Assedio di Lovech
L'assedio di Lovech (in bulgaro Обсада на Ловеч?, Obsada na Lovech) ebbe luogo nella primavera del 1187 tra le forze dell'Impero bulgaro e dell'Impero bizantino. L'assedio, durato tre mesi, si concluse con la vittoria dei bulgari e la sconfitta dei bizantini.
Assedio di Lovech parte delle guerre bulgaro-bizantine | |||
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Data | primavera 1187 | ||
Luogo | Loveč | ||
Esito | vittoria bulgara | ||
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Comandanti | |||
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Origini del conflitto
modificaNel 1185, i fratelli Asen e Pietro guidarono una rivolta contro i Bizantini per restaurare l'Impero Bulgaro. L'intera regione della Mesia, ad eccezione di Varna, fu rapidamente liberata e i fratelli iniziarono ad attaccare le guarnigioni bizantine a sud dei monti Balcani. La tattica bulgara prevedeva assalti rapidi e movimenti veloci e i Bizantini non furono in grado di contrastarli.
Per risolvere la situazione, l'imperatore bizantino Isacco II Angelo decise di muovere le truppe verso la Bulgaria settentrionale e colpire direttamente il cuore dei ribelli intorno a Tarnovo.
L'assedio
modificaNell'autunno inoltrato del 1186, l'esercito bizantino marciò verso nord attraverso Sredets (l'attuale Sofia). La campagna era stata pianificata per cogliere di sorpresa i bulgari. Ma le dure condizioni climatiche e l'arrivo anticipato dell'inverno costrinsero i bizantini a rimanere a Sredets per tutto l'inverno.
Nella primavera dell'anno successivo, la campagna fu ripresa, ma l'elemento sorpresa era ormai svanito e i bulgari avevano preso provvedimenti per sbarrare la strada alla loro capitale Tarnovo. I Bizantini assediarono invece la fortezza di Lovech. L'assedio durò tre mesi e fu un completo fallimento. L'unico successo ottenuto fu la cattura Elena, la moglie di Asen, in un'imboscata, ma Isacco fu costretto ad accettare una tregua, riconoscendo de facto la restaurazione dell'Impero bulgaro.
Conseguenze
modificaSecondo il trattato, il più giovane dei fratelli Asen, Kalojan, fu mandato come ostaggio a Costantinopoli per garantire la pace, mentre la moglie di Asen, che era stata catturata, fu rilasciata. Tuttavia, Niceta Coniata sottolinea che la situazione divenne ancora più difficile per i Bizantini perché poco dopo i Bulgari in Macedonia si ribellarono sotto la guida di Dobromir Chrysos.
La pace durò fino al 1189 quando, a causa della dichiarazione bulgara di sostegno alla Terza Crociata contro i Bizantini, Isacco Angelo lanciò un'altra campagna e subì una pesante sconfitta nella battaglia di Tryavna.
Bibliografia
modificaFonte
modifica- (BG) Jordan Kirov e Milčo Lalkov, Bălgarskite chanove i care: ot chan Kubrat do car Boris III ; istoričeski spravočnik, Veliko Tarnovo, Izdat. "Abagar", 1996, ISBN 978-954-427-216-6.
Approfondimenti
modifica- (EN) Aleksandar Stoyanov, The Size of Bulgaria's Medieval Field Armies: A Case Study of Military Mobilization Capacity in the Middle Ages, in Journal of Military History, vol. 83, n. 3, luglio 2019, pp. 719–746, ISSN 0899-3718 .