Cloruro di molibdeno(IV)
Il cloruro di molibdeno(IV) o tetracloruro di molibdeno è il composto binario con formula MoCl4, dove il molibdeno è nello stato di ossidazione +4. In condizioni normali MoCl4 è un solido di colore nero,[1] insolubile in etere e benzene,[1] sensibile all'aria e all'umidità.[4]
Cloruro di molibdeno(IV) | |
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Nome IUPAC | |
Cloruro di molibdeno(IV), tetracloruro di molibdeno | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | Cl4Mo |
Massa molecolare (u) | 237,752 |
Aspetto | solido nero[1] |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 236-358-1 |
PubChem | 83340 e 11687326 |
SMILES | Cl[Mo](Cl)(Cl)Cl |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | reagisce[1] |
Temperatura di fusione | 317 °C (590 K)[1] |
Proprietà termochimiche | |
ΔfG0 (kJ·mol−1) | -481 kJ/mol[2] |
Indicazioni di sicurezza | |
Frasi H | -[3] |
Storia
modificaLa sintesi di MoCl4 è stata complicata dal fatto che il composto tende a disproporzionare e a ossidarsi facilmente. La prima sintesi fu descritta nel 1873 da L. Paul Liechti e Bernhard Kempe, che affermarono di aver ottenuto il composto per disproporzionamento di MoCl3.[5] Tuttavia in seguito questo risultato fu messo in dubbio da vari autori, finché nel 1959 Dwight E. Couch and Abner Brenner riuscirono ad isolarlo per comproporzione di MoCl3 e MoCl5 a 250 °C.[6] Nel 1964 M. L. Larson e F. W. Moore riuscirono a preparare il composto puro facendo reagire semplicemente MoCl5 in benzene a riflusso.[7]
Struttura
modificaAllo stato solido il tetracloruro di molibdeno forma tre polimorfi. α-MoCl4 cristallizza nel sistema monoclino, con costanti di reticolo a = 1233 pm, b = 678 pm, c = 822 pm, β = 134°. La struttura è simile a quella di NbCl4, con catene di ottaedri aventi spigoli in comune, come mostrato nella figura in testa alla pagina.[8][9] Per riscaldamento a circa 250 °C la forma α-MoCl4 si modifica in β-MoCl4. Questa contiene una struttura molto particolare con molecole cicliche (MoCl4)6 composte da anelli di sei ottaedri MoCl6 con spigoli cis in comune (vedi figura).[10] La struttura del terzo polimorfo non è nota.[4]
Sintesi
modificaIl composto si può ottenere a partire da MoCl5 facendolo reagire con cloruro di molibdeno(III),[6] benzene[7] o tetracloroetilene.[9]
Reattività
modificaMoCl4 per riscaldamento tende a disproporzionare a MoCl3 e MoCl5. Può essere facilmente ossidato e idrolizzato. In presenza di ioni cloruro forma MoCl2−6,[2] e presenza di altre basi di Lewis forma addotti tipo MoCl4L2.[11]
Note
modifica- ^ a b c d e Haynes 2015
- ^ a b Holleman e Wiberg 2007
- ^ Questa sostanza non è stata ancora classificata ufficialmente in termini di pericolosità o non è stata ancora trovata una fonte affidabile e citabile.
- ^ a b Housecroft e Sharpe 2008
- ^ Liechti e Kempe 1873
- ^ a b Couch e Brenner 1959
- ^ a b M. L. Larson e F. W. Moore 1964
- ^ Kepert e Mandyczewsky 1968
- ^ a b T. M. Brown e E. L. McCann III 1968
- ^ Müller 1981
- ^ Greenwood e Earnshaw 1997
Bibliografia
modifica- (EN) T. M. Brown e E. L. McCann III, An improved method for the preparation of tungsten pentachloride and molybdenum tetrachloride, in Inorg. Chem., vol. 7, n. 6, 1968, pp. 1227-1229, DOI:10.1021/ic50064a037.
- (EN) D. E. Couch e A. Brenner, Preparation of Trichloride and Tetrachloride of Molybdenum, in Journal of Research of the National Bureau of Standards, 63A, n. 2, 1959, pp. 185-188, DOI:10.6028/jres.063A.013.
- (EN) N. N. Greenwood e A. Earnshaw, Chemistry of the elements, 2ª ed., Oxford, Butterworth-Heinemann, 1997, ISBN 0-7506-3365-4.
- (EN) W. M. Haynes (a cura di), CRC Handbook of Chemistry and Physics, 96ª ed., Boca Raton, CRC Press, 2015, ISBN 978-1-4822-6097-7.
- (DE) A. F. Holleman e N. Wiberg, Lehrbuch der Anorganischen Chemie, Berlino, Walter de Gruyter, 2007, ISBN 978-3-11-017770-1.
- (EN) C. E. Housecroft e A. G. Sharpe, Inorganic chemistry, 5ª ed., Harlow (England), Pearson Education Limited, 2018, ISBN 978-1-292-13414-7.
- (EN) D. L. Kepert e R. Mandyczewsky, α-Molybdenum tetrachloride. A structural isomer containing molybdenum-molybdenum interactions, in Inorg. Chem., vol. 7, n. 10, 1968, pp. 2091-2093, DOI:10.1021/ic50068a029.
- (EN) M. L. Larson e F. W. Moore, Synthesis of Molybdenum Tetrachloride, in Inorg. Chem., vol. 3, n. 2, 1964, pp. 285-286, DOI:10.1021/ic50012a036.
- (DE) L. P. Liechti e B. Kempe, Ueber die Chloride des Molybdäns, in Justus Liebigs Annalen der Chemie, vol. 169, n. 3, 1873, pp. 344-359, DOI:10.1002/jlac.18731690303.
- (EN) U. Müller, Hexameric Molybdenum Tetrachloride, in Angew. Chem. Int. Ed., vol. 20, n. 8, 1981, pp. 692–693, DOI:10.1002/anie.198106921.