Nick Anderson

cestista statunitense

Nelison Anderson, detto Nick (Chicago, 20 gennaio 1968), è un ex cestista statunitense, professionista nella NBA.

Nick Anderson
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Altezza198 cm
Peso93 kg
Pallacanestro
RuoloGuardia / ala piccola
Termine carriera2002
Carriera
Giovanili
Prosser Vocational School
Simeon Vocational School
1987-1989Illinois Fighting Illini69 (1.173)
Squadre di club
1989-1999Orlando Magic692 (10.650)
1999-2001Sacramento Kings93 (819)
2001-2002Memphis Grizzlies15 (60)
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.

Carriera

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Primi anni

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Anderson fu scelto nel corso del primo giro (11º assoluto) del Draft NBA 1989 dai neonati Orlando Magic, la prima scelta della storia della franchigia.

Come la maggior parte delle squadre di espansione, i Magic erano una formazione giovane e Anderson era una delle loro poche note positive. Per tale motivo, negli anni successivi i Magic poterono contare su alte scelte nel draft, tra cui Dennis Scott nel 1990, Shaquille O'Neal nel 1992 e Chris Webber, che fu subito scambiato per Penny Hardaway, nel 1993. Nelle sue prime stagioni, Anderson fu la principale opzione offensiva dei Magic, guidando la squadra in media punti a partita nella stagione 1991-92. Con il migliorare del livello della squadra, Anderson divenne gradualmente meno cercato in attacco ma rimase un membro produttivo del quintetto base. Un'eccezione avvenne il 23 aprile 1993, quando segnò un primato personale di 50 punti partendo dalla panchina contro i New Jersey Nets.[1] Nella stagione 1994-95 guidò Orlando con 179 canestri da tre punti, con una media di 15,9 punti a partita. I Magic vinsero 57 partite, chiudendo con il miglior record della Eastern Conference e vincendo il loro primo titolo della Atlantic Division.

Playoff 1994–95

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Nelle semifinali della Eastern Conference, i Magic affrontarono i Chicago Bulls del rientrante Michael Jordan, che era passato temporaneamente dall'indossare il consueto numero 23 al 45. Nel finale di gara 1, Anderson strappò il pallone a Jordan da dietro, portando al canestro della vittoria per i Magic. In seguito commentò che Jordan "non sembrava il vecchio Michael Jordan"[2] e che "Il n. 45 non è esplosivo come lo era il n. 23." Jordan in seguito tornò a portare il suo vecchio numero nella gara successiva, segnando 38 punti nella vittoria dei Bulls; i Magic si ripresero e vinsero la serie, raggiungendo le loro prime finali.[3]

Gara 1 della serie finale fu contro gli Houston Rockets, campioni in carica alla Orlando Arena. Con i Magic in vantaggio di tre punti nel finale di partita, Anderson, che in genere segnava i tiri liberi con una percentuale del 70%, ne sbagliò quattro consecutivi, che avrebbero sigillato la vittoria di Orlando. Kenny Smith segnò da tre punti per Houston poco dopo, pareggiando la partita e spedendola ai tempi supplementari. I Rockets finirono con il vincere la gara e la serie per quattro partite a zero, conquistando il loro secondo titolo consecutivo. A causa di tale episodio, alcuni tifosi di Orlando iniziarono a chiamare Anderson con i soprannomi denigratori di "Nick the Brick" e "Brick Anderson" ("brick" in inglese significa "mattone" e in gergo indica un tiro libero sbagliato).

Carriera dopo il 1995

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Quanto avvenuto non sembrò inizialmente condizionare Anderson nella stagione successiva, che fu ancora positiva. Tuttavia, la sua annata si c concluse per un infortunio a un gomito in gara 3 delle finali della Eastern Conference. Dopo di ciò, la carriera di Anderson prese una piega negativa, dovuta in gran parte alla sua improvvisa incapacità di segnare i tiri liberi. Nella stagione 1996-97 la sua percentuale fu l'allora minimo in carriera di 40,4% mentre la sua media punti fu di 12,0 a partita. Il giocatore dovette essere rimosso dal quintetto nel finale delle gare punto a punto data la sua inaffidabilità nel segnare i liberi.

Le sue difficoltà aumentarono nella prima metà della stagione 1997–98. Fino al 27 gennaio di quell'anno, Anderson segnò solamente 6,5 punti a partita, con 36,3% ai liberi. Nella seconda metà della stagione, tuttavia, la sua metà punti salì improvvisamente a 22,6 punti a partita, con 67,6% ai liberi, una cifra vicina alla sua media in carriera. La sua annata si chiuse con 15,3 punti segnati a partita.

