Conclave del 1492
Il conclave del 1492 venne convocato a seguito della morte di papa Innocenzo VIII e si concluse con l'elezione di papa Alessandro VI.
Conclave del 1492 | |
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Durata | Dal 6 all’11 agosto 1492 |
Luogo | Cappella Sistina del Palazzo Apostolico in Roma |
Partecipanti | 23 (4 assenti) |
Scrutini | 5 |
Decano | Roderic Llançol de Borja |
Camerlengo | Raffaele Sansoni Riario della Rovere |
Protodiacono | Francesco Nanni Todeschini-Piccolomini |
Eletto | Alessandro VI (Roderic Llançol de Borja) |
Situazione generale ed elezione di Rodrigo Borgia
modificaIl conclave si svolse nei primi giorni di agosto, negli stessi giorni in cui Cristoforo Colombo si accingeva a partire da Palos per scoprire quella che in seguito sarebbe stata chiamata America. I 23 cardinali entrarono in conclave, nella cappella Sistina, il 6 agosto 1492. Il nuovo papa fu eletto l'11 agosto. L'incoronazione, e dunque l'inizio del suo pontificato, avvenne il 26 agosto.
Il 1492 fu un anno denso di avvenimenti spartiacque anche per la geopolitica italiana. La morte di Lorenzo de' Medici ad aprile, aveva provocato l'inizio della rottura di quegli equilibri tra i vari stati italiani dei quali lo statista fiorentino era stato fautore, riaprendo una nuova turbolenta stagione che di lì a un paio di anni avrebbe provocato l'intervento della Francia e l'inizio delle Guerre d'Italia. Dal 1490 inoltre, la Santa Sede manteneva in custodia il principe Djem, pretendente al trono dell'Impero ottomano, che in seguito alla vittoria del fratello Bayezid II nella contesa al trono, si era spontaneamente consegnato ai Cavalieri di Rodi, che a loro volta lo cedettero a Innocenzo VIII. Il sultano, per scongiurare la minaccia del fratello, corrispondeva annualmente un'ingente somma al pontefice per trattenerlo in prigionia, ma questo accordo inficiava di conseguenza l'intrapresa di qualsiasi iniziativa di crociata[1].
La salute di Innocenzo VIII era stata malferma per tutto il suo pontificato, ma peggiorò repentinamente a partire da giugno, con ulcere e febbre altissima. Nonostante l'intervento di più medici, il 16 luglio il papa venne ritenuto in extremis e i cardinali iniziarono a premunirsi per i prevedibili consueti disordini in città che seguivano ogni morte di pontefice. La sera del 25 luglio, dopo alcuni giorni in stato di incoscienza, Innocenzo VIII spirava[2].
Il 26 luglio i cardinali iniziarono a riunirsi per le congregazioni, contestualmente all'avvio dei tradizionali novendiali il giorno 28. Il Collegio cardinalizio provvide anche a integrare tra i suoi membri Federico Sanseverino e Maffeo Gherardo, che erano stati nominati in pectore da Innocenzo VIII e mai pubblicati.
Il 6 agosto i cardinali entrarono nella Cappella Sistina, per la prima volta adibito a sede del conclave, con la messa pro eligendo romano pontifice presieduta dal cardinale-vescovo di Ostia Giuliano della Rovere. Come nel conclave precedente, i favoriti per il soglio pontificio erano Rodrigo Borgia e lo stesso Giuliano della Rovere, acerrimi nemici, ma nel corso delle votazioni emersero anche altri nomi, come quello del portoghese da Costa, del napoletano Carafa e dei milanesi Sforza e Della Porta. Il primo scrutinio si ebbe soltanto il giorno successivo, e secondo i dati contenuti all'interno di un manoscritto coevo[3] il più votato appariva Carafa con nove voti, seguito da Borgia a sette.
