palestinian Girl Hind Rajab Being Made Into Film by Kaouther Ben Hania, Nadim Cheikhrouha, ‘Zone of Interest’ Producer James Wilson, ‘Navalny’ Producer Odessa Rae and Film4 (EXCLUSIVE), in Variety, 13 maggio 2025. URL consultato il 3 settembre 2025.
  3. ^ (EN) Andreas Wiseman, Hollywood Luminaries Get Behind Gaza Movie ‘The Voice Of Hind Rajab’ Ahead Of Venice World Premiere, in Deadline Hollywood, 26 agosto 2025. URL consultato il 27 agosto 2025.
  4. ^ a b (EN) Nick Vivarelli, Ellise Schafer e Rebecca Rubin, ‘The Voice of Hind Rajab’ Director Hopes Brad Pitt and Joaquin Phoenix Joining Gaza Drama as Producers Will ‘Mean Something’: It’s ‘Very Important to Give’ Palestinians a ‘Voice and a Face’, in Variety, 3 settembre 2025. URL consultato il 27 agosto 2025.
  5. ^ a b (EN) Nancy Tartaglione, Gaza Drama ‘The Voice Of Hind Rajab’ Gets Record 23-Minute-Plus Ovation At Venice World Premiere, su Deadline Hollywood, 3 settembre 2025. URL consultato il 4 settembre 2025.
  6. ^ Gabriele Niola, Venezia 73: quanto c'è di vero dietro l'espressione "10 minuti di applausi"?, su badtaste.it, 30 agosto 2016. URL consultato il 4 settembre 2025.
  7. ^ Gabriele Niola, X minuti di applausi, su Il Post, 9 settembre 2023. URL consultato il 4 settembre 2025.
  8. ^ Carola Pronto, La Voce di Hind Rajab: fissata la data di uscita nei cinema italiani, in ComingSoon.it, 11 settembre 2025. URL consultato il 13 settembre 2025.
  9. ^ Box Office, su Cinetel. URL consultato il 5 ottobre 2025.
  10. ^ (EN) La voce di Hind Rajab, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 24 settembre 2025.  
  11. ^ (EN) La voce di Hind Rajab, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 24 settembre 2025.  
  12. ^ (EN) Hind Rajab's mother hopes Venice film helps end Israel's Gaza genocide, su TRT, 2 settembre 2025. URL consultato il 4 settembre 2025.
  13. ^ a b (EN) Melanie Goodfellow e Nada Aboul Kheir, Gaza Crisis Dominates Venice Awards Ceremony As Winners Call For An End To Israeli Military Action, su Deadline Hollywood, 6 settembre 2025. URL consultato il 7 settembre 2025.
  14. ^ (EN) Mona Tabbara, Tunisia selects Venice premiere ‘The Voice Of Hind Rajab’ as Oscar submission, in Screen International, 28 agosto 2025. URL consultato il 3 settembre 2025.
  15. ^ Premi ed eventi collaterali dell'82ª Mostra, su labiennale.org, Biennale di Venezia, 6 settembre 2025. URL consultato il 6 settembre 2025.

Collegamenti esterni

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