Kinosternon chimalhuaca
La tartaruga del fango di Jalisco (Kinosternon chimalhuaca Berry, Seidel & Iverson, 1997) è una specie di tartaruga appartenente alla famiglia dei Kinosternidi, originaria dell'America centrale.[2]
Tartaruga del fango di Jalisco | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Reptilia |
Ordine | Testudines |
Famiglia | Kinosternidae |
Genere | Kinosternon |
Specie | K. chimalhuaca |
Nomenclatura binomiale | |
Kinosternon chimalhuaca Berry, Seidel & Iverson, 1997 |
Descrizione
modificaIl carapace è abbastanza piatto e smarginato, con tre basse carenature e una colorazione bruno scuro. Il piastrone è giallo o brunastro, relativamente ristretto e dotato di due cerniere mobili, che tuttavia non permettono una protezione completa del corpo. I maschi raggiungono una lunghezza massima di 100 mm, mentre le femmine, leggermente più grandi, arrivano fino a 110 mm. L'alimentazione è opportunistica e comprende piccoli invertebrati, piccoli pesci, materiale vegetale e carcasse di piccoli animali. Le femmine depongono una o due covate all'anno, prevalentemente tra luglio e agosto. Ogni covata è composta da 2-5 uova. I neonati schiudono dopo almeno 120 giorni e misurano fino a 30 mm di lunghezza alla nascita.[3]
Distribuzione e habitat
modificaLa specie è endemica di una ristretta fascia costiera pianeggiante sul versante del Pacifico, negli stati di Jalisco e Colima, in Messico. È stata segnalata almeno nel bacino di quattro fiumi, dal Río Cihuatlán al Río San Nicolás. Vive in pantani, pozze e corsi d'acqua, preferendo habitat con substrato fangoso e ricca vegetazione, che utilizza sia per nascondersi sia per salire a riscaldarsi e cercare piccole prede.[3]
Conservazione
modificaLa costruzione di centrali idroelettriche nei fiumi in cui questa specie è presente potrebbe avere un impatto negativo sulle popolazioni locali.[3]
Note
modifica- ^ (EN) van Dijk, P.P., Ponce Campos, P. & Garcia Aguayo, A. 2007, Kinosternon chimalhuaca, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Kinosternon chimalhuaca, su The Reptile Database. URL consultato l'8 febbraio 2025.
- ^ a b c Vincenzo Ferri e Christiana Soccini, Guida alle tartarughe e testuggini del mondo, Roma, Franco Muzzio Editore, 2015, p. 102, ISBN 978-88-74-13-250-8.
Altri progetti
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