Brigate Ezzedin al-Qassam

gruppo armato palestinese, ala paramilitare del partito islamista Hamas
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Le Brigate Ezzedin al-Qassam (più correttamente Brigate del martireʿIzz al-Dīn al-Qassām, in arabo كتائب الشهيد عز الدين القسام?, Katāʾib al-shahīd ʿIzz al-Dīn al-Qassām) costituiscono il braccio armato del gruppo palestinese Hamas.

Brigate del martire ʿIzz al-Dīn al-Qassām
(AR) كتائب الشهيد عز الدين القسام
Emblema dell'organizzazione
Descrizione generale
Attiva1991 – in attività
NazionePalestina (bandiera) Palestina
Servizio Hamas
TipoForza armata irregolare
RuoloGuerriglia
Polizia politica
Polizia religiosa
Contraerea
Intelligence
Dimensione20.000 (2023)
EquipaggiamentoArmi acquisite:
AK-47, carri armati, pistole, granate

Armi realizzate:
al-Bana, Qassam
ColoriVerde militare
Battaglie/guerre
Comandanti
Comandante attualeIzz al Din al Haddad
Alleanze
Iran (bandiera) Iran
Hezbollah
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

Denominate in onore diʿIzz al-Dīn al-Qassām, sono state create nel 1991[1]. Il loro obiettivo primario era costituire un efficace gruppo militare a sostegno dei fini di Hamas, che da tempo consistevano nel bloccare i negoziati nati dagli accordi di Oslo.

All'inizio della seconda intifada il gruppo divenne uno dei principali obiettivi di Israele. Le Brigate possedevano anche dei battaglioni in Cisgiordania, ma molti di questi vennero distrutti nel 2004 dalle diverse operazioni delle forze di difesa israeliane (IDF). Da quel momento Hamas concentrò la propria forza nella Striscia di Gaza, considerata la sua roccaforte.

 
Addestramento militare

Nell'ottobre 2023 le BrigateʿIzz al-Dīn al-Qassām annoveravano circa 20 000 combattenti,[2] e sono formate da 5 brigate che a loro volta sono divise in 30 battaglioni.[3]

Le Brigate sono nella lista delle organizzazioni terroristiche di Unione europea[4], Stati Uniti d'America[5], Australia[6], Regno Unito[7] e Israele.

 
Guerriglieri in una parata militare del 2022

Struttura

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Nel 2023 le Brigate ʿIzz al-Dīn al-Qassām comprendevano:[8]

  • Brigata Nord
    • Battaglione "Beit Lahia"
    • Battaglione "Beit Hanoun"
    • Battaglione "al-Khalifa al-Rashidun"
    • Battaglione "Martire Suhail Ziadeh"
    • Battaglione "Jabalia al-Balad"
    • Battaglione "Imad Aql"
    • Battaglione élite
  • Brigata Gaza
    • Battaglione "Sabra-Tal al-Islam"
    • Battaglione "Daraj wal Tuffah"
    • Battaglione "Radwan"
    • Battaglione "Shujaiya"
    • Battaglione "Zaytoun"
    • Battaglione "Shati"
    • Battaglione élite
  • Brigata Centrale
    • Battaglione "Deir al-Balah"
    • Battaglione "Al-Bureij"
    • Battaglione "Al-Maghazi"
    • Battaglione "Nusairat"
    • Battaglione élite
  • Brigata Khan Yunis
    • Battaglione "Ovest Khan Yunis"
    • Battaglione "Nord Khan Yunis"
    • Battaglione "Sud Khan Yunis"
    • Battaglione "Est Khan Yunis"
    • Battaglione "al-Qarara"
    • Battaglione élite
  • Brigata Rafah
    • Battaglione "Est Rafah"
    • Battaglione "Shaboura"
    • Battaglione "Khalid bin al-Walid"
    • Battaglione "Tel Sultan"
    • Battaglione élite

