Manicomio di Mombello

Il Manicomio di Mombello era uno dei più grandi ospedali psichiatrici d’Italia, situato nella località di Mombello, nel comune di Limbiate. Composto da un vasto complesso di edifici e padiglioni, è stato attivo dal XIX secolo fino alla chiusura in seguito alla legge 180 (nota anche come “legge Basaglia”) nel 1978.[1][2]

Manicomio di Mombello
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneLombardia
LocalitàLimbiate
Coordinate45°36′51″N 9°06′59″E
Informazioni generali
Condizioniabbandonato
Usoospedale

Architettura

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Il complesso manicomiale era organizzato come un piccolo “villaggio”, con più padiglioni disposti nel verde, laboratori, biblioteche, piccole attività artigianali per i pazienti (ergoterapia), spazi verdi e orti, ma anche reparti chiusi per i pazienti “agitati”. L’edificio originario, Villa Pusterla-Crivelli, risaliva al XVIII secolo e fu adattato a seconda delle esigenze per ospitare l’istituto psichiatrico.[2][3][4]

Origini

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La struttura ebbe origine come succursale dell’ospedale psichiatrico milanese “Senavra” nel 1865, quando circa 60 pazienti furono trasferiti nella villa Pusterla-Crivelli di Mombello al fine di alleggerire il sovraffollamento degli istituti milanesi. Tra il 1873 e il 1878 il complesso fu ampliato trasformandolo in un vero e proprio “villaggio manicomiale”, con reparti, padiglioni, laboratori, orti e giardini. Con il tempo ospitò fino a oltre 3.000 pazienti.[1][5]

 
Il manicomio nel XIX secolo

I conflitti mondiali

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Durante la Prima Guerra Mondiale e la Seconda Guerra Mondiale la struttura venne utilizzata anche per ricoverare militari con traumi di guerra e sfollati, adattando alcuni padiglioni alle esigenze belliche.[2]

Le terapie

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Alla fine del XIX secolo, dopo la nomina di Edoardo Gonzales come nuovo direttore, furono introdotte rappresentazioni teatrali e balli come terapie di “educazione morale” per i pazienti. Alcuni giornalisti invitati a questi eventi ne scrissero successivamente sui giornali locali.[1]

Il manicomio era costruito come fosse una specie di villaggio, dove i pazienti potevano andare in giro e/o lavorare in biblioteche, laboratori, orti e altre piccole attività artigianali. Questo metodo di cura è noto come ergoterapia.[2][6][7]

Chiusura e abbandono

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Interni dell'ex ospedale in stato di abbandono

Con l’entrata in vigore della Legge 180 nel 1978, che prevedeva la graduale chiusura degli ospedali psichiatrici italiani, il Manicomio di Mombello cominciò la fase di smantellamento e dismissione. Diverse parti dell’area rimasero in uso fino a fine anni ’90, con la chiusura definitiva intorno al 1999. L’ampio complesso oggi versa in stato di abbandono e degrado, con diversi progetti di riqualificazione proposti, ma mai attuati.[2][8][9][10][11][12][13]

Controversie

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Il Comitato dei cittadini per i diritti umani condusse un’indagine sull’ospedale psichiatrico nel 1979 a causa di terapie sospette che si sarebbero tenute mentre il manicomio era ancora aperto. In dodici corpi, cinquanta cervelli, arti e teste ritrovati all’interno dell’ospedale furono rinvenuti residui chimici che contribuivano a preservare la struttura dei tessuti. La maggior parte dei trattamenti chimici utilizzati non rispettavano i diritti umani.[14]

Dopo degli studi recenti fatti sulle spoglie di alcuni pazienti del manicomio fu scoperto che venne fatto grande uso di cocaina sui pazienti per scopi medici.

Persone celebri

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Pazienti

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Direttori

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Psichiatri

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Cultura di massa

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Il manicomio appare nel finale del film 7 days, 7 girls con Johnny Depp.[16]

Voci correlate

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Bibliografia

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  • Tumiati, Michela Carlotta Linda Maria; Radice, Alessia: Mombello al di là del muro. Progetto di recupero e valorizzazione dell’area dell’ex Ospedale Psichiatrico “G. Antonini” di Limbiate (2015/2016).
  • Jambo.it: “Manicomio di Mombello: storia, foto e curiosità” (2019).
  1. ^ a b c (EN) The Mental Asylum Complex of Mombello, su Ville Gentilizie Lombarde. URL consultato il 26 ottobre 2025.
  2. ^ a b c d e Ospedale psichiatrico provinciale di Milano in Mombello, su Aspi. URL consultato il 26 ottobre 2025.
  3. ^ Emanuela Sorbo, Ruins of Memory: A Sustainable Conservation for the Material and Immaterial Values of the Former Psychiatric Hospitals in Italy, in Procedia Engineering, vol. 161, 1º gennaio 2016, pp. 2198–2202, DOI:10.1016/j.proeng.2016.08.815. URL consultato il 26 ottobre 2025.
  4. ^ Sana-mente (PDF), su politesi.polimi.it.
  5. ^ (EN) Analysis of the former Psychiatric Hospital: the decision to build an Asylum in Limbiate, su Ville Gentilizie Lombarde. URL consultato il 26 ottobre 2025.
  6. ^ Mombello Psychiatric Hospital - Himetop, su himetop.wikidot.com. URL consultato il 26 ottobre 2025.
  7. ^ Strumenti e terapie nelle cure psichiatriche (PDF), su iit.cnr.it.
  8. ^ MICHELA CARLOTTA LINDA MARIA TUMIATI e ALESSIA RADICE, Mombello al di là del muro. Progetto di recupero e valorizzazione dell'area dell'ex ospedale psichiatrico G. Antonini di Limbiate, 26 luglio 2016. URL consultato il 26 ottobre 2025.
  9. ^ Progetto di riqualificazione (PDF), su politesi.polimi.it.
  10. ^ (EN) Analysis of the Former Psychiatric Hospital: the Current Situation, su Ville Gentilizie Lombarde. URL consultato il 26 ottobre 2025.
  11. ^ Era Mombello | Giacomo Doni, su www.giacomodoni.com, 19 settembre 2015. URL consultato il 26 ottobre 2025.
  12. ^ EX OSPEDALE PSICHIATRICO ANTONINI - MOMBELLO | I Luoghi del Cuore - FAI, su fondoambiente.it. URL consultato il 26 ottobre 2025.
  13. ^ Nicola Vicini- Fotografo, ex Ospedale Psichiatrico di Mombello | Nicola Vicini - Fotografo, su www.nicolavicini.it. URL consultato il 26 ottobre 2025.
  14. ^ Doctors of Death in Germany and Italy (abuses of psychiatry), Citizens Commission on Human Rights - Established by the Church of Scientology, su www.whatisscientology.org. URL consultato il 26 ottobre 2025.
  15. ^ L'altra moglie del duce, su idus.us.es.
  16. ^ Marco Mologni, All’ex manicomio di Limbiate spunta la star Johnny Depp, su Corriere della Sera, 20 gennaio 2017. URL consultato il 26 ottobre 2025.

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