Contado di Bormio
Il Contado di Bormio fu una compagine territoriale di origine medievale che costituì poi per secoli una dipendenza dei Grigioni.
Contado di Bormio | |||||
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Informazioni generali | |||||
Nome ufficiale | Comitatus Bormiensis | ||||
Capoluogo | Bormio 5.000 abitanti (1700) | ||||
Dipendente da | ![]() | ||||
Amministrazione | |||||
Forma amministrativa | Contado | ||||
Governatore | Podestà | ||||
Organi deliberativi | Gran Consiglio | ||||
Evoluzione storica | |||||
Inizio | 1512 | ||||
Causa | Guerra della Lega di Cambrai | ||||
Fine | 1797 | ||||
Causa | Campagna d'Italia | ||||
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Storia
modificaLa remota posizione di Bormio aveva favorito la persistenza della struttura plebanea per affrontare il difficile soddisfacimento delle esigenze della popolazione, e talvolta si rese necessaria una forma più monarchica nominando un conte. Quando il Ducato di Milano affermò la sua autorità sulla zona, il termine di contado rimase in uso, e dopo la conquista svizzera del 1512 divenne un territorio dipendente dai Grigioni, che tuttavia rispettarono le autonomie locali, pur sottomettendole al loro podestà.[1]
Le strutture comunali si integrarono qui nella contea, e i villaggi subalterni rimasero al rango di vicinie come collegi elettorali del consiglio generale.
Il contado fu sciolto nel 1797 quando Napoleone forzò la sua annessione alla Repubblica Cisalpina riducendolo a un normale comune di 5.302 abitanti. Solo vent’anni dopo gli austriaci istituirono nella zona i comuni attuali.