Matino (vino)
Il Matino rosso è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Lecce.
Matino Disciplinare DOC | |
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Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Data decreto | 19 maggio 1971 |
Tipi regolamentati | |
Fonte: Disciplinare di produzione[1] |
Zona di produzione
modificaLa zona di produzione delle uve destinate alla produzione dei vini a DOC "Matino" comprende l'intero territorio amministrativo del comune di: Matino ed in parte i territori comunali di Parabita, Alezio, Taviano, Casarano, Melissano, Tuglie e Gallipoli, tutti in provincia di Lecce.[1]
Storia
modificaIl Matino Doc prende il nome dall'omonimo comune della provincia di Lecce, territorio noto dall'antichità alla coltivazione della vite. Originaria dell'Asia minore, la vite costituisce la coltura principale sin dai tempi della Magna Grecia che apprezzava il vino di questa terra sin da allora. La stessa vite ha contribuito ad addolcire il paesaggio di questa zona, caratterizzato spesso da siccità soprattutto d'estate. Il Matino Doc è vinificato nelle varianti Rosso e Rosato.
Già dal novembre 1899 nasceva, con atto del notaio Ponzetta, il “CONSORZIO AGRARIO COOPERATIVA DI MATINO” che riuniva i produttori di vino ottenuto dai preziosi vitigni Negro Amaro e Malvasia Nera. La produzione veniva fortemente incrementata negli anni seguenti apportando un notevole benessere nella zona. Il 29 febbraio 1940 si mutava la ragione sociale in Cooperativa tra Produttori Agricoli. Il 19 maggio 1971 con decreto del Presidente della Repubblica veniva riconosciuta la Denominazione d'Origine Controllata (D.O.C.) del vino “MATINO”. La Cooperativa annovera 842 soci produttori che conferiscono le uve dalla cui vinificazione si ottengono vini commercializzati dall'azienda.
Tecniche di produzione
modificaNella vinificazione del "Matino DOC" sono ammesse soltanto le pratiche enologiche leali e costanti della zona.
Sulle etichette di ciascuna tipologia di Matino DOC è obbligatorio riportare l'annata di produzione delle uve.[1]
Disciplinare
modificaIl "Matino DOC" è stato istituito con DPR 19 maggio 1971 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 187 del 24 luglio 1971.
Successivamente è stato modificato con:
- DM 30 novembre 2011 G.U. 295 del 20 dicembre 2011 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP
- DM 23 ottobre 2013 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP
- La versione in vigore è stata approvata con DM 7 marzo 2014 Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza - Vini DOP e IGP
Tipologie
modificaRosso
modificauvaggio | Negroamaro min 70%; possono concorrere alla produzione Malvasia Nera e Sangiovese max 30% |
titolo alcolometrico minimo | 11,50 % vol. |
acidità totale minima | 4,5 g/l. |
estratto secco minimo | 20,00 g/l |
resa massima di uva per ettaro | 120 q. |
resa massima di uva in vino | 70 % |
Caratteri organolettici
modifica- Aspetto: rosso rubino con riflessi arancioni se invecchiato
- Olfatto: vinoso.
- Gusto: asciutto, armonico.
Abbinamenti consigliati
modificaArrosti di carne e pollame nobile, arrosto di carni rosse, selvaggina.
Rosato
modificauvaggio | Negroamaro min 70%; possono concorrere alla produzione Malvasia Nera e Sangiovese max 30% |
titolo alcolometrico minimo | 11,50 % vol. |
acidità totale minima | 4,5g/l. |
estratto secco minimo | 14,00 g/l |
resa massima di uva per ettaro | 120 q. |
resa massima di uva in vino | 65 % |
Caratteri organolettici
modifica- Aspetto: rosa cerasuolo;
- Olfatto: vinoso, caratteristico;
- Gusto: secco, armonico.
Abbinamenti consigliati
modificaPrimi piatti, carni bianche.
Note
modifica- ^ a b c Il Disciplinare di Produzione della Matino DOC, su quattrocalici.it. URL consultato il 21 settembre 2025.