Centipeda (botanica)

genere di pianta della famiglia Asteraceae
(Reindirizzamento da Centipedinae)

Centipeda Lour., 1790 è un genere di piante angiosperme dicotiledoni della famiglia delle Asteraceae, sottofamiglia Asteroideae, tribù Athroismeae e sottotribù Symphyllocarpinae.[1][2][3]

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Centipeda
Centipeda minima
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Campanulidi
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
TribùAthroismeae
SottotribùSymphyllocarpinae
Genere Centipeda
Lour., 1790
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineAsterales
FamigliaAsteraceae
SottofamigliaAsteroideae
Genere Centipeda
Specie
(Vedi testo)

Etimologia

modifica

Il nome del genere (Centipeda) deriva da due parole latine: "centi" ( = cento)[4] e "ped" ( = piede)[5] e significa ”cento piedi” . Tale nome è stato assegnato probabilmente a causa del portamento prostrato e con le foglie aderenti al terreno di alcune specie di questo genere. Questo genere è stato descritto per la prima volta dal missionario gesuita portoghese, paleontologo, medico e botanico João de Loureiro (1717-1791) nella pubblicazione ”Flora Cochinchinensis” del 1790.[6]

Descrizione

modifica
 
Il portamento (Centipeda cunninghamii)
 
Le foglie (Centipeda minima)
 
Infiorescenza (Centipeda crateriformis)
 
I fiori (Centipeda cunninghamii inflorescence)

Portamento. Le piante di questo genere hanno un habitus erbaceo (a volte con portamento prostrato) e con un ciclo biologico annuale o perenne.[7][8][9][10][11][12]

Fusto. La parte aerea in genere è eretta o prostrata, semplice o ramosa.

Foglie. Le foglie lungo il caule sono disposte in modo alterno. Sono sessili con lamine a forma lineare o obovata; sono variamente dentate (raramente i bordi sono interi).

Infiorescenza. L'infiorescenza è formata da capolini discoidi terminali (apparentemente ascellari) sessili o brevemente peduncolati. Sono per lo più solitari o in alcuni casi sono disposti in cime di tipo monocasio. Le infiorescenze vere e proprie sono formate da un capolino composto da un involucro, con forme da campanulate (o globose) o emisferiche, formato da diverse brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: raggio (non sempre presenti) e disco. Le brattee, piatte, a consistenza erbacea con dimensioni più o meno uguali oppure graduate con differenti lunghezze (disposizione embricata) si trovano su più serie (da 1 a 2); i margini sono scariosi. Il ricettacolo (che fa da base ai fiori) ha una superficie concava o convessa ed è privo di pagliette (a protezione della base dei fiori).

Fiori. I fiori sono tetra-ciclici (formati cioè da 4 verticilli: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da 5 elementi). Si distinguono in:

  • fiori del raggio (esterni): in genere sono assenti;
  • fiori del disco si distinguono in periferici e centrali; quelli periferici sono femminili e sono attinomorfi; quelli centrali sono ermafroditi con corolle campanulate.
*/x K  , [C (5), A (5)], G 2 (infero), achenio [13]
  • Corolla: le corolle dei fiori periferici in genere sono di tipo ligulato, ma in alcuni casi i lobi (in numero di 3) sono ridotti ad una corolla tubolare; i colori delle corolle sono bianco-crema, verde, giallo pallido o purpureo. Le corolle dei fiori del disco sono tetramere (a quattro lobi) a forma campanulata; sono colorate come quelle dei fiori periferici; la superficie è glabra percorsa da pochi peli ghiandolari tricomi.
  • Androceo: l'androceo è formato da 4 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo. Le antere sono ialine e codate (non sono calcarate); le appendici delle antere, se presenti sono a forma ovata. Il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).
  • Gineceo: l'ovario è infero uniloculare formato da 2 carpelli. Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate. I due bracci dello stilo hanno una forma da lanceolata a deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.

