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Horcrux (msg) 08:00, 13 giu 2025 (CEST)Rispondi

buingiorno, perdonami ma non vorrei fare errori. Come faccio a correggere i testi per aiutare? Non mi appaiono più . Poi vorrei inserire delle informazioni studiate sulla mia famiglia . Quando lo posso fare ? Grazie --Maxpot74 (msg) 14:27, 13 giu 2025 (CEST)Rispondi

Casata dei Nocera (Baroni)

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Famiglia Nocera – Storia Araldica e Titoli Baronali

Origini e Ascendenza

La famiglia Nocera, di antica nobiltà meridionale, trae presumibilmente il proprio nome dal toponimo Nocera, diffuso in diverse località del Sud Italia (tra cui Nocera Inferiore e Nocera Superiore in Campania, Nocera Terinese in Calabria, e Nocera Umbra in Umbria). Sebbene l’origine del ceppo principale sia oggetto di dibattito tra gli storici araldici, la tradizione più accreditata colloca i primi Nocera di lignaggio nobile nella Campania longobarda del X-XI secolo.

I primi documenti attestanti membri della famiglia risalgono al XII secolo, ove si trovano menzioni di un "Domino Rainaldo de Nocera", feudatario in Terra di Lavoro, sotto il Regno normanno di Sicilia.

Ascesa e Titoli

Nel corso dei secoli, la famiglia Nocera accrebbe i propri possedimenti e prestigio grazie alla fedeltà alla Corona di Napoli. La casata ricevette titoli minori nel XIV secolo e fu definitivamente investita nel XVI secolo del titolo di Barone di Collevento, piccolo feudo situato tra l’Irpinia e il Principato Citra, oggi corrispondente all’area tra le province di Avellino e Salerno.

Il titolo di Barone Nocera di Collevento fu concesso nel 1543 da Carlo V d’Asburgo, Imperatore del Sacro Romano Impero e Re di Napoli, al nobiluomo Ruggiero Nocera, per meriti militari nella guerra contro i Turchi e per il sostegno alla causa imperiale contro i Francesi.

Il Blasone


Stemma della famiglia Nocera
Stemma della famiglia Nocera


Stemma della famiglia Nocera, rilasciato in pubblico dominio secondo la licenza CC0.

Lo stemma araldico della famiglia Nocera, nelle sue versioni più ricorrenti, si presenta così descritto:

D'azzurro, alla banda d'oro, accompagnata in capo da corona baronale( dello stesso e in punta da una torre al naturale merlata alla guelfa, fondata su campagna di verde. Cimiero: 2 falchi reali nascente tenente un noceto secolare  Motto: "cultura amovet timorem".

Secoli XVII - XVIII: Consolidamento del Casato

Nel XVII secolo, i Baroni Nocera consolidarono la loro posizione nobiliare attraverso alleanze matrimoniali con famiglie come i Caracciolo, i Capece Minutolo e i Pignatelli. In questo periodo la famiglia risiedeva prevalentemente nel feudo di Collevento, ma aveva anche una dimora secondaria a Napoli, presso il quartiere di Chiaia.

Tra i membri illustri di questo periodo si ricordano:

Barone Fiorenzo Nocera (n. 1668 – m. 1731), uomo di lettere e mecenate, amico di Giambattista Vico. Rafforzò la biblioteca familiare e commissionò l’affresco della cappella privata di San Gaudioso.

Don Giacomo Nocera (n. 1705 – m. 1774), figlio cadetto, militò come ufficiale nel reggimento delle Real Truppe Borboniche. Partecipò alla repressione della rivolta di Palermo del 1734.

Barone Antonio Nocera (n. 1763 – m. 1811), importante figura durante l’età murattiana. Nominato Intendente del Principato Citra, aderì alle riforme napoleoniche ma seppe mantenere in parte i beni di famiglia anche dopo la Restaurazione.

XIX Secolo: Decadenza e trasformazione

Dopo la caduta di Murat e la restaurazione borbonica, la famiglia Nocera vide una graduale decadenza dei privilegi feudali. Con le leggi eversive della feudalità del 1806, perse il controllo diretto sul feudo di Collevento, che fu inglobato nel demanio statale. Ciononostante, il titolo baronale fu conservato ad personam, come titolo onorifico.

Nel 1861, con l'Unità d’Italia, la famiglia aderì al nuovo Regno sabaudo. Un discendente, Cav. Antonio Nocera (1829 – 1894), fu membro del Consiglio Provinciale di Salerno e si distinse come fautore dell’istruzione popolare.

XX secolo e oggi

Nel XX secolo la linea baronale si assottigliò, ma alcuni rami collaterali della famiglia Nocera emigrarono in Sud America, in particolare in Argentina e Brasile, dove mantennero vivo il ricordo delle origini nobiliari. Un discendente diretto, Fiorino Nocera nato a Lauria Inferiore (1906–1940)Archivio, riprese le ricerche genealogiche familiari e depositò presso l’Archivio di Stato di Napoli numerosi documenti del casato.

Attualmente, il successore diretto della casata baronale è Fiorino Nocera di Roma, consulente aziendale (1974).

"Succederà al titolo, secondo la legittima discendenza, l’Illustrissimo Lorenzo Nocera, nato in Roma nell’anno 2024, figlio unico ed erede designato della nobile stirpe dei Baroni Nocera, a cui spetterà l’onore e l’onere di perpetuarne memoria e dignità."

Oggi, il titolo di Barone Nocera non riconosciuto ufficialmente dallo Stato Italiano (che ha abolito il riconoscimento dei titoli nobiliari nel 1948), ma è talvolta rivendicato come titolo storico in ambito genealogico-araldico. --Maxpot74 (msg) 14:42, 13 giu 2025 (CEST)Rispondi