Certhia manipurensis

specie di uccello

Il rampichino del Manipur o rampichino di Hume (Certhia manipurensis Hume, 1881) è un uccello passeriforme della famiglia Certhiidae[2].

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Rampichino del Manipur
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseAves
SottoclasseNeornithes
SuperordineNeognathae
OrdinePasseriformes
SottordineOscines
InfraordinePasserida
SuperfamigliaCerthioidea
FamigliaCerthiidae
GenereCerthia
SpecieC. manipurensis
Nomenclatura binomiale
Certhia manipurensis
Hume, 1881
Sinonimi

Certhia discolor manipurensis

Descrizione

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Esemplare a Chiang Mai.

Dimensioni

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Misura 14 cm di lunghezza, per 9-11 g di peso[3].

Aspetto

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Si tratta di uccelletti dall'aspetto paffuto e arrotondato, muniti di grossa testa piriforme (arrotondata sulla nuca e allungata nel senso del becco) che sembra incassata direttamente nel torso, becco piuttosto lungo e sottile incurvato verso il basso, ali appuntite, coda squadrata piuttosto lunga e dalle penne rigide e forti zampe dalle lunghe dita artigliate.

Il piumaggio è grigio-biancastro con orli delle penne nerastri su fronte, vertice, nuca, dorso e ali: su queste ultime parti le singole penne sono munite di accentuate sfumature di color ocra-arancio, ed anche il codione, il sottocoda e la coda sono di questo colore. La faccia presenta mascherina di colore bruno scuro fra i lati del becco e l'area delle orecchie, mentre il sopracciglio è biancastro e la gola ed il petto sono di color grigio topo, con sfumature color beige chiaro: il ventre e i fianchi sono invece bianco-grigiastri.

Il becco è nerastro superiormente e grigio-avorio inferiormente: gli occhi sono di color bruno scuro, mentre le zampe sono di color carnicino.

Biologia

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Si tratta di uccelli diurni e tendenzialmente solitari (ma che si muovono in coppie durante la stagione degli amori, talvolta con al seguito i giovani della nidiata in procinto di rendersi indipendenti), che passano la maggior parte della giornata percorrendo tronchi e rami degli alberi alla ricerca di cibo, utilizzando la coda rigida come punto d'appoggio durante le soste e i lunghi artigli ricurvi per tenere salda la presa.

I richiamo di questi uccelli è formato dalla ripetizione continua di due note, una ascendente e l'altra discendente, a un ritmo di 5-7 coppie al secondo[3].

Alimentazione

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La dieta di questi uccelli è insettivora, componendosi dei piccoli insetti ed artropodi rinvenuti ispezionando col sottile becco ricurvo le spaccature della corteccia.

Riproduzione

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La stagione riproduttiva si estende verosimilmente fra aprile e maggio[3]: non si conosce per il momento altro circa le abitudini riproduttive di questi uccelli, che tuttavia molto verosimilmente non differiscono in maniera significativa da quelle degli altri rampichini.

Distribuzione e habitat

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A dispetto del nome comune e del nome scientifico, il rampichino del Manipur non abita solo il Manipur, ma è diffuso nella fascia di confine fra l'India e la Birmania fino al centro di quest'ultima, nonché in maniera molto frammentata nelle aree montuose fra Birmania orientale, sud della Cina e Laos, e nel Vietnam settentrionale e sud-orientale.

L'habitat di questi uccelli è rappresentato dalla foresta umida sempreverde di collina, generalmente a prevalenza di pini.

Tassonomia

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Se ne riconoscono quattro sottospecie[2]:

In passato considerate sottospecie del rampichino del Sikkim, in virtù delle differenze di colorazione e soprattutto a livello di vocalizzazioni le popolazioni birmane e indocinesi sono state raggruppate in una specie a sé stante[4][5].
Lo status tassonomico delle popolazioni dell'Arakan (ascritte alla sottospecie nominale) è ancora incerto[3].

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Certhia manipurensis, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Certhiidae, in IOC World Bird Names (ver 14.2), International Ornithologists’ Union, 2024. URL consultato il 22 marzo 2018.
  3. ^ a b c d (EN) Manipur Treecreeper (Certhia manipurensis), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 22 marzo 2018.
  4. ^ Tietze, D. T.; Martens, J.; Sun, Y.-H., Molecular phylogeny of treecreepers (Certhia) detects hidden diversity, in Ibis, vol. 148, n. 3, 2006, p. 477-488, DOI:10.1111/j.1474-919X.2006.00547.x.
  5. ^ Tietze, D. T.; Martens, J.; Sun, Y.-H.; Paeckert, M., Evolutionary history of treecreeper vocalisations (Aves: Certhia), in Organisms, Diversity & Evolution, vol. 8, 2008, p. 305–324, DOI:10.1016/j.ode.2008.05.001.

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