Jamshid Amouzegar (Teheran, 25 giugno 1923Rockville, 27 settembre 2016) è stato un politico iraniano, Primo ministro sotto lo scià Pahlavi dal 1977 al 1978, rifugiatosi in seguito alla rivoluzione islamica negli Stati Uniti d'America.

Jamshid Amouzegar

Primo ministro dello Stato Imperiale dell'Iran
Durata mandato7 agosto 1977 –
27 agosto 1978
MonarcaMohammad Reza Pahlavi
PredecessoreAmir-Abbas Hoveyda
SuccessoreJafar Sharif-Emami

Dati generali
Partito politicoPartito della Resurrezione della Nazione Iraniana
UniversitàUniversità Cornell

Biografia

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Jamshid Amouzgar nacque il 24 luglio 1923 a Teheran, in Iran. Suo padre, Habibollah Amouzgar[1], fu giudice presso il Ministero della Giustizia durante il regno di Reza Shah Pahlavi, membro dell’Assemblea Costituente e del Senato iraniano (seconda e terza legislatura), nonché Ministro della Cultura nel gabinetto di Hossein Ala. La madre fu tra le prime donne iraniane a ricevere un’istruzione in ambito scientifico moderno.

Completò gli studi primari e secondari a Teheran, mentre la sua formazione universitaria ebbe luogo negli anni della seconda guerra mondiale. Dopo aver iniziato a studiare giurisprudenza ed economia presso l’Università di Teheran, si trasferì negli Stati Uniti, dove conseguì la laurea triennale (1945) e il dottorato in ingegneria civile (1955) presso la Cornell University[2]. Nel 1957 ottenne anche un master in ingegneria idraulica all’Università di Washington.

Nel 1959 iniziò la sua carriera internazionale come esperto presso le Nazioni Unite, per poi rientrare nello stesso anno in Iran. Due anni dopo entrò al Ministero della Salute, dove fu nominato viceministro con delega all’ingegneria sanitaria[3]. In seguito ricoprì incarichi ministeriali nei governi di Manouchehr Eghbal e di Hassan Ali Mansour, assumendo la guida del Ministero del Lavoro, del Ministero dell’Agricoltura e del Ministero della Salute. Nel corso dei successivi governi guidati da Amir-Abbas Hoveyda, fu tra i ministri con il maggior numero di incarichi ricoperti.

La nomina come ministro

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Nel 1953, Manouchehr Iqbal nominò Amouzgar ministro del Lavoro, incarico che mantenne per un breve periodo. Durante il suo mandato venne approvata, da entrambe le camere del parlamento, la prima legge sul lavoro dell’Iran. Nello stesso anno, a seguito di un rimpasto, fu trasferito al Ministero dell’Agricoltura, dove gli fu affidata la preparazione della prima legge di riforma agraria.

Nel 1963 fu nominato ministro della Salute dal primo ministro Hassan Ali Mansour. Dopo l’assassinio di quest’ultimo, Amouzgar mantenne la carica anche nel successivo governo guidato da Amir-Abbas Hoveyda (1964). Negli anni seguenti ricoprì diversi incarichi, tra cui quello di ministro delle Finanze.

Nel 1967 partecipò, in qualità di rappresentante dell’Iran, alle riunioni annuali della Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale, venendo eletto presidente di una delle sessioni plenarie. Rimase alla guida del Ministero delle Finanze fino al 1975, periodo in cui fu responsabile delle politiche relative ai prezzi del petrolio e ai rapporti con l’OPEC, mantenendo contatti diretti con Mohammad Reza Pahlavi[4].

Nel dicembre 1973, durante la conferenza dell’OPEC a Vienna, fu preso in ostaggio dal militante venezuelano Ilich Ramírez Sánchez, noto come “Carlos lo Sciacallo”, insieme ad altri ministri del petrolio[5]. Dopo due giorni fu rilasciato a seguito di mediazioni internazionali. Nello stesso anno assunse anche la presidenza di una riunione dell’OPEC tenutasi a Teheran e fu nominato ministro dell’Interno nel nuovo governo Hoveyda.

Parallelamente all’attività politica, nel 1973 entrò a far parte del consiglio di amministrazione dell’Università di Teheran.

Primo ministro

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Dopo la fondazione del Partito della Resurrezione (Rastakhiz) da parte di Mohammad Reza Pahlavi, Amouzgar vi aderì, assumendo inizialmente, il 25 febbraio 1975, l’incarico di responsabile del coordinamento dei servizi urbani. Successivamente, il 26 novembre 1976, durante il congresso nazionale del partito, fu eletto segretario generale in sostituzione di Amir-Abbas Hoveyda e contemporaneamente nominato consigliere del primo ministro.

Il 6 agosto 1977 lo Scià lo designò Primo ministro dell’Iran. Il programma del suo governo fu presentato come orientato all’apertura politica, al contenimento delle spese pubbliche e alla gestione delle difficoltà economiche. Nella pratica, èerò, il periodo coincise con una crescente intensificazione dell’opposizione al regime ed una serie di porteste e manifestazioni in tutto il paese, con l’istituzione della legge marziale in varie città come Isfahan.

Questi eventi contribuirono a indebolire ulteriormente la posizione del governo e a favorire l’accelerazione della crisi politica che portò alla rivoluzione iraniana. Amouzgar rassegnò le dimissioni da primo ministro il 24 settembre 1978 e, nell’ottobre successivo, si dimise anche dalla carica di segretario generale del Partito della Resurrezione. Poco prima del crollo della monarchia lasciò l’Iran e si trasferì negli Stati Uniti, ufficialmente per motivi legati alla salute della moglie di origine tedesca, dove visse per il resto della sua vita.

Vita privata

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Jamshid Amouzgar aveva tre fratelli: Jahangir, Kors e Houshang. Jahangir lavorò presso il Ministero delle Finanze, mentre Kors prestò servizio al Ministero dell’Edilizia Abitativa e dello Sviluppo Urbano. Durante il periodo trascorso negli Stati Uniti, Amouzgar sposò Ulrike, una cittadina tedesca di religione ebraica.

Dopo la rivoluzione iraniana, si stabilì negli Stati Uniti, inizialmente in Florida presso la famiglia della moglie, e successivamente intraprese un’attività imprenditoriale nel settore edilizio insieme al fratello Jahangir. Parallelamente si dedicò a studi e attività legate all’economia internazionale e al Fondo Monetario Internazionale.

Nel 2006, insieme alla moglie, istituì una borsa di studio presso l’Università del Maryland, College Park, destinata a studenti universitari di Iranologia[6].

  1. ^ (FA) جمشید آموزگار, su pajoohe.ir.
  2. ^ Cornell Alumni News Vol. 62, No. 11 (March 1, 1960), su ecommons.cornell.edu.
  3. ^ (FA) 16 مرداد, su tarikhirani.ir (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2014).
  4. ^ (EN) Jamshid A mouzegar Is Named to Head Iran's Government, su nytimes.com.
  5. ^ Vienna 1975, Petrolio e terrore, su archiviostorico.corriere.it (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2014).
  6. ^ Celebration of Scholarships, su advancement.umd.edu.

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