Anisopappus Hook. & Arn., 1837 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Athroismeae e sottotribù Anisopappinae.[1][2][3]

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Anisopappus
Anisopappus junodii
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAthroismeae
SottotribùAnisopappinae
Genere Anisopappus
Hook. & Arn., 1837
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
Genere Anisopappus
Specie
(Vedi testo)

Etimologia

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Il nome del genere deriva da due parole greche: "anisos" (= diseguale) e "pappus" (= il pappo dei frutti di alcune piante).[4][5]

Il nome scientifico del genere è stato definito dai botanici William Jackson Hooker (1785-1865) e George Arnott Walker Arnott (1799-1868) nella pubblicazione " Botany of Captain Beechey's Voyage ; comprising an account of the plants collected by Messrs. Lay and Collie..." ( Bot. Beechey Voy. 196) del 1837.[6]

Descrizione

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Il portamento
Anisopappus junodii
 
Infiorescenza
Anisopappus junodii
 
I fiori
Anisopappus junodii

Portamento. Il ciclo biologico di queste piante è annuale o perenne con un habitus tipicamente erbaceo.[7][8][9][10][11][12]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta, semplice o ramosa. I fusti non sono alati e sono privi di canali resiniferi.

Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno. La forma della lamina varia da lineare a ovato, qualche volta è sub-cordato; il contorno della lamina può essere sia di tipo intero che pennatifida o anche pennata. La superficie è trinervata e pelosa.

Infiorescenza. Le sinflorescenze consistono in capolini terminali raggruppati a pannocchia (infiorescenza panicolata) o raramente in sub-ombrelliforme. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale peduncolato di tipo radiato o, raramente, disciforme, normalmente con fiori eterogami (raramente omogami). I capolini sono formati da un involucro, con forme campanulate o emisferiche, composto da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, piatte e a consistenza erbacea (scariose all'apice), sono disposte in modo più o meno embricato su più serie (da 3 a 5). Il ricettacolo è convesso, raramente conico, e normalmente con pagliette (ripiegate) a protezione della base di fiori.

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): sono femminili e sono disposti su una serie; la forma è ligulata (zigomorfa); a volte possono mancare o essere sterili oppure essere provvisti di androceo (fiori staminoidi);
  • fiori del disco (centrali): sono più numerosi con forme tubulose e sono ermafroditi, raramente solo funzionalmente maschili.

I fiori del disco I fiori del raggio sono femminili, qualche volta con

*/x K  , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [13]
  • fiori del raggio: la forma della corolla alla base è più o meno tubulosa-imbutiforme, mentre all'apice è ligulata; la ligula può terminare con alcuni denti; il colore è giallo;
  • fiori del disco: la forma è tubulare bruscamente divaricata in 5 lobi; i lobi, patenti o eretti, hanno una forma deltata o più o meno lanceolata sono corti, lisci e senza peli spinosi all'apice; il colore può essere giallo o giallo-oro. Le pareti cellulari epidermiche sono dritte e senza cristalli aghiformi.
  • Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono minutamente speronate e hanno una coda lunga o corta; le appendici apicali delle antere hanno delle forme ovate; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate. I due bracci dello stilo hanno una forma da lanceolata a deltoide e possono essere papillosi con papille ottuse.

Frutti. I frutti sono degli acheni con pappo. La forma è sub-affusolata (ellissoide) e strettamente obovata, con coste longitudinali ed epidermide senza cristalli. Il pappo è formato da piccole scaglie fuse alla base formanti una specie di tazza, oppure è assente.

Biologia

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Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[8][9]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

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Le specie di questo genere sono distribuite in Africa tropicale e Asia orientale.[2]

Sistematica

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La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][10][11]

Filogenesi

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Il gruppo di questa voce è descritto nella sottotribù Anisopappinae (tribù Athroismeae). La tribù Athroismeae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae, fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae". [10] La sottotribù Anisopappinae è caratterizzata da capolini di tipo radiato (raramente discoide), dal ricettacolo generalmente provvisto di pagliette, da corolle pentalobate e da fusti con foglie picciolate (raramente sessili).[11]

I caratteri distintivi del genere sono:[11]

  • i capolini sono dl tipo radiato;
  • il ricettacolo ha le pagliette (raramente è senza).

Il numero cromosomico delle specie di questo genere è: 2n = 14.[11]

Elenco delle specie

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Questo genere ha 46 specie:[2]

Sinonimi

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Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Astephania Oliv.
  • Cardosoa S.Ortiz & Paiva
  • Eenia Hiern & S.Moore
  • Epallage DC.
  • Helicta Less.
  • Meyerafra Kuntze
  • Philyrophyllum O.Hoffm.
  • Sphacophyllum Benth.
  • Stephania Kuntze
  • Temnolepis Baker
  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 5 giugno 2025.
  3. ^ Bengtson et al. 2025
  4. ^ David Gledhill 2008, pag. 49.
  5. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 15 settembre 2014.
  6. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 5 giugno 2025.
  7. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1
  8. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
  9. ^ a b Judd 2007, pag.517
  10. ^ a b c Funk & Susanna 2009, p. 681.
  11. ^ a b c d e Kadereit & Jeffrey 2007, p. 397.
  12. ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 5 giugno 2025.
  13. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  14. ^ Judd 2007, pag. 520.
  15. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  16. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.

Bibliografia

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Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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