Seguirono altri tre scrutini inconcludenti, nei quali non solo aumentava il numero di candidati presi in considerazione, ma sembravano sfumare, nello stallo delle preferenze ricevute, le ambizioni del Borgia di ascendere al Soglio di Pietro. Ma l'avveduto porporato catalano, forgiato da decenni di vita in Curia, nonché favorito dall'accumulo di cariche e benefici, tese tutti i suoi sforzi per convincere i cardinali refrattari a concedere il loro voto, con lo Sforza che divenne il suo principale sostenitore[4]. Come questo sia avvenuto è ancora oggi dibattuto, ma probabilmente il cardinale Borgia promise prebende, cariche e benefici ecclesiastici per ottenere l'elezione, che avvenne infine la mattina dell'11 agosto. Rodrigo Borgia scelse di chiamarsi Alessandro VI e venne incoronato dal protodiacono Francesco Todeschini Piccolomini il 26 agosto.
Discussioni storiografiche
modificaIl nepotismo fu certamente uno dei peggiori mali della chiesa rinascimentale, già deplorato da Dante nel medioevo: i papi cercavano di elevare politicamente la loro famiglia, anche a scapito dello stato della Chiesa, parti del quale venivano date in feudo ai nipoti o ai figli (molti papi di quest'epoca ebbero figli, ma è accertato storicamente che solo papa Borgia continuò ad averli anche dopo l'elezione al soglio pontificio). Inevitabilmente legata al nepotismo, fu la simonia, attraverso la quale le più importanti famiglie italiane dell'epoca, che annoveravano fra i propri ranghi almeno un cardinale, si contendevano l'ambito trono papale, che, oltre al prestigio della sede, permetteva di “sistemare” i propri familiari.
Molto si è discusso e si discute ancora sulla possibile elezione simoniaca di papa Borgia. La maggior parte degli storiografi propende per l'elezione simoniaca, anche se non mancano tentativi apologetici recenti (Soranzo e Ferrara): l'incertezza, e con essa la discussione, rimane, per la mancanza di una prova documentaria certa. Il Martina comunque afferma:
Collegio cardinalizio all'epoca del conclave
modificaPresenti in conclave
modificaAssenti in conclave
modificaNome | Paese | Titolo | Ruolo | Nascita | Concistoro | Creato da |
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Luis Juan de Milá | Corona d'Aragona | Cardinale presbitero dei Santi Quattro Coronati | Vescovo di Lérida; Cardinale protopresbitero | 1430/1432 | 20/02/1456 | papa Callisto III |
Pedro González de Mendoza | Regno di Castiglia e León | Cardinale presbitero di Santa Croce in Gerusalemme | Vescovo di Sigüenza; Arcivescovo metropolita di Toledo; Patriarca titolare di Alessandria | 1428 | 07/05/1473 | papa Sisto IV |
André d'Espinay | Regno di Francia | Cardinale presbitero dei Santi Silvestro e Martino ai Monti | Arcivescovo metropolita di Bordeaux; Arcivescovo metropolita di Lione | 1451 | 09/03/1489 | papa Innocenzo VIII |
Pierre d'Aubusson, O.S.Io.Hieros. | Regno di Francia | Cardinale diacono di Sant'Adriano al Foro | Gran maestro dell'Ordine di Malta | 1423 | 09/03/1489 | papa Innocenzo VIII |
Note
modifica- ^ Stefano Infessura, Diaria, sub anno 1489, p. 240-242 Tommasini: si parla di un corrispettivo immediato di centoventimila corone d'oro più quarantacinquemila ducati ogni anno
- ^ "Die 25 julii, in die Sancti Jacobi, sexta vel quinta hora noctis, mortuus est Innocentius Papa Octavus, cuius anima requiescat in pace" (Burchard, 194G 491T; Petruccelli, 346).
- ^ Vat. Arch. Miscell. Arm. XV, vol. 109, fol. 43v-48r, pubblicato da V. Schweitzer, Historisches Jahrbuch 30 (1909)
- ^ J.P. Adams, The Conclaves, Sede Vacante 1492
Bibliografia
modifica- P. De Roo, Material for a History af Pope Alexander VI, Bruges 1924
- G. Soranzo, Studi intorno a Papa Alessandro VI (Borgia), Milano 1950
- G. B. Ricotti, Nuovi studi e documenti intorno a Papa Alessandro VI, in Rivista di Storia della Chiesa in Italia 5 (1951) 169-262
- O. Ferrara, Il Papa Borgia, Milano 1953
- G. Martina, La chiesa nell'età della Riforma, Brescia 1988, 70-73
- C. Rendina, I papi. Storia e segreti, Newton & Compton Editori, Roma 2004, II volume, pp. 599–606
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