Anderson giocò con i Magic fino alla stagione accorciata per sciopero del 1998–99, dopo di che fu scambiato con i Sacramento Kings per Tariq Abdul-Wahad e una scelta del draft. Lasciò Orlando come l'allora miglior marcatore della storia della squadra e l'ultimo giocatore rimasto della stagione di debutto.

Anderson giocò per due stagioni a Sacramento, con un minimo in carriera, fino a quel momento, di 10,8 punti di media in 72 partite nella prima annata. L'anno seguente disputò 21 gare, dopo di che passò un'ultima stagione, con 15 presenze, con i Memphis Grizzlies.[4]

Statistiche

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College

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Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
1987-1988 Illinois Fighting Illini 33 25 27,5 57,2 33,3 64,2 6,6 1,6 1,1 0,8 15,9
1988-1989 Illinois Fighting Illini 36 32 31,3 53,8 36,4 66,9 7,9 2,0 1,6 0,9 18,0
Carriera 69 57 29,5 55,3 36,1 65,7 7,3 1,8 1,4 0,9 17,0

Regular Season

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Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
1989-1990 Orlando Magic 81 9 22,0 49,4 5,9 70,5 3,9 1,5 0,9 0,4 11,5
1990-1991 Orlando Magic 70 42 28,2 46,7 29,3 66,8 5,5 1,5 1,1 0,6 14,1
1991-1992 Orlando Magic 60 59 36,7 46,3 35,3 66,7 6,4 2,7 1,6 0,6 19,9
1992-1993 Orlando Magic 79 76 37,0 44,9 35,3 74,1 6,0 3,7 1,6 0,7 19,9
1993-1994 Orlando Magic 81 81 34,7 47,8 32,2 67,2 5,9 3,6 1,7 0,4 15,8
1994-1995 Orlando Magic 76 76 34,1 47,6 41,5 70,4 4,4 4,1 1,6 0,3 15,8
1995-1996 Orlando Magic 77 77 35,3 44,2 39,1 69,2 5,4 3,6 1,6 0,6 14,7
1996-1997 Orlando Magic 63 61 34,3 39,7 35,3 40,4 4,8 2,9 1,9 0,5 12,0
1997-1998 Orlando Magic 58 44 29,3 45,5 36,0 63,8 5,1 2,1 1,2 0,4 15,3
1998-1999 Orlando Magic 47 39 33,6 39,5 34,7 61,1 5,9 1,9 1,4 0,3 14,9
1999-2000 Sacramento Kings 72 72 29,1 39,1 33,2 48,7 4,7 1,7 1,3 0,2 10,8
2000-2001 Sacramento Kings 21 0 8,0 24,6 25,6 - 1,2 0,6 0,5 0,2 1,8
2001-2002 Memphis Grizzlies 15 0 14,6 27,6 27,1 55,6 2,2 0,9 0,4 0,4 4,0
Carriera 800 636 31,2 44,6 35,6 66,7 5,1 2,6 1,4 0,5 14,4

Playoff

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Anno Squadra PG PT MP TC% 3P% TL% RP AP PRP SP PP
1994 Orlando Magic 3 3 40,0 38,2 40,0 75,0 3,3 3,3 1,7 0,7 14,3
1995 Orlando Magic 21 21 38,8 44,8 38,3 68,3 4,8 3,1 1,6 0,5 14,2
1996 Orlando Magic 11 11 38,0 43,3 28,6 62,2 5,0 1,9 1,9 0,5 14,2
1997 Orlando Magic 5 5 26,0 33,3 26,7 0,0 5,8 0,6 0,6 1,8 5,6
1999 Orlando Magic 4 4 38,0 36,7 26,2 73,7 6,8 2,3 2,3 0,0 20,8
2000 Sacramento Kings 5 5 26,4 32,4 35,0 87,5 3,4 0,4 0,2 0,6 7,2
Carriera 49 49 36,0 41,3 33,3 67,8 4,9 2,2 1,5 0,6 13,1

Palmarès

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  1. ^ (EN) Orlando Magic at New Jersey Nets Box Score, April 23, 1993 - Basketball-Reference.com, su Basketball-Reference.com. URL consultato il 20 maggio 2025.
  2. ^ Lawrence, Mitch. Memories of MJ's first two acts, ESPN, 10 settembre 2001.
  3. ^ (EN) Matt Walks, Flashback: 20 years ago today, Anderson forces MJ back to No. 23, su espn.com, ESPN, 7 maggio 2015. URL consultato il 20 maggio 2025.
  4. ^ (EN) Nick Anderson Career Stats - NBA, su espn.com. URL consultato il 20 maggio 2025.

Collegamenti esterni

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