Oniichthys è un genere estinto di pesci ossei appartenente alla famiglia Lepisosteidae. È rappresentato da una sola specie, Oniichthys falipoui, vissuta durante il Cretacico superiore (Cenomaniano) nell'area dell'attuale Marocco.

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Oniichthys
Immagine di Oniichthys mancante
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
ClasseActinopterygii
OrdineLepisosteiformes
FamigliaLepisosteidae
GenereOniichthys
SpecieO. falipoui
Nomenclatura binomiale
''Oniichthys falipoui''
Cavin & Brito, 2001

Descrizione

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Oniichthys è noto da pochi ma ben conservati esemplari quasi completi provenienti dalla Formazione di Kem Kem, un importante giacimento fossilifero noto anche per la presenza di resti di Spinosaurus. Le caratteristiche distintive includono scaglie lisce, un subopercolo frangiato e la presenza di grandi extrascapulari mediali. L'esemplare MDE F-13 mostra chiaramente la presenza di un subopercolo frangiato, un opercolo grande e un piccolo interopercolo decorato da placche di ganoina.

Il corpo era allungato e ricoperto di robuste scaglie ganoidi, mentre il cranio mostrava una struttura simile a quella degli attuali lucci alligatore.

Classificazione

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Oniichthys è stato originariamente descritto come un genere distinto all'interno dei Lepisosteidae sulla base di particolari tratti cranici.[1] Tuttavia uno studio di Lance Grande (2010) ha suggerito che potrebbe essere strettamente imparentato con il genere Atractosteus o addirittura appartenere ad esso. In questa interpretazione, Oniichthys sarebbe una specie all'interno di Atractosteus,[2] sebbene questa proposta sia stata contestata a causa di differenze nella morfologia cranica.

Attualmente, Oniichthys è considerato come un genere affine sia ad Atractosteus che a Lepisosteus, e rappresenta un'importante testimonianza della diversificazione dei lucci alligatore durante il Cretacico africano. L'esistenza di questo genere nella Formazione di Kem Kem dimostra la diversità ecologica dei sistemi fluviali nordafricani nel Cenomaniano.[3][4]

Etimologia

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Il nome del genere richiama gli Ooni, i sovrani divini del popolo Yoruba, mentre l'epiteto specifico falipoui onora Christian Falipou, che prestò uno degli esemplari tipo per lo studio.[1]

  1. ^ a b Cavin, Lionel; Brito, Paulo M. (2001). "A new Lepisosteidae (Actinopterygii, Ginglymodi) from the Cretaceous of the Kem Kem Beds, southern Morocco". Bulletin de la Société Géologique de France. 172 (5): 661–670. doi:10.2113/172.5.661.
  2. ^ Grande, Lance (2010). "An Empirical Synthetic Pattern Study of Gars (Lepisosteiformes) and Closely Related Species, Based Mostly on Skeletal Anatomy. The Resurrection of Holostei". Copeia. 2010 (2A): iii–871. JSTOR 20787269
  3. ^ Cavin, Lionel; Boudad, Larbi; Tong, Haiyan; Läng, Emilie; Tabouelle, Jérôme; Vullo, Romain (2015-05-27). "Taxonomic Composition and Trophic Structure of the Continental Bony Fish Assemblage from the Early Late Cretaceous of Southeastern Morocco". PLOS ONE. 10 (5): e0125786. Bibcode:2015PLoSO..1025786C. doi:10.1371/journal.pone.0125786. ISSN 1932-6203. PMC 4446216. PMID 26018561.
  4. ^ Cooper, Samuel L. A.; Gunn, James; Brito, Paulo M.; Zouhri, Samir; Martill, David M. (2023-11-01). "A new fully marine, short-snouted lepisosteid gar from the Upper Cretaceous (Turonian) of North Africa". Cretaceous Research. 151: 105650. Bibcode:2023CrRes.15105650C. doi:10.1016/j.cretres.2023.105650. ISSN 0195-6671. S2CID 259520870.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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