Frutti. I frutti sono degli acheni senza pappo. L'achenio ha una forma da clavata a sub-affusolata, con alcune coste longitudinali (3 – 4); la superficie è glabrescente; all'apice superiore sono presenti diversi tricomi disposti a forma di piccola corona.

Biologia

modifica

Impollinazione: l'impollinazione avviene tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[8][9]
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi (gli acheni) cadendo a terra sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria). In questo tipo di piante avviene anche un altro tipo di dispersione: zoocoria. Infatti gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio disperdendo così anche su lunghe distanze i semi della pianta. Inoltre per merito del pappo (se presente) il vento può trasportare i semi anche a distanza di alcuni chilometri (disseminazione anemocora).

Distribuzione e habitat

modifica

L'habitat tipico delle piante di questo genere è quello delle zone sub-tropicali e temperate soprattutto dell'emisfero australe. Le specie di questo gruppo sono distribuire nelle seguenti località: Australia, Nuova Zelanda, Asia (sud-est), Madagascar, Papua Nuova Guinea e America del sud.[11][2]

Sistematica

modifica

La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[14], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[15] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[16]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][10][11]

Filogenesi

modifica

Il gruppo di questa voce è descritto nella sottotribù Symphyllocarpinae (tribù Athroismeae). La tribù Athroismeae, una delle 21 tribù della sottofamiglia Asteroideae, fa parte del supergruppo (o sottofamiglia) "Asteroideae grade"; l'altro è il supergruppo "Non-Asteroideae". [10] In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuate 5 sottotribù. La sottotribù Symphyllocarpinae si trova, da un punto di vista filogenetico, nel "core" della tribù insieme alla sottotribù Anisopappinae.[3] La sottotribù è caratterizzata da foglie sessili, da capolini del tipo disciforme, dal ricettacolo privo di pagliette e dalle corolle interne tetramere.[11]

La sistemazione tassonomica di questo genere nella tribù delle Athroismeae è relativamente recente. In precedenza (1983) era descritto nella tribù delle Anthemideae, sottotribù Cotulinae in quanto simile al genere Cotula. In realtà le specie del genere Centipeda differiscono nelle infiorescenze e soprattutto nelle corolle tubolari dei fiori femminili. Altri botanici in seguito hanno suggerito di posizionarle nelle Astereae o Gnaphalieae. Solamente in seguito ad analisi di tipo filogenetico su dati molecolari (Panero[11]) sono state assegnate alla tribù delle Athroismeae e inizialmente alla sottotribù Centipedinae, in seguito alla sottotribù Symphyllocarpinae.[12][3]

I caratteri distintivi del genere sono:[11]

  • i capolini sono di tipo discoide;
  • il ricettacolo è privo di pagliette;
  • le corolle più interne sono tetramere.

Elenco delle specie

modifica

Questo genere ha 10 specie:[2]

Sinonimi

modifica

Sono elencati alcuni sinonimi per questa entità:[2]

  • Myriogyne Less
  1. ^ a b (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.
  2. ^ a b c d World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 14 giugno 2025.
  3. ^ a b c Bengtson et al. 2025
  4. ^ David Gledhill 2008, pag. 97.
  5. ^ David Gledhill 2008, pag. 293.
  6. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 29 febbraio 2012.
  7. ^ Pignatti 1982, vol.3 pag.1
  8. ^ a b Strasburger 2007, pag. 860
  9. ^ a b Judd 2007, pag.517
  10. ^ a b c Funk & Susanna 2009, p. 681.
  11. ^ a b c d e f Kadereit & Jeffrey 2007, p. 399.
  12. ^ a b eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 14 giugno 2025.
  13. ^ Judd-Campbell-Kellogg-Stevens-Donoghue, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 520, ISBN 978-88-299-1824-9.
  14. ^ Judd 2007, pag. 520.
  15. ^ Strasburger 2007, pag. 858.
  16. ^ World Checklist - Royal Botanic Gardens KEW, su powo.science.kew.org. URL consultato il 18 aprile 2021.

Bibliografia

modifica

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Botanica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di botanica