Leader attuali

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Leader passati

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  • Yahya Ayyash – ingegnere militare e comandante del defunto battaglione Samaria (ucciso il 5 gennaio 1996)
  • Nidal Fathi Rabah Farhat – ingegnere militare, ideatore dei razzi Qassām (ucciso il 16 febbraio 2003)
  • Adnan al-Ghul – ingegnere militare e assistente di Mohammed Deif (ucciso il 21 ottobre 2004)
  • Mahmud al-Mabhuh – capo della logistica e dell'approvvigionamento di armi (ucciso il 19 gennaio 2010)
  • Ahmed Jabari – vicecomandante supremo (ucciso il 14 novembre 2012)
  • Muhammad Abu Shamala – vicecomandante della Brigata Rafah (ucciso il 21 agosto 2014)
  • Raed al Atar – comandante della Brigata Rafah (ucciso il 21 agosto 2014)
  • Ali Qadi – comandante dell’unità d’élite Nukhba (ucciso il 13 ottobre 2023)
  • Murad Abu Murad – comandante dell’aeronautica (ucciso il 13 ottobre 2023)
  • Ayman Nofal – comandante della Brigata Centrale (ucciso il 17 ottobre 2023)
  • Ahmed Ghandour – comandante della Brigata Nord (ucciso il 14 novembre 2023)
  • Ghazi Abu Tama'a – capo della sezione armi e servizi di combattimento (ucciso il 10 marzo 2024)
  • Marwan Issa – vicecomandante supremo (ucciso il 10 marzo 2024)
  • Raad Thabat – capo della sezione risorse umane (ucciso il 28 marzo 2024)
  • Rafa Salama – comandante della Brigata Khan Younis (ucciso il 13 luglio 2024)
  • Mohammed Deif – comandante supremo (ucciso il 13 luglio 2024)
  • Mohammed Sinwar – comandante supremo e successore di Deif (ucciso il 13 maggio 2025)
  • Mohammed Shabana – comandante della Brigata Rafah (ucciso il 13 maggio 2025)
  • Mahdi Kwara – comandante del Battaglione Sud Khan Yunis (ucciso il 13 maggio 2025)[17]
  1. ^ Ezzedeen Al-Qassam Brigades - About us, su web.archive.org, 11 novembre 2014. URL consultato il 21 gennaio 2025 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2014).
  2. ^ Anticipo urgente: En un ataque aéreo habría muerto en Gaza, Hamed Sinwar, hermano del líder del salvaje ataque de Hamás a Israel, su totalnewsagency.com. URL consultato il 15 ottobre 2023.
  3. ^ (EN) Institute for the Study of War, su Institute for the Study of War. URL consultato il 19 ottobre 2024.
  4. ^ Restrictive measures directed against terrorism (PDF), su europa.eu.int, Official Journal of the EU (pagina recuperata da web.archive.org), 21 dicembre 2005 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2006).
  5. ^ Country reports on terrorism 2004 (PDF), su state.gov, US Department of State, 1º aprile 2005.
  6. ^ Listing of Terrorist Organisations, su nationalsecurity.gov.au, Australian National Security, 14 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2014).
  7. ^ Proscribed terrorist groups, su security.homeoffice.gov.uk, UK Home Office Security (pagina recuperata da web.archive.org), 14 ottobre 2005 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2007).
  8. ^ (EN) Brian Carter e Daniel Mealie, The Order of Battle of Hamas’ Izz al Din al Qassem Brigades Part 2, su Institute for the Study of War. URL consultato il 12 dicembre 2024.
  9. ^ (EN) Raed Saad, su ECFR, 13 gennaio 2025. URL consultato l'8 aprile 2025.
  10. ^ (EN) Mohammed Odeh, su ECFR, 13 gennaio 2025. URL consultato l'8 aprile 2025.
  11. ^ (EN) Fayez Baroud, su ECFR, 13 gennaio 2025. URL consultato il 17 agosto 2025.
  12. ^ Le forze di difesa israeliane avevano affermato che fosse stato ucciso nel maggio 2024, ma nel gennaio 2025 hanno ammesso che è ancora vivo.
  13. ^ (EN) Hamas commander resurfaces, claims Gaza 'victory' after IDF error | The Jerusalem Post, su The Jerusalem Post | JPost.com, 23 gennaio 2025. URL consultato il 15 agosto 2025.
  14. ^ Le forze di difesa israeliane avevano affermato che fosse stato ucciso nel dicembre 2023, ma nel febbraio 2025 hanno ammesso che è ancora vivo.
  15. ^ Israel admits it failed to assassinate Hamas leader Haitham Al-Hawajri, su www.aa.com.tr. URL consultato il 15 agosto 2025.
  16. ^ Redazione di Rainews, In questo video Abu Ubaida di Hamas ringrazia l'Iran per l'aiuto e le armi fornite, 8 ottobre 2023. URL consultato il 10 settembre 2024.
  17. ^ (EN) Iskandar Habibulin, Report: Hamas Battalion Commander Eliminated in Khan Yunis, in Ynetnews, 19 maggio 2025. URL consultato il 17 agosto 2025.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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