I quattro moschettieri (programma radiofonico)

trasmissione radiofonica italiana

I Quattro Moschettieri è una trasmissione radiofonica trasmessa dall'EIAR dal 1934 al 1937. Il programma si sviluppa in chiave umoristica tra canzoni (le musiche originali sono composte e dirette da Egidio Storaci), voci narranti e dialoghi, con Nunzio Filogamo nella parte di Aramis, inaugurando e portando al successo il genere della rivista radiofonica basata sulla parodia[1].

I Quattro Moschettieri
PaeseItalia
Anno1934-1937
Generevarietà, pubblicità
Lingua originaleitaliano
Realizzazione
IdeatoreAngelo Nizza, Riccardo Morbelli
RegiaRiccardo Massucci
MusicheEgidio Storaci
Casa di produzioneEIAR, Perugina
Emittente radiofonicaEIAR
Morbelli, Nizza e il disegnatore Angelo Bioletto

La trama fa riferimento al romanzo I tre moschettieri di Alexandre Dumas padre, riscritto da Angelo Nizza e Riccardo Morbelli con intenti comici, aggiungendo ai protagonisti del libro una serie di personaggi e situazioni improbabili che si rifanno alla cultura popolare dell'epoca[2]. Dalla trasmissione furono tratti due volumi, I 4 Moschettieri (1935) e Due anni dopo (1937), firmati da Nizza e Morbelli e illustrati da Angelo Bioletto[3]. Vennero inoltre pubblicati alcuni dischi, tra cui il fonomontaggio su etichetta Durium, dell’episodio I quattro moschettieri in Russia[4].

Nunzio Filogamo nella parte di Aramis (1934)

Il programma, ideato da Aldo Spagnoli[5] ed offerto dall'azienda Buitoni-Perugina, costituisce "il primo caso di sponsorizzazione in Italia"[6]. Tra le iniziative promozionali abbinate alla trasmissione, di particolare successo, nelle edizioni del 1936 e del 1937, è il concorso a premi basato sulla raccolta di figurine disegnate dallo stesso Bioletto, contenute nelle confezioni dei prodotti dello sponsor[7][8].

Programma e concorso vengono soppressi nel 1937 ad opera del Ministero delle finanze, a causa dell'effetto imitativo generato e delle proteste delle aziende concorrenti[9].

Nel 2004 Enrico Vaime e Nicola Fano hanno curato un adattamento teatrale della trasmissione, portato in scena da Simona Marchini e Antonello Fassari, per la regia di Gigi Dall'Aglio[10].

  1. ^ Covino, p. 9.
  2. ^ Covino, p. 9, ma anche Policardo, p. 53, che elenca Marlene Dietrich, Clark Gable, Charlot, Petronio Arbitro, Sherlock Holmes, Buffalo Bill, il Conte di Montecristo, Mata Hari, Tarzan, Dottor Faust. Tra gli altri - oltre ad Athos, Porthos, Aramis (con la voce di Nunzio Filogamo) e D'Artagnan - ci sono poi Ulisse, Otello, Amleto, e lo stesso Scecchespir.
  3. ^ «Curiosamente, oggi è possibile trovare sulle aste in internet alcuni di quei volumi (240 pagine, con 8 tavole a colori fuori testo, illustrate da Bioletto), il cui valore si aggira intorno ai 250 euro. Come a indicare che, nonostante siano trascorsi più di settant'anni, quella trasmissione continua a restare nel mito, anche di coloro che sono nati molti anni dopo» (Policardo, p. 54).
  4. ^ Roberto Berlini, I Quattro Moschettieri in Russia, The Mellophonium, vol. XXXIV (2019): 16-17. Versione digitalizzata disponibile su Academia.edu. https://www.academia.edu/45634011/I_Quattro_Moschettieri_in_Russia
  5. ^ Il feroce Saladino, su Corto in Corto. URL consultato il 22 agosto 2010.
  6. ^ Covino, p. 11.
  7. ^ Covino, p. 9. Covino parla di «successo definitivo e travolgente». «Centocinquanta album completi consentivano di vincere una Topolino. Tra il luglio del 1936 e il marzo del 1937 ne furono distribuite ben 200». «L'interesse venne accentuato dal fatto che alcune figurine risultavano introvabili o erano rare, prima tra tutte quella del Feroce Saladino. Il concorso legato alla raccolta delle figurine non fu un fatto circoscritto solo all'ambito pubblicitario, ma divenne un vero e proprio fatto di costume nazionale. Se ne interessarono giornali e riviste, vennero girati film che prendevano spunto dall'evento, presso i negozi della Perugina verranno aperte vere e proprie "borse delle figurine", si pubblicheranno giornali con le "quotazioni" delle stesse, che, in alcuni casi, verranno addirittura falsificate. L'Italia, come allora si disse, fu attraversata da una "febbre moschettiera"». A proposito dei film sull'argomento, si veda Il feroce Saladino di Mario Bonnard del 1937. Sul successo dell'iniziativa cfr. anche Chiapparino, Covino, p. 86
  8. ^ Roberto Berlini, Iconologia del grottesco sincopato ovvero Scusi… avrebbe un Saladino?, in Roberto Berlini (a cura di), Miscel e Gabrè. I fratelli del varietà: Atti del convegno, Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, Roma, 26 ottobre 2023, 2024, pp. 41-50, ISBN 9798338579251.
  9. ^ Covino, p. 11 e Chiapparino, Covino, p. 88.
  10. ^ Teatro Stabile dell'Umbria, I Quattro Moschettieri, Perugia, 2004.

Bibliografia

modifica
  • Roberto Berlini, Iconologia del grottesco sincopato ovvero Scusi… avrebbe un Saladino?, in Roberto Berlini (a cura di), Miscel e Gabrè. I fratelli del varietà: Atti del convegno, Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi, Roma, 26 ottobre 2023, 2024, pp. 41-50, ISBN 9798338579251.
  • Roberto Berlini, I Quattro Moschettieri in Russia, The Mellophonium, vol. XXXIV (2019): 16-17. Versione digitalizzata disponibile su Academia.edu.
  • Francesco Chiapparino, Renato Covino, Consumi e industria alimentare in Italia dall'Unità a oggi, Perugia, Giada, 2002.
  • Renato Covino, La pubblicità e l'evento: la "febbre moschettiera", in Teatro Stabile dell'Umbria, I Quattro Moschettieri, 2004, pp. 9-11.
  • Timisoara Pinto, Quando la radio trasmette da Torino, in Viva Verdi, n. 4, 2007, p. 54.
  • Gabriele Policardo, Morbelli, «moschettiere» dell'immaginazione, in Viva Verdi, n. 4, 2007, pp. 52-54.
  • Radiocorriere, fascicoli vari 1934-1936.
  • Riccardo Morbelli, Ricordando I Quattro Moschettieri, in Radiocorriere, n. 29, 1961.
  • Teatro Stabile dell'Umbria, I Quattro Moschettieri, Perugia, 2004.

Voci correlate

modifica