Parawulffite

minerale della famiglia dei sali dello zolfo

La parawulffite (simbolo IMA: Pwlf[6]) è un raro minerale appartenente alla famiglia dei "solfati, cromati, molibdati e tungstati" (in questo caso è un solfato) e avente composizione chimica K5Na3Cu8O4(SO4)8.[2]

Parawulffite
Classificazione Strunz (ed. 10)7.BC.60[1]
Formula chimicaK5Na3Cu8O4(SO4)8[2]
Proprietà cristallografiche
Sistema cristallinomonoclino[3]
Classe di simmetriaprismatica
Parametri di cellaa = 13,904(1) Å, b = 4,9765(3) Å, c = 23,586(2) Å, γ = 90,209(6)°, V = 1 631,98 ų, Z = 2[4]
Gruppo puntuale2/m
Gruppo spazialeP2/b[4]
Proprietà fisiche
Densità misurata3,35(2)[5] g/cm³
Densità calcolata3,32[5] g/cm³
Durezza (Mohs)2,5[5]
Coloreverde scuro, verde smeraldo[3]
Lucentezzavitrea[5]
Opacitàtrasparente[5]
Striscioverde chiaro[3]
Diffusionerara
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale

La parawulffite è strettamente correlata con la wulffite sia da un punto di vista strutturale, che da un punto di vista chimico; inoltre è uno dei quattro minerali solforati con potassio-sodio-rame conosciuti, oltre a euclorina (KNaCu3O(SO4)3[2]), wulffite (K3NaCu4O2(SO4)4[2]) e piypite (K4Cu4O2(SO4)4 • (Na,Cu)Cl[2]).[4]

Etimologia e storia

modifica

La parawulffite prende il proprio nome per la sua relazione con la wulffite, che a sua volta è stata chiamata in questo modo in onore del cristallografo russo Georgiy Viktorovich Wulff (1863-1925).[4]

Il campione tipo della parawulffite è conservato presso le collezioni mineralogiche del museo intitolato ad "A.E. Fersman" dell'Accademia russa delle scienze di Mosca con il numero di catalogo 94131.[7]

Classificazione

modifica

Essendo stata approvata dall'Associazione Mineralogica Internazionale (IMA) come specie minerale nel 2013,[8] la parawulffite non è elencata nella classica nona edizione della sistematica di Strunz, aggiornata dall'IMA solo fino al 2009.[9]

Il minerale è presente nell'edizione successiva, proseguita dal database "mindat.org", dove è elencata nella classe "7. Solfati (selenati, tellurati, cromati, molibdati, tungstati)" e nella sottoclasse "7.B Solfati (selenati, ecc.) con anioni aggiuntivi, senza H2O"; questa viene suddivisa più finemente in base alla dimensione dei cationi coinvolti, in modo tale da trovare la parawulffite nella sezione "7.BC Con cationi di media e grande dimensione" dove forma il sistema nº 7.BC.60 insieme alla wulffite e alla mammothite.[1]

Nella Sistematica dei lapis (Lapis-Systematik) di Stefan Weiß la parawulffite è elencata nella classe dei "solfati, cromati, molibdati e tungstati" e nella sottoclasse dei "solfati anidri, con anioni estranei", dove si trova nella sezione dei minerali con "prevalentemente cationi di medie dimensioni", dove forma il sistema nº VI/B.06 insieme a euclorina e wulffite.[10]

Abito cristallino

modifica

La parawulffite cristallizza nel sistema monoclino nel gruppo spaziale P2/b con le costanti di reticolo a = 13,904(1) Å, b = 4,9765(3) Å, c = 23,586(2) Å e γ = 90,209(6)°, oltre ad avere 2 unità di formula per cella unitaria.[4]

Origine e giacitura

modifica

La parawulffite sublima in fumarole come incrostazioni sulla superficie delle scorie basaltiche oppure su croste di tenorite o aftitalite; i minerali associati sono alumoklyuchevskite, calcocianite, calciolangbeinite, euclorina, fedotovite, lammerite, langbeinite, lyonsite, varietà ricca di arsenico di ortoclasio, pseudobrookite, varietà ricche di ferro e antimonio di rutilo, steklite e tenorite.[7]

Il minerale è molto raro ed è stato trovato solo in tre siti, tutti nel territorio della Kamčatka (Russia): vi sono il sito dell'eruzione del 2012-2013 del vulcano complesso Tolbačik, la fumarola di Arsenatnaya e la sua località tipo, la fumarola Yadovitaya (55.83333°N 160.33333°E).[11]

Forma in cui si presenta in natura

modifica

La parawulffite si presenta come cristalli prismatici curvi oppure in grani di forma irregolare di dimensioni fino a 1 mm.[7] Il minerale è trasparente con lucentezza vitrea; il colore è verde scuro oppure di una sfumatura molto intensa di verde smeraldo, mentre il colore del suo striscio è verde chiaro.[4]

  1. ^ a b (EN) Strunz-Mindat (2025) Classification - With medium-sized and large cations, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 20 ottobre 2025.
  2. ^ a b c d e (EN) Malcolm Back et al, The New IMA List of Minerals – A Work in Progress – Updated: September 2025 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, Marco Pasero, settembre 2025. URL consultato il 21 ottobre 2025.
  3. ^ a b c (DE) Parawulffit (Parawulffite), su mineralienatlas.de. URL consultato il 21 ottobre 2025.
  4. ^ a b c d e f (EN) Parawulffite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 21 ottobre 2025.
  5. ^ a b c d e (EN) Igor V. Pekov et al., Wulffite, K3NaCu4O2(SO4)4, and parawulffite, K5Na3Cu8O4(SO4)8, two new minerals from fumarole sublimates of the Tolbachik Volcano, Kamchatka, Russia (PDF), in The Canadian Mineralogist, vol. 52, n. 4, 2014, pp. 699-716, DOI:10.3749/canmin.1400018. URL consultato il 21 ottobre 2025.
  6. ^ (EN) Laurence N. Warr, IMA–CNMNC approved mineral symbols (PDF), in Mineralogical Magazine, vol. 85, 2021, pp. 291-320, DOI:10.1180/mgm.2021.43. URL consultato il 21 ottobre 2025 (archiviato dall'url originale il 9 febbraio 2025).
  7. ^ a b c (EN) Parawulffite (PDF), su handbookofmineralogy.org, Mineralogical Society of America. URL consultato il 20 ottobre 2025.
  8. ^ (EN) IMA Classification of Wulffite, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 20 ottobre 2025.
  9. ^ (EN) Ernest Henry Nickel e Monte C. Nichols, IMA/CNMNC List of Minerals 2009 (PDF), su cnmnc.units.it, IMA/CNMNC, gennaio 2009. URL consultato il 21 ottobre 2025 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2024).
  10. ^ (DE) Lapis-Systematik - VI SULFATE, CHROMATE, MOLYBDATE UND WOLFRAMATE - VI/B Wasserfreie Sulfate, mit fremden Anionen, su mineralienatlas.de. URL consultato il 21 ottobre 2025.
  11. ^ (EN) Yadovitaya fumarole, Second scoria cone, Northern Breakthrough (North Breach), Great Fissure eruption (Main Fracture), Tolbachik Volcanic field, Milkovsky District, Kamchatka Krai, Russia, su mindat.org, Hudson Institute of Mineralogy. URL consultato il 21 ottobre 2025.

Collegamenti esterni

modifica
  Portale Mineralogia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di mineralogia