Homo religiosus
Con l'espressione homo religiosus («uomo religioso») gli studiosi delle scienze umane, antropologi e fenomenologi delle religioni indicano la prevalenza del senso religioso del sacro come peculiarità tipica di quella natura dell'uomo il quale, secondo alcune definizioni:

Origine del termine
modificaL'autore che coniò l'espressione homo religiosus fu Gerardus van der Leeuw (1890-1950) che lo oppose all'homo negligens:[1]
separato da noi] Ecco precisamente in che cosa consiste il sacro. Usargli sempre debiti riguardi: è questo l'elemento principale della relazione fra l'uomo e lo straordinario. L'etimologia più verosimile fa derivare la parola religio da relegere, osservare, stare attenti; homo religiosus è il contrario di homo negligens.»
Religiosità e magismo
modificaLa moderna antropologia della religione ravvisa una certa continuità tra il pensiero magico e la spiritualità dell'homo religiosus,[2] sollevando il problema riguardante la reale efficacia dei poteri sulla natura derivanti dalle pratiche religiose.[3]
L'attestazione del loro effettivo funzionamento ha condotto antropologi come Ernesto de Martino e Mircea Eliade a rivedere le categorie concettuali su cui si fondava la precedente antropologia di impostazione illuminista.[3]
Già secondo Rudolf Otto, del resto, ciò che contraddistingue l'homo religiosus è il suo rapporto con un elemento ineffabile e inaccessibile alla ragione, che egli chiamava «numinoso», pur essendogli state attribuite denominazioni diverse nel corso della storia delle religioni.[5]
Note
modifica- ^ La citazione di Masurio Sabino è tratta da Aulo Gellio, Le notti attiche, Libro IV, 9.
- ^ Jania Sarno, Le icone che danzano, pag. 39, LIM, 2008.
- ^ a b Pietro Angelini, Eliade, De Martino e il problema dei poteri magici, in Mircea Eliade: Le forme della Tradizione e del Sacro, pag. VIII, a cura di Giovanni Casadio e Pietro Mander, Roma, Mediterranee, 2014.
- ^ Cfr. E. De Martino, Dal laboratorio del mondo magico, in Carteggi 1940-1943, a cura di P. Angelini, 2007, p. 49.
- ^ Julien Ries, in Le Origini e il problema dell'homo religiosus, pag. 37, a cura di Emmanuel Anati, Jaca Book, 1989.
Bibliografia
modifica- Pierfrancesco Stagi, Homo religiosus Forme e storia. Saggio di filosofia della religione, Studium Edizioni, Roma 2020