Bellardia trixago

specie di pianta
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La perlina minore (Bellardia trixago (L.) All., 1785) è una piccola pianta erbacea appartenente alla famiglia Orobanchaceae. È l'unica specie nota del genere Bellardia (tribù Rhinantheae).[1][2]

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Perlina minore
Bellardia trixago
Stato di conservazione
Specie non valutata
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superasteridi
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi
(clade)Lamiidi
OrdineLamiales
FamigliaOrobanchaceae
TribùRhinantheae
GenereBellardia
All., 1785
SpecieB. trixago
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineScrophulariales
FamigliaScrophulariaceae
GenereBellardia
SpecieB. trixago
Nomenclatura binomiale
Bellardia trixago
(L.) All., 1785
Sinonimi

Bartsia trixago
L.
Trixago apula
Steven.

Nomi comuni

Bellardia

Etimologia

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L'epiteto specifico (trixago) è formato da due parole latine: "trix" (= capello, pelo), mentre "-ago" è un suffisso latino usato per indicare una somiglianza ("simile a...").[3][4]

Descrizione

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Il portamento

L'altezza di queste piante varia da 5 a 50 cm. La forma biologica è terofita scaposa (T scap), ossia in generale sono piante erbacee che differiscono dalle altre forme biologiche poiché, essendo annuali, superano la stagione avversa sotto forma di seme e sono munite di asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Queste piante sono semiparassitarie ed hanno la superficie peloso-glandulosa; sono inoltre vischiose.[5][6][7][8][9]

Le radici sono dei fittoni.

La parte aerea del fusto è eretta con peli rivolti verso il basso.

Le foglie hanno delle forme lanceolato-lineari con bordi dentati (5 denti per lato). Si dividono in inferiori (spatolate), in medie (strette), e le superiori (triangolari). Le foglie superiori vicine all'infiorescenza sono bratteiformi. Dimensione delle foglie: lunghezza 1 – 6 cm; larghezza 1/5 della lunghezza.

Infiorescenza

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Le infiorescenze sono simili a brevi spighe piramidali.

 
I fiori

I fiori sono ermafroditi, zigomorfi e tetraciclici (con i quattro verticilli fondamentali delle Angiosperme: calicecorollaandroceogineceo); sono inoltre pentameri/tetrameri (ogni verticillo ha più o meno quattro/cinque elementi). Lunghezza del fiore: 15 – 20 mm.

  • Formula fiorale: per questa pianta viene indicata la seguente formula fiorale:
X, K (4), [C (5), A 2+2], G (2), (supero), capsula[5]
  • Calice: il calice, gamosepalo, è un tubo lungo 5 mm con quattro lacinie lunghe 4 – 5 mm.
  • Corolla: la corolla, bilabiata con cinque lobi, è simpetala ed è lunga 5 – 20 mm; il colore del labbro superiore è roseo o purpureo, gli altri sono bianchi o gialli. La corolla è priva di sperone.
  • Androceo: gli stami dell'androceo sono quattro didinami (due lunghi e due corti); sono inseriti nel tubo corollino; in particolare ascendono sotto il labbro superiore della corolla. Le antere sono conniventi ed hanno una loggia portante un cornetto allungato; sono aristate o mucronate alla base. Le sacche polliniche hanno l'estremità inferiore a forma di freccia.[8]
  • Gineceo: i carpelli del gineceo sono due e formano un ovario supero biloculare (derivato dai due carpelli iniziali). Lo stilo è unico lievemente più lungo degli stami ed è inserito all'apice dell'ovario; lo stimma è capitato.
  • Fioritura: da aprile a luglio.

Il frutto è del tipo a capsula deiscente. La forma è oblungo-acuta, cavato-compressa e contiene diversi piccoli semi.

Biologia

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Questa specie si riproduce per impollinazione tramite insetti (impollinazione entomogama).

La dispersione dei semi avviene inizialmente a causa del vento (dispersione anemocora); una volta caduti a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (mirmecoria).

Distribuzione e habitat

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Fitosociologia

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Dal punto di vista fitosociologico Bellardia trixago appartiene alla seguente comunità vegetale:[11]

Formazione: delle comunità terofiche pioniere nitrofile
Classe: Stellarietea mediae

Tassonomia

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La classificazione tradizionale (Sistema Cronquist, 1981[13]) assegnava il genere Bellardia alla famiglia Scrophulariaceae mentre la moderna classificazione APG lo colloca tra le Orobanchaceae[14], una famiglia di piante erbacee oloparassite o emiparassite, che comprende 7 tribù, 100 generi e circa 2000 specie. Il genere Bellardia appartiene alla tribù Rhinantheae.[2]

  1. ^ (EN) Bellardia trixago, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 15/10/2025.
  2. ^ a b (EN) Rhinantheae, su APG website. URL consultato il 15/10/2025.
  3. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 28 novembre 2014.
  4. ^ David Gledhill 2008, pag. 389.
  5. ^ a b Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 18 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).
  6. ^ Judd 2007, pag. 496.
  7. ^ Motta 1960, Vol. 1 - pag. 268.
  8. ^ a b Strasburger 2007, pag. 852.
  9. ^ Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 589.
  10. ^ Conti et al. 2005, pag. 60.
  11. ^ a b c Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 258.
  12. ^ EURO MED - PlantBase, su ww2.bgbm.org. URL consultato il 28 novembre 2014.
  13. ^ (EN) Cronquist A., An integrated system of classification of flowering plants, New York, Columbia University Press, 1981, ISBN 9780231038805.
  14. ^ (EN) The Angiosperm Phylogeny Group, An update of the Angiosperm Phylogeny Group classification for the ordines and families of flowering plants: APG IV, in Botanical Journal of the Linnean Society, vol. 181, n. 1, 2016, pp. 1–20.

Bibliografia

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  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta. Volume primo, Milano, Federico Motta Editore, 1960, pag. 268.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume secondo, Bologna, Edagricole, 1982, pag. 589, ISBN 88-506-2449-2.
  • AA.VV., Flora Alpina. Volume secondo, Bologna, Zanichelli, 2004, pag. 258.
  • 1996 Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole.
  • Eduard Strasburger, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, pag. 852, ISBN 88-7287-344-4.
  • David Gledhill, The name of plants (PDF), Cambridge, Cambridge University Press, 2008. URL consultato il 29 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi, An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi Editore, 2005, pag. 60, ISBN 88-7621-458-